Valentina Gatti- Psicologa

Valentina Gatti- Psicologa Psicologa specializzanda in Psicoterapia cognitivo comportamentale presso Associazione Psicologia Cognitiva
Insegnante Mindfulness

La mia missione è quella di aiutare le persone a ritrovare il proprio equilibrio emotivo, attraverso una integrazione di tecniche, derivanti da percorsi professionali e personali, che agiscono su vari livelli:
stato fisico:
il corpo ci parla, ognuno di noi affida ai sintomi del corpo una interpretazione soggettiva, da cui derivano le emozioni;

la storia che ci raccontiamo:
quando siamo davanti ad

uno stimolo interno e/o esterno, siamo abituati a rispondervi in maniera automatica, non consapevole. Ma, tra lo stimolo e la risposta, bisognerebbe imparare a riconoscere un intervallo costituito da pensieri, immagini mentali, sensazioni fisiche e, soprattutto, una libertà di scelta. Grazie al lavoro sull’attenzione, si può lavorare su quell’intervallo con l’obiettivo di prendere consapevolezza di ciò che succede e modificare le nostre risposte emotive e comportamentali disfunzionali. le rappresentazioni mentali:
la mente non è mai una mente vuota, bisognerebbe imparare a porre attenzione ai nostri pensieri, imparare ad accettarli senza giudizio, per poi lasciarli andare e prenderne le distanze. Questo comporta effetti desiderati in termini di comportamento e stati emotivi. I nostri pensieri non sono verità assoluta. Agendo sui vari livelli, si può sviluppare una propria gestione emotiva, che consiste nella capacità di identificare e dare un nome all'emozione, comprenderne la funzione, riuscire ad adattarsi ad un contesto specifico con tale emozione, saperne fare un utilizzo costruttivo, nelle relazioni con se stessi e con gli altri. Tutto ciò può condurre a una conoscenza maggiore del proprio mondo interiore e ad un importante equilibrio emotivo.

Pensò ai venti della vita, perché ci sono venti che accompagnano la vita: lo zefiro soave, il vento caldo della gioventù...
05/04/2025

Pensò ai venti della vita, perché ci sono venti che accompagnano la vita: lo zefiro soave, il vento caldo della gioventù che poi il maestrale si incarica di rinfrescare, certi libecci, lo scirocco che accascia, il vento gelido di tramontana. Aria, pensò, la vita è fatta d’aria, un soffio e via.

Ricevendo il respiro, percependo il suo congiungersi con il soffio universale, si accede al presente, che è assenza di t...
14/02/2025

Ricevendo il respiro, percependo il suo congiungersi con il soffio universale, si accede al presente, che è assenza di tempo, eterno
presente. Assaggiare la dimensione senza tempo ogni giorno, momento per momento, è un affaccio a una dimensione diversa, una diversa sponda, da cui guardare il dolore, fisico o interiore,
in una prospettiva piú ampia, la vivibilità, anche della morte, e il suo poter essere messaggio celeste.
La sofferenza sentita nella sua orditura senza racconto, nella sua energia liberata dai nomi e dalle attese, rivela che sí, c’è soffrire, ma non c’è colei o colui che soffre. Non c’è racconto, costruzione
personale di un io che resiste e intralcia lo scorrere del flusso. Impersonale sofferenza: è un alleggerimento che apre all’avventura del male come conoscenza che lo oltrepassa. Si diventa
testimoni, testimoni sensibili, appassionati, la cui unica saggezza è nello stare, abbandonati e svegli, con quello che c’è.

Chandra Candiani da 'I visitatori celesti.' Einaudi

Ricevendo il respiro, percependo il suo congiungersi con il soffio universale, si accede al presente, che è assenza di t...
14/02/2025

Ricevendo il respiro, percependo il suo congiungersi con il soffio universale, si accede al presente, che è assenza di tempo, eterno
presente. Assaggiare la dimensione senza tempo ogni giorno, momento per momento, è un affaccio a una dimensione diversa, una diversa sponda, da cui guardare il dolore, fisico o interiore,
in una prospettiva piú ampia, la vivibilità, anche della morte, e il suo poter essere messaggio celeste.
La sofferenza sentita nella sua orditura senza racconto, nella sua energia liberata dai nomi e dalle attese, rivela che sí, c’è soffrire, ma non c’è colei o colui che soffre. Non c’è racconto, costruzione
personale di un io che resiste e intralcia lo scorrere del flusso. Impersonale sofferenza: è un alleggerimento che apre all’avventura del male come conoscenza che lo oltrepassa. Si diventa
testimoni, testimoni sensibili, appassionati, la cui unica saggezza è nello stare, abbandonati e svegli, con quello che c’è.

Chandra Candiani da 'I visitatori celesti.' Einaudi

"Prima ancora di metterci in ascolto dobbiamo saper fare silenzio dentro di noi, far tacere le tante parole che giudican...
08/02/2025

"Prima ancora di metterci in ascolto dobbiamo saper fare silenzio dentro di noi, far tacere le tante parole che giudicano, che stigmatizzano, che interpretano, che a tutti i costi vogliono trovare soluzioni veloci. Le parole che presumono di aver già capito senza prima aver affiancato, condiviso, amato. Solo da questo silenzio può nascere l’ascolto, un silenzio che è spazio, apertura all’altro. Un silenzio che ci permette di cogliere verità che altrimenti resterebbero celate per sempre. Solo allora capiremo che ascoltare non è solo porgere l’orecchio ma aprirci al mondo che ci circonda."

Alla ricerca incessante di una identità,che spazia tra dolore e sollievo, coerenza e ambivalenza. La non conoscenza cost...
22/01/2025

Alla ricerca incessante di una identità,

che spazia tra dolore e sollievo, coerenza e ambivalenza.

La non conoscenza costituisce di per sé una sofferenza; ci porta a imboccare sentieri che non ci appartengono ma che per uno strano motivo ci appaiono attraenti.

Terapeuta: Perché resti lì, nonostante?

Paziente: Non lo so, sto cercando di capirlo.

Terapeuta: Bene, un ottimo punto di partenza!

Seneca aveva definito la serenità come tranquillità dell’animo: una dolce condizione di quiete.

E come la si raggiunge?

Ognuno conoscendo se stesso.

🌊Osservati e conosciti.

Le problematiche di tipo relazionale sono tra quelle più frequentemente riportate dai nostri pazienti..Si finisce per pa...
30/11/2024

Le problematiche di tipo relazionale sono tra quelle più frequentemente riportate dai nostri pazienti..

Si finisce per parlare -anche non volendo - di relazioni affettive. Queste infatti, anche se dovrebbero essere una fonte di benessere, sono proprio causa di profonda sofferenza.

Quando ciò accade, o meglio, quando le persone ne prendono consapevolezza, sarebbe relativamente semplice far cessare questa sofferenza, interrompendo la relazione stessa.

Alcuni purtroppo permangono in modo apparentemente masochistico in rapporti che non li fanno certo star bene e ciò apre in loro delle ferite devastanti, che spesso sono quelle che le portano a chiedere aiuto professionale.

Purtroppo, però, la richiesta iniziale non è quella di aiutarle a elaborare la perdita e andare oltre, ma a recuperare l'oggetto d'amore perduto. Prende avvio così una ruminazione costante che comporta un prezzo troppo alto da pagare, la perdita della propria dignità e del proprio valore.

Il poeta francese Prevert, nella sua poesia Per te amore mio, affronta la condizione di chi ama da solo, in disparte e che, alla fine della ricerca del proprio oggetto d'amore, accetta anche di non trovarlo; l' amore, secondo il poeta non deve essere declinato in alcuna forma di schiavitù.....

Tra ottobre e novembre.Tra disorientamento ed equilibrio, tra le trappole dei propri schemi e la possibilità di andare "...
11/11/2024

Tra ottobre e novembre.
Tra disorientamento ed equilibrio,
tra le trappole dei propri schemi e la possibilità di andare "oltre".

Tra prospettive diverse,
radici solide e foglie cadenti.

Tra nuvole vaganti che lasciano sempre il posto al sereno.

Tra il saldare finalmente insieme i margini di una ferita e il suo acuirsi.

Nel mezzo c'è la resilienza 💜

07/11/2024

«Dal male ho ricavato molto bene. Il mantenere la calma, il non rimuovere nulla, il rimanere vigile e insieme l’accettazione della realtà – prendendo le cose come sono e non come avrei voluto che fossero – mi hanno portato conoscenze singolari, ma anche singolari energie, quali prima non avrei potuto immaginare.
Ho sempre pensato che se si accettano le cose, esse in un modo e nell’altro ci sopraffanno; ora invece non è più così, e solo accettandole è possibile prendere posizione di fronte a esse.
Anch’io voglio partecipare al gioco della vita nell’accettare ciò che di volta in volta mi offrono i giorni e la vita, bene e male, sole e ombra che costantemente si alternano, e così accetto anche la mia natura, con i suoi lati positivi e negativi, e tutto si ravviva.
Com’ero pazza, io che volevo forzare ogni cosa ad adattarsi al mio volere!»

(Lettera di una paziente a C. G. Jung riportata da Jung nel suo libro)

05/11/2024

Cinquemila anni fa in Giappone avevano capito che ciò che si rompeva non solo poteva essere recuperato ma anche diventare un oggetto prezioso.Quando si rompevano un vaso, un piatto, una tazza, i vari frammenti venivano ricomposti e riattaccati con oro o argento. In questo modo non solo l'oggetto riprendeva la sua forma perduta ma diventava un pezzo unico e irripetibile perché unico è il modo di rompersi nella caduta, uniche sono le ramificazioni che si creano e che vengono evidenziate dai metalli preziosi usati come collanti.
Il Kintsugi è una bella metafora della vita:
le cicatrici diventano bellezza, una storia vissuta e da raccontare. Ciò che in noi si rompe, si frantuma, ci rende unici e preziosi."

03/11/2024

"E alla fine, credo che non sia necessario
fare nulla per essere amati.
Passiamo la vita cercando di sembrare più belli, più intelligenti. Ma ho capito due cose.
Coloro che ci amano ci vedono
con il loro cuore e ci attribuiscono qualità al di là di quelle che abbiamo davvero.
E coloro che non vogliono amarci non saranno mai soddisfatti di tutti i nostri sforzi.
Sì, davvero.
Credo che sia importante lasciare in pace le nostre imperfezioni.
Sono preziose per comprendere coloro che ci vedono con il cuore."

Frida Kahlo - by Nanna Rella.

Ricapitolarsi...attraverso i sensi La cosa più importante è avere perseveranza e fiducia, nonostante gli alti e bassi, s...
05/10/2024

Ricapitolarsi...attraverso i sensi

La cosa più importante è avere perseveranza e fiducia, nonostante gli alti e bassi, senza perdere di vista te in questo momento, ora.
Perché se ciò che cerchi è già qui, allora, paradossalmente, puoi realizzare molto.

Vi aspetto domenica 13 ottobre per un incontro dal tema "Il mondo interiore".Insieme, proveremo ad esplorare il nostro m...
30/09/2024

Vi aspetto domenica 13 ottobre per un incontro dal tema "Il mondo interiore".

Insieme, proveremo ad esplorare il nostro mondo interiore ricco di emozioni attraverso l' espressione creativa, in uno spazio di ascolto e connessione ☺️

Al termine dell' incontro, illustrerò brevemente i corsi previsti nel corso dell' anno.

Quota partecipazione 20 euro

Vi ricordo che la partecipazione prevede una prenotazione obbligatoria, tramite WhatsApp al numero indicato 347 4846379

Indirizzo

Mesagne

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

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