
03/07/2025
𝐌𝐀𝐈 𝐌𝐀𝐍𝐆𝐈𝐀𝐑𝐄 𝐂𝐎𝐍 𝐐𝐔𝐀𝐋𝐂𝐔𝐍𝐎 𝐂𝐇𝐄 𝐒𝐈 𝐋𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐀
Alla Tavola delle Emozioni:
Talvolta ci troviamo a sederci a tavola
non solo con amici o parenti,
ma con invisibili ospiti:
Le loro parole, i loro pensieri.
Dobbiamo essere saggi nello
scegliere con chi condividere i nostri pasti,
i nostri momenti.
Riflettiamo: mai sedersi a mensa con
chi si perde nelle lamentele,
poiché, nel dialogo tra bocconi e discorsi,
non solo nutriamo il corpo, ma anche l'anima.
Quando mangiamo con chi si lamenta,
non sono solo gli alimenti a ve**re digeriti,
ma anche le parole dette e non dette.
Cibo emozionale.
E così potremmo ritrovarci a digerire l'energia pesante della critica e della lamentela.
Questo intruglio amaro, permeato di negatività,
può corrodere non solo il piacere del pasto condiviso, ma anche l'armonia
del nostro essere più profondo.
Le parole di sfiducia si insinuano come spezie improprie, lasciandoci con quel senso
di malessere, quel dolore che non nasce dal cibo, ma dallo spirito con cui è
stato accompagnato.
Dovremmo scegliere saggiamente
i compagni di viaggio,
così come i compagni di tavola.
È nell'atto di condividere un pasto
che spesso si condivide molto più di semplici nutrienti: si condivide energia, emozioni, vita.
Per questo motivo nell'antichità
si pregava prima di cibarsi,
per bendire il cibo, e nutrirsi
di benedizioni.
Quindi, cari amici, vi invito a selezionare
con cura coloro che vi siedono
accanto al banchetto della vostra vita.
Optate per voci che celebrano piuttosto
che denigrano, per spiriti che elevano
piuttosto che appesantire.
Perché nel nutrirci, fisicamente ed
emotivamente, la qualità del nostro pasto
e delle nostre compagnie
determina la salute del corpo così come quella dell'anima.
Facciamo in modo che ogni boccone,
ogni parola, sia un tassello che costruisce,
non che distrugge.
In questa saggezza antica, ma
eternamente attuale, riscopriamo la gioia
pura del nutrirsi in buona compagnia,
facendo delle nostre tavole luoghi di incontro,
non di campo di battaglia.
~ Alessandro D'Adamo ~