Villa dei Cedri rsa

Villa dei Cedri rsa La R.S.A. Villa dei Cedri è una residenza per anziani fragili, malati di Alzheimer e di SLA

🌿 Villa dei Cedri sempre più aperta! 🎨💚Oggi la nostra RSA ha ospitato “Album Brianza – Paesaggio Aperto”, un bellissimo ...
09/11/2025

🌿 Villa dei Cedri sempre più aperta! 🎨💚
Oggi la nostra RSA ha ospitato “Album Brianza – Paesaggio Aperto”, un bellissimo appuntamento dedicato alla cultura, al paesaggio e alla comunità.

L’evento fa parte del progetto Album Brianza – Paesaggio Aperto, con la direzione artistica di BRIG – Cultura e Territorio e il coordinamento istituzionale del Consorzio Brianteo Villa Greppi,
🎭 finanziato da Lario Reti Holding, Acinque, Silea e dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese.

Un mattinata tra natura e arte, musica e incontri che raccontano il legame profondo tra le persone e i luoghi della nostra Brianza 🏡✨
Un altro passo per fare sempre di più di Villa dei Cedri una vera casa aperta al territorio 💛

🎻 RESIDENZE IN MUSICA 🎶📍 Villa dei Cedri – Merate📅 Domenica 26 ottobre Un pomeriggio pieno di emozioni, armonia e sorris...
26/10/2025

🎻 RESIDENZE IN MUSICA 🎶
📍 Villa dei Cedri – Merate
📅 Domenica 26 ottobre

Un pomeriggio pieno di emozioni, armonia e sorrisi 💕
Lo splendido trio composto da
🎻 Marta Solarolo (violino)
🎵 Massimiliano Brosera (viola)
🎶 Chiara Maffeis (violoncello)
ha regalato un fantastico concerto agli ospiti della RSA, con un repertorio di brani celebri e colonne sonore da favola 🌟

Applausi, ricordi e tanta commozione tra gli ospiti residenti, che hanno seguito ogni nota con entusiasmo 🥰👏

Questa tappa fa parte della stagione musicale “Residenze in Musica”, che si sviluppa fra tre RSA della provincia di Lecco — una per ciascun distretto: Merate, Lecco e Bellano 🎼
Un’iniziativa inserita nel progetto “RSA, dove le generazioni si incontrano”, in cui oggi tre giovani e bravissimi musicisti incontrano in musica i nostri ospiti 🎵🤝💛

La musica unisce, emoziona, cura 💫

🎵 Anche oggi la musica è stata un ponte tra generazioni, emozioni e vite che si incontrano. 💛

24/10/2025

🎤 La voce dei giovani
Riascoltare le loro parole è come ritrovare il senso più profondo del progetto “RSA, dove le generazioni si incontrano”: scoprire che la cura è anche ascolto, empatia e umanità condivisa. 💛

Grazie a Michela, Sara e Andrea – e a tutti i ragazzi di Living Land – per aver raccolto e restituito con tanta sensibilità le storie di vita delle nostre RSA. 🌉

🍂 Festa d’autunno a Villa dei Cedri! 🎉Oggi abbiamo vissuto un pomeriggio speciale:sono tornati per il 15’ anno gli Alpin...
23/10/2025

🍂 Festa d’autunno a Villa dei Cedri! 🎉

Oggi abbiamo vissuto un pomeriggio speciale:
sono tornati per il 15’ anno gli Alpini di Merate 🇮🇹 con le loro immancabili castagne e vin brulè 🍷🌰 portando allegria, sorrisi e i loro canti che hanno coinvolto tutti i presenti 🎶

È stato bello vedere insieme ospiti, familiari, volontari e operatori, in un clima di vera comunità 🤗

Durante la festa è intervenuto anche il Sindaco di Merate, Mattia Salvioni, che ha detto:

“Ringrazio gli ospiti di Villa Cedri e il personale per la calorosa accoglienza in questo pomeriggio di festa.
Grazie agli Alpini e a tutte le volontarie e i volontari per il dono quotidiano del servizio alle persone della struttura.
Villa Cedri rappresenta una importante realtà a servizio del territorio.”

Un grande grazie ❤️ a tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata di festa e vicinanza!
Ci siamo salutati con una promessa semplice ma bella: rivederci il prossimo anno! 🌟

☕💛 EDU-BARISTA: IL BAR COME CUORE DELLA RSACondividiamo con voi la bellissima testimonianza di Lorenzo, educatore alla R...
18/10/2025

☕💛 EDU-BARISTA: IL BAR COME CUORE DELLA RSA

Condividiamo con voi la bellissima testimonianza di Lorenzo, educatore alla RSA Villa dei Cedri di Merate, presentata oggi al convegno di Lecco nell’ambito del progetto di cui siamo partner “RSA, dove le generazioni si incontrano”.

Lorenzo ci ha raccontato come, nel tempo, il bar della struttura sia diventato molto più di un luogo di servizio:
è diventato un cuore pulsante di relazioni, un punto d’incontro tra ospiti, familiari, operatori, volontari e studenti.
Un luogo dove “non si servono solo bevande, ma relazioni”.

👉 Tra cappuccini e chiacchierate, nascono legami autentici, si intrecciano generazioni, si condividono emozioni.
👉 Un piccolo laboratorio di inclusione, dove la cura passa attraverso gesti semplici e quotidiani.

Quella di Lorenzo è una storia che parla di vocazione, umanità e comunità: di un mestiere che sta “nel mezzo”, capace di tenere insieme chi cura e chi è curato, la vita e la cura.

Oggi, nella sala del convegno, erano esposti anche i poster con le storie di vita raccolte dai giovani protagonisti del progetto, in collaborazione con Living Land : racconti nati da incontri veri, che parlano di memoria, coraggio e vita condivisa.

💬 “Il bar è per me un laboratorio di umanità: uno spazio che tiene insieme cura e convivialità, ascolto e leggerezza, professionalità e affetto.”

17/10/2025
Intervista raccolta da Emma RipamontiProgetto “RSA, dove le generazioni si incontrano”  - in collaborazione con Living L...
15/10/2025

Intervista raccolta da Emma Ripamonti
Progetto “RSA, dove le generazioni si incontrano” - in collaborazione con Living Land

📖 SILVIA COMI

LA FORZA DEI LIBRI

Silvia Comi ha 93 anni e ha trascorso tutta la sua vita a Merate. Dopo la guerra ha iniziato a lavorare giovanissima nella libreria e tipografia del paese: da allora, non c’è giorno in cui non la si veda con un libro in mano.

“Sono nata nel 1932 e ho sempre vissuto a Merate. Ho fatto la scuola, il lavoro, tutto qui.
Finite le commerciali, ho cominciato subito a lavorare in una grossa libreria. Il principale mi diceva sempre: ‘Se vuoi essere capace di vendere un libro, devi averlo letto’. Aveva ragione: la prima domanda che ti fanno è sempre ‘di cosa parla?’”.

Silvia sorride mentre racconta:

“In qualsiasi borsa almeno un libro c’è, che mi piaccia o meno è un altro discorso. Leggo di tutto, ma non datemi un libro storico, un mattone, perché non sono fatta per i mattoni.
E poi… il libro è anche una protezione! Se sei immersa nella lettura, gli antipatici non si avvicinano. È un’arma precisa!”

Ha iniziato a lavorare a 14 o 15 anni, e nella stessa ditta è rimasta fino alla pensione.

“Era una libreria e una tipografia, stampavamo anche libri per altri editori. Lì è nata l’Editrice Briantea. Ero in via Manzoni, di fronte alla scuola media. Sono vissuta in mezzo alla carta: ho visto come nasce un libro, ne sentivo l’odore ogni giorno.”

Il lavoro, racconta, non l’ha mai stancata:

“Mi è sempre piaciuto. Non mi è mai passata la voglia di leggere. Il libro, se ti piace, lo rileggi volentieri. Purtroppo oggi c’è poca gente che legge, e tanti che entrano in libreria e chiedono: ‘Devo fare un regalo, cosa mi consigli?’.
Ma per regalare un libro bisogna conoscere la persona, altrimenti che senso ha?”

Per Silvia, che ha vissuto la guerra da ragazzina e visto il mondo cambiare, i libri sono sempre stati una compagnia preziosa, una ricchezza e uno svago.

“Sono vissuta in mezzo ai libri e penso che morirò in mezzo ai libri. La libreria è una fonte di sapere. Bisogna essere portati, certo, ma se ami i libri… non ti stancheranno mai.”

Intervista raccolta da Emma RipamontiProgetto “RSA, dove le generazioni si incontrano”  - in collaborazione con Living L...
13/10/2025

Intervista raccolta da Emma Ripamonti
Progetto “RSA, dove le generazioni si incontrano” - in collaborazione con Living Land

💛 CHIARA TURTURO

E L’AMORE PER LA FAMIGLIA

Chiara Turturo è originaria della Puglia, ma da giovane si è trasferita al Nord, dove ha costruito la sua vita insieme al marito. Il loro è stato un grande amore, fondato su affetto, impegno e dedizione alla famiglia.

“Il mio nome è De Palo Chiara — racconta — De Palo è il nome di mio marito. Io sono pugliese, i miei genitori erano nati lì. Mio papà non voleva ve**re qui, ma mia mamma sì, soprattutto per me. Poi i miei fratelli sono andati via e io sono rimasta sola… però ero contenta, sentivo che mi stavano vicino.”

Chiara è arrivata al Nord quando ormai era autonoma, con un lavoro tutto suo.

“Mio marito era già qui. Era più grande di me e abitava vicino a casa mia. Ci conoscevamo da tanto tempo, poi ci siamo sposati.”

Fin da ragazza Chiara ha imparato il mestiere del cucito, che le piaceva moltissimo.

“Andavo a un corso, mi piaceva tanto. Le persone venivano a chiedermi lavori, cucivo in casa. Mio marito lavorava anche lui, ma ai tempi dovevo aiutare la mamma: avevo tre fratelli e c’erano sempre tante cose da fare.”

La famiglia è sempre stata al centro della sua vita: ha cresciuto i figli, si è presa cura della nonna, ha collaborato in parrocchia, ha partecipato alle attività dell’oratorio.

“Curavo i bambini, aiutavo con la prima comunione, mio fratello grande stava dietro ai ragazzi… era impegnativo, ma bello.”

Oggi Chiara vive a Villa dei Cedri, dove trascorre le giornate leggendo, pregando e guardando la televisione. Ama osservare il paesaggio dalla finestra e godere della tranquillità.

“Mi manca tanto mio marito — dice — la prima volta che sono venuta qui mi ha portato lui. Più passa il tempo, più mi dispiace, ma devo essere serena… Secondo me c’è qualcosa dell’aldilà che mi dà il supporto per reagire.”

Chiara parla con affetto anche dei suoi figli, Rosaria e Gabriele, oggi adulti e laureati.

“Hanno comprato casa e se ne sono andati… mi è rimasta un po’ di tristezza addosso. Però sono contenta per loro.”

Oggi, tra un libro, un rosario e i pensieri che la accompagnano, Chiara trova un equilibrio dolce e silenzioso.

“Mi piace leggere, conoscere cose nuove. Quando non c’è nessuno, qui c’è una pace… una tranquillità che fa bene al cuore.”

Intervista raccolta da Emma RipamontiProgetto “RSA, dove le generazioni si incontrano”  - in collaborazione con Living L...
12/10/2025

Intervista raccolta da Emma Ripamonti
Progetto “RSA, dove le generazioni si incontrano” - in collaborazione con Living Land

ALESSANDRO CONSONNI
LA MEMORIA STORICA E I VIAGGI DI FEDE
Alessandro Consonni è nato il 20 agosto 1935 a Robbiate, penultimo di 11 fratelli, ha vissuto la guerra e quando è finito ha cominciato a lavorare. Una delle sue passioni sono stati i viaggi: Fatima, Banneux, Lourdes, la Terra Santa…
Sono nato il 20 agosto 1935, allora c’era l’era fascista, tredicesimo anno, dal 28 ottobre con la marcia su Roma del 1922 contavano gli anni.
Finita la guerra sono stato contadino, a lavorare la terra. Poi sono andato a lavorare fuori: quando avevo 14 anni sono andato a lucidare i mobili a Lissone, dal ‘52 al ‘56. Nel ‘58 stavano costruendo il grattacielo Pirelli, io avevo un fratello che lavorava già lì nell’impresa e allora mi ha tirato giù all’impresa Guido Cocchi, che lavorava per la Edison volt. Poi mi hanno detto se volevo passare direttamente alla Edison volt, bisognava portare la residenza e abitare a Milano perché loro avevano bisogno per i guasti. Ho accettato. Sono andato in pensione nell’89.

Alessandro conserva nella sua memoria un vastissimo patrimonio storico, a partire dalla guerra, terminata quando aveva solo 10 anni ma che ricorda nei dettagli, con date, nomi e eventi precisi. Dopo l’armistizio del 1945 ha cominciato a lavorare, dandosi da fare con molti lavori fino alla pensione, e ha viaggiato nei più importanti luoghi religiosi. Anche di questi viaggi conserva ricordi felici e molto dettagliati.

Sono diventato barelliere e andavo a Lourdes dagli ammalati, tutti gli anni con l’UNITALSI. Poi a Fatima sono andato 3 volte solo. Poi c’era il giro dei santuari d’Italia.
Ero appassionato. Con i Viaggi paolini sono andato a settembre del ‘64 in Terra santa. Partiti da Milano ci siamo fermati a Atene, abbiamo fatto lo scalo, siamo stati un giorno e una notte a vedere l’acropoli. Il giorno dopo si partiva per Tel Aviv: allora Gerusalemme era divisa, c’erano ancora le porte, che c’erano i musulmani. C’era la moschea di Omar che era una cupola, illuminata di notte, poi la moschea di Alaska: mi ricordo che quando siamo andati bisognava entrare a piedi nudi e la guida diceva: “questo è il marmo di massa Carrara, donato da Benito Mussolini nel 1938, per guadagnare la simpatia degli arabi”.
Siamo passati dalla porta di Mandelbaum, siamo passati in zona araba. Allora c’era un aeroporto, nel ’64, che non si poteva andare a Roma, allora siamo andati a Beirut, capitale del Libano, lì c’era l’aeroporto grande e allora si passava. Abbiamo mangiato lì, all'aeroporto, e siamo partiti che era notte fonda. Siamo arrivati alle tre.
Poi ho fatto viaggi per andare a Lourdes, 30-32 volte, organizzava per gli ammalati che li portava lì al santuario di Lourdes. Poi siamo stati 11 volte a Banneux, la Madonna dei poveri, poco nominata oggi, è in Belgio. Siamo andati anche lì, abbiamo portato i malati. Lì tutti gli anni organizzavano gite di un pomeriggio, si andava in Germania, poi siamo andati in Olanda.

Alessandro ha trascorso la sua vita viaggiando e scoprendo molti posti, con curiosità e altruismo. Nel corso della sua vita ha subito un incidente che l’ha reso cieco da un occhio ma non ha mai perso il suo ottimismo. Anche a Villa dei Cedri cerca di mantenersi lucido e attivo con passeggiate nel parco, palestra e ricordando gli eventi passati.

📖 LA MUSICA CHE ACCOMPAGNA PER TUTTA LA VITA 🎶Intervista raccolta da Emma RipamontiProgetto “RSA, dove le generazioni si...
11/10/2025

📖 LA MUSICA CHE ACCOMPAGNA PER TUTTA LA VITA 🎶

Intervista raccolta da Emma Ripamonti
Progetto “RSA, dove le generazioni si incontrano” - in collaborazione con Living Land

Maria Anna Ferrandina ha 88 anni, è nata in Basilicata e da bambina si è trasferita con la famiglia prima a Cantù e poi a Milano.
Da allora, una passione non l’ha mai abbandonata: la musica. 💙

«A Natale lo zio mi regalò un piccolo pianoforte. Avevo cinque anni e da quel momento non ho più smesso di suonare. A volte ho avuto momenti di apatia… avevo persino pensato di vendere il mio pianoforte! Ma poi, grazie a mio nipote Alberto, ho ripreso a studiare e ho trovato un giovane insegnante che mi ha fatto ritrovare la voglia di suonare.»

Oggi Maria Anna continua a tenersi attiva tra le lezioni di pianoforte e le passeggiate nel parco di Villa dei Cedri.
A giugno ha persino suonato in concerto, insieme al suo maestro, per gli altri residenti.
«Quando penso che avrei potuto venderlo… avrei fatto una di quelle scemenze! Ora sono felice di poterlo suonare ancora, qui a Villa dei Cedri.» 🎹✨

💛 Una storia di vita che racconta come le passioni, coltivate con costanza e amore, possano davvero accompagnarci per sempre.

Un grande GRAZIE a Fondazione Comunitaria del Lecchese e a Fondazione Frassoni per aver finanziato questo progetto biennale!

Indirizzo

Via Monte Grappa, 59
Merate
23807

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