
23/01/2025
La proposta di legge per lo psicologo di base, pensata per rendere il sostegno psicologico accessibile a tutti in modo analogo al medico di base, è pronta in Commissione Affari Sociali in attesa delle indicazioni del Ministero della Salute relative alle risorse finanziarie.
«Numerose indagini uscite in questi mesi segnalano che il disagio psicologico è aumentato. Ma è cresciuta anche la consapevolezza nei confronti di questi problemi, c’è meno vergogna», sottolinea David Lazzari, presidente dell’Ordine degli Psicologi. «Manca però una rete pubblica che sappia rispondere a tutte le persone che ne hanno bisogno. Di conseguenza, oggi chi intraprende una terapia psicologica lo fa privatamente, se se lo può permettere. In altre parole, va dallo psicologo solo chi può permetterselo».
A differenza del bonus psicologico, rivolto a chi già manifesta un disagio, lo psicologo di base opererebbe in un’ottica soprattutto preventiva, individuando i primi segnali di malessere e promuovendo strategie di sostegno. «il bonus e lo psicologo di base sono misure diverse ma complementari », sottolinea ancora Lazzari.
Sul piano nazionale, si parla di almeno 90 milioni di euro per iniziare, soprattutto nelle case di comunità previste dal PNRR. L’obiettivo sarebbe partire entro il 2026, quando le case di comunità saranno operative.
Per il relatore della legge Ciocchetti, comunque, lo psicologo di base diventerà presto realtà: «Stiamo lavorando per fare in modo che nel corso di quest’anno la legge venga approvata. L’intenzione poi è quella di partire quando le case di comunità saranno pronte, quindi dal 2026».
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https://pagellapolitica.it/articoli/proposta-legge-psicologo-di-base-bloccata