Studio Dr. Corrado Randazzo psicoterapeuta per l’infanzia e l’adolescenza

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Studio Dr. Corrado Randazzo psicoterapeuta per l’infanzia e l’adolescenza Studio di Psicoterapia Psicoanalitica. Il dott. Corrado Randazzo è uno psicologo e psicoterapeuta d

24/09/2025

Dettaglio orario del tirocinio presso il Laboratorio Psicoanalitico Vicolo Cicala

27/08/2025

“Fare psicoanalisi non significa "conoscere" o "riconoscere", ma compiere una specifica forma di ricognizione affettiva di una condizione mentale che provoca sofferenza, perché è generata da un conflitto, in una sua parte essenziale, inconscio. È in questo senso che diventa operativa la relazione analitica che elabora ciò che è stato costruito e ricostruito. Soggettiva e attuale, e fondata sulla mente dell'analista, è questa parte del lavoro psicoanalitico. Oggettiva e trascorsa è quella che con appropriati metodi è stata ricostruita.
Ecco perché c'è un lavoro di "costruzione" e uno di "significazione". Ma l'una e l'altra parte del lavoro non devono essere svolte danneggiandosi vicendevolmente. La significazione non può rimuovere o reprimere il costrutto. E questo, mentre si realizza, non può precludere l'elaborazione significante. Per ottenere una ricognizione efficace del contenuto conflittuale rimosso è necessario attivare un vero transfert. Lo psicoanalista deve consentire che la ripetizione nel rapporto analitico si avvicini il più possibile alla esperienza originaria, quella che la produsse e che ora la sostiene, senza mai corrispondervi del tutto”.
(Di Chiara G. (2003). Curare con la psicoanalisi, Cortina ed., p. 100)

19/08/2025

«Fare psicoterapia è una cosa seria. Vuol dire affidare i propri dubbi e bisogni a un’altra persona competente, formata a questo scopo e che ha a cuore la tutela del paziente».

In un’intervista a La Stampa, la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, avverte che i chatbot terapeutici non possono sostituire l’incontro umano tra psicologo e paziente. «L’Intelligenza artificiale non ha i requisiti. Per cui non solo è inutile, ma può addirittura causare un peggioramento del disagio».

Il fascino della disponibilità 24 ore su 24, osserva Gulino, è solo apparente: «Quando si fa psicoterapia anche l’attesa è importante nella ricerca della risposta a un bisogno. La richiesta immediata di un riscontro non è sempre positiva. Spesso lo psicoterapeuta non dà risposte, ma accompagna a rimanere nel dubbio».

A preoccupare è soprattutto il rischio di banalizzare i vissuti dei più giovani: «Le frasi fatte, ripetute e un po’ consolatorie, quasi come fossero pacche sulla spalla, non servono a risolvere un disagio.»

L’intelligenza artificiale, sottolinea la Presidente, non va demonizzata: «Abbiamo un gruppo di lavoro che si occupa di IA e nuove tecnologie per studiare come possiamo utilizzarla e integrarla nei percorsi terapeutici».

Per il CNOP la priorità rimane una: aumentare la presenza di psicologi e psicoterapeuti nel servizio pubblico, evitando che la diffusione dei chatbot crei un nuovo digital divide tra chi deve accontentarsi di servizi digitali insoddisfacenti e chi può permettersi un percorso privato.

Per leggere l'intervista 👉🏻 https://www.lastampa.it/cronaca/2025/08/19/news/psicoterapia_intelligenza_artificiale_psicologa_gulino-15274875/amp/

18/08/2025

Sono uno psicologo ad orientamento psicoanalitico, con centinaia di ore di studio, di analisi personale e di supervisione.

In questi giorni è in corso un dibattito sulla psicoanalisi che ha preso avvio da un (rozzo e brutto) articolo, apparso su La Repubblica, che ha provato a mistificare la psicoanalisi.

La psicoanalisi non è rimasta a Freud, che pure ne è il padre, ma neppure alla Klein o a Bion o a Lacan o a tanti altri padri e madri della prima e più diffusa psicoterapia. D’altra parte neanche la fisica della relatività è rimasta ad Einstein!

Inoltre, come giustamente osserva il prof. Lingiardi, le psicoterapie psicoanalitiche (estendendo, quelle peicodinamiche) sono tante e sono tutte “evidence based”!

Aggiungo che uno psicoanalista offre una garanzia che spesso, soprattutto oggi, altri non possono dare: aver fatto un lavoro intenso e profondo su sé stesso, attraverso centinaia di ore di terapia individuale!

Sabato il Laboratorio Psicoanalitico Vicolo Cicala presenta l’ultimo libro del dott. Paolo Fabozzi.L’incontro si terrà i...
07/01/2025

Sabato il Laboratorio Psicoanalitico Vicolo Cicala presenta l’ultimo libro del dott. Paolo Fabozzi.
L’incontro si terrà in presenza ed in remoto al Centro Psicoanalitico dello Stretto

L’aggressività per i bambini, per gli adolescenti e per gli adulti…
05/01/2025

L’aggressività per i bambini, per gli adolescenti e per gli adulti…

L’incremento della violenza sociale porta a considerare il tema dell’autoregolazione degli impulsi aggressivi con una certa urgenza.

10/12/2024
13/05/2024

🔵 3° CONFERENZA MAGISTRALE IN MEMORIA DI ANDREAS GIANNAKOULAS 🔵

Irruzioni, ritiri, sparizioni. Esplorazioni tra narcisismo e distruttività.

🎤 Interviene Paolo Fabozzi con Malde Vigneri

📆 Sabato 18 maggio h 9.00
📍Via Ghirza 9
💻 Piattaforma ZOOM

per info e prenotazioni
istwinnicott.amministrazione@gmail.com

Un interessante approfondimento del dott. Fabozzi sul pensiero di Winnicott che aiuta a comprendere e contestualizzare i...
11/05/2024

Un interessante approfondimento del dott. Fabozzi sul pensiero di Winnicott che aiuta a comprendere e contestualizzare il concetto di limite

Gli psicoterapeuti che lavorano con le famiglie sanno che uno dei momenti in cui la coppia rischia di più la separazione...
11/04/2024

Gli psicoterapeuti che lavorano con le famiglie sanno che uno dei momenti in cui la coppia rischia di più la separazione è la nascita del primo figlio. E’ questo un passaggio maturativo ma faticoso. Prima si era in due e si poteva vivere l’uno per l’altro, appagando reciprocamente anche i bisogni rimasti irrisolti nei rapporti con i genitori. La nascita del bambino, anche quando è fortemente desiderata, altera questo equilibrio. L’accudimento del figlio richiede un grande sforzo fisico e psicologico. Non si tratta solo di resistere alle notti in bianco, alle sedute con il biberon o con i pannolini ma di rinunciare, all’inizio quasi totalmente, poi in misura minore ma per lungo tempo, ai bisogni del bambino che è in ciascuno di noi. Le necessità del bambino reale condizionano le possibilità della coppia di stare insieme come prima: uscire, viaggiare, persino fare l’amore. Bisogna tollerare non solo un certo grado di frustrazione delle proprie necessità ma anche il sentimento di esclusione (mentre due sono insieme, il terzo rimane fuori). Questo è vero anche per il bambino che, gradualmente, dovrà imparare a stare solo quando i genitori vivono il loro spazio. Naturalmente, la solitudine e l’esclusione sono relative:
ciascuno dei partner sa bene che l’altro lo tiene in mente anche se non è
fisicamente con lui; anzi, che si sta dedicando al bambino come a una parte
importante del progetto comune di fare famiglia. Di solito, infatti, questo
processo si sviluppa in modo armonico, con qualche momento fisiologico di crisi. Alcune volte, le cose sono più complicate: nella famiglia si sviluppano sentimenti di gelosia, invidia e i relativi conflitti. Essere in tre, uniti ma distinti, risulta impercorribile. L’intimità con il partner diventato genitore può rievocare antichi sentimenti diesclusione vissuti nella propria famiglia di origine. Si verificano tentativi disfunzionali di risolvere i problemi: uno dei partner si attacca morbosamente al bambino, chiedendogli di soddisfare anche i bisogni affettivi che dovrebbero essere soddisfatti dal compagno/a. Oppure, il figlio si piazza nel letto dei genitori, andando ad occupare, concretamente e simbolicamente, lo spazio della coppia. Questa occupazione è facilitata dalla delega involontaria dei genitori al figlio del compito di stabilizzare le loro emozioni confuse. Altre volte, uno dei partner inizia una relazione extraconiugale, “sfogando” i suoi bisogni in un’area clandestina. Ho l’impressione che oggi la difficoltà di fare i figli abbia origine non solo nelle difficoltà economiche delle famiglie e in un senso di incertezza relativo al futuro ma anche nel timore di affrontare compiti evolutivi complessi, che il sostegno della comunità e, talvolta, di un esperto renderebbe meno problematici. (Art di E.Masina SPI)

14/03/2024

🟠 IL CONTATTO CORPOREO TRA IL BAMBINO E IL SUO TERAPEUTA🟠
Movimenti eccitati e aggressivi

🎤 Interviene Heribert Blass
con Anna Nicolò e Margherita Rossi

‼️4.5 crediti ECM‼️

📆 Sabato 16 marzo h 9.15
💻 Piattaforma ZOOM

per info e prenotazioni👇🏻
sipsia2012@gmail.com

25/02/2024

«Ero stato un bambino considerato id**ta. Fui bocciato in seconda elementare perché giudicato incapace di apprendere. Quando parlo, cercando di insegnare qualcosa, è sempre a lui che mi rivolgo, al bambino id**ta che sono stato. È per lui che riduco, sminuzzo, – mastico le cose sino all’osso. Nelle persone alle quali mi rivolgo mentre insegno, cerco sempre il volto annoiato e un po’ ebete del bambino che sono stato. Io parlo a lui che è il mio testimone. Distillo le parole, ripeto lo stesso concetto in forme leggermente differenziate, ci giro attorno, lo spremo come fosse un limone per provare a estrarne tutto il succo. Parlo a lui.»

(Massimo Recalcati - L' ora di lezione 2014 Einaudi)

Indirizzo

Viale Boccetta
Messina
98100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 21:00
Martedì 09:00 - 21:00
Mercoledì 09:00 - 21:00
Giovedì 09:00 - 21:00
Venerdì 09:00 - 21:00

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