Studio Radiologico Pandolfo S.r.l.

Studio Radiologico Pandolfo S.r.l. Lo Studio Radiologico Pandolfo opera nell'ambito della diagnostica per immagini dagli anni '50.

La struttura, sita in pieno centro cittadino, effettua esami in regime di convenzione con il SSN o in regime di solvenza. In particolare, è possibile effettuare: esami di radiologia tradizionale, panoramica dentaria e teleradiografia del cranio, mammografia digitale, ecografia internistica e ginecologica, ecografia mammaria, ecocolordoppler, ecocardiografia, ecografia dell'anca e del rene neonatale, ecografia osteoarticolare, RM osteo-articolare, M.O.C.

04/08/2025

Questa foto risale al 1958.
Mostra un neonato che viene allattato direttamente da una capra.
Oggi ci sembra qualcosa di insolito, quasi scioccante.
Ma allora… era solo una questione di sopravvivenza.

Prima che esistesse il latte artificiale.
Prima dei reparti maternità, delle incubatrici, delle banche del latte materno.
C’erano solo le risorse della terra, della vicinanza, dell’ingegno.

Il latte di mucca era troppo pesante per i neonati, difficile da digerire.
Quello di capra, più leggero e simile a quello umano, diventava spesso l’unica possibilità quando una madre non poteva allattare.

Un racconto anonimo restituisce con semplicità la realtà di quegli anni:

“Mia madre fu nutrita da una capra. Nacque nel 1942, prematura, in campagna.
Non c’erano ospedali né telefoni.
Una vicina aveva una capra in lattazione. Le salvò la vita.
Mia madre dice sempre che è diventata forte grazie a quel latte.
E che da quella capra ha preso anche il carattere.”

Sì, per generazioni, gli animali non ci hanno solo dato cibo e compagnia.
Hanno salvato vite.
Soprattutto quelle più fragili.
Con naturalezza, con silenziosa solidarietà.

Queste storie oggi ci sembrano lontane.
Ma sono fatte di verità.
Di gesti semplici, di dignità, di umanità.

E ci ricordano che, a volte, la sopravvivenza non ha bisogno di grandi miracoli.
Solo di qualcuno — o qualcosa — che ci nutra, ci scaldi, e resti accanto.

Se questa storia ti ha toccato il cuore, condividila.
Perché certe verità non devono essere dimenticate.
Perché l’amore, a volte, ha la forma semplice… di una capra che nutre un bambino.
E raccontarle è un modo per onorare chi ci ha preceduti — e ciò che ci ha permesso di arrivare fin qui.

Piccole Storie

04/08/2025

La circoncisione tradizionale (la cosiddetta iniziazione) è parte integrante delle comunità di lingua Xhosa e non solo. Ma spesso è mortale.

04/08/2025

🧠 Il tempo di digestione non influisce solo sul senso di pesantezza dello stomaco… ma anche sui FARMACI che assumi.

Quando mangiamo, il nostro stomaco impiega tempi diversi per digerire i vari alimenti: la carne può restare lì anche per 4 ore, mentre frutta e verdura (come cetriolo o arancia) vengono digerite in meno di un’ora. Questo influenza lo svuotamento gastrico.

💊 Ma cosa c’entra con i farmaci?

⚠️ 1. Assorbimento rallentato

Se prendi una compressa dopo un pasto pesante (soprattutto ricco di grassi o proteine), il farmaco resterà più tempo nello stomaco prima di raggiungere l’intestino, dove viene assorbito.
👉 Questo può ritardarne l’effetto (es. analgesici, antipiretici, ansiolitici) o aumentare la degradazione di alcune sue componenti.

⚠️ 2. Effetti collaterali aumentati

Alcuni farmaci (come aspirina, FANS o ferro) se presi a stomaco vuoto arrivano posso provocare danni diretti e indiretti alla mucosa gastrica e possono irritarla, causando nausea, dolore o gastrite.

🧪 3. Farmaci a rilascio modificato

Per i farmaci gastroresistenti o a rilascio prolungato, il cibo può modificare la dissoluzione del principio attivo e la sua biodisponibilità. In alcuni casi, è raccomandata l’assunzione sempre a stomaco vuoto, in altri sempre dopo i pasti, a seconda della formulazione e delle informazioni presenti sul foglietto illustrativo.



03/08/2025

Gino Bartali. Tre Tour de France, due Giri d'Italia, leggenda del ciclismo italiano. Ma chi l'avrebbe mai detto che dietro quelle pedalate si nascondeva qualcosa di molto più grande?

Durante l'occupazione nazifascista, mentre tutti lo vedevano allenarsi tra Firenze e Assisi, Bartali stava in realtà compiendo missioni segrete. Nel telaio della sua bici nascondeva documenti falsificati: carte d'identità, certificati, tutto quello che serviva per dare una nuova vita agli ebrei perseguitati.

Pensateci: passava sotto il naso dei soldati nazisti, che mai avrebbero fermato il campione nazionale per un controllo. La copertura perfetta.

Quante vite salvò con questa geniale strategia? Ottocento. Ottocento persone che dovettero la loro sopravvivenza a quelle pedalate apparentemente innocenti.

E la cosa più incredibile? Bartali non ne parlò mai. Neanche una parola, per tutta la vita. Solo dopo la sua morte, nel 2000, la famiglia rivelò la verità. Nel 2013 Israele lo riconobbe ufficialmente come 'Giusto fra le Nazioni'.

A volte i veri eroi pedalano in silenzio, portando nel cuore segreti che valgono più di qualsiasi medaglia.

03/08/2025

Quello che vedete è il primo fossile di dinosauro rinvenuto in Italia.
Sapete com’è stato soprannominato? Ciro!

“Ciro” fu rinvenuto nel 1981 nell’area di Benevento (e ora forse ci è chiaro perché è stato soprannominato così 😁 ) e la sua scoperta fu sorprendente.

Questo esemplare è stato fondamentale per ricostruire ciò che oggi sappiamo sulla biologia e sulla fisiologia dei dinosauri.
Si tratta di un fossile appartenente alla specie “Scipionyx samniticus”, è piuttosto piccolino, si parla di non più di 50 cm e probabilmente morì da cucciolo.

Si tratta di un fossile davvero importante: è stato trovato in uno stato di conservazione incredibile, tanto da essere uno dei dinosauri meglio conservati al mondo.

Infatti, il fossile include sia organi interni che strutture muscolari: è possibile vederne l’intestino, lo stomaco, il sangue, l’esofago e la trachea, corrispondenti alle parti più “chiare” del fossile, che potete osservare nella foto!

31/07/2025

𝐋’𝐞𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐨𝐜𝐞 𝐚𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐨𝐧𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐢 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢.

Ogni aumento di un'ora di esposizione alla TV a 2 anni di età corrisponde a una diminuzione del 7% della partecipazione in classe e a una diminuzione del 6% della competenza matematica in quarta elementare (Fonte 1).

Trascorrere molto tempo davanti gli schermi correla con ridotto rendimento scolastico in matematica e inglese (Fonte 2).

Lo sviluppo del linguaggio dipende dall’interazione con gli adulti; il tempo che i bambini trascorrono davanti agli schermi ha effetti negativi sullo sviluppo del linguaggio, la lettura, le capacità motorie, lo sviluppo cognitivo e lo sviluppo sociale (Fonte 3)

L’esposizione alla TV in sottofondo può avere effetti negativi sull'uso del linguaggio, sulle funzioni esecutive e cognitive dei bambini di età inferiore ai 5 anni (Fonte 3).

Bambini che trascorrono 15 anni: 2 ore al giorno.
(Fonte 7).

Come dice sempre Pediatra Carla: sapere è potere.

Che ognuno di noi sia consapevole artefice del destino dei propri figli.

Dott. Giorgio Cuffaro

Fonti
1. https://jamanetwork.com/journals/jamapediatrics/fullarticle/383160
2. https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0099478
3. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8905397/
4. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34012028/
5. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32886665/
6. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30606703/
7. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC10353947/ (da cui ho preso spunto per l’intero post).

Foto: https://www.vanityfair.it/article/attenzione-schermi-bambini-fanno-male

28/07/2025

Dopo il primo decesso in Italia

27/07/2025

Ogni pomeriggio, dopo la scuola, Lucas arrivava alla casa di riposo con la borsa a tracolla e un fiore di campo tra le mani.
Sempre lo stesso rituale: entrava in punta di piedi, salutava tutti con un sorriso gentile, e camminava dritto verso la stanza 214, dove lo aspettava una vecchietta dai capelli bianchi e dallo sguardo perso tra i ricordi.

– Buongiorno, signora Jeanne. Le ho portato il suo fiore preferito, diceva ogni volta, come fosse la prima.

Lei lo guardava con dolcezza, ma senza riconoscerlo davvero.
– E tu, caro, chi sei?
– Solo un amico. Niente di più.

Per mesi, Lucas le leggeva storie, le dipingeva le unghie, le pettinava i capelli e le cantava vecchie canzoni.
A volte lei rideva, a volte piangeva, e spesso lo scambiava per un personaggio di una soap o per un amore giovanile.
Eppure lui restava. Ogni giorno.

Il personale della casa di riposo lo adorava.
Dicevano che era un’anima antica in un corpo giovane, nato con un cuore troppo grande.
Alcuni parenti venivano a trovare i loro cari una volta al mese.
Ma Jeanne, la signora della stanza 214, era l’unica ad aver ricevuto una visita ogni singolo giorno.

Un pomeriggio, mentre lui le sistemava i capelli con cura, lei lo fissò intensamente.
– Hai gli occhi di mio figlio, lo sai? sussurrò.
– Oh davvero? Forse il destino me li ha prestati.
– Solo forse… Ma mio figlio mi ha abbandonata. Si è arrabbiato quando ho iniziato a dimenticare le cose.
Mi ha detto che non ero più sua madre. E poi... se n’è andato.

Lei abbassò lo sguardo.
Lucas le accarezzò la mano con dolcezza.
– A volte, quando noi dimentichiamo, anche gli altri dimenticano. Ma non tutti.

Lei sorrise, poi gli diede un colpetto sulla guancia e mormorò:
– Grazie per essere rimasto. Anche se non so più chi sei.

Pochi mesi dopo, Jeanne morì serenamente, con un fiore di campo sul comodino.
Il giorno del funerale, Lucas si fece da parte in silenzio.
Lo staff lo abbracciava, lo ringraziava.
Ma nessuno capiva perché piangesse così tanto.

Finché un’infermiera si avvicinò e gli chiese:
– Lucas… perché lo hai fatto? Perché non sei mai mancato un giorno?
Lui la guardò con gli occhi pieni di lacrime e rispose:
– Perché era mia nonna.

– Tua nonna?
– Sì. Quando le hanno diagnosticato l’Alzheimer, tutti l’hanno lasciata sola.
I miei zii… i miei genitori… Dicevano che non era più se stessa.
Ma io l’ho riconosciuta. Anche se lei non sapeva più chi fossi, io non l’ho dimenticata.

E con la stessa dolcezza con cui veniva ogni giorno, Lucas se ne andò.

🧠 Morale
L’amore vero non si misura con ciò che si riceve, ma con ciò che si sceglie di dare.
Restare, anche quando nessuno se ne accorge, è uno degli atti più puri di umanità.
Perché a volte l’amore non ha bisogno di essere riconosciuto per esistere.
Perché, a volte, essere un nipote non è una questione di sangue… ma di memoria del cuore. ❤️

Piccole Storie

Indirizzo

Via Ghibellina, 46
Messina
98122

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 18:30
Martedì 08:00 - 18:30
Mercoledì 08:00 - 18:30
Giovedì 08:00 - 18:30
Venerdì 08:00 - 18:30
Sabato 09:00 - 12:00

Telefono

+39090771148

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