12/11/2024
LE ESERCITAZIONI PRATICHE ANTINCENDIO. IL DECRETO 2/9/2021
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Esercitazioni pratiche antincendio
L'uso degli estintori e degli idranti nei luoghi di lavoro richiede non solo una conoscenza teorica, ma anche un addestramento specifico, con esercitazioni pratiche antincendio. Il Decreto Ministeriale 2/9/21 sostituisce il D.M. 10/03/98 e sottolinea l'importanza della formazione pratica per gli addetti antincendio, stabilendone i criteri, obbligatori per tutte le aziende da ottobre 2022.
Oltre alla normativa antincendio, è oggi evidente la rilevanza dei corsi di formazione completi e soprattutto dell’addestramento pratico, passi essenziali per garantire la sicurezza sul lavoro e minimizzare le problematiche legate a incendi e altre situazioni di rischio.
Cosa stabilisce il D.M. 2/9/21
Il Decreto Ministeriale del 2 settembre 2021 introduce nuove disposizioni in materia di “gestione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro”. Questa normativa rappresenta un importante aggiornamento delle misure di prevenzione, gestione e protezione contro gli incendi, ponendo un'enfasi particolare sulla formazione e sull'addestramento pratico del personale.
Le aziende, infatti, sono ora tenute a garantire che il personale coinvolto nella gestione delle emergenze sia adeguatamente formato non solo a livello teorico, ma anche attraverso esercitazioni pratiche, secondo programmi e modalità prestabiliti. Questo aspetto è cruciale per assicurarsi che, in caso di necessità, gli operatori sappiano utilizzare correttamente gli estintori e gli idranti, minimizzando i rischi.
Estintori: aspetti pratici
L'uso corretto degli estintori è un aspetto cruciale nella prevenzione e gestione degli incendi in ambito lavorativo. Il D.M. 2/9/2021 ha introdotto aggiornamenti che riguardano la formazione e l'addestramento del personale in merito all'uso di questo tipo di attrezzature antincendio, in particolare anche per le aziende di rischio basso. Gli estintori sono infatti tra gli strumenti più comuni per la lotta agli incendi, ma il loro utilizzo richiede una certa familiarità per essere efficaci.
Da prendere in considerazione sono le tipologie di estintori, le modalità di utilizzo e la loro relativa manutenzione.
Tipologie di estintori
Gli estintori sono dispositivi antincendio progettati per spegnere o controllare piccoli incendi. In commercio ne esistono diverse tipologie, ciascuna adatta a spegnere specifiche classi di incendi:
Estintori a polvere: adatti per incendi di classe A (materiali solidi), B (liquidi infiammabili) e C (gas)
Estintori a CO2: utilizzati principalmente per incendi di classe B (liquidi infiammabili) e C (gas), ideali in ambienti con apparecchiature elettriche
Estintori a schiuma: indicati per incendi di classe A (materiali solidi) e B (liquidi infiammabili) poiché creano una barriera che soffoca le fiamme (utilizzabili anche su apparecchiature elettriche sotto tensione fino a 1000 volt, alla distanza di almeno 1 metro)
Modalità di utilizzo degli estintori
L'utilizzo corretto degli estintori richiede una conoscenza precisa delle modalità operative. Anzitutto è bene valutare la gravità del pericolo: l'incendio è gestibile con un estintore o il fuoco è troppo esteso ed è necessario evacuare e chiamare subito i Vigili del fuoco? Per la gestione di un piccolo incendio, è fondamentale seguire una sequenza di azioni standard, riassunta attraverso l’acronimo inglese P.A.S.S. che identifica i quattro passaggi fondamentali:
Pull (ti**re, rimuovendo, la spina di sicurezza): una volta deciso di usare l'estintore, si rimuove la spina di sicurezza, che impedisce l'attivazione accidentale del dispositivo
Aim (puntare, mirando, il beccuccio): si dirige l'ugello alla base delle fiamme, non sulla parte superiore, per colpire direttamente la fonte dell'incendio
Squeeze (premere, schiacciando, la leva di attivazione): tenendo il corpo dell'estintore in posizione verticale, si preme la pinza per rilasciare l'agente estinguente
Sweep (muovere, oscillando, l'estintore): mantenendo la pressione sulla leva, si muove l'ugello da destra a sinistra e ritorno, da un lato all’altro, coprendo tutta l'area interessata dall'incendio fino alla sua completa estinzione
Manutenzione e verifica degli estintori
A garanzia della loro efficienza, gli estintori devono essere regolarmente controllati. Il D.M. 2/9/21 stabilisce che i controlli devono essere effettuati almeno una volta ogni sei mesi, e che gli estintori devono essere sottoposti a una manutenzione periodica più approfondita ogni 36 mesi.
Idranti: aspetti pratici
Gli idranti sono strumenti essenziali per il controllo degli incendi, soprattutto in ambienti industriali e commerciali. L'aspetto pratico del loro utilizzo coinvolge diverse fasi, tra cui la valutazione della situazione, la scelta del tipo di idrante più adatto, il collegamento del tubo all'idrante e l'attivazione del flusso d'acqua. È fondamentale che il personale sia quindi correttamente addestrato, non solo a maneggiare correttamente l'idrante, ma anche a coordinare l'azione con altre misure di sicurezza.
Da prendere in considerazione sono le tipologie di idranti, le modalità di utilizzo e la loro relativa manutenzione.
Tipologie di idranti
Gli idranti antincendio si suddividono principalmente in tre tipologie ed ognuna è progettata per rispondere a specifiche esigenze operative, garantendo una risposta efficace e tempestiva in caso di emergenza antincendio. Si distinguono:
Idranti a colonna (soprasuolo): idranti installati all'esterno degli edifici e forniscono acqua attraverso una colonna montante
Idranti a colonna (sottosuolo): idranti installati a livello del terreno e richiedono l'utilizzo di una chiave, per essere attivati
Idranti a muro: idranti situati all'interno degli edifici, collegati a una rete idrica interna
Modalità di utilizzo degli idranti
L'utilizzo di un idrante antincendio richiede competenza e attenzione. Ecco perché è importante seguire scrupolosamente alcuni passaggi, fondamentali per la buona estinzione dell’incendio.
Svolgimento totale della manichetta: la manichetta deve essere srotolata completamente per evitare pieghe o nodi che potrebbero ostacolare il flusso d'acqua
Attivazione dell’idrante: si deve aprire del tutto la valvola dell'idrante per consentire il flusso d'acqua costante e abbondante
Direzionamento del getto: il getto d'acqua deve essere diretto alla base delle fiamme, muovendo e spostando lateralmente il tubo, per coprire l'intera area interessata
Manutenzione e verifica degli idranti
Per assicurare che (come per gli estintori) anche gli idranti siano sempre pronti all'uso, in caso di emergenza, questi devono essere sottoposti a controlli periodici. La normativa prevede ispezioni visive mensili e controlli annuali più approfonditi, inclusi test di pressione, per verificare l'integrità e la funzionalità della manichetta e della valvola.
Importanza delle esercitazioni pratiche antincendio
La normativa antincendio del 02/09/21 pone dunque un'enfasi particolare sull'importanza della formazione pratica. Non è sufficiente che i lavoratori conoscano solo in teoria come utilizzare estintori e idranti, ma è essenziale che abbiano anche un’esperienza pratica.
L'addestramento è infatti necessario per garantire che i lavoratori sappiano come utilizzare efficacemente gli estintori e gli idranti in caso di emergenza. Tale tipo di formazione aumenta la sicurezza sul lavoro e può fare la differenza tra il contenimento di un incendio e un disastro. Le esercitazioni pratiche antincendio includono: simulazioni, addestramento e aggiornamento.
Simulazioni di incendio
Le simulazioni sono uno strumento fondamentale per addestrare i lavoratori all'uso degli estintori e degli idranti. Queste esercitazioni devono poi replicare condizioni quanto più possibile simili a quelle reali, per permettere ai partecipanti di acquisire familiarità con le attrezzature e le procedure da seguire. Per alcuni corsi specifici, le nuove prove con idranti devono comprendere l’erogazione dell’acqua.
Addestramento specializzato
Alcuni ambienti di lavoro richiedono l'uso di attrezzature antincendio specifiche o lo svolgimento di operazioni in condizioni particolari, come spazi confinati o luoghi con rischio elevato ed è quindi fondamentale che l'addestramento includa sessioni pratiche mirate, che tengano conto delle peculiarità del singolo contesto lavorativo.
Aggiornamenti regolari
La formazione non deve essere un evento unico, ma deve prevedere aggiornamenti regolari. La normativa richiede che i corsi di formazione vengano ripetuti ogni 5 anni, o più frequentemente, ogni qualvolta vi siano modifiche rilevanti nel contesto lavorativo o qualora vengano introdotte nuove attrezzature da utilizzare in azienda.
Vantaggi di un addestramento completo
Il D.M. 2/9/21 sottolinea l'importanza delle esercitazioni pratiche antincendio e impone alle aziende di garantire che il proprio personale sia adeguatamente addestrato. Stabilisce inoltre l’obbligo di documentare la formazione prestata ai lavoratori e di mantenere i registri aggiornati poiché questa documentazione può essere richiesta in caso di ispezioni da parte delle autorità competenti.
Va ricordato che le aziende che investono in un addestramento completo e regolare per i propri dipendenti non solo rispettano gli obblighi di legge, ma ottengono anche numerosi vantaggi, tra cui la drastica riduzione del rischio di incidenti e una maggiore e concreta sicurezza sul lavoro.
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Professionista della sicurezza nei luoghi di lavoro Massimo Morganti