Dott.ssa Fabiana Bellomo Psicologa

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18/09/2025

La tutela del benessere psicologico dei giovani costituisce una priorità per l’intera comunità educativa.

La Dottoressa Claretta Femia, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Liguria e consigliera CNOP, è intervenuta sul caso del 14enne che si è tolto la vita in provincia di Latina dopo episodi di bullismo.

«Oggi rispetto al passato, la scuola deve essere un luogo che accolga e non solo che faccia valutazioni rispetto alla performance dei ragazzi». ha sottolineato. Un richiamo che riguarda anche le famiglie: «Noi adulti dobbiamo leggere oltre i cali di rendimento, perché spesso rappresentano segnali di un disagio».

«Gli adulti hanno delle responsabilità, tanto più se i ragazzi le segnalano. Il nostro ruolo è quello di un ascolto attento, senza giudizio». E ha evidenziato come «alla base del bullismo vi sia una mancanza di empatia, che rende necessario investire seriamente nell’educazione all’affettività».

Un impegno che richiama la responsabilità di tutta la comunità educativa nel garantire ascolto, sostegno e prevenzione.

18/09/2025

IL PDP NON È UN FAVORE MA UN DIRITTO

📚 L’inizio del nuovo è sempre un momento speciale: una ripartenza che ci ricorda anche quanto sia importante garantire a tutti gli e le il pieno rispetto dei e delle pari di .

📋 In questo percorso, il Piano Didattico Personalizzato ( ) non è una formalità, ma uno strumento essenziale di , che permette a ciascuno di affrontare la nelle migliori condizioni.

🟢🟡 Per fare chiarezza sul suo autentico significato, evitando fraintendimenti e false informazioni che tornano ciclicamente a diffondersi, le formatrici AID Annapaola Capuano, Franca Storace e Luciana Ventriglia hanno realizzato un approfondimento sul suo uso corretto: un contributo che speriamo accompagni , e verso un anno scolastico all’insegna dell’inclusione e della pari opportunità.

👉 Leggi l’articolo completo: https://bit.ly/3IszWNb

18/09/2025

In terapia me lo dicono sottovoce: “Prof, da quando ho il telefono non riesco più a dormire, non mi sento mai abbastanza, mi confronto sempre, mi sento vuoto.”
Non è un capriccio adolescenziale. È un dato che oggi la scienza conferma con chiarezza.

Secondo uno studio internazionale su oltre 100.000 giovani adulti (Sapien Labs, Global Mind Project, pubblicato su Journal of Human Development and Capabilities, settembre 2025), chi ha avuto lo smartphone prima dei 13 anni presenta peggiori indicatori di salute mentale: più ansia, più aggressività, più pensieri suicidi.
Le ragazze, soprattutto se hanno ricevuto il telefono già a 6 anni, riportano quasi il doppio dei pensieri suicidi gravi rispetto a chi lo ha avuto dopo i 13. Nei maschi aumentano distacco, impulsività, perdita di calma ed empatia.

Non è lo smartphone in sé: sono i social troppo precoci, il cyberbullismo, le notti senza sonno, la pressione di dover esserci sempre. Un cervello in formazione non regge un’onda che travolge così presto.

Agli adulti dico: non è proibizione, è protezione.
Rinviare l’età del primo smartphone, educare alla vita digitale, offrire alternative più semplici non è un limite, ma un atto d’amore.

Se non lo facciamo noi, lo farà il vuoto.

26/08/2024

Come riconoscere l'autismo 🌈

26/08/2024

Emotions are the body’s way of communicating with you, providing vital messages to help you navigate your life. But they can't help you if you refuse to listen, so you may want to develop these skills.

29/07/2024

Giallo gioia, rosso rabbia, grigio noia: come racconta l'ultimo film della Pixar, le cromie possono influenzare profondamente le emozioni e i sentimenti, anche nella progettazione degli interni

29/07/2024

Pescara, bullizzata in classe a 12 anni: scuola condannata a risarcire.

Sessantamila euro per risarcire un incubo vissuto ai tempi della scuola media. L’istituto sospese il bullo per una settimana, provvedimento giudicato dal tribunale non adatto ad arginarne il comportamento vessatorio

La protagonista della vicenda oggi è una ragazza di 23 anni, lavora ed è riuscita a riprendere in mano la sua vita dopo dopo anni di cure e sostegno psicologico, ma all’epoca dei fatti aveva appena 12 anni e frequentava un istituto di Pescara quando un ragazzino, suo coetano, aveva iniziato a prenderla di mira. “Tu sei una ragazza sporca, come tua madre, fai cose sporche, sei un p... Sei br**ta, grassa, guardati”, le diceva, tra le altre offese. Un bersagliamento continuo, in classe e durante la ricreazione, durato mesi. La scuola non prese provvedimenti e oggi quello stesso istituto è stato condannato a risarcire l’ex studentessa e i suoi genitori con una somma di 60mila euro.
Provvedimenti insufficienti

A deciderlo, anche in secondo grando, la Corte d’appello dell’Aquila dopo che la famiglia ha fatto causa alla scuola per non aver agito seriamente in modo da neutralizzare il bullo già nel 2015, all’epoca dei primi episodi. Il ragazzino venne sospeso per una settimana, provvedimento giudicato insufficiente dai giudici: in confronto, la ragazzina p***e 20 chili, fu costretta a cambiare scuola e a perdere di conseguenza l’anno. Fondamentali, nel procedimento, sono state le testimonianze dei compagni di scuola di allora.

16/07/2024

16/07/2024
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04/07/2024

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🎬 Arriva sulla RAI il film “𝘾𝙤𝙢𝙚 𝙪𝙣𝙖 𝙫𝙚𝙧𝙖 𝙘𝙤𝙥𝙥𝙞𝙖“, di Christian Angeli, realizzato nel 2021 per AIPD nell’ambito del progetto “Amore, amicizia, sesso, parliamone adesso”, iniziativa che ha affrontato il tema dell’educazione affettiva e sessuale delle persone con Sindrome di Down.

Nel cast anche i Campioni del Mondo e d'Europa Chiara Vingione e Lorenzo Puliga ma anche altri atleti del Basket4everformia 🏀🇮🇹

𝘼𝙂𝙂𝙄𝙊𝙍𝙉𝘼𝙈𝙀𝙉𝙏𝙊 👇🏻

📺 Il film sarà trasmesso su Rai3 lunedì 8 luglio 2024 alle ore 00.20 e sarà disponibile su RaiPlay‼️😊

04/07/2024

Si è parlato di “psicopandemia” per dar conto delle ricadute sul piano psicologico del periodo pandemico: ma la pandemia ha solo amplificato e accelerato un processo che veniva avanti da molti anni, non compreso e senza risposte.

Il più grande studio epidemiologico, basato su oltre un miliardo di valutazioni fatte dal 2006 al 2019 negli USA sui soggetti tra 12 e 24, ha mostrato un raddoppio dei disturbi psicologici e delle prescrizioni di psicofarmaci tra il 2006 e il 2019.

Dopo la pandemia si stima che il 30% di adolescenti e giovani soffra di ansia o depressione, oltre uno su tre è in una condizione di disagio, mentre un soggetto su due nella fascia 18-25 è interessato a problemi di disagio psicologico. Dati di per sé eclatanti che ci dicono che la pandemia ha portato a galla una situazione di malessere diffusa oltre che creare nuovi problemi.

È interessante notare la diversa percezione dei ragazzi e dei genitori che emerge in un’altra indagine (“Mi vedete?”): 7 ragazzi su 10 evidenziano situazioni di disagio ma i genitori ne percepiscono meno della metà (3 su 10).

Maggiori problemi psichici significa riduzione delle capacità di apprendimento, di gestione delle emozioni, di relazione, e di adattamento alla vita, sviluppo condizionato negativamente, maggiore vulnerabilità allo stress e quindi maggiore rischio di patologie psichiche e fisiche.

Il punto è però sull’evidente ritardo nel prendere contromisure. Serve un sistema che sia consapevole del problema e agisca in modo non improvvisato, né frammentato e tanto meno ideologico.

Tutte le Agenzie internazionali raccomandano una strategia integrata basata su prevenzione, ascolto e promozione. Se non si costruiscono argini al dilagare di questa “pandemia del disagio psicologico”, magari sviluppando la resilienza, tra breve i numeri ed i costi diventeranno insostenibili: basta vedere il trend degli accessi ai Pronto Soccorso per situazioni che sfociano in attacchi di ansia o crisi acute di malessere, situazioni che avrebbero dovuto essere intercettate ben prima di arrivare ad un Pronto Soccorso.

Per approfondire 👇🏻
https://www.huffingtonpost.it/blog/2024/07/02/news/non_chiamiamola_psicopandemia-16347415/

04/07/2024

❤️ Quando un figlio riceve una diagnosi di autismo, molti genitori iniziano un lungo cammino pieno di preoccupazioni, domande e incertezze

Un vortice di emozioni come angoscia, dolore, incredulità, rabbia, paura, ansia e incertezza può travolgere i genitori di fronte a questa nuova realtà

❗È quindi fondamentale fare chiarezza sulle false credenze più comuni riguardo all'autismo 👉🏻 https://shorturl.at/2xHzF

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