03/10/2025
Oggi 2 ottobre si celebra la Giornata mondiale della non-violenza. Proponiamo una riflessione attraverso le parole di Margherita Hack: "Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra." Cosa significa per noi oggi vivere in pace? Sembra paradossale anche se necessario, parlarne in questi giorni di tensione per i numerosi conflitti che interessano ampie porzioni di mondo. Eppure l'invito della scienziata è quello di rimanere psichicamente disponibili ad accogliere le differenze, ad apprezzare il diverso da sé in tutte le sue accezioni. È su questa linea di confine tra uguale e diverso che si gioca la partita tra violenza e non-violenza.
ambedue possono costituirsi come scelta soggettiva e collettiva. Di certo la violenza è facile, non richiede di strutturare un pensiero e la comprensione dell' Altro, ma solo la cieca azione (violenta). Sicché la scelta di non-violenza appare di gran lunga più faticosa, richiede energia psichica, tolleranza del dubbio e desiderio di conoscenza e integrazione dell'Altro da sé.