
04/08/2025
Questa foto risale al 1958.
Mostra un neonato che viene allattato direttamente da una capra.
Oggi ci sembra qualcosa di insolito, quasi scioccante.
Ma allora… era solo una questione di sopravvivenza.
Prima che esistesse il latte artificiale.
Prima dei reparti maternità, delle incubatrici, delle banche del latte materno.
C’erano solo le risorse della terra, della vicinanza, dell’ingegno.
Il latte di mucca era troppo pesante per i neonati, difficile da digerire.
Quello di capra, più leggero e simile a quello umano, diventava spesso l’unica possibilità quando una madre non poteva allattare.
Un racconto anonimo restituisce con semplicità la realtà di quegli anni:
“Mia madre fu nutrita da una capra. Nacque nel 1942, prematura, in campagna.
Non c’erano ospedali né telefoni.
Una vicina aveva una capra in lattazione. Le salvò la vita.
Mia madre dice sempre che è diventata forte grazie a quel latte.
E che da quella capra ha preso anche il carattere.”
Sì, per generazioni, gli animali non ci hanno solo dato cibo e compagnia.
Hanno salvato vite.
Soprattutto quelle più fragili.
Con naturalezza, con silenziosa solidarietà.
Queste storie oggi ci sembrano lontane.
Ma sono fatte di verità.
Di gesti semplici, di dignità, di umanità.
E ci ricordano che, a volte, la sopravvivenza non ha bisogno di grandi miracoli.
Solo di qualcuno — o qualcosa — che ci nutra, ci scaldi, e resti accanto.
Se questa storia ti ha toccato il cuore, condividila.
Perché certe verità non devono essere dimenticate.
Perché l’amore, a volte, ha la forma semplice… di una capra che nutre un bambino.
E raccontarle è un modo per onorare chi ci ha preceduti — e ciò che ci ha permesso di arrivare fin qui.
Piccole Storie