il Pungiglione

il Pungiglione "il Pungiglione" è stato fondato e diretto da Diego Giuiusa dal 1984 fino agli ultimi anni '90. "il Pungiglione": pronti ad affilare l’aculeo!

Mensile di fatti e cronaca locale, "il Pungiglione" nasce a Mazzarino (CL) in Sicilia nel 1984 dall'estroso ingegno del suo Fondatore e storico Direttore, Diego Giuiusa, giornalista pubblicista per il "Giornale di Sicilia". Della Redazione facevano parte principalmente molti giovani dalla vivace intelligenza, preparati e con una caparbia voglia di portare nelle case dei mazzarinesi gli argomenti "

vivi, interessanti, importanti, scottanti di tutta Mazzarino". Dalla cultura alla politica, passando per l'arte e l'inchiesta: di questo si è occupato "il Pungiglione" nei suoi anni di attività, debitamente condito da una generosa spolverata di satira. Il progetto de "il Pungiglione", dopo circa venti anni di inattività, è stato ripreso in mano - con modalità e contenuti nuovi e contestualizzati nell'attualità - da tre dei nipoti del Fondatore: Maurizio, Manuel ed Ignazio. La nuova Redazione si propone di creare una fitta rete di lettori sui social perché ancora una volta "il giornale dei mazzarinesi" - che mai è scomparso dalla vox populi, neanche negli anni di inattività - faccia discutere, alimenti il dibattito, crei il confronto.

MOLTI SONO I CHIAMATI MA POCHI GLI ELETTI: BEATA LA NICCHIA! (di Maurizio Giuiusa)Che la cultura oggigiorno a Mazzarino ...
31/07/2023

MOLTI SONO I CHIAMATI MA POCHI GLI ELETTI: BEATA LA NICCHIA! (di Maurizio Giuiusa)

Che la cultura oggigiorno a Mazzarino sia passione - se non appannaggio - di una risicata cerchia di “romantici” non rappresenta nulla di nuovo sotto il sole. Viviamo in un paese che ben poco fa per valorizzare ed incentivare il sapere (si noti come non basti presentare libri se poi la biblioteca comunale è prevalentemente adoperata da focosi adolescenti che danno libera espressione a pulsioni e moti…ben poco di spirito!). A conferma di ciò, lo scrivente si è interrogato - senza invero approdare ad una risposta anche solo vagamente soddisfacente - su una questione che sa probabilmente essere “di nicchia” ma rispetto alla quale neanche “la nicchia” mazzarinese - e sarebbe proprio divertente andarne ad individuare i membri più eminenti! - non muove un dito.
Il dilemma è presto presentato: ci si domanda come poter procurarsi il preziosissimo volume “Mirabilis bibliotheca” (foto), pubblicato nel 2015 e riguardante la nostra storica - e di fatto abbandonata, come tutto ciò che a Mazzarino ha valore - biblioteca del convento dei Padri Cappuccini. Tornano ancora alla memoria le “barocche” conferenze in p***a magna, tra fasce, bandiere e tromboni qualche anno fa, in occasione della presentazione del volume.
Alcuni esemplari furono consegnati gratuitamente ai consueti “notabili” e “pochi eletti” - del resto, pure il Vangelo ci insegna che, se molti sono i chiamati, certamente non altrettanti sono gli eletti! - e, dopo la “spartizione dei beni”, a nessun altro fu “concesso” di accostarsi al “sacro testo”! Il silenzio, il deserto, il nulla!
Basti pensare che la copia - forse l’unica, e rigorosamente sotto chiave! - di cui dispone attualmente la biblioteca comunale apparteneva al compianto Don Carmelo Bilardo, della quale i familiari fecero dono dopo la di lui dipartita. Che il Comune veramente non abbia dotato a suo tempo la biblioteca di più esemplari del libro, sì da consentirne perlomeno la libera consultazione da parte dei cittadini?
Si è peraltro personalmente al corrente con certezza di copie di questo volume gettate al macero, lasciate all’incuria a rovinarsi senza nessuna remora.
Come può ottenerne una copia il giovane studente universitario o l’erudito netturbino? Insomma: in quale maniera il comune cittadino interessato alla storia e alla cultura del proprio paese può acquisire la proprietà del volume e giovarsi della lettura, magari divulgandola anche fuori dai confini mazzarinesi?
Forse che, anche a tal fine, occorra avere l’”amicizia” dell’Assessore o del Consigliere di turno cui dover dire “grazie” (a parole oggi e con il voto domani)?
Per usare, riadattandole al nostro caso, le parole di Ungaretti: “Si sta come di Mazzarino in attesa i sudditi”.

(“il Pungiglione”, Anno ###IX, n. 2, Luglio 2023)


OTTA JÈ - AMUNÌ: FORSE CHE...? (di Maurizio Giuiusa)"il Pungiglione", dopo mesi di silenziosa - e desolante - osservazio...
29/07/2023

OTTA JÈ - AMUNÌ: FORSE CHE...? (di Maurizio Giuiusa)

"il Pungiglione", dopo mesi di silenziosa - e desolante - osservazione dei fatti (e dei misfatti) verificatisi nella nostra Mazzarino, decide in questa assolata fine di luglio di uscire dal mutismo editoriale per interessarsi ad una novità di questi ultimissimi giorni. Di novità, invero, non s'avrebbe da dire, giacché il protagonista di ciò che dà argomento al presente scritto non è certo nuovo alle cronache politiche mazzarinesi.
Nella serata dello scorso 25 luglio in Piazza Monterosso - meglio nota come Piazza Madrice -, ospitato dalla suggestiva cornice del sagrato della Chiesa Madre, ha tenuto un comizio il Prof. Damiano Arena, 40 anni, noto - come s'accennava - per aver preso parte alla tornata elettorale del 2014 in veste di candidato Sindaco per la neonata lista civica "Primavera mazzarinese", ottenendo i consensi che lo portarono al secondo posto tra i sei candidati per la sede di Palazzo del Carmine.
Partendo dallo slogan "Otta jè - Amunì!" (trad. "È ora - Andiamo!"), martedì sera Arena, in piedi e armato di microfono, ha rivolto con la propria "call to action" parole schiette e pensieri lucidi alla cittadinanza, in vista delle prossime elezioni amministrative, nel 2024. Dopo quasi dieci anni di amministrazione a firma Marino - rispetto alla quale l'oratore non ha risparmiato il proprio disappunto, definendo l'attuale Primo Cittadino, il suo entourage e i suoi predecessori "non in malafede ma semplicemente scarsi" - Arena torna in prima persona e dal vivo davanti ai mazzarinesi, adoperando con maestria lo strumento che da ogni parte, simpatizzanti e detrattori, gli si riconosce: la parola.
A poco o a nulla, tuttavia, le parole gioverebbero se di pari passo non avanzassero con i contenuti, con le idee, con il pragmatismo di una programmazione per il breve, il medio ed il lungo termine: dall'illuminazione e dalla fruibilità del Castello e dei monumenti alla pedonalizzazione dei punti di aggregazione nevralgici e al libero accesso a Palazzo Tortorici (sede del Farm Cultural Park), anche a riguardo Arena ha dato le sue risposte ai presenti (nonché a quanti hanno seguito in differita l'evento tramite il canale YouTube), riferendosi alla necessità di investire concretamente nella cura di Mazzarino a livello urbanistico ed in termini di vivibilità e di sicurezza, ponendo altresì in luce l'urgenza di puntare sulla realizzazione di progetti seri - come già da anni fatto dai Comuni viciniori - per l'ottenimento di finanziamenti anche di matrice europea (non è mancata la stoccata all'Amministrazione, la cui inefficienza ha comportato la perdita di qualsiasi risorsa tra quelle dal PNRR destinate ai Comuni siciliani, pari a circa 7 miliardi e 130 milioni di euro) e insistendo ancora una volta sulla fondamentale importanza di poter fare affidamento su una Amministrazione e un apparato burocratico che realmente curino gli interessi della cittadinanza, senza inutili aggravi e lungaggini.
Non può tacersi, a proposito - e Damiano Arena lo ha ben messo in evidenza - come nessun commento dal Sindaco né dalla sua Amministrazione sia stato rilasciato a seguito della pronuncia della Corte dei Conti, lo scorso maggio, con la quale è stato deliberato il dissesto finanziario dell'ente. Una grave ferita per Mazzarino, di cui il Consiglio comunale si è limitato a prendere atto.
La partecipazione della cittadinanza alla "chiamata" di Arena ha riscosso i suoi positivi riscontri: "Ci hai fatti tornare giovani questa sera", il commento di una signora, "Hai ragione, hanno fallito loro, non noi", le parole di un altro cittadino.
Non è ancora noto quale sarà il prosieguo dell'iniziativa di "Otta jè - Amunì!" e nemmeno quali altri volti e competenze ne porteranno avanti con Arena il progetto e purtuttavia non può - né, ad avviso di chi scrive, deve - tacersi come una parte di cittadinanza senta la necessità viva, vera, scottante e impellente di dare una svolta netta alle sorti del nostro paese, probabilmente adesso davvero stanca di trovarsi sulla soglia di un punto di non ritorno.
Forse che vi siano ancora delle possibilità per Mazzarino?
L'interrogativo non rende esente nessuno dal sapersi interpellato.

("il Pungiglione", Anno ###IX, n. 1, Luglio 2023)

CHANGER LA DAME! (di Cateno Gentile)Sono giornate roventi a Palazzo del Carmine da quando gli equilibri politici sono in...
23/11/2022

CHANGER LA DAME! (di Cateno Gentile)

Sono giornate roventi a Palazzo del Carmine da quando gli equilibri politici sono inevitabilmente mutati a causa di repentini cambi di casacca sia del sindaco Marino, il quale da Unione Popolare, lista collegata al centro sinistra, passa - magari per ragioni nobilissime delle quali non siamo a conoscenza - a Forza Italia, sia, in senso inverso, del consigliere d'opposizione D'Asaro, già forzista, che alle elezioni regionali era candidato sotto l'egida del partito di Calenda e Renzi, Azione. Tuttavia, tra i due, quello che ha destabilizzato la giunta e il consiglio comunale - com'era prevedibile - è il cambiamento operato dal primo cittadino, che ha comportato la scissione con la lista Viva Mazzarino, dal 2019 alleata del sindaco dopo aver fatto dura opposizione nel quinquennio precedente, che, se farà seguito al comunicato diramato sui social, ritirerà i due assessori di riferimento. Resta la curiosità di chi coprirà adesso i posti vacanti!
Francamente, dal punto di vista del comune osservatore, ci si aspettava molto di più dal gruppo di Viva Mazzarino che ha avuto deleghe importanti in questa giunta tra cui - lo ricodiamo - quella alla sanità - poi rimessa nelle mani del sindaco - e soprattutto quella ai bilanci, divenuta loro vessillo dopo le aspre contestazioni durante il governo precedente. Di fatti, però, in questi tre anni di nuovo governo della città poco o nulla è cambiato e, nonostante i solleciti della Corte dei Conti, abbiamo una fotografia fiscale in bianco e nero risalente al 2019. Sappiamo bene, infatti, quanto sia importante avere i bilanci correnti in ordine - e noi de "Il Pungiglione" ce ne siamo occupati in passato - e non è un alibi affermare che la situazione di molti comuni italiani è la medesima, basti vedere, ad esempio, i risultati ottenuti dalla vicina Delia.
Ma torniamo al caso meramente politico.
Che ci fossero malumori in seno alla maggioranza di governo non è mistero, anzi questi si erano palesati con la messa alla porta degli assessori Lo Forte e Stuppia nei mesi scorsi, poi acuiti proprio dal già citato cambio di maglia del sindaco.
Oggi (novembre 2022 ndr) quello che si percepisce dall'esterno è una grande confusione: se la consigliera Selvaggio, finora all'opposizione, è diventata assessora, passando così in maggioranza, è perché ha accettato il programma presentato a suo tempo dal sindaco Marino che fino a ieri contestava? O è vero il contrario, cioè è il sindaco ad aver abbandonato il suo programma, adottando quello di FI presentato dall'allora forzista D'Asaro?
Poi, il gruppo che sosteneva Marino, Unione Popolare, lo sostiene ancora? Inoltre, è ancora schierato politicamente a sinistra o è transitato anch'esso tra le fila di destra? E quale programma intende sviluppare?
Gli interrogativi sono molti e si spera in un chiarimento anche e soprattutto nei confronti del proprio elettorato di riferimento che vede tradite le proprie legittime aspettative nei confronti dei propri eletti.
Infine, al di là delle polemiche, sembra che ultimamente il dibattito politico voli veramente basso, con consiglieri/leoni da tastiera che sui social diramano comunicati farciti di insulti diretti alla persona, spostando l'attenzione dal terreno comune, che dovrebbe essere politico, al piano personale, evitando in tal modo di rispondere in merito, soprattutto nelle sedi opportune. Oltretutto ci si accorge solo ora che il "matrimonio d'interesse" è finito - certo, per volontà altrui - che l'amministrazione non operava bene?
Tra tutti i modi possibili di fare politica, questo è certamente il più becero, perché se è vero che la maggioranza "non è al potere, ma al governo", è ancor più vero che governare è servire e dar conto alla comunità, perché chi paga le conseguenze di questa cattiva politica - direttamente o indirettamente - è sempre la cittadinanza.
“La situazione politica in Italia è grave, ma non è seria” (E. Flaiano).

(“il Pungiglione”, Anno ###VIII, n. 10, Novembre 2022)



18/11/2022

Un affettuoso augurio al nostro affezionato lettore Alessandro Di Dio per il suo trentesimo compleanno!


La Redazione

S.O.S. IL PUNGIGLIONEIn questo pomeriggio novembrino di vero cuore rispondiamo alla richiesta di un nostro caro lettore,...
03/11/2022

S.O.S. IL PUNGIGLIONE

In questo pomeriggio novembrino di vero cuore rispondiamo alla richiesta di un nostro caro lettore, Alessandro Di Dio (29 anni, in foto), che ci ha contattati domandando di poter ospitare nei nostri spazi il pensiero che ha voluto scrivere e dedicare alla propria madre, Maria Rita Carlino, tristemente venuta a mancare un paio di settimane fa a soli 57 anni (in foto).

Di seguito le parole del giovane, lette in chiesa il giorno delle esequie:

"Ciao, mamma… Sono tuo figlio Alessandro. Voglio ricordare i bellissimi momenti che abbiamo trascorso insieme con la gioia e la felicità. Oggi ci troviamo insieme in questa chiesa Maria SS. della Lacrima e voglio dirti, cara mamma, che il nostro non è un addio ma un arrivederci. Mi hai insegnato molte cose, mamma, e io ti prometto che cercherò sempre di mettere in atto i tuoi insegnamenti. Cercherò di essere forte, mamma, tanto forte per andare avanti senza di te. E solo con la nonna, che ha ormai 89 anni. Ti ricorderò sempre con il tuo bel sorriso, mamma. Tu mi sei sempre stata vicino, mamma, e adesso che non ci sei più ti porterò tanto tanto nel mio cuore. Mamma, mamma, mi manchi tanto, l'unica cosa che mi dà conforto è sapere che ora sei il mio Angelo custode da lassù. Ricordo, in punto di morte, le tue ultime parole che mi hai detto ‘Figlio mio io non ti lascerò mai da solo ma da lassù ti guiderò sempre’ .
Riposa in pace, mamma.
Ciao, mamma, ti voglio bene tanto e non ti dimenticherò mai.
Tuo figlio Alessandro”

-
Il Direttore e la Redazione tutta de “il Pungiglione” si uniscono al cordoglio del caro Alessandro Di Dio, cui va tutta la nostra vicinanza per il triste momento che si trova a dover affrontare.

LA SICILIA SPICCA IL VOLO! (di Ignazio Barresi)Dopo l’ennesima campagna elettorale in cui, ancora una volta, sport prefe...
09/10/2022

LA SICILIA SPICCA IL VOLO! (di Ignazio Barresi)

Dopo l’ennesima campagna elettorale in cui, ancora una volta, sport preferito di tutte le forze politiche è stato il “lancio delle accuse” anziché far emergere quanto di positivo contenessero i loro programmi, vorremmo spostare l’attenzione su un aspetto che riguarda la nostra amata regione ma parrebbe essere passato inosservato.
Da anni, ormai, assistiamo ad una continua lotta verbale circa la costruzione del ponte sullo stretto e, tra uno studio di fattibilità e un’analisi contraria, anche nel corso degli ultimi mesi è riemerso dalle acque reflue delle menti di alcuni politicanti la voglia di portare a compimento questo progetto centenario (o forse millenario?). Verrebbe da pensare che finalmente qualcuno abbia compreso l’urgenza di un intervento migliorativo della viabilità siciliana…
Ed è così che pochi giorni fa è giunta all’improvviso la notizia del secolo per gli isolani: il collegamento aereo Trapani-Catania è finalmente realtà!
Una notizia che aspettavamo con un’ansia tale da non riuscire a dormire la notte (e pensare che qualcuno crede che l’insonnia sia frutto di problemi un po’ più seri…). Alcune testate giornalistiche sostengono addirittura che sia stato realizzato “un vecchio sogno dei siciliani, quello di utilizzare l'aereo per spostarsi dalla parte occidentale a quella orientale dell'Isola anche a causa delle condizioni pessime di strade e ferrovie”.
Da questa frase si vuole partire per fare una piccola riflessione.
Consideriamo le tempistiche di viaggio che anticipiamo non essere ovviamente solo quelle relative allo spostamento in aereo. Da Trapani città a Trapani aeroporto circa 30 minuti di tragitto; arrivo in aeroporto con un congruo anticipo (viene consigliato di recarsi in aeroporto 2 ore prima rispetto all’ora prevista per la partenza); circa 50 minuti di volo; tempi tecnici necessari per lo sbarco di circa 15 minuti; spostamento da Catania Aeroporto a Catania città in circa 20-30 minuti. Totale: 3 ore e mezza! Certo, le tempistiche potrebbero essere soggette a qualche variazione in positivo in base all’approccio di qualche viaggiatore che magari arriva in aeroporto 1 ora prima della partenza senza alcun timore ma sarebbero pur sempre 2 ore e mezza circa. Non considerando il fatto che potrebbero esserci variazioni delle tempistiche anche in senso negativo a causa di ritardi, scioperi o indisponibilità di mezzi.
Ovviamente gli stessi tempi devono essere considerati per fare la tratta inversa.
Viene da chiedersi: era davvero un intervento necessario? Davvero si pensa che questa potrebbe rappresentare una svolta per gli spostamenti regionali? Non era forse più consono intervenire su la rete viaria già presente? Trattandosi di un “vecchio sogno dei siciliani” non sarà forse vecchia anche la soluzione proposta, considerando che il pensiero e la sensibilità della popolazione mondiale si sta spostando verso soluzioni sostenibili sia per l’ambiente che per l’economia?
Per avere delle risposte occorrerà del tempo o...forse le abbiamo già!

(“il Pungiglione”, anno ###VIII, n. 9, Sett./Ott. 2022)

ACQUA (SPORCA)…IN BOCCA! (di Cateno Gentile)Care lettrici, cari lettori,se da un lato ci arrivano non pochi apprezzament...
07/10/2022

ACQUA (SPORCA)…IN BOCCA! (di Cateno Gentile)

Care lettrici, cari lettori,
se da un lato ci arrivano non pochi apprezzamenti per la nostra attività di pungolo - d'altronde siamo quelli de "Il Pungiglione" - dall'altro c'è qualche voce che ci suggerisce: "Lassati pè, cu vu fa fari? Cu vi ci porta?". Ecco, questo - a nostro avviso - è il chiaro segnale che qualcosa si sta muovendo, che la relativa quiete in cui si adagia il nostro Comune forse inizia a vacillare, che anche nella "stanza dei bottoni" si parla di noi e dei problemi che segnaliamo.
Fin dagli albori del nostro mensile, lo scopo precipuo dichiarato dal direttore, Maurizio Giuiusa, è quello del "Castigo ridendo mores", massima latina il cui significato è che, con ironia, si vuol bacchettare il costume - o meglio il malcostume - di un individuo, di un gruppo o di una collettività. Giammai, tuttavia, da parte nostra c'è stato un attacco personale a chicchessia - e ce ne guarderemmo bene dall'offendere o, peggio, ingiuriare una persona! - semmai, partendo dall'osservazione diretta della realtà, c'è una critica aguzza verso l'inoperosità di tutta la macchina politica attuale (certo, il peso ricade per lo più sulla maggioranza, che avrebbe i numeri per governare serenamente, e sul sindaco che di essa è il massimo rappresentante), le promesse elettorali che mai si concretizzano, la decadenza cui la nostra Mazzarino sembra inesorabilmente condannata, i danni ricevuti in eredità dalle passate amministrazioni (tutte indistintamente), ecc.
Certo, come si dice dalle nostre parti, "cu avi u carbuni mugghiu si risenti!". A qualcuno può dare fastidio sapere che ci siano menti pensanti che si interessino al paese e ai suoi abitanti, che addirittura - nel loro piccolo - smuovano le acque, scuotano le coscienze. La migliore risposta che attendiamo da costoro è la buona politica, quella dei fatti, quella che dovrebbe avere a cuore la sorte di una popolazione in sofferenza.
E questa nostra attività - è bene chiarirlo - la facciamo da privati cittadini, giovani, non politicizzati, non schierati, in maniera trasparente e trasversale e, soprattutto, gratis et amore dei. Inoltre, chiunque ha la possibilità del contraddittorio scrivendo una lettera aperta al nostro giornale. Anzi, magari ci fosse un leale confronto!
Orbene, dopo questa overture a priori che sembrava doverosa, passiamo ora al tema centrale della nostra riflessione di questo mese.
Settembre, si sa, è il mese della ripartenza, un lungo lunedì dell'anno per molti che rientrano a lavoro o per i bambini e i ragazzi che tornano fra i banchi di scuola. In questo mese di mandorle e torrone, fanno da corollario le nostre belle feste dedicate alla Madonna: si parte dalla "Bammina" fino alla Madonna del Rosario (a ottobre), passando per una delle due feste principali del nostro paese, ovvero "a Madonna o' Mazzaru".
Nonostante questo clima festoso ci prepariamo a quello che i media dipingono a tinte fosche come un "annus horribilis" e, a giudicare dal rincaro vertiginoso del costo della vita che è già in atto e dalle minacce che arrivano dall'estero, si paventa una situazione realmente drammatica per molte famiglie.
Ma non è solamente il mero dato economico a preoccupare i nostri concittadini. È notizia del 13 settembre scorso che la diffusione sopra la norma di batteri nell'acqua che arriva nelle nostre case ha reso la stessa non potabile, sicché nel nostro amato paese si è creato un clima generale di grande incertezza, di ansietà, misto a rabbia e impotenza mentre le bollette "al sale" continuano ad arrivare - queste sì - puntuali a cui vanno a sommarsi i costi dell'acqua in bottiglia e della pulizia delle cisterne.
E come se non bastasse, a foraggiare il malcontento popolare si aggiunge una scarsa e inesaustiva informazione da parte degli organi competenti alla cittadinanza: come l'acqua, anche le informazioni vengono centellinate e non se ne capisce la ragione. Non sappiamo quasi nulla del problema: non sappiamo da quanto persiste, nè la causa, nè a quali rischi siamo sottoposti. A nulla è valso il comunicato del sindaco di soli due giorni dopo - 15 settembre - che annunciava il rientro dell'allarme, poiché, se è vero che i parametri misurati alla fonte sono tornati nella norma, l'acqua che è arrivata nelle nostre case, negli esercizi che la utilizzano (si pensi ai panifici in particolare), in ospedale, ecc. è comunque contaminata e lo sarà fino al suo smaltimento e alla disinfettazione di serbatoi e cisterne.
A tal proposito è doveroso segnalare il comunicato stampa dei sindacati CGL, CISL e UIL, rivolto congiuntamente a Caltaqua e al sig. sindaco, di tenere presente nelle prossime bollette dei costi non dovuti, sostenuti dai cittadini, e del disagio subito e, pertanto, di applicare doverosi sconti per ammortizzare tali spese.
Già nell'edizione di giugno 2021 sottolineavamo la mala gestione di Caltaqua della rete idrica e fognaria e dei disservizi della società verso il Comune e i cittadini tutti. Tuttavia oggi torniamo sull'argomento con molta più forza e determinazione, perché non si tratta più "solamente" di sprechi, disservizi o costi esagerati, ma della salute pubblica.
La domanda fondamentale è: non ci sono gli estremi per una rescissione con colpa del contratto con Caltaqua per le gravi e palesi inadempienze?
Al sig. Sindaco, dott. Vincenzo Marino, responsabile della salute pubblica di Mazzarino, rivolgiamo un accorato appello affinché difenda tale nostro diritto presso le sedi opportune, ne discuta in Consiglio comunale e, in virtù del mandato che per due volte gli è stato conferito dai cittadini, renda partecipe la comunità circa lo svolgimento della 'vexata quaestio' . I mezzi di comunicazione non mancano e anche la redazione del Pungiglione, se vi fosse necessità, si rende disponibile in qualsiasi momento alla diffusione di notizie utili alla collettività.
Auguriamoci il meglio, perché del peggio - tra pandemia, guerre, povertà e chissà che altro ancora - ne stiamo facendo esperienza.

(“il Pungiglione”, Anno ###VIII, n. 9, Sett./Ott. 2022)

06/10/2022

PRECISAZIONE

Con riferimento all’editoriale ”DOLCE (VOLTA)GABBANA”, a firma di Maurizio Giuiusa e pubblicato questa mattina, ben volentieri raccogliamo e rendiamo note le precisazioni pervenuteci questa sera dall’Arch. Salvatore Arena, menzionato nello scritto.
Si chiarisce che Arena, il quale ad oggi non ricopre alcun incarico di natura politica, non ha manifestato nessuna posizione di sostegno all’Amministrazione comunale guidata dal Dott. Vincenzo Marino né ha inteso esprimersi con riguardo all’affidamento del mandato di Commissario cittadino di Forza Italia.


La Redazione de “il Pungilglione”

DOLCE (VOLTA)GABBANA (di Maurizio Giuiusa)“Coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco / e al fin della licenza io non...
06/10/2022

DOLCE (VOLTA)GABBANA (di Maurizio Giuiusa)

“Coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco / e al fin della licenza io non perdono e tocco!”
Con questi versi tratti da “Cirano” di Francesco Guccini il Vostro affezionato Direttore, pur con qualche giorno di ritardo rispetto al consueto, Vi raggiunge tutte e tutti in apertura di questa nuova edizione de “il Pungiglione”.
Non è certo casuale la scelta fatta in introduzione né, tantomeno, quella relativa al titolo di questo editoriale. Non possiamo esimerci, infatti, dall’osservare tristemente (e biasimare) la condotta che, di fronte alle serie problematiche che hanno caratterizzato le scorse settimane, ha adottato chi avrebbe dovuto dare risposte ai cittadini.
Sì, nell’editoriale di questa edizione il protagonista non può non essere il nostro Sindaco, con tutta la Giunta e l’Amministrazione al seguito.
La criticità più allarmante che Mazzarino ha affrontato nel mese di settembre – e il caro Cateno Gentile ce ne parlerà in questo numero con un puntuale suo contributo – è certo stata quella riguardante la contaminazione, per più giorni, dell’acqua che giunge nelle nostre case e che quotidianamente è impiegata per le attività domestiche.
Sotto gli occhi di tutti è stata l’insufficienza di tempismo nelle comunicazioni e di chiarezza nel dare gli stessi avvisi.
A fronte dell’emergenza idrica e della sua discutibile gestione è sorto
spontaneo domandarsi con preoccupazione: “E il Sindaco cosa fa? L’Amministrazione e la Giunta dove sono?”.
Nel tentativo di dare una risposta a questi interrogativi siamo andati indietro nel tempo e abbiamo provato a fare un po’ di ordine: i primi problemi di salute relativi all’utilizzo domestico dell’acqua risalgono già all’inizio della seconda settimana di settembre; la prima comunicazione di Palazzo del Carmine che avvisava di “valori non conformi ai parametri stabiliti dalla legge” si è avuta soltanto il 10 settembre; infine, la revoca dell’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua è stata firmata il 15 settembre.
Non può dimenticarsi, tuttavia, un evento di particolare importanza per il nostro Primo Cittadino, che ha avuto luogo esattamente nella stessa settimana in cui l’emergenza legata alla pericolosità della nostra acqua era alla sua acme. In data 10 settembre, infatti, si dava notizia dell’avvenuta nomina del Sindaco di Mazzarino, Dott. Vincenzo Marino, a nuovo Commissario cittadino di Forza Italia, con tanto di “investitura” da parte del deputato regionale Michele Mancuso. Dà da pensare, anzitutto, che in un momento tanto delicato per la nostra città il Sindaco fosse impegnato a ricevere nomine politiche, con tempistiche e modalità che oltretutto fanno facilmente pensare ad una operazione preordinata e strategica in vista delle elezioni politiche e
regionali del 25 settembre (in occasione delle quali – coincidenza? – l’On. Mancuso è nuovamente risultato eletto all’ARS); suscita perplessità, poi, che una simile nomina politica di centrodestra in Forza Italia – prima in capo a Vincenzo D’Asaro, ex Sindaco di Mazzarino recentemente confluito come candidato regionale nelle fila del c.d. Terzo Polo di Calenda e Renzi – sia stata affidata ad un Sindaco eletto in una lista civica di centrosinistra e prima ancora iscritto al Partito Democratico (per non andare indietro fino a talune appartenenze “rosse” di Marino note ai più e certo non di centrodestra!). A formare la corte del nuovo “Montalbano” mazzarinese di Forza Italia troviamo, inoltre, volti quali quelli dell’ex consigliere Arena e dei consiglieri Ragusa e Selvaggio, tutti candidati nel 2019 nelle liste che supportavano la candidatura a Sindaco del menzionato D’Asaro, chiaramente in opposizione all’attuale Marino. Il solito teatro!
Il nostro Sindaco, ormai otto anni addietro, garantiva l’attuazione della normalità a Mazzarino: che voglia forse far normalità dell’esser voltagabbana? E che è stato della fiducia e del mandato conferito dagli elettori con il proprio voto? Gli ultimi colpi di coda del secondo – e, fortunatamente, ultimo – mandato di Marino, spiace constatarlo, fanno calare il sipario sull’ennesima e desolante parentesi di cattiva politica.

(“il Pungiglione”, L’Editoriale, Anno ###VIII, n. 9, Sett./Ott. 2022)



30/09/2022

Pare si dorma…ma non “il Pungiglione” che, pur in lieve ritardo per questo mese, s’appresta ad uscire.
State in campana!

Carissime lettrici e affezionati lettori, a Voi la nuova edizione - ridotta nelle quantità ma confidiamo non anche nella...
31/08/2022

Carissime lettrici e affezionati lettori, a Voi la nuova edizione - ridotta nelle quantità ma confidiamo non anche nella qualità - di agosto!
Prima di abbandonarci alla nostalgia settembrina e alla malinconia per l’estate ormai al termine abbiamo voluto comunque non far mancare la nostra voce, la Vostra voce.
Buona lettura!



L’avvento di luglio rappresenta per noi un momento di grande intensità emotiva. Vogliamo ricordare con grandissimo affet...
31/07/2022

L’avvento di luglio rappresenta per noi un momento di grande intensità emotiva. Vogliamo ricordare con grandissimo affetto il fondatore de “il Pungiglione”, nella speranza che le nostre azioni possano in qualche modo ricalcare le sue orme e farne rispettare la memoria.
Buona lettura!




Carissime lettrici e affezionati lettori, a Voi la nuova edizione de ”il Pungiglione”!L’auspicio è sempre il consueto di...
30/06/2022

Carissime lettrici e affezionati lettori, a Voi la nuova edizione de ”il Pungiglione”!
L’auspicio è sempre il consueto di poter dare il proprio contributo per tenere vivi a Mazzarino dialogo, confronto, dibattito.
Buona lettura!



30/06/2022

Pronti ad uscire con la nuova edizione…🐝
A più tardi!


Quale momento della giornata migliore della sera per poter fermarci a riflettere?È con questo intento che vi proponiamo ...
31/05/2022

Quale momento della giornata migliore della sera per poter fermarci a riflettere?
È con questo intento che vi proponiamo l’edizione di maggio, nella speranza di riuscire a far risvegliare l’orgoglio di ogni lettrice ed ogni lettore.




Arrivando in ritardo - chi se ne accorgerebbe, del resto? -, come sempre non abbiamo fatto mancare la volontà di continu...
01/05/2022

Arrivando in ritardo - chi se ne accorgerebbe, del resto? -, come sempre non abbiamo fatto mancare la volontà di continuare a pungere con le nostre parole fin quando qualcuno sarà in grado di reagire.



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