15/04/2025
Oggi il mio maestro fa il compleanno e sorseggiando la mia tisana di foglie di verbena riflettevo su cosa scrivergli. Guardando le foglioline muoversi liberamente nell'acqua calda speculavo sul pensiero analogico secondo cui tutto ciò che si somiglia ha una relazione, come lui spesso mi dice. Mi è capitato di paragonare la tisana agli insegnamenti trasmessi. Il principio fisico della diffusione è alla base di un infuso di erbe, dove il contatto tra l'acqua e le foglie permette la trasmissione di qualcosa, sotto forma di energia e sostanza, che dalle foglie, grazie al calore, si diffonde nell'acqua. Come la foglia di verbena dona, l'acqua accoglie. La foglia si lascia imbibire dall'acqua donando a questa un sapore. Un insegnamento è questo, ovvero la trasmissione di un sapere da una parte all’altra ad opera del principio di diffusione; la trasmissione è disinteressata, una diffusione passiva, proprio come nella tisana è la stessa presente tra maestro e allievo. Come si impara passivamente? Osservare, descrivere e condividere è l’esercizio di base per la comprensione e lo studio, si tratta di un sapere per me ricco di passione che si trasmette passivamente, non con lo studio, non con la lezione, né con i libri.
Finito il tempo di infusione l'acqua è diventata tisana, il sapore dell'acqua non sarà più lo stesso, non è come l'acqua che resta sempre uguale, non è lo stesso mai, dopo ore cambia, e cambia continuamente, fino a prendere vita e fermentare e cambiare ancora.
Il sapore è un sapere, queste due parole hanno la stessa radice etimologica, vengono dal verbo “sàpere” su cui convergono due tracce semantiche: percepire sapore ed essere sapido. Chi percepisce un sapore traccia un senso tra il sapore percepito e ciò da cui proviene, trasformando la sensazione in vera e propria conoscenza. Assaggiare è sapere, questa conclusione la troviamo riflessa nella seconda traccia semantica che identifica il “sàpere” con il conoscere attraverso l’esperienza, proprio come assaggiare, nesso che peraltro si trova in tante lingue, e non è un caso. Assaporare è imparare, ovvero introiettare, condurre dall’esterno verso l’interno. A questo si collega il gesto dell’infante di portare tutte le cose alla bocca per conoscere il mondo nuovo in cui si trova.
Auguri Luigi, ti voglio un gran bene
Grazie ai maestri che ho incontrato nella mia strada, fonte di sapere.
Lampo Julia Karpova Luigi Giannelli