Centro Caritas 5 Spighe

Centro Caritas 5 Spighe Presenti sul nostro territorio da 12 anni, con finalità di intervento negli stati di particolare di PRIMO VENERDÌ DI OGNI MESE

21/06/2025
Matura nel cuore e segui la tua più intima dignità, ama quella meravigliosa e diversa umanità nascosta in TE : Sii TE ST...
10/05/2025

Matura nel cuore e segui la tua più intima dignità, ama quella meravigliosa e diversa umanità nascosta in TE : Sii TE STESSO.
Non pensare a te come isola profonda nell’oceano, ma vita da narrare.

Sii bello/a ……. e guardati dalla falsità.

Non banalizzarti: troverai la tua vita scritta fin dai primordi.
“quando David ebbe finito di parlare con Saul, l’anima di Gionata si era già talmente legata all’anima di David, che Gionata lo amò come sé stesso. - Bibbia- Sam- 18/1.-

Scopri il profondo “ME STESSO/A” che ti renderà libero/a, troverai il tuo cuore rivolto a quel Dio che ti ha plasmato così, per amore.

Non nasconderti……. fai vedere la tua lucentezza e il tuo amore prezioso, ricolma di virtù la tua anima.

……….quando mi penserai sappi che sarò sempre con te……. con tenerezza Tuo Padre.

Affettuosamente Centro Caritas 5 Spighe.

-Non possiamo parlare di amicizia e solidarietà, senza parlare di una condivisione di cose necessarie per vivere-.-RELAZ...
05/04/2025

-Non possiamo parlare di amicizia e solidarietà, senza parlare di una condivisione di cose necessarie per vivere-.

-RELAZIONE BREVE-

1) Nel 2024 abbiamo distribuito una -spesa - mensile - solidale a circa - 15/20- famiglie, che varia nella quantità, in rapporto al numero dei componenti.

2)Abbiamo servito e seguito giornalmente ( nel -2024) singole persone e famiglie in momentanea difficoltà per un totale di “circa” 701 persone, (molti gli interventi continuativi, assidui e ripetitivi su single e famiglie per il protrarsi delle difficoltà), intervenendo sulle necessità più svariate e impellenti.

3) Continua tutt’ora un corso personalizzato di Italiano ( iniziato l’anno scorso), nelle aule dell’Oratorio - S. Domenico Savio - Stiava - poiché crediamo fermamente che l’integrazione passi da una buona capacità linguistica e conseguente chiarezza . “Se interessati segnalate vostra eventuale partecipazione”.

4) É già in funzione “nei locali - Avis- Stiava, in collaborazione con la “Caritas”, una mensa giornaliera d’asporto. aperta tutti i giorni dalle ore 13:30 alle 14:30, che utilizza il cibo non sporsionato delle scuole. “se interessati portare i contenitori per ritirare il cibo stesso”.

5) É stata ampliata l’attività “TUTOR” a persone single o famiglie in momentaneo bisogno che, “ per dignità” non vogliono esporsi…. si provvede col massimo riserbo.

6) -Centro di ascolto-.
Prendere “al volo” i consigli del nostro centro di ascolto, operante in ogni singola distribuzione nella piena disponibilità e riserbo, per la ricerca di soluzioni, che senz’altro troverete insieme.

7) Ottimo e ben fornito l’Emporio di abbigliamento, delegato a donarvi con un po’ di pazienza uno stile vintage sobrio e originale, piacevole e gratuito. Ogni capo viene selezionato e riguardato con cura. “Apertura ogni lunedì mattina ore 9/11 e ogni primo venerdì di ogni mese” (solo la mattina.)

P.S.
In casi eccezionali, se vediamo un’anomala sovrabbondanza di merci e generi alimentari in magazzino “ qualche volta avviene”, lo facciamo defluire ad altre associazioni -case famiglia - case del popolo - e altri che ne fanno richiesta perché, …. riteniamo essere questa l’amicizia solidale condivisibile, necessaria per vivere.

Con tenerezza Centro 5 Spighe

VIVERE IN PACE O ALTRIMENTI, SOLO UN LABIRINTO DI “DISUMANITÀ”.SIAMO NATI PER LA PACE.Nascere vivere e crescere insieme,...
16/03/2025

VIVERE IN PACE O ALTRIMENTI, SOLO UN LABIRINTO DI “DISUMANITÀ”.

SIAMO NATI PER LA PACE.

Nascere vivere e crescere insieme, uomini e donne di ogni Popolo e identità - Arabi e Israeliani- Ucraini e Russi- dal Sudan al Mianmar, per spenderci nella cura del noi tutti “NOIALTRI”, parola popolare che integra e unifica l’Io immedesimato nell’altro -LA PACE-.
Abbiamo una spiccata capacità per cavarla dal dentro di ognuno, ….non é impossibile.

AMICIZIA E PACE

Serve un vivere particolarmente nostro, della nostra tradizione Cristiana, che guarda e abbraccia il mondo e l’universo intero e che porta a fonderci nel concetto io e te insieme fino alla fine, poiché, “ nessuno ha un’amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici, (gv 15,14)” altrimenti solo un labirinto di DISUMANITÀ.

Con tenerezza Centro Caritas 5 spighe.

PS: Se ognuno fa qualcosa si può fare molto.
Don Pino Puglisi.

Nato il 7 gennaio 1916 a Bellagio (Como), dopo il ginnasio a Mortara (PV) e il liceo a Vigevano, si iscrive alla facoltà...
08/02/2025

Nato il 7 gennaio 1916 a Bellagio (Como), dopo il ginnasio a Mortara (PV) e il liceo a Vigevano, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pavia. É intelligente Teresio e affronta lo studio con serietà; ne danno testimonianza i bellissimi voti che prende. Allo studio e allo sport unisce l’attenzione ai poveri. Cristiano impegnato su più fronti ( dalla Fuci all’Azione Cattolica alla Conferenza di San Vincenzo) desidera con tutto se stesso “FARSI TUTTO A TUTTI”. Non vuole separare la sua fede dalla vita pubblica. Per questo, dicono le sue biografie, “non esita ad inserirsi dentro le realtà umane, anche nel fascismo - e poi nella resistenza - per essere testimone di un agire evangelicamente fecondo e portare il suo contributo di credente nella costruzione della società”. Partito volontario come ufficiale degli alpini, torna molto trasformato dalla campagna di Russia e decide di abbandonare ogni forma di collaborazione, anche culturale, con il regime. Il 9 settembre 1943 è fatto prigioniero dai tedeschi; rinchiuso prima a Innsbruck e poi in altri campi riesce a fuggire e a rientrare in Italia. Partecipa alle attività della resistenza cattolica, senza però prendere parte alle operazioni belliche. La sua é una ribellione morale. Fonda infatti, nel febbraio del 1944, il giornale “IL RIBELLE”, con l’obbiettivo di diffondere un’umanesimo cristiano, contrario all’ideologia nazista. Pensa anche a programmi di ricostruzione della società dopo i drammi del fascismo e della guerra. Perseguitato dai nazisti viene mandato nei lager di Fossoli, Bolzano, Flossenbürg ed Hersbruck, dove dà testimonianza di fede e di ca**tà. Muore sotto le percosse dei carcerieri il 17 gennaio 1945. Per il postulatore, Olivelli è stato definito giustamente “IL PROTETTORE DEI PIÙ DEBOLI”, infatti “alpino, docente, militare, resistente, deportato, portò a tutti il suo aiuto e il suo affetto, perché credeva profondamente nella RIVOLUZIONE DELL’AMORE”.

Con tenerezza Centro Caritas 5 SPG
Telefonaci sempre 3460764209

Figlia del primario dell’ospedale Carreggi, il professor Enrico Ogier, Maria Cristina nasce a Firenze il 9 marzo 1955.La...
25/01/2025

Figlia del primario dell’ospedale Carreggi, il professor Enrico Ogier, Maria Cristina nasce a Firenze il 9 marzo 1955.
La mamma racconta: “quando venne al mondo Maria Cristina io e mio marito eravamo le persone più felici del mondo.
Era così bella che medici e suore della clinica la chiamarono “miss maternità”.
È una felicità che perdura fino al 1959, quando Cristina inizia a zoppicare.
Comincia una serie di esami clinici e di visite: “tumore al cervello”, è la risposta dei medici.
Un tumore inoperabile perché localizzato al centro del cervello.
Nonostante la grande sofferenza, Cristina è una bambina vivace e gioiosa.
Cresce e va a scuola, dove si distingue per la sua viva intelligenza.
Riuscirà a dare l’esame di maturità un’anno prima, destando meraviglia in tutti.
É anche sportiva: ama il mare e la montagna.
A causa della malattia, fa la prima comunione a 6 anni.
È il parrocco stesso che la prepara e lei è felicissima. Mentre sta provando l’abito bianco, dice alla mamma: “questo vestito lo voglio perché devo essere bella per Gesù. Ma non voglio regali. Dillo a tutti: mi diano dei soldi, perché io voglio aiutare molti poveri per amore di Gesù”.
Nei mesi successivi, Cristina racconta a sua madre: “questa notte ho sognato Gesù. Ero in Chiesa e il crocifisso mi ha detto: “Cristina, toglimi i chiodi e la corona di spine”. Io ho fatto ciò che lui voleva e poi l’ho portato a casa nostra”.
Gesù mi ha detto: “Và, sei guarita”.
In quel periodo la sua salute è molto migliorata. I suoi genitori nutrono in cuor loro la speranza che sia guarita veramente, ma il tumore continua a minare il suo organismo. Si reca a Lourdes e torna a casa che sta bene. Un anno dopo, dirà a sua madre: “Mamma, ho sognato ancora Gesù e mi ha detto di portare la croce con lui, per salvare il mondo… IO GLI HO DETTO DI SÌ. SE TU, MAMMA, AVESSI VISTO IL SUO VOLTO, GLI AVRESTI DETTO DI SÌ ANCHE TU.” Ricomincia a zoppicare e a soffrire. Mai un lamento però. In lei c’è solo la preoccupazione di non essere di peso ai suoi genitori. Desidera, con tutta sé stessa aiutare gli altri, i bambini, gli anziani, e chi si trova in una situazione di povertà. In ognuno di loro vede Gesù. Dona tutto quello che possiede. Realizza opere assistenziali e strutture residenziali per disabili, anziani e bambini, in Italia e all’estero, che esistono tuttora. Fa allestire un battello fluviale attrezzato a piccolo ospedale, che invia nel Rio delle Amazzoni e che porta il suo nome. Muore l’8 gennaio 1974. A 19 anni.

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Io lo sò Signore che tu mi ami e sò, che sei “nato” per dirmelo…..ma io, non voglio credere nonostante che solo l’amore ...
21/12/2024

Io lo sò Signore che tu mi ami e sò, che sei “nato” per dirmelo…..ma io, non voglio credere nonostante che solo l’amore mi abbia condotto fin qui.
Per questo mio sospettare, come Puoi ancora amarmi mio D-O?!…..

Con tenerezza
BUON NATALE 🎄 dal centro 5 Spighe.

telefonaci sempre 3460764209

È possibile anche eventuale consegna domiciliare (CARITAS) per coloro che sono realmente “impossibilitati” farlo diretta...
01/12/2024

È possibile anche eventuale consegna domiciliare (CARITAS) per coloro che sono realmente “impossibilitati” farlo direttamente.

Tutto nella massima privacy.
Contribuiscono Caritas-Avis e tutte le associazioni del volontariato del territorio.

Il cibo proviene (non ancora sporzionato) dalle mense scolastiche del comune di Massarosa.

PER RITIRO PASTI, TUTTI I GIORNI ESCLUSO SABATO E DOMENICA ORE 13-14:30.

RIVOLGERSI: 3460764209

Il Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia 2024 diffuso oggi da Caritas italiana: negli ultimi dieci anni il...
22/11/2024

Il Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia 2024 diffuso oggi da Caritas italiana: negli ultimi dieci anni il numero di poveri assoluti è salito dal 6,9% della popolazione nel 2014 al 9,7% del 2023, pari a 5 milioni 694 mila persone (2 milioni e 217 mila famiglie, l’8,4% dei nuclei). Il dato sulla povertà minorile di 1 milione 295 mila bambini poveri (il 13,8%) è ai massimi storici. In questi dieci anni sono raddoppiate anche le famiglie povere residenti al Nord (+97,2%), passando da 506mila nuclei familiari a quasi un milione. L’osservatorio dei centri di ascolto e servizi Caritas conferma i dati Istat: negli ultimi dieci anni il numero di persone sostenute è aumentato del 41,6% e del 5,4% nel 2023 rispetto all’anno precedente. La Caritas chiede di ripristinare “un sistema di sostegno universale e continuativo che eviti l’esclusione delle tante persone in povertà assoluta” in Italia

In Italia una persona su 10 vive in condizione di povertà assoluta, una cifra record che non accenna a diminuire. Negli ultimi dieci anni l’aumento è stato ininterrotto, passando dal 6,9% della popolazione nel 2014 al 9,7% del 2023, pari a 5 milioni 694 mila poveri assoluti (2 milioni e 217 mila famiglie, l’8,4% dei nuclei). Il dato sulla povertà minorile di 1 milione 295 mila bambini poveri (il 13,8%) è ai massimi storici. Era il 13,4% nel 2022. L’inaspettata notizia è che in questi dieci anni è raddoppiato il numero di famiglie povere residenti al Nord (+97,2%), passando da 506mila nuclei familiari a quasi un milione. Il dato nazionale è di +42,8%. È quanto emerge dal Rapporto su povertà ed esclusione sociale 2024 di Caritas italiana, intitolato “Fili d’erba nelle crepe”, presentato oggi a Roma. L’osservatorio dei centri di ascolto e servizi Caritas conferma i dati Istat: negli ultimi dieci anni il numero di persone sostenute è aumentato del 41,6% e del 5,4% nel 2023 rispetto all’anno precedente. La povertà tocca anche l’8% degli occupati, è legata alla povertà educativa, si è cronicizzata ed è multidimensionale, ossia le persone hanno problemi diversi. A fronte di questa situazione desolante – che richiederebbe interventi governativi massicci – la Caritas registra invece il dimezzamento delle persone raggiunte dalle due nuove misure nazionali di sostegno alla povertà che hanno sostituito il Reddito di cittadinanza: ricevono l’Assegno di inclusione (Adi) 697.640 nuclei familiari, ma

sono rimaste senza supporto 331.000 famiglie, molte delle quali residenti al Nord, in affitto o nuclei monocomponenti.

Il Supporto alla formazione e al lavoro ha avuto invece un impatto ridotto, con poche persone coinvolte e percorsi di tre/quattro mesi. Caritas italiana chiede perciò di “ampliare la copertura” di queste due misure, “semplificare l’accesso” e ripristinare “un sistema di sostegno universale e continuativo che eviti l’esclusione delle tante persone in povertà assoluta” in Italia.

Al Nord è boom di famiglie povere. Oggi in Italia il numero delle famiglie povere delle regioni del Nord supera quello di Sud e Isole complessivamente. Dal 2014 al 2023 il numero di famiglie povere residenti al Nord è praticamente raddoppiato (+97,2%); se si guarda al resto del Paese la crescita è stata molto più contenuta, +28,6% nelle aree del Centro e +12,1% in quelle del Mezzogiorno. L’incidenza percentuale continua a essere ancora più pronunciata nel Mezzogiorno (12% a fronte dell’8,9% del Nord), anche se la distanza appare molto assottigliata; nove anni fa la quota di poveri nelle aree del Meridione era più che doppia rispetto al Nord: 9,6% contro il 4,2%.

Il 34% di chi è cresciuto in famiglie svantaggiate rimane in condizioni finanziarie precarie. La “povertà ereditaria” è un circolo vizioso che colpisce il 20% degli adulti europei tra i 25 e i 59 anni che, a 14 anni, vivevano in una situazione economica difficile. In Italia, il dato sale al 34%, segno di un’eredità che pesa sul futuro. Valori più alti si raggiungono solo in Romania e Bulgaria (Eurostat).

In aumento anche i working poor. Continua a crescere in modo preoccupante la povertà tra chi lavora. Complessivamente tocca l’8% degli occupati (era il 7,7% nel 2022) anche se tra dirigenti, quadri o impiegati scende al 2,8%, mentre sale al 16,5% tra operai o assimilati (era il 14,7% del 2022).

Quasi 270 mila persone incontrate o sostenute dalla rete Caritas (+5,4%). Nel 2023 nei 3.124 centri di ascolto e servizi informatizzati della rete Caritas in 206 diocesi sono state supportate 269.689 persone. Si tratta di circa il 12% delle famiglie in stato di povertà assoluta registrate dall’Istat. Rispetto al 2022 si è registrato un incremento del 5,4% di assistiti, meno che negli anni passati ma pur sempre in aumento. Tra gli assistiti 1 persona su 4 (23%) ha un’occupazione. Se si allarga lo sguardo a un intervallo temporale più ampio il dato risulta impietoso:

dal 2015 ad oggi il numero di persone sostenute è cresciuto del 41,6%, soprattutto nel Sud e nelle Isole (+53,3%) e nel Nord Italia (+52,1%).

A fronte di un leggero calo dei nuovi poveri (dal 45%,3% al 41%), si rafforzano invece le povertà intermittenti e croniche: 1 persona su 4 è seguita da oltre 5 anni.

Carcere: incentivare le misure di comunità. Nel 2024 (fino al 30 settembre), i detenuti presenti nei 189 istituti penitenziari italiani risultano 61.862, a fronte dei 51.196 posti disponibili. Le persone in esubero sono dunque oltre 10mila. Nel 2024 (fino al 3 novembre) sono stati registrati 78 suicidi, un dato altissimo che si sta avvicinando a quello del 2022, quando furono 84. Caritas chiede di

“incentivare fortemente le misure di comunità perché abbassano la recidiva, sono strumento di reinserimento nella comunità, rappresentano una possibile risposta al sovraffollamento”.

Nel 2024 sono state finora 222.518 le persone in carico all’Uepe (Ufficio per l’esecuzione penale esterna) che stanno eseguendo o hanno richiesto le misure di comunità. Di questi: 50.189 sono le persone in messa alla prova (misure di comunità); 46.094 le persone in affidamento in prova al servizio sociale; 21.771 in detenzione domiciliare; 1.933 in uno stato di semilibertà.

Problema abitativo: riguarda un milione e mezzo di famiglie. In Italia un milione e mezzo di famiglie vive in abitazioni sovraffollate, poco luminose e senza servizi, come l’acqua corrente in bagno. Il 5% dei nuclei fa fatica a pagare le rate del mutuo o l’affitto e le bollette.

Nei centri di Ascolto Caritas la casa è il terzo tra i problemi riportati: coinvolge il 22,7% degli assistiti.

Una percentuale che aumenta al 27% se si considerano solo le persone straniere. Eppure, rileva il report Caritas, “le risposte istituzionali diminuiscono: dal 2022, i due pilastri delle politiche abitative socioassistenziali (Fondo locazioni e Fondo morosità incolpevole), non sono stati più rifinanziati”.

Ogni anno le Caritas diocesane implementano 70/80 progetti sul tema casa, coinvolgendo anche associazioni, cooperative o altri enti nei territori. In 6 anni (escluso il 2020 per la pandemia) sono stati realizzati 386 progetti, pari ad oltre 42 milioni di euro tra 8xmille e cofinanziamenti delle diocesi. I target di riferimento spaziano dagli anziani ai senza dimora, dalle famiglie straniere ai giovani studenti fuori sede.

Nel complesso, i progetti Caritas 8×1000 svolti nel 2023 sul territorio nazionale sono stati 430. Hanno riguardato per il 20% servizi socio-educativi per minori, adulti e anziani, centri diurni e attività per il contrasto alla povertà educativa. Il 18,6% è stato utilizzato per servizi di accoglienza, comunità e housing, il 18,3% per l’erogazione di cibo e aiuti materiali, mense ed empori. Il 14% dei progetti è stato dedicato ad attività di formazione professionale e inserimento lavorativo, il 5% alla formazione giovanile ed educazione sanitaria, il 3,7% ad attività finalizzate alla giustizia riparativa e sociale.

fonte: Sir. Agenzia d’informazione

Abbiamo elaborato e realizzato il malessere della nostra società constatando che, tante difficoltà del vivere quotidiano...
02/11/2024

Abbiamo elaborato e realizzato il malessere della nostra società constatando che, tante difficoltà del vivere quotidiano derivano da un’insufficienza economica, a discapito di una vita serena e ordinata, diritto di tutti.
PER UNA VITA DIGNITOSA È NECESSARIO UNO STIPENDIO LAVORATIVO DIGNITOSO, PER IL BENESSERE PERSONALE E DELLA SOCIETÀ TUTTA. Non siamo e teniamo dirlo con chiarezza, con nessuna parte politica che non comprenda questa dignità integrale.
INVITIAMO IL GREGGE DEI POLITICI a pensare alla soluzione dei problemi di tutti (non solo ai propri), prendendo in seria considerazione una retribuzione lavorativa adeguata.
Per la dottrina sociale della Chiesa è giusto un sostanziale aumento salariale, non delegando alla vecchiaia pensioni da fame che fanno soffrire il nostro popolo.
Con tenerezza C5SP

P.S. — lettera enciclica— LABOREM- EXERCENS- di Giovanni Paolo II - punto 8-.
…. tale solidarietà (della Chiesa) deve essere sempre presente la dove lo richiedono la degradazione sociale del soggetto del lavoro, lo sfruttamento dei lavoratori e le crescenti fasce di miseria e addirittura di fame.
La Chiesa è vivamente impegnata in questa causa, perché la considera come sua missione, suo servizio, ……
CON AFFETTO

4- una storia in sospensione- 3- Il tesoro del tempio-2- Borgo di Sala-1- La mappa Aurea (stemma mediceo)               ...
03/08/2024

4- una storia in sospensione-
3- Il tesoro del tempio-
2- Borgo di Sala-
1- La mappa Aurea (stemma mediceo)

7/8 min. di lettura

4- L’enigma di ogni storia anche personale è considerare il segreto che si riflette e ci appartiene è la ricerca della nostra stessa identità che, scomparsa e seppellita ricompare sempre.
Pensate ai tesori nascosti in ognuno di noi, alle isole profonde, alle nostre paure che ci sanno soffocare e far vivere rendendoci sempre più unici.
Oggi faremo uno di questi viaggi stando in sospensione sopra noi stessi, facendo riaffiorare le nostre -qualità-paure- ma anche la nostra libertà, percorrendo la strada e la storia personale.
Sarà un gioco che, poco a poco ci coinvolgerà e ci renderà partecipi sempre più.
“L’IMMAGINAZIONE È PIÙ IMPORTANTE DELLA CONOSCENZA, LA CONOSCENZA È LIMITATA, L’IMMAGINAZIONE CIRCONDA IL MONDO”.
A.Einstein- 1929-.
Affronteremo la storia e la nostra dimensione anagogica “dell’anima”, il suo linguaggio, essenza della nostra personale spiritualità che ci solleva e conduce.

3- Il tesoro del tempio: Nel 70 d.c. il generale Romano Tito Flavio “rase” al suolo parte di Gerusalemme, portando via come bottino di guerra l’enorme “tesoro del tempio”, esibendolo poi nella capitale dell’impero, Roma.
Possiamo di questo vederne le immagini a rilievo sull’arco omonimo in cui venne celebrato.
La numerosa comunità ebraica romana, ben inserita, a volte tollerata, (Bene Romì - figli di Roma) radicati ormai da alcuni secoli nella capitale, riscattò con abile contrattazione ed alcuni favori politici (vedi ristrutturazione dell’Anfiteatro Flavio “Colosseo”) parte dei prigionieri condotti a Roma e l’enorme insostituibile “Tesoro- Eredità” di cui però, da quel momento se ne p***e traccia e visibilità.
Nella realtà, dopo essere stato riacquisito, il “Tesoro-del-tempio-“ viaggiò “saggiamente” frazionato a piccole tappe, fino a raggiungere il luogo ideale, occultato in una caverna poi livellata e resa anonima fino ad oggi.
Doveva essere un deposito transitorio ma, nel tempo si rivelò una vera e propria residenza sicura, i secoli e la storia poi fecero il resto.

“UN SITO TOPONOMASTICO DA CUI PARTIRE”:

2- Borgo di Sala: piccolo e assolato borgo sotto le colline, antico e silenzioso ad un tiro dalla marina.
Nucleo originario di quella che sarebbe divenuta nel tempo la cittadina odierna di Pietra-Santa-LU.
“Ci scuserete se, tralasceremo per motivi concernenti approfondimenti, riferimenti e personaggi, tenendo un linguaggio libero e immaginifico, lasciando i buchi neri a vostra disposizione”.
L’antico Borgo di Sala conobbe varie fasi di crescita, prima senza dubbio quella romana seppur defilata, poi Longobarda e infine “Milanese” a opera di Messer Guiscardo Pietra-Santa di nobile casato e politico di professione, abile Podestà al servizio di Lucca, che oltre dargli il proprio nome, donò lo stemma di famiglia che si rivelerà significativo.
“NEL TEMPO E NEI SECOLI SUCCESSIVI SI FORMÒ SPECIALMENTE IN TOSCANA UN VERO E PROPRIO VILLAGGIO IDEALE, FUNZIONALE E “NAZIONALE” DI RIFERIMENTO, CHE MANTENNE INALTERATE PER SECOLI ABITUDINI, TRADIZIONI E UN DNA SPECIFICO: GLI ITALKIM (la comunità ebraica stanziale più antica del mondo fuori Israele e nulla, poté distruggere la memoria che tuttora agisce e permane dal passato).
- Da una storia fantastica-
- Post di: Centro Caritas 5 SPG -ott. 2023”-.

1- “La mappa Aurea”: Sulla Piazza Principale di Pietra-Santa, vicino al Marzocco e all’imponente Granduca Leopoldo II in alto, ancora murata e soleggiata, visibile a tutti splende “coronata” la “Mappa Aurea-stemma mediceo”
-Alcuni appunti veloci-
Sulla sinistra, nel medaglione è effigiato il “Grifo” simbolo di potere e autorità.
Nelle culture antiche veniva spesso utilizzato come guardiano di tesori e delle conoscenze sacre, in grado di proteggerli dalle profanazioni.
Sulla destra, nel medaglione, tre aquile che volano in alto simbolo anagogico di conoscenza che va, oltre il senso letterale e figurato.
Nel centro lo stemma dei Pietra-Santa; rappresentato da due colonne sormontate da un arco, quella di mezzo sormontata “da un’ostia sacra”.
Nella realtà si tratta secondo me, di una prospettica entrata al tempio, e discesa al tesoro della conoscenza.
Nel pensiero neoplatonico (vedi-Medici) bisogna sempre “rettificare” per raggiungere la chiarezza e l’originale messaggio… per questo, basta osservare lo stemma originale della famiglia Pietra-Santa- (Museo d’arte antica del Castello Sforzesco -Mi-Sala-6-bassorilievo- del XII sec- detto della Madonna -IDEA)dove: le colonne prospettiche non sono allineate ma, in successione antioraria come “prospetto fotografico”.
In cima alla colonna di mezzo denotiamo “chiaramente” il perno che la fa roteare, non statica ma viva, pronta ad aprire e chiudere ermeticamente.
In basso poi un “Turibolo-braciere” che spande incenso -Presenza della Divinità- il ripristino del Tempio Santo - e del vero messia.
Il tutto sovrastato dallo stemma mediceo

Con tenerezza Centro Caritas 5 SPG

P.S è più grande lo studio della TÒRÀH che la ricostruzione del tempio (Megh- 16-B)

Indirizzo

Piazza Della Chiesa, 88, Stiava
Massarosa
55054

Orario di apertura

09:00 - 11:30

Telefono

+393460764209

Sito Web

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