Studio Olistico Pia Tubertini

Studio Olistico Pia Tubertini Operatrice olistica professional ad indirizzo bioenergetico, Master Reiki, Theta Healer, Animal Heale Motto: Parla come mangi e vivi come parli.

Mi occupo di riequilibrio, aiuto le persone a ritrovare il benessere attraverso trattamenti e percorsi evolutivi con l'aiuto della floriterapia, cristalloterapia, tecniche di bioenergetica, Reiki, costellazioni famigliari e Theta healing, meditazione e riascolto di se stessi e della natura. Mi occupo anche del benessere degli animali che vivono con noi. Ho creato il Green Swap Camp, un campo estivo per bambini immerso nella natura a pochi km da Bologna , dove i bambini sono liberi di essere bambini.

22/11/2025

Rimedi per l’arrivo del freddo:
- copriti il collo con una sciarpa, possibilmente non sintetica e che porti ancora un profumo o almeno un ricordo
- tieni le mani al caldo, i piedi, pancia e reni con calzini e maglioni di lana
- accendi condizionatori e termosifoni solo se due coperte non bastano
- raccogli un fiore da portare in casa quando piove, altrimenti fermati a guardarli
- prepara zuppe calde di verdura
- impasta il pane
- prendi una decisione
- fai una tana con accesso singolo e privato con quello che ti pare e dove ti piace
- annusa spesso olio di lavanda, di rosmarino e limone
- piangi se necessario
- ridi, quando capita
- bacia, se puoi
- stai a letto con la coperta sopra gli occhi a inventare favole, poi falle diventare neve e vere
- cammina
- consola il mare
- costruisci un aquilone e aspetta il vento
- appoggia la testa sulla spalla dei nonni e se non ci sono, sulla corteccia di un albero
- rifai il letto tutte le mattine e una vita ogni giorno
- dì la verità
- scrivi lettere e consegnale
- leggi libri per bambini
- trova una canzone per colazione, pranzo, merenda e cena
- bevi
- accompagna il prato
- semplifica
- semplificati
- dimentica
- ama quello che c’è, quello che non c’è non c’è
- svela i segreti
- spogliati di tutte le foglie e trema
- inginocchiati dove senti
- metti le mani dentro alle maniche lunghe e sventola le braccia
- siediti su uno scalino e guarda chi passa
- respira.

19/11/2025

Le dita immerse nel sale grosso
Per i pagani l’invidia non era un’emozione innocua. Era una forza che si muoveva come un filo sottile, capace di legarsi al corpo e alla mente di chi la subiva. Non serviva uno sguardo diretto e non servivano parole esplicite. Bastava un pensiero pesante lanciato nel momento giusto per deviare il percorso naturale dell’energia.
L’invidia ha un modo tutto suo di muoversi. Entra nelle fessure dell’aura, rallenta la spinta vitale, appesantisce le intenzioni buone e rende più difficili i passi che prima scorrevano senza sforzo. I pagani dicevano che l’invidia “attorciglia il flusso”, perché crea piccoli vortici che trattengono ciò che dovrebbe fluire libero.
Quando questi vortici si accumulano, la persona sente stanchezza, irritazione senza motivo, e una sensazione vaga di essere osservata anche quando è sola. Sono gli strascichi energetici di chi pensa troppo e con troppa rabbia.
Immergere le dita nel sale grosso non è un gesto casuale. Il sale è un minerale che assorbe, trattiene e scioglie. È un ponte tra la terra e gli stati più sottili. Quando le dita entrano in contatto con i cristalli, l’energia stagnante corre lungo i canali fini delle mani e viene catturata dalla struttura del sale.
L’atto è rapido perché il sale lavora in superficie ma anche in profondità.
Il corpo rilascia e il minerale trattiene.
I pagani usavano questo metodo dopo discussioni, dopo incontri con persone invidiose, o semplicemente quando sentivano che qualcosa si era agganciato alla loro schiena, al petto o allo stomaco. Le dita immerse nel sale interrompevano il filo dell’invidia, lo spezzavano prima che potesse attecchire.
È un gesto antico, semplice e intelligente.
Non contrasta la persona che invidia, ma il movimento stesso dell’energia che tenta di raggiungere chi ha scelto di vivere in pace.
Le Streghe di Fenix ©

17/11/2025

La crescita è una somma di scelte quotidiane.
Ogni libro che leggi, ogni persona che frequenti, ogni abitudine che coltivi lascia un’impronta silenziosa su chi diventerai.
Il futuro non arriva all’improvviso: lo costruisci, giorno dopo giorno, con ciò che scegli di nutrire dentro e fuori di te.

13/11/2025

13 Novembre - Giornata Mondiale della Gentilezza

La gentilezza è attenzione.
Non è un gesto straordinario, ma uno sguardo che vede ciò che spesso passa inosservato: una mano tesa, un sorriso silenzioso, un grazie detto piano.

La gentilezza è ascolto.
Significa dare spazio alle parole degli altri, anche a quelle non dette. È accogliere senza giudicare, lasciare che l’altro si racconti senza fretta.

La gentilezza è tempo.
È il tempo che dedichi, anche quando ne hai poco. Un minuto di presenza vale più di mille scuse.

La gentilezza è coraggio.
Essere gentili in un mondo che corre è un atto rivoluzionario. È avere il coraggio di rallentare, di scegliere il dialogo quando gli altri alzano la voce.

La gentilezza è responsabilità.
Non è solo un gesto verso gli altri, ma un impegno verso il mondo. Essere gentili significa prendersi cura della realtà che ci circonda.

La gentilezza è delicatezza.
È il tocco leggero di chi sa che le parole possono curare, ma anche ferire. È scegliere sempre la via che lascia meno cicatrici.

La gentilezza è generosità.
Dare senza aspettarsi nulla in cambio. Un gesto disinteressato, una parola buona, una piccola attenzione che cambia la giornata di qualcuno.

La gentilezza è resistenza.
In un mondo che spinge alla competizione e alla durezza, la gentilezza è un atto di resistenza. È scegliere la via della compassione.

La gentilezza è seme.
Ogni gesto gentile si moltiplica. Quello che dai agli altri torna indietro, in modi che non sempre puoi prevedere, ma che lasciano tracce.

La gentilezza è libertà.
Non è debolezza, ma forza. È scegliere chi vuoi essere, indipendentemente da come ti trattano gli altri. Essere gentili significa essere liberi di creare bellezza.

La gentilezza è pazienza.
Non serve rispondere subito. Non serve avere sempre ragione. A volte, la cosa più gentile che puoi fare è semplicemente ascoltare.

10/11/2025

«È nella solitudine che si ritrova la propria misura.»
– Albert Camus
Hopper

08/11/2025

Non serve cancellare tutto per stare bene.
A volte basta solo mettere ordine tra ciò che resta.

05/11/2025

"Come si fa a ringiovanire? Il primo segreto per farlo è potare. Proprio così: sentirsi dei contadini intenti a tagliare, a potare i rami secchi. Che cosa sono i rami secchi della mente? Anzitutto i ricordi inutili che ci tormentano.

Una signora mi racconta: "Ho sempre in mente quel torto che mi fece la mia migliore amica tempo fa". Chiedo: "Quando è accaduto?" La risposta è significativa: "Saranno passati sette o otto anni."

Che cosa fare in questi casi? Potare: tenere in vita un ricordo pieno di rabbia o rancore annichilisce le cellule cerebrali accelerando l'invecchiamento. Non serve nemmeno rifugiarsi nei bei ricordi: si riferiscono a eventi del passato, non ci sono più, bisogna potare anche quelli. Allo stesso modo, occorre potare le ostinazioni, le esperienze che non vogliamo fare, le persone che frequentiamo per abitudine...

Depurare il corpo, depurare la mente
Accanto alla depurazione "fisica" (come bere molta acqua, eliminare certi cibi, usare tisane depuranti, praticare ciclicamente un semi digiuno detossinante(...) ), bisogna anche liberare il cervello di tutto quello che non è funzionale alla nostra evoluzione. In primo luogo, il peso del passato, bello o brutto che sia...

La natura ci guida
Osservare il mondo animale è un'altra buona strategia per comprendere l'arte di ringiovanire. È istruttivo ad esempio il comportamento delle api. Anzitutto gli studiosi affermano che ognuna si comporta in modo diverso, e quindi che ognuna ha il proprio "carattere", esattamente come noi. Ma c'è qualcosa di ancor più sorprendente: è stato osservato che, quando invecchiano, questi insetti incredibili tendono a fare cose che comunemente fanno le api giovani. Per ringiovanire, basta imitare queste loro peculiarità...

Solo una mentalità aperta fa ringiovanire
Tenere a mente esempi di questo tipo significa combattere quella mentalità sbagliata per la quale a una certa età non si possono più fare cose nuove, intraprendere nuovi percorsi, darsi opportunità differenti e inusuali. Si tratta di una vera maledizione che "perseguita" i nostri giorni, le nostre notti, e mette un'ipoteca pesante sul nostro futuro. Al contrario, la maturità ci insegna a intraprendere, pur con prudenza, nuovi percorsi, strade non ancora battute. Il nuovo ringiovanisce, "ristruttura" le cellule nervose, e allunga la vita: succede alle piccole api, può accadere anche a noi."🌼😎🌻

Auguri a Raffaele Morelli, che oggi spegne 77 candeline🥂🎂💐

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