Centro Studi Logos

Centro Studi Logos Associazione di volontariato. Il C.S.L. Attualmente il C.S.L. è diretto dal Dott.

Il Centro Studi Logos, associazione di volontariato, è nato negli anni ottanta per l'impegno culturale, umano e sociale di un gruppo di studiosi delle materie mediche, psicologiche e pedagogiche con lo scopo di venire incontro alle enormi difficoltà che incontravano i genitori e gli educatori nel dover affrontare e gestire quotidianamente la multiforme realtà dei bambini disabili. si è posto pertanto fin dalla sua nascita come stimolo alla ricerca, studio e diffusione delle tematiche inerenti il disagio psicologico ed affettivo, il ritardo intellettivo e cognitivo, le difficoltà di integrazione nell'ambito scolastico, familiare e sociale. Negli anni il suo campo si è ampliato alle tematiche educative e familiari che sono la causa più frequente dei disturbi psico-affettivi. Solo negli ultimi mesi abbiamo iniziato a mettere a disposizione articoli e materiali utili per prevenire e curare le problematiche intellettive e psicologiche della terza età. Emidio Tribulato, medico neuropsichiatra e psicologo, autore tra l'altro del programma "Voglia di crescere" - "Leggo anch'io"- "Educazione negata" - "Mondo affettivo e mondo economico" - "Uomini e donne al bivio " - "Il bambino e il suo ambiente".

08/10/2025

DOMAMDE E RISPOSTE
D: Dottore buongiorno, mi perdoni se La disturbo. Le volevo chiedere come mai le mie bambine non si comportano con gli altri nello stesso modo con cui si comportano con me? Vedo che quando chiedo loro qualcosa che interessa loro mi guardano e qualcosa la fanno, mi ascoltano e ridono quando giochiamo, con gli altri invece nemmeno gli rivolgono lo sguardo quando chiamate...come mai? Con me giocano e scherzano e con gli altri invece nemmeno danno loro la possibilità, come mai? È vero che nonni e zii non sono molto presenti, però quando ci sono è come se li evitano quasi.
R: La socializzazione e l'integrazione avviene per gradi. La prima persona con la quale i bambini socializzano e si integrano è la propria madre, se questa si attiva nei loro confronti nel modo dovuto. Soltanto dopo, e con gradualità, il loro interesse e la loro capacità relazionale si allarga alle altre figure: il padre, i nonni, gli zii, i fratellini e le sorelline e così via.
Ed è per tale motivo che il dialogo e la relazione con la figura materna è così importante e basilare. Ed è sempre per tale motivo che le madri dovrebbero avere come compiti primario riuscire a stabilire un’ottima relazione con i loro piccoli.

EMMA HA RITROVATO IL SORRISOAnche Emma ha ottenuto dei risultati positivi dalla terapia affettivo-relazionale che utiliz...
22/09/2025

EMMA HA RITROVATO IL SORRISO
Anche Emma ha ottenuto dei risultati positivi dalla terapia affettivo-relazionale che utilizza il Gioco Libero Autogestito.
L’articolo della dott.ssa Anna Curcuruto descrive i miglioramenti ottenuti nell’arco di due anni nel campo del linguaggio, dell’integrazione e dell’emotività.

Autrice: Dottoressa Anna Curcuruto – Psicologa Attualmente Emma ha circa otto anni. I genitori richiesero il primo colloquio nel 2023 quando la bambina aveva cinque anni e nove mesi. Durante le prime osservazioni si evidenziarono vari sintomi di chiusura autistica: linguaggio molto ridotto,...

FACILITIAMO LA TECNICA DELLA LETTTURAL’apprendimento della tecnica della lettura può essere particolarmente difficile, s...
14/09/2025

FACILITIAMO LA TECNICA DELLA LETTTURA
L’apprendimento della tecnica della lettura può essere particolarmente difficile, specialmente per bambini che hanno un’età inferiore ai sei anni, delle capacità intellettive ai limiti o inferiori alla norma o che presentano problematiche psicologiche che impediscono di utilizzare una corretta attenzione. In questi casi e in tanti altri casi, come per i bambini sordastri, è necessario utilizzare degli strumenti idonei a superare queste difficoltà. “Leggo anch’io”, proprio per le sue caratteristiche, è lo strumento ideale per imparare a leggere e scrivere con facilità ma anche con interesse e gioia.

Leggo anch’io – Lettura sillabica facilitata (Prima parte) Scarica: Leggo anch’io, prima parte volume 1 Leggo anch’io, prima parte volume 2 Leggo anch’io, prima parte volume 3 Leggo anch’io, prima parte volume 4

È la mancanza o la scarsità del linguaggio e della comunicazione, il sintomo che più allarma i genitori, per la eventual...
23/07/2025

È la mancanza o la scarsità del linguaggio e della comunicazione, il sintomo che più allarma i genitori, per la eventuale presenza della chiusura autistica nel loro figlio. Dobbiamo, pertanto, riuscire a comprendere bene il significato di questo sintomo sia per effettuare una corretta diagnosi, sia per attuare un’efficace terapia.

Nell'autismo la comunicazione è spesso assente, disturbata o alterata a causa della presenza, nel mondo interiore del bambino, di chiusura, notevoli ansia, paure, sfiducia e inquietudine.

UNA DENOMINAZIONE DA MODIFICARELeggo spesso con angoscia ma anche con molto rispetto amore ed empatia, i post scritti da...
22/07/2025

UNA DENOMINAZIONE DA MODIFICARE
Leggo spesso con angoscia ma anche con molto rispetto amore ed empatia, i post scritti da madri e padri di bambini con chiusura autistica, poiché conosco benissimo quanta sofferenza, quanta stanchezza ed amarezza, quante attese deluse, quanti sogni spezzati vi sono dietro quelle parole che bruciano e dovrebbero lasciare un segno indelebile nell’animo di tutti quelli che le leggono o le ascoltano.
Tuttavia, senza mai colpevolizzare alcuno, vorrei e spero che ogni genitore, come ogni familiare ed operatore, possa finalmente riuscire ad avere un’immagine diversa e certamente più vicina alla realtà di questi bambini e dei loro bisogni.
Vorrei che ogni genitore cominciasse ad abbandonare una denominazione che bolla per la vita questi loro figli: non più dire a sé stessi e agli altri “Ho un figlio autistico”, oppure “Mio figlio è autistico”, ma “Ho un figlio che presenta chiusura autistica”, oppure ancora meglio “Ho un figlio che attualmente si è chiuso in se stesso”.
Già questo potrebbe dare molta più fiducia e speranza, poiché ormai da molti anni sappiamo, e abbiamo dimostrato, che le chiusure, tutte le chiusure, possono essere in parte o in tutto abbandonate. Tutte le chiusure possono trasformarsi realisticamente in aperture: ai propri genitori, agli altri, al mondo che li circonda, alla vita.
Inoltre, già modificare il modo di definire i propri figli, potrebbe stimolare ogni genitore a vedere il proprio figlio in modo diverso: non come un bambino, un adolescente o un adulto condannato dalla sua presunta e mai dimostrata neurodiversità, a rimanere con caratteristiche autistiche per tutta la vita ma come un bambino, un adolescente o un adulto che aspettano e sperano tanto di fare pace con gli altri e il mondo, come persone che sono disponibili ad aprirsi agli altri e al mondo.
Già modificare il modo di definire questi bambini potrebbe stimolare i genitori ad occuparsi non della loro educazione, non dei loro apprendimenti, non dei loro comportamenti, ma di ciò che vive nel loro cuore: e quindi occuparsi di ciò che essi desiderano, cercano, vorrebbero, in pratica occuparsi delle loro emozioni e sentimenti. In modo tale da creare gioia dove alberga la tristezza, serenità dove vi sono ansie e paure, fiducia dove regna un’amara sfiducia.

È la mancanza o la scarsità del linguaggio e della comunicazione, il sintomo che allarma i genitori, per la eventuale pr...
19/07/2025

È la mancanza o la scarsità del linguaggio e della comunicazione, il sintomo che allarma i genitori, per la eventuale presenza della chiusura autistica nel loro figlio. Dobbiamo, pertanto, riuscire a comprendere bene il significato di questo sintomo sia per effettuare una corretta diagnosi, sia per attuare un’efficace e corretta terapia.

 Autore: Emidio Tribulato Il pensiero e l’ideazione I gravi disturbi delle emozioni, dei sentimenti e delle sensazioni possono provocare nei bambini con disturbi autistici delle alterazioni a livello del pensiero e dell’ideazione. Per Franciosi: ‘Stati emotivi intensi che superano la finest...

Tre libri sull’autismoQuesti tre libri sull’autismo sono stati per l’autore un percorso, una strada per capire ciò che q...
14/07/2025

Tre libri sull’autismo
Questi tre libri sull’autismo sono stati per l’autore un percorso, una strada per capire ciò che queste persone: bambini, adolescenti, adulti, affetti da questa patologia, pensano, sentono, provano e desiderano dai familiari e dagli adulti che con loro si rapportano. Tre libri per trovare il modo di aiutarli ad uscire da questa difficile penosa situazione. Tre libri, infine, per stimolare e aiutare le famiglie e la società a trovare il modo migliore per preve**re questa grave condizione ma anche i tanti disturbi psichici che erroneamente sono attribuiti a varie neurodiversità.
https://www.cslogos.it/2025/06/21/tre-libri-per-lautismo/

L'autore riassume nei suoi tre libri il percorso per la prevenzione e la terapia della chiusura autistica.

Saper ascoltare un bambino piccolo non è facile, ma è indispensabile si si vuole costruire con lui una relazione ricca d...
05/07/2025

Saper ascoltare un bambino piccolo non è facile, ma è indispensabile si si vuole costruire con lui una relazione ricca di intesa e comunione reciproca.

Non è facile riuscire ad ascoltare un bambino piccolo se non ci pone con grande empatia in ascolto dei suoi bisogni e delle sue emozioni.

L'ASCOLTOSaper ascoltare un piccolo bambino non è semplice, ma è essenziale per entrare con lui in una relazione ricca d...
03/07/2025

L'ASCOLTO
Saper ascoltare un piccolo bambino non è semplice, ma è essenziale per entrare con lui in una relazione ricca di intesa e comunione reciproca.

Non è facile riuscire ad ascoltare un bambino piccolo se non ci pone con grande empatia in ascolto dei suoi bisogni e delle sue emozioni.

L’asilo nido non è un nidoNegli ultimi decenni la diffusione degli asili nido in tutta Italia è stata massiccia, senza t...
24/06/2025

L’asilo nido non è un nido
Negli ultimi decenni la diffusione degli asili nido in tutta Italia è stata massiccia, senza tener conto della grave sofferenza fisica e psicologica che l’allontanamento precoce fuori dal nido familiare può comportare per dei bambini piccoli, i quali avrebbero la necessità e il bisogno psicologico di restare nel loro ambiente domestico, accanto ad almeno uno dei genitori, che per lui sono fonte di sicurezza e amore.

L'asilo nido non è un servizio idoneo sia ai piccoli bambino sia alle loro famiglie, poiché non è in grado di soddisfare le necessità dei piccoli esseri umani durante il periodo del nido.

La prevenzione della chiusura autistica, nella nostra attuale società occidentale, è certamente difficile. Tuttavia, è n...
10/06/2025

La prevenzione della chiusura autistica, nella nostra attuale società occidentale, è certamente difficile. Tuttavia, è notevolmente importante, anzi indispensabile attivarla giorno per giorno, se vogliamo evitare a migliaia di bambini, ai loro genitori e familiari un’intensa e prolungata sofferenza e alla società un impegno educativo e riabilitativo molto gravoso e costoso.
Per fortuna la prevenzione è anche possibile, poiché, conosciamo molto bene tutte le situazioni e gli eventi che possono creare nella mente dei bambini piccoli sofferenza, stress, sfiducia e rabbia, così da indurli a chiudersi in sé stessi, così come sono ben noti tutti gli ambienti e i comportamenti degli adulti che riescono ad apportare loro serenità, gioia, fiducia e, di conseguenza, apertura agli altri e al mondo fuori di loro.

Questo è il terzo libro che il neuropsichiatra e psicologo Emidio Tribulato dedica all’autismo, dopo “Autismo e gioco libero autogestito” e “Bambini da liberare – Una sfida all’autismo”. La prevenzione della chiusura autistica, nella nostra attuale società occidentale, è certamente ...

Indirizzo

Via Principe Tommaso 2
Messina
98121

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