Studio Flori-ecoterapico

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11/11/2025

L’anno in cui il Sole scomparve
Il misterioso evento del 536 d.C., l’apocalisse climatica che mise in ginocchio il mondo medievale.

Nessuno lo sapeva spiegare. Un mattino, il Sole sorse… ma non brillò.

Era il 536 d.C. quando una nebbia densa e innaturale cominciò ad avvolgere l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia.

Una foschia grigia che non si diradava mai, neppure a mezzogiorno.
Gli uomini alzarono gli occhi al cielo e videro una luce spenta, lattiginosa — come quella della Luna.

Il giorno durava appena quattro o cinque ore, e anche allora regnava un crepuscolo freddo e sinistro.
Le stagioni impazzirono. L’inverno non finiva mai, e le estati divennero fredde e sterili.
I campi non davano più frutti, il grano marciva, gli animali morivano nei pascoli gelati.
Ovunque carestia, malattie, disperazione. Le cronache di quegli anni parlano di “un Sole che non dava luce”, di “giorni oscurati a mezzogiorno”, di “un mondo che si era spento”.
Per secoli, nessuno comprese l’origine di quella catastrofe.
Oggi, gli scienziati sanno che dietro quell’oscurità si nascondeva una catena di gigantesche eruzioni vulcaniche, probabilmente sottomarine, che scagliarono nell’atmosfera milioni di tonnellate di polveri e solfati.
Una cappa invisibile avvolse il pianeta, bloccando i raggi del Sole e provocando un improvviso inverno globale.
Fu l’inizio di un decennio terribile: i raccolti fallirono, le popolazioni si indebolirono, e su quel mondo già stremato si abbatté una nuova sciagura — la peste di Giustiniano.
Lo storico di Harvard Michael McCormick lo ha definito “l’anno peggiore per essere vivi”.
E forse aveva ragione.
Il 536 non fu solo un anno oscuro, ma il punto di svolta in cui la storia cambiò direzione:
un ricordo sospeso tra scienza e leggenda,
quando il Sole si spense, e l’umanità conobbe il sapore della fine.

11/11/2025
11/11/2025

Nel mondo delle Storie, il MANTELLO è un grande elemento simbolico: da Cappuccetto Rosso a Pelle d'Asino, dal Pifferaio Magico con il suo scialle bicolore al cacciatore de L'insalata magica, per non tralasciare nessun Supereroe, soprattutto il doctor Strange che nel suo mantello ha un prezioso alleato, quasi un alter ego.

Non esistono cavalieri né Principi Azzurri privi di questo indumento, perché il Mantello dona regalità, signorilità.

A volte è sinonimo di generosità, come per San Martino.

Ma, più di tutto, questo strato di stoffa richiama il Mistero.
Non solo nasconde le armi o le ricchezze, ma soprattutto copre la schiena, quindi in parte cela l'io: è una sorta di membrana, una pellicola tra il Sé e il mondo.

Il Mantello non protegge solo la schiena: il suo bavero copre la NUCA, una delle nostre parti più sensibili, più aperte al mondo sottile.

Il Brivido con la B maiuscola parte sempre dalla nuca.

Succede quando ci emozioniamo tanto, quando abbiamo paura, quando avvertiamo che qualcosa succede dietro di noi: i peli si rizzano per aumentare la capacità sensoriale che conduce l'impulso nervoso direttamente all'AMIGDALA, la nostra ghiandola della meraviglia, dello stupore, della bellezza.
Dell'inatteso.

Mosè esclamerà ad un certo punto: "Signore, il mio popolo ha la nuca bloccata!".
Intendendo proprio il fatto che la gente non credesse più in niente, che fosse legata e condizionata solo dal mondo materiale, che chiedesse solo prove tangibili perché ormai incapace di "sentire".

Quando qualcuno ci accarezza la nuca vuol dire che l'intimità è forte, che accettiamo di essere in parte vulnerabili, se non altro all'emozione.

Nelle Storie, il mantello tolto e riposto voleva dire mostrarsi, rilassarsi, essere al sicuro. Al contrario, quando veniva chiuso aumentava il senso del Segreto, fino a diventare, in alcuni racconti, uno strumento magico di invisibilità, come in Harry Potter.

Il Mantello dell'Invisibilità compare per la prima volta ne "Le Dodici Principesse Danzanti", una fiaba meravigliosa sulle dimensioni private e inaccessibili, sulle meraviglie del mondo sotterraneo e sui segnali che non bisognerebbe mai ignorare quando la nostra nuca "ci parla".

MANTO è una parola bellissima che si usa anche nel Mondo di Natura: dalla brina alla neve, alle stelle, quando qualcosa viene "ammantato" si viene trasportati subito in una dimensione di magia. In Spagna, in occasione della fioritura dello zafferano, quando i campi si accendono di quel colore violetto a perdita d'occhio, quel periodo di novembre è stato battezzato proprio come "i giorni del manto".

Manto, come la maga figlia di Tiresia.

Manto, come tutto ciò che riveste la nostra vita di meraviglia, di bellezza.

E come tutto ciò che ricopre ciò che c'è di più prezioso, delicato, e che, fino al suo tempo giusto, deve venir protetto da quel grande simbolo che è un Velo, un petalo, un guscio. Una cuffietta sulla testolina dei neonati per proteggere la fontanella.

Una carezza.

Buone Lanterne, Buone Spalle Coperte
e Buone Fiammelle di quest'Undici Novembre,
cari Amici ErboNarranti
e che sia Meraviglia✨

(Illustrazione da Pinterest)

05/11/2025

Offerte alla terra

Dopo la spigolatura delle vigne vista ieri, grappoli ed acini caduti si trovavano poi sotto i filari fino a novembre: qualcuno li lasciava apposta e non solo per i poveri ma anche per la terra che “vuole la sua parte”, anche in relazione all’usanza antica per cui, oltre una certa data (san Michele o san Martino) dai campi e dagli incolti non si raccoglie più nulla lasciando le rimanenze agli spiriti ed alle bestie. La tradizione pare legata al fatto che dopo una certa data in effetti frutta e verdura nei campi effettivamente si guastano risultando malsane e indigeste per l’uomo, cosa che deve essere stata interpretata come una “maledizione” per chi aveva osato prendere oltre il tempo consueto, violando una regola di natura. Il cristianesimo ha fatto suo quest’uso con la leggenda che racconta come sia stata la rabbia di Lucifero vinto da Michele a fine settembre a spingerlo ad urinare sui campi per vendetta, facendo marcire quanto vi era rimasto.
Come che sia, da ora non raccogliamo più gli ultimi acini o le bacche tardive e le castagne ormai cadute nell'erba restino per scoiattoli e creature 🖤

05/11/2025

Indirizzo

Massa
54100

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