08/03/2024
Oggi è la Festa della !!
È Una giornata importante che ricorda tutte le donne che hanno lottato per rivendicare la nostra libertà e dignità all’interno di una che ci ha da sempre considerato inferiori e trattate senza alcun rispetto !
Quando ero piccola festeggiavo questo giorno spensierata, senza capirne il vero significato.
Mi venivano regalate le mimose e i cioccolatini ed ero felice ,perché pensavo fosse questo il senso dell’8 marzo.
Oggi però con maggiore consapevolezza, da e da libero professionista, capisco che da festeggiare c’è ben poco per noi perché la strada per i nostri diritti è ancora lunga da percorrere.
Viviamo ancora in una società dove la donna per cercare lavoro e per tenerselo deve rinunciare alla propria maternità.
Una donna che se sceglie , al contrario , di diventare mamma, deve accettare il fatto che avrà grandi difficoltà ad aspirare a posizioni alte nel suo lavoro. Apparentemente il suo compito principale sarà quello di stare a casa ad accudire i figli, pensare alle faccende domestiche o a tutto quello che riguarda la famiglia.
Viviamo ancora in una società dove l’uomo guadagna di più della donna , solo per il semplice fatto che è uomo.
Viviamo ancora in una società dove la donna non ha la libertà e la serenità di poter far tardi la sera con le amiche o di vestirsi come vuole, perché la paura di ricevere violenza sia fisica che verbale è molto alta.
Basti pensare che solo da gennaio a oggi sono state già uccise 20 donne e quasi tutte per mano dei loro partner.
Quindi oggi mando il mio pensiero a tutte quelle donne, che hanno perso la vita senza nessun motivo , a quelle donne che ogni giorno devono andare a lavorare e subire violenza senza poter dire e fare nulla.
Il mio pensiero va a quelle donne che hanno rinunciato alla loro vita , perché hanno voluto essere mamme e a tutte quelle che per continuare a fare quello che amano hanno rinunciato alla loro maternità.
Oggi festeggio questo giorno con l’amaro in bocca perché dal 1911 le cose sono cambiate , ma non così tanto per noi.
