01/08/2025
La festa del Raccolto: Lughnasad, Ferragosto ed i pani sacri
Nei miti più arcaici abbiamo tracce di una dea doppia nell'aspetto di madre e figlia che nel tempo d'estate rappresenta il raccolto maturo da raccogliere ed assieme il raccolto futuro da seminare. L' ultimo covone offre rifugio allo spirito del grano che, braccato dai falciatori, si rifugia in quello stesso chicco che all'Equinozio d'Autunno sarà il seme associato ai defunti che verrà seminato per dare nuovo frutto. Ed ecco anche che la Vecchia del Grano muore al momento del raccolto per incarnarsi nella Fanciulla del Grano, la bambola formata con le spighe dell' ultimo covone e conservata poi come pegno di fertilità.
Erano Demetra e Persefone, Cerere e Proserpina: una storia di morte e resurrezione che coinvolge tutti i regni della natura, incluso quello umano. I misteri iniziatici in onore delle due dee che si tenevano ogni anno nella città greca di Eleusi rivelavano che la morte é solo un passaggio verso una diversa esistenza: così come Persefone torna dal regno dei morti così gli iniziati potevano aspirare alla rinascita: il chicco di grano falciato muore per tornare come nuova spiga ed al tempo stesso si fa pane per garantire la vita presente.
Più tardi in molte mitologie la divinità del grano assunse aspetto maschile ed anche nel cristianesimo è presente un dio che muore e risorge e si fa pane eucaristico.
Le origini della festa del dio Lugh hanno origine da sua madre, la dea Tailtiu che era tanto esausta dopo aver preparando le pianure per i lavori avricoli che morì, e quelle pianure divennero la sua tomba - la Terra vecchia muore per permettere la vita nuova. Divenne una ricorrenza con giochi funebri indetta da Lugh, il figlio. Nel tardo folklore britannico Lughnasad divenne Lammas, abbreviazione di loaf-mass, ovvero messa delle pagnotte, perché col grano raccolto si preparavano pani propiziatori poi offerti nelle chiese dei cristiani.
É anche, infine, la festa del sole calante identificato con il dio Verde, che ha corteggiato la fanciulla in primavera e le si é unito al Calendimaggio, ha esaurito la sua funzione e, sacrificato, può divenire il seme sepolto. Le crescite vegetali si arrestano e si compie il raccolto: il dio viaggerà poi nel Mondo dei Defunti fino alla nuova rinascita solstiziale.
Oggi è dunque Lughnasad, la Festa del Raccolto, e moltissimi la festeggiano così, quale una delle principali 8 ricorrenze dell'anno. Personalmente però lo ritengo più un giorno di riflessione che una festa sacra, stante il fatto che in Italia - a seconda della latitudine - i giorni del raccolto del grano e conseguenti feste della mietitura, del covone o della trebbiatura si susseguono da giugno ad agosto e quindi un giorno fisso come quello odierno é più simbolico che altro - senza contare che da noi tali feste, in epoca romana, occupavano gran parte del mese di agosto con un apice nella celebrazione di Diana, all'odierno Ferragosto.
La mia riflessione mi porta dunque ad esplorare non solo il significato del chicco ma anche quello del pane, che è al tempo stesso sia un pane vero, commestibile, che uno simbolico. In Italia abbiamo un numero infinito di tipi di pane, molti dei quali nati per celebrazioni sacre e poi rimasti nelle tradizioni, e penso al pan di mort per i Morti, al pan de' mej per il Verde Giorgio, tipici della Lombardia, o ai tanti pani sacri sardi, e solo per citare i più famosi. Ma c'è anche tutta una simbologia associata alla panificazione connessa all'atto sessuale ed alla ri-nascita e che porta dritta a riti di guarigione oggi dimenticati ma vivissimi solo poche generazioni fa.
Pertanto festeggiamo sì oggi, ma ricordando che da noi ogni città, ogni borgo, ogni villaggio ha un suo calendario specifico con tradizioni proprie, ed è bellissimo scoprirle per conoscere sempre meglio le radici che ci sostengono ed il seme che pianteremo.
La Ruota dell'Anno continua a girare, ciò che è vivo muore e ciò che é morto nascerà