Rossella Caserta Psicoterapeuta Sistemica, EMDR e Milleriana

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Psicologa e Psicoterapeuta Sistemico - Relazionale
Terapeuta EMDR
Psicoterapeuta ad orientamento milleriano
Psicologia perinatale
Curo le infanzie ferite degli adulti di oggi.

27/09/2025

💚Quando si comincia un lavoro su di sé, pian piano inizia a sbocciare una nuova versione di noi stessi.
Quella capace di mettere confini sani nelle relazioni, quella che sceglie se stesso prima dell'altro (perché non si può amare davvero gli altri se non si impara ad amare prima sé), quella che smette di farsi piccola per non perdere l'approvazione esterna, quella che impara a splendere senza sensi di colpa.
💚È una traccia preziosa,questa, della guarigione e della crescita in divenire.

18/09/2025

Perché il cuore sceglie ciò che conosce, che è familiare, non sempre ciò che è amore, cura, reciprocità.
07/09/2025

Perché il cuore sceglie ciò che conosce, che è familiare, non sempre ciò che è amore, cura, reciprocità.

"Molti adulti, diventando genitori, ripetono inconsapevolmente ciò che hanno vissuto nella propria infanzia. È naturale,...
05/09/2025

"Molti adulti, diventando genitori, ripetono inconsapevolmente ciò che hanno vissuto nella propria infanzia. È naturale, ciascuno educa attingendo al patrimonio emotivo e inconscio che porta dentro di sé. Questo comporta che spesso ci troviamo a riprodurre schemi antichi, non sempre rispettosi dei bisogni profondi di un bambino.
Quando un genitore scopre che le ferite più durature nascono proprio nei primi anni di vita, può sentirsi schiacciato da un senso di colpa terribile. Accettare di non essere stati dei genitori "perfetti" significa anche riconoscere che i nostri stessi genitori, ai quali siamo rimasti leali interiormente, non erano affatto infallibili. È un pensiero difficile e doloroso da tollerare.
Proprio per questo, per difendersi da ciò, alcuni scelgono di rifugiarsi nelle regole del passato: negare i sentimenti, obbedire ciecamente, sopportare senza lamentarsi, e vivere come se la forza nascesse solo dal sacrificio, affrontando le difficoltà senza concedersi fragilità. In questo modo si evita di guardare in faccia la verità emotiva dell’infanzia e si mantiene l’illusione che quella severità fosse necessaria e giusta.
In realtà le nuove conoscenze non sono così lontane, basta osservare i bambini che oggi hanno l’opportunità di crescere in un clima più libero, in cui vengono ascoltati e accolti. Da loro possiamo apprendere che ciò che fa davvero la differenza è l’autenticità, la possibilità di esprimere i propri sentimenti e la sicurezza di un adulto presente e affidabile.
Riconoscere questi bisogni significa interrompere la catena che lega il dolore del passato al presente. Significa dare ai nostri figli ciò che forse a noi è mancato: il diritto di essere sé stessi, senza paura."

Post della dott.ssa Germana Verganti

Link al post originale nel primo commento

Germana Verganti Psicoterapeuta Milleriana

La violenza genera altra violenza. E non parliamo esclusivamente di violenza fisica, schiaffi, scappellotti, strattoname...
23/08/2025

La violenza genera altra violenza.
E non parliamo esclusivamente di violenza fisica, schiaffi, scappellotti, strattonamenti.

L'umiliazione, il sarcasmo, la minimizzazione sono gravi forme di abuso psicologico, diffuse ancora oggi, spesso mascherate dietro la parola "educazione".

Abbiamo una grande responsabilità non solo nei confronti dei nostri figli, ma anche della società futura.

"In ogni dittatore, sterminatore o terrorista, per terribile che esso sia, si cela sempre e comunque un bambino che un tempo è stato gravemente umiliato"

Alice Miller, Riprendersi la vita

Perché le parole possono essere lame taglienti, ma anche creare ponti e accarezzare...
18/08/2025

Perché le parole possono essere lame taglienti, ma anche creare ponti e accarezzare...

11/08/2025

Giudizi...

Chi ha una buona relazione con se stesso non sente il bisogno di criticare o svalutare l'altro, anzi, ne vede la bellezza e la ricchezza.

Ogni giudizio che riceviamo non parla di noi, ma dice molto sulla persona da cui proviene.

È doloroso quando questo accade da parte di un genitore, un partner, una persona cara con la quale ci aspetteremmo di sentirci al sicuro e accolti nel nostro modo di essere.

🩵Se sentiamo però che queste parole scavano dentro noi e ci feriscono profondamente, possiamo chiederci: ho una relazione sufficientemente buona con me stesso? 🩵

Non possiamo cambiare neppure una virgola del nostro passato, né cancellare i danni che ci furono inflitti nell'infanzi...
07/08/2025

Non possiamo cambiare neppure una virgola del nostro passato, né cancellare i danni che ci furono inflitti nell'infanzia.
Possiamo però cambiare noi stessi, "riparare i guasti", riacquisire la nostra integrità perduta.
Possiamo far questo nel momento in cui decidiamo di osservare più da vicino le conoscenze che riguardano gli eventi passati e che sono memorizzate nel nostro corpo, per accostarle alla nostra coscienza.
Si tratta indubbiamente di una strada impervia, ma è l'unica che ci dia la possibilità di abbandonare infine la prigione invisibile - e tuttavia così crudele - dell'infanzia e di trasformarci, da vittime inconsapevoli del passato, in individui responsabili che conoscono la propria storia e hanno imparato a convivere con essa.

Alice Miller - Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé

🌸A tutte le persone che hanno cominciato il loro percorso.
A chi è titubante. A chi ha paura. A chi teme di fallire.
🌸A chi sta rinascendo. A chi sta attraversando le proprie sofferenze. A chi sta provando a dar loro un nome.
🌸A chi sta percorrendo la strada impervia, ma sempre possibile, della consapevolezza di sé e del cambiamento.

Rossella Caserta

05/08/2025

L’amore che trattiene

Non è facile lasciar andare chi si è cresciuto.
Non è semplice accettare che un figlio cresca e che, crescendo, si allontani, scelga, sbagli, diventi altro da noi.

Eppure, se ci pensiamo bene, la crescita – quella vera – è sempre una forma di separazione.
Separarsi per definirsi.
Distaccarsi per poter amare davvero.
Uscire, non per fuggire, ma per rinascere.

Molti genitori non trattengono i figli per egoismo, ma per paura.
Una paura che veste i panni dell’amore, ma che amore non è:
è insicurezza, senso di colpa, bisogno di controllo.

«Se esci, potresti farti male. Se esci, io resterò solo. Se esci, potresti non tornare…».
Ma se non esce, tuo figlio non sarà mai veramente lui.

Il controllo non protegge: imprigiona

C’è un modo di educare che non educa, ma addestra.
Un modo di “preoccuparsi” che non apre, ma chiude.
E dietro questo modo c’è spesso un modello educativo fragile, incerto, ansioso.

Più un genitore è insicuro di ciò che ha trasmesso, più teme che il figlio si perda.
E più lo teme, più cerca di impedirgli di uscire nel mondo.

“Tanto non è pronto”, “Non è ancora tempo”, “Meglio aspettare”, “Non può ancora farcela…”.

Ma in realtà è il genitore che non è pronto.
È lui o lei che teme di non sapere più che ruolo avere, se il figlio si allontana.

I figli non sono proprietà. Sono persone.

Uno dei dolori più profondi nel lavoro clinico è ascoltare adulti che non sono mai stati lasciati andare.
Figli che sono rimasti intrappolati nell’ansia dei genitori, nella loro paura, nei loro bisogni irrisolti.
• Non hanno potuto scegliere.
• Non hanno potuto sbagliare.
• Non hanno potuto partire.

E molti di loro sono ancora lì.
Fisicamente in casa, o dentro una fedeltà invisibile: quella di chi “non si è mai permesso di vivere”.

Il coraggio di lasciarli andare

Lasciare andare non è abbandonare.
È avere il coraggio di dire:

«Mi fido. Ti ho dato radici, ora puoi cercare le tue ali».

Lasciare andare è anche un atto di crescita per il genitore.
Perché ogni figlio che parte, fa nascere un nuovo padre, una nuova madre.

È come se i ruoli si spostassero:
il genitore smette di fare il genitore, e inizia a essere un testimone.
Uno sguardo che resta, ma non controlla.
Una presenza che c’è, ma non trattiene.

✔️ lasciar partire è amare

Ogni figlio ha diritto alla sua partenza.
Ogni figlio ha diritto alla sua strada, ai suoi errori, al suo orizzonte.

E ogni genitore che sa lasciar partire davvero, è già diventato un maestro dell’amore adulto:
quell’amore che non possiede, ma accompagna.

«Ti ho messo al mondo, ma non ti ho messo in gabbia.
Ti ho custodito, ma ora ti lascio andare.
Vai. E se avrai bisogno, saprai dove trovarmi.
Ma vai. Perché è tempo tuo».

Dott. Carlo D'angelo

☘️"Dopo un trauma, i sintomi e le difficoltà degli individui riflettono il modo in cui la loro mente e il loro corpo han...
30/06/2025

☘️"Dopo un trauma, i sintomi e le difficoltà degli individui riflettono il modo in cui la loro mente e il loro corpo hanno provato ad adattarsi a circostanza che andavano oltre il loro controllo.

(...) Un tempo, ad esempio, la depressione poteva costituire uno scudo contro la delusione e il sentirsi sopraffatti.
L'ipervigilanza fa sì che persino i bambini possano vigilare su se stessi.

La perdita di interesse consente di proteggersi dalla sofferenza del disappunto: se qualcosa non ti interessa non può farti niente.

La rabbia allontana le persone prima che possano ferirci, o, ancora peggio, prima di sviluppare un legame di attaccamento nei loro confronti.

(...)Da un punto di vista neurobiologico questi sintomi rappresentano "risorse di sopravvivenza", modi in cui il corpo e la mente si sono adattati per sopravvivere in maniera ottimale in un mondo pericoloso."

J. Fisher

☘️I sintomi raccontano tanto di noi, della nostra storia, del modo in cui, inconsapevolmente, abbiamo dovuto imparare ad adattarci per sopravvivere.

☘️Ma non sempre ciò che è stato funzionale in passato, lo è nel presente.

☘️Esplorare il significato dei sintomi è il primo passo per conoscersi e cominciare a "guarire".

Grata per aver avuto l'opportunità di crescere, raggiungendo questo nuovo traguardo formativo🌼

Non sempre famiglia è casa nostra.Non è colpa tua. Non hai nulla che non va se senti questo. Famiglia è dove c'è rispett...
25/05/2025

Non sempre famiglia è casa nostra.
Non è colpa tua.
Non hai nulla che non va se senti questo.
Famiglia è dove c'è rispetto, dove ti senti accolto.
Dove puoi mettere confini liberamente, dove non c'è giudizio né amore condizionato.
Famiglia è dove c'è amore💛

🦋Non ho ricette magiche, né soluzioni universali che valgano per tutti. Non so cosa è meglio per te né potrei mai indica...
18/04/2025

🦋Non ho ricette magiche, né soluzioni universali che valgano per tutti.

Non so cosa è meglio per te né potrei mai indicarti la strada "giusta" e perfetta.

🦋Ma posso provare a sostare insieme a te tra le tue emozioni, nel tuo mondo, in punta di piedi, in assenza di giudizio, con il cuore aperto e in ascolto.

Nel rispetto dei tuoi tempi, dei tuoi modi di essere e di pensare e della tua storia.

Coltivando domande ed esplorando risposte.

🦋Perché tu possa rifiorire, a modo tuo. In autenticità e consapevolezza.

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