02/08/2025
Provo un'autentica e stupita commozione quando le/i pazienti sono consapevoli, senza che io glielo dica o ricordi, che dalla terapia non possono aspettarsi soluzioni facili o effetti taumaturgici. Penso al mio osteopata, che, dopo un trattamento, mi dice sempre: "Ricordati che nelle 24 ore successive potresti stare peggio!". Può capitare anche ai nostri pazienti: un sintomo che si acuisce e diventa incandescente proprio quando lo stai toccando, una ricaduta che serve a consolidare le nuove consapevolezze - ma intanto fa male, lo smontaggio di un vecchio puzzle che si fa fatica a rimontare in modo nuovo, un incontro con le ombre, le spazzature, i mostri ...che fa paura. Lo vivo anche sulla mia pelle. E ammiro la sensibilità con cui la persona attraversa le sue notti, le nostre notti, chiedendomi solo di... Esserci.