07/10/2025
Buongiorno 🥰🥰
DIETA E INDICE GLICEMICO‼️‼️
La dieta a basso indice glicemico, amica della linea e della salute.
Un consiglio utile non solo per chi soffre di diabete, e dunque sa che la glicemia va necessariamente tenuta sotto controllo, ma anche per chi intende evitare la sindrome metabolica e cercare di prevenire le malattie cardiovascolari e alcuni tumori.
La dieta a basso indice glicemico fa sicuramente bene a chi ha problemi di tipo metabolico come obesità, diabete, insulino-resistenza.
Ma fa bene a tutti in generale.
Un indice glicemico elevato stimola la produzione di insulina,e l’insulina in eccesso crea una situazione di insulino-resistenza cronica, un aumento dell’infiammazione e di alcuni lipidi (come i trigliceridi).
Tutto questo va ad accrescere il grado di ossidazione dei tessuti e di disfunzione dell’endotelio, aumentando il rischio di tumori e di patologie cardiovascolari come ictus, infarto del miocardio e insufficienza cardiaca.
Se si vuole seguire una dieta a basso indice glicemico si deve dunque conoscere l’indice glicemico degli alimenti.
Ma non è necessario studiare una lista ad hoc.
In generale gli zuccheri semplici e le farine raffinate (come quelle della pasta bianca, del pane bianco, dei prodotti da forno, delle merendine, di tanti dolci) andrebbero consumati il meno possibile.
Oltre alle farine raffinate vi sono alcuni alimenti che hanno naturalmente un indice glicemico più elevato, come le patate o la frutta, in particolare,cachi, fichi, uva e banane.
INDICE GLICEMICO: CONTANO ANCHE COTTURA E MATURAZIONE‼️‼️
Per quanto riguarda la frutta, però, conta anche il grado di maturazione,più la frutta è matura, più la componente glucidica viene assorbita rapidamente a livello intestinale, perché è più diffusa nella parte acquosa,e questo porta ad un aumento dell’indice glicemico.
Ma sull’indice glicemico incide anche il grado di cottura: Sicuramente pasta e riso hanno un indice glicemico meno elevato se sono al dente,ma il discorso vale anche per altri alimenti, come patate e carote: la cottura ne aumenta infatti l’indice glicemico;
questo accade perché il calore rompe i legami delle molecole degli alimenti e la componente glucidica viene assorbita più velocemente.
Le patate lesse hanno un indice glicemico più elevato delle patate crude (che non possiamo mangiare perché tossiche).
Ma se lasciamo raffreddare in frigorifero le patate lesse l’indice glicemico scende.
Infine, contano anche il grado di essiccazione e gli abbinamento degli alimenti:
la frutta disidratata, ad esempio, ha un indice glicemico leggermente inferiore rispetto a quello della stessa frutta fresca.
Se consumiamo un alimento con un elevato indice glicemico insieme ad alimenti ricchi di proteine, grassi e fibre, l’indice glicemico si abbasserà.
Un esempio: del riso in bianco ha un indice glicemico più elevato di un piatto di riso integrale con verdure e parmigiano.
PERCHÉ SCEGLIERE UNA DIETA A BASSO INDICE GLICEMICO:
Come detto all’inizio, una dieta a basso indice glicemico è protettiva nei confronti di molte patologie anche gravi;
questo non significa che gli alimenti ad elevato indice glicemico vadano completamente eliminati dalla propria alimentazione, ma che vanno consumati meno.
E’ la persistenza che porta all’aumento di insulina, che è poi la causa di tutte le patologie di cui abbiamo parlato.
Tra l’altro queste condizioni dovute ad un eccesso di insulina fanno anche ingrassare.
L’insulina è infatti l’ormone anabolizzante per eccellenza, deputato a distribuire i nutrienti nei loro luoghi di deposito,
dunque metterà il glucosio e gli zuccheri nel fegato e nei muscoli, le proteine nei depositi proteici e i lipidi nel tessuto adiposo.
Quando però si ha un eccesso di insulina, questa lavora male, la glicemia non scende e si ha un aumentato senso di fame.
Buon cibo sano💙
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