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DEPURAZIONE RENALE: PIÙ ENERGIA, PELLE LUMINOSA E UN CORPO CHE RINGRAZIAQuando parliamo di salute, spesso pensiamo al cu...
21/09/2025

DEPURAZIONE RENALE: PIÙ ENERGIA, PELLE LUMINOSA E UN CORPO CHE RINGRAZIA

Quando parliamo di salute, spesso pensiamo al cuore, al cervello, all’intestino… e i reni? Quei due piccoli organi a forma di fagiolo, silenziosi e discreti, che ogni giorno filtrano litri e litri di sangue, ci salvano la vita senza che ce ne accorgiamo. Li trascuriamo, finché non “gridano” con qualche problema serio.

Eppure, sostenere i reni non è un lusso... è una necessità. Se i reni sono congestionati, tutto il corpo rallenta. L’energia cala, la pelle perde luminosità, l’infiammazione si accumula, persino la mente diventa più confusa. Al contrario, quando i reni funzionano bene, ci sentiamo più vitali, leggeri, chiari.

Ecco perché oggi ti porto in un viaggio... capiremo insieme l’importanza della salute renale, il legame tra zuccheri e reni, i cibi e le erbe che li sostengono, e infine vedremo un vero e proprio protocollo di depurazione renale per rigenerare energia e pelle.

Per prima cosa... perché i reni sono così importanti?

I reni pesano poco più di una manciata (circa 150 grammi ciascuno), ma ogni giorno filtrano 120–150 litri di sangue. Sono i nostri depuratori interni, eliminano tossine, scarti metabolici, farmaci, residui chimici. E lo fanno in silenzio, con una costanza che ha dell’incredibile.

Non solo, regolano la pressione, bilanciano i sali minerali, producono ormoni come l’eritropoietina (fondamentale per i globuli rossi) e attivano la vitamina D, indispensabile per ossa, immunità e umore.

Tradotto... senza reni efficienti, nessun sistema del corpo gira come dovrebbe. E questo influisce direttamente su come ci sentiamo, energia, pelle, mente, tutto.

Qui bisogna essere chiari, lo zucchero è un nemico dei reni. Un eccesso di zuccheri nel sangue, che sia da alimentazione disordinata o da resistenza insulinica, manda in tilt la filtrazione renale. Il diabete, infatti, è la prima causa di insufficienza renale cronica.

Ma non serve avere una diagnosi di diabete per rischiare... già uno stato di “pre-diabete” o semplici oscillazioni glicemiche quotidiane logorano i reni.

Gli zuccheri in eccesso formano delle molecole tossiche chiamate AGEs (prodotti di glicazione avanzata). Questi non solo invecchiano i tessuti e la pelle, ma danneggiano in profondità le strutture renali, accelerando la perdita di funzionalità.

La buona notizia?

L’insulino-resistenza è reversibile. Con alimentazione pulita, movimento, digiuno intermittente e fitoterapia, i reni possono recuperare una buona parte della loro efficienza.

La natura ci ha regalato veri e propri alimenti-medicina per sostenere i reni. Inserirli ogni giorno è il primo passo verso la prevenzione.

- Cetriolo: Idratante, diuretico, leggero. Aiuta a eliminare tossine e a sciogliere piccoli calcoli.

- Sedano: Ricco di acqua e antiossidanti, con azione depurativa e anticalcoli.

- Tarassaco: Le foglie sono un diuretico naturale delicato, perfetto per alleggerire i reni.

- Barbabietola: Supporta reni e fegato, migliora la pressione e la circolazione.

- Frutti di bosco: Antiossidanti potenti, proteggono la microcircolazione renale.

- Limone e lime: La citrato terapia naturale, contrastano la formazione di calcoli.

- Cipolla e aglio: Proteggono i reni dall’infiammazione e sostengono la pressione.

- Broccoli: Ricchi di sulforafano, aiutano la detossificazione e proteggono il tessuto renale.

Le piante hanno un dono, lavorano in profondità, senza forzare. Queste sono le più utili:

- Prezzemolo: Diuretico, antinfiammatorio, aiuta a prevenire i calcoli.

- Coriandolo: Ottimo contro i danni renali indotti da farmaci.

- Equiseto (coda cavallina): Un classico della fitoterapia renale, utile come tisana.

- Bardana: Depura il sangue, sostiene reni e pelle (non a caso è usata per acne ed eczema).

- Ortica: Ricca di minerali, sostiene filtrazione e vitalità.

- Cardo mariano: Conosciuto per il fegato, ma aiuta anche i reni.

- Altea (radice di malva bianca): Lenitiva per le vie urinarie, riduce l’infiammazione.

Ecco il cuore del percorso: 10 giorni di focus sui reni, un reset dolce ma profondo. Non è una dieta restrittiva estrema, ma un insieme di pratiche mirate.

1. Idratazione intelligente

Al mattino, appena svegli, un bel bicchiere abbondante d’acqua (meglio se tiepida con limone). Durante la giornata arriviamo a 2–2,5 litri tra acqua, tisane e succhi vegetali.

2. Nutrizione liquida

Per alleggerire il carico digestivo, sostituiamo un pasto con brodo vegetale, centrifugato di verdure o smoothie leggero. Così i reni hanno più energia per depurarsi.

3. Digiuno intermittente

Mangiare in una finestra di 8 ore (es. 12:00–20:00). Il digiuno attiva l’autofagia cellulare, ripulisce, migliora la sensibilità insulinica.

4. Movimento quotidiano

Niente sforzi eccessivi. Camminate, yoga, stretching, qigong, movimenti lenti che stimolano la circolazione e la diuresi.

5. Tisane depurative

Un mix perfetto: tarassaco, ortica, equiseto, radice di bardana. Due o tre tazze al giorno.

6. Massaggio riflessologico

Tre volte al giorno, massaggiare i punti riflessi dei reni sulle mani o sui piedi. Aiuta l’energia renale a scorrere meglio.

7. Spazzolatura a secco

Prima della doccia, con una spazzola di setole naturali, movimenti circolari verso il cuore. Stimola il sistema linfatico, alleggerendo il carico dei reni.

8. Cura della pelle

Ricorda, la pelle è un emuntorio. Se i reni si alleggeriscono, la pelle riflette più luminosità e meno impurità.

9. Supporto con integratori mirati

Un complesso di erbe per reni può essere utile, cranberry, equiseto, ortica, cardo mariano. Da assumere secondo indicazioni.

10. Sauna infrarossi

Se possibile, 2–3 sedute in questi 10 giorni. Il sudore è un alleato, elimina tossine e alleggerisce il carico renale. Se ne trovano anche a prezzi accessibili.

Chi prova una depurazione renale mirata spesso riferisce:

- Più energia già dal terzo giorno.

- Pelle più chiara, luminosa, meno infiammata.

- Riduzione della ritenzione idrica.

- Urine più limpide e senso di leggerezza.

- Maggiore chiarezza mentale.

La depurazione renale non è un punto di arrivo, ma un trampolino. Dopo i 10 giorni:

- Continua a idratarti correttamente.

- Mantieni una dieta ricca di verdure e povera di zuccheri.

- Inserisci le tisane depurative un paio di volte a settimana.

- Riduci al minimo farmaci (non quelli salva vita) e sostanze tossiche, quando possibile.

Il messaggio è semplice, i reni non hanno bisogno di interventi drastici, ma di costanza, rispetto e amore quotidiano.

I reni sono guardiani silenziosi della nostra salute. Li diamo per scontati, ma senza di loro non potremmo vivere nemmeno un giorno. Ecco perché prendersene cura significa proteggere la nostra energia vitale, la bellezza della pelle e il benessere complessivo.

Il percorso di depurazione renale che ti ho proposto è un invito... fermati, alleggerisci, dai ai tuoi reni la possibilità di respirare. Non serve aspettare i problemi, prevenire è il vero segreto della salute.

E, ricorda, quando i reni sono leggeri e liberi, anche noi lo siamo, più energia, più luce, più vita.

XO - Patrizia Coffaro

PERCHÉ É COSÌ IMPORTANTE TENERE AL CALDO LA ZONA LOMBARE E I RENICi sono gesti antichi che sembrano banali, ma in realtà...
17/09/2025

PERCHÉ É COSÌ IMPORTANTE TENERE AL CALDO LA ZONA LOMBARE E I RENI

Ci sono gesti antichi che sembrano banali, ma in realtà nascondono una saggezza che attraversa i secoli. Uno di questi è la cura di coprire bene la parte bassa della schiena, soprattutto nella stagione fredda o quando ci si espone a correnti d’aria. Le nostre nonne ci dicevano:

“Copriti i reni, non stare con la schiena scoperta!”.

E non era solo un consiglio di buon senso: dietro c’è una verità biologica e, se guardiamo alla Medicina Cinese c’è un’intera visione energetica che spiega perché i lombi e i reni vadano custoditi con calore e attenzione.

In questo post voglio accompagnarti a scoprire il significato profondo di questo gesto, unendo le conoscenze moderne e la visione millenaria della Medicina Cinese. Alla fine ti accorgerai che proteggere i lombi non è un dettaglio, ma un vero atto di cura verso la tua energia vitale.

Partiamo dal corpo, la zona lombare non è solo una parte della schiena. È un punto nevralgico che sostiene gran parte del nostro peso, ospita i reni e le ghiandole surrenali che regolano risposte fondamentali allo stress, l’equilibrio elettrolitico e il metabolismo.

I reni, da un punto di vista biologico, filtrano il sangue, eliminano tossine e regolano i liquidi corporei.

Le surrenali, posizionate sopra i reni, producono cortisolo, adrenalina, aldosterone: ormoni chiave per l’adattamento allo stress e la sopravvivenza.

Le vertebre lombari, infine, sono il cardine che permette di muoversi, piegarsi, reggere e dare stabilità a tutto il corpo.

Capisci subito che questa regione è fragile e potente allo stesso tempo. Tenerla scoperta al freddo o esposta a correnti d’aria non è solo una questione di “raffreddamento muscolare”, ma può avere conseguenze molto più profonde.

Dal punto di vista della fisiologia moderna, il freddo induce vasocostrizione: i vasi sanguigni si restringono, il flusso si riduce e i tessuti diventano più rigidi e vulnerabili. Questo può causare:

- Dolori muscolari e articolari,

- Irrigidimento lombare,

- Maggiore predisposizione a infiammazioni,

- Calo della circolazione nella zona renale.

Ma la Medicina Cinese va oltre questa spiegazione meccanica, interpreta il freddo come un vero e proprio “fattore patogeno” capace di penetrare nel corpo e disturbare le funzioni vitali.

Secondo la Medicina Cinese, i reni sono la radice della vita. Non si limitano a filtrare il sangue, ma custodiscono la nostra Jing, l’Essenza vitale, quella scintilla che ereditiamo dai genitori al momento del concepimento e che determina la nostra vitalità, la nostra crescita, la longevità e la capacità riproduttiva.

I reni governano le ossa, i denti, il cervello e il midollo.

Nutrono la forza di volontà (lo Zhi).

Contengono l’acqua del corpo, ma anche il fuoco originario che mantiene accesi tutti i processi vitali.

Ora, secondo questa visione, il freddo è il nemico diretto dei reni. Perché? Perché i reni appartengono all’elemento Acqua e sono naturalmente vulnerabili agli eccessi di freddo e umidità. Se questa energia penetra nella zona lombare, colpisce proprio la radice della nostra energia vitale.

Gli effetti, secondo la MTC, possono essere:

- Indebolimento della schiena e delle ginocchia,

- Disturbi urinari,

- Calo della vitalità e della Iibido,

- Stanchezza cronica,

- Difficoltà di concepimento,

- Dolori articolari aggravati dal freddo.

Non a caso, in Cina si raccomanda da sempre di proteggere i lombi, soprattutto in inverno o nelle donne durante il ciclo mestruale, gravidanza o post-partum, quando l’energia dei reni è più vulnerabile.

La Medicina Cinese ci spiega che i reni custodiscono due aspetti energetici fondamentali:

- Rene Yin: l’acqua, la freschezza, la riserva nutritiva.

- Rene Yang: il fuoco, il calore, la spinta vitale.

Se il freddo penetra nella zona lombare, può spegnere il Rene Yang, portando a sintomi come mani e piedi freddi, apatia, digestione lenta, stanchezza.

Il calore sulla zona lombare, invece, sostiene il Rene Yang, riattiva la circolazione dell’energia e aiuta il corpo a mantenere vitalità e resilienza. Ecco perché nella Medicina Cinese si usano spesso rimedi come la moxibustione (applicazione di calore con artemisia sui punti energetici), le fasce di lana o di seta, le pietre calde, o anche semplicemente una borsa dell’acqua calda.

Proviamo a renderlo pratico. Coprire la zona lombare può sembrare un dettaglio, ma guarda come può trasformarsi in prevenzione quotidiana:

- In inverno, non lasciare mai scoperta la schiena, soprattutto con maglioni corti o pantaloni a vita bassa.

- Usa fasce di lana o cotone caldo per mantenere la zona protetta.

- Applica un termoforo o una borsa calda quando senti rigidità o dolore lombare.

- Dopo un periodo di stress intenso, dona calore ai reni per sostenere anche le surrenali.

È un gesto che vale per tutti, ma è particolarmente importante per:

- Chi soffre di dolori lombari ricorrenti,

- Donne durante il ciclo mestruale o in menopausa,

- Persone con problemi renali o vescicali,

- Chi affronta molta stanchezza e stress,

- Anziani con energia vitale più fragile.

Nella Medicina Cinese, ogni organo è collegato a un’emozione. I reni sono connessi alla paura e alla forza di volontà. Quando i reni sono forti, ci sentiamo stabili, determinati, capaci di affrontare la vita con resilienza. Quando sono deboli, subentrano paure, insicurezza, mancanza di energia per agire.

Proteggere con calore la zona lombare non è quindi solo un atto fisico, ma anche un modo per rinforzare la nostra volontà e radicarci nella vita. È come dire al corpo:

“Sei al sicuro, puoi rilassarti, hai le fondamenta solide”.

Non dimentichiamo che, secondo la Medicina Cinese, i reni governano anche la sessuaIità e la fertilità. Il calore sulla zona lombare e pelvica stimola la circolazione, sostiene l’energia riproduttiva e può aiutare nei casi di infertilità legati a deficit di Rene Yang.

Non a caso, nelle pratiche tradizionali femminili, dopo il parto le donne venivano avvolte in panni caldi o trattate con moxa proprio sulla zona lombare: un modo per riportare calore, sostegno e vitalità dove più serviva.

Oggi la scienza conferma che il calore applicato alla zona lombare:

- Rilassa i muscoli,

- Aumenta la circolazione sanguigna,

- Riduce il dolore cronico,

- Stimola il rilascio di endorfine,

- Abbassa lo stress.

Quindi, anche senza parlare di energia e Jing, abbiamo prove concrete che un semplice termoforo o un indumento caldo può avere effetti terapeutici.

Proteggere la zona lombare e i reni è un gesto di amore verso se stessi. Nella nostra vita frenetica, fatta di vestiti leggeri anche d’inverno, sedute lunghe e stress continuo, dimentichiamo spesso che il corpo ha bisogno di calore, sostegno e protezione.

La Medicina Cinese ci insegna che i reni sono la radice della vita. Tenerli al caldo significa custodire la nostra energia vitale, la volontà, la fertilità e la longevità. La scienza moderna conferma che il calore ha effetti concreti su muscoli, circolazione e sistema ormonale.

Allora, la prossima volta che stai per uscire con la schiena scoperta, ricordati di questo: coprire i lombi non è un vezzo da nonne, ma un atto di intelligenza, prevenzione e cura profonda.

Perché un corpo protetto è un corpo che si sente al sicuro. E quando ci sentiamo al sicuro, la vita dentro di noi fiorisce.

XO - Patrizia Coffaro

27/08/2025
24/08/2025

“Più equilibrio, più vita.” ✨ Quando ritrovi il tuo centro, tutto torna a fluire. Regalati energia positiva.

23/08/2025

“Stress out, amore dentro.” 💆‍♀️ Quando il mondo corre, fermati. Il tuo corpo merita pace e attenzione.

𝗜𝗹 𝗡𝗲𝗿𝘃𝗼 𝗩𝗮𝗴𝗼: 𝗶𝗹 𝗳𝗶𝗹𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗽𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮 𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮.Immagina un 𝗳𝗶𝗹𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗶𝗹𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼, nascosto, che attraversa...
23/08/2025

𝗜𝗹 𝗡𝗲𝗿𝘃𝗼 𝗩𝗮𝗴𝗼: 𝗶𝗹 𝗳𝗶𝗹𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗽𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮 𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮.

Immagina un 𝗳𝗶𝗹𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗶𝗹𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼, nascosto, che attraversa il tuo corpo 𝗱𝗮𝗹 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘃𝗶𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲.
Non è un filo qualunque: è 𝗶𝗹 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼 𝘃𝗮𝗴𝗼, 𝗶𝗹 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗺𝗼 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼 𝗰𝗿𝗮𝗻𝗶𝗰𝗼, custode silenzioso di equilibrio e benessere.
Il suo nome deriva dal latino vagare, “andare in giro”, perché 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗶𝗻𝗲𝗮𝗿𝗲: si insinua in 𝗴𝗼𝗹𝗮, 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲, 𝗽𝗼𝗹𝗺𝗼𝗻𝗶, 𝗱𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮, 𝘀𝘁𝗼𝗺𝗮𝗰𝗼 𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼, portando 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗶 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼.

𝗜𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱’𝗼𝗿𝗰𝗵𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗮𝘀𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼

Il nervo vago è la 𝘃𝗶𝗮 𝗺𝗮𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗮𝘀𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼, quella parte del sistema nervoso che 𝗿𝗮𝗹𝗹𝗲𝗻𝘁𝗮, 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗮𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗿𝘀𝗶.

Quando è in salute, 𝗮𝗯𝗯𝗮𝘀𝘀𝗮 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝘁𝘁𝗶𝘁𝗼, 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗿𝗶𝗹𝗮𝘀𝘀𝗮 𝗶 𝗺𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗶, 𝗰𝗮𝗹𝗺𝗮 𝗹𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲.

Quando è “𝗯𝗹𝗼𝗰𝗰𝗮𝘁𝗼” 𝗼 𝗶𝗽𝗼𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼, il corpo resta in uno 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗿𝘁𝗮 𝗰𝗿𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮: 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗿𝘁𝗼, 𝗱𝗶𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗲𝗻𝘁𝗮, 𝗺𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗿𝗶𝗴𝗶𝗱𝗶, 𝗮𝗻𝘀𝗶𝗮 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗶𝗹𝗲.

𝗘𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝘃𝗶𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲: 𝗶𝗹 𝗱𝗶𝗮𝗹𝗼𝗴𝗼 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗼sto

Oltre l’𝟴𝟬% 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗳𝗶𝗯𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼 𝘃𝗮𝗴𝗼 portano 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝘃𝗶𝘀𝗰𝗲𝗿𝗶 𝗮𝗹 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼, non il contrario.
Significa che 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗽𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮 “𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮” 𝗮𝗹 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗽𝗶ù 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗶 𝗮 𝗹𝗲𝗶.

Ecco perché 𝘂𝗻’𝗮𝗻𝘀𝗶𝗮 𝗽𝘂ò 𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗺𝗮𝗹 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗼𝗺𝗮𝗰𝗼… 𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗻 𝗶𝗿𝗿𝗶𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗽𝘂ò 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗻𝘀𝗶𝗮.

𝗣𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗲 𝘀𝘁𝗼𝗺𝗮𝗰𝗼: svuotamento gastrico bloccato, “𝗻𝗼𝗱𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗼𝗰𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗺𝗮𝗰𝗼”.

𝗥𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 𝗲 𝗳𝗲𝗴𝗮𝘁𝗼: tensione costale, respiro corto, rigidità diaframmatica.

𝗧𝗿𝗶𝘀𝘁𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼: rallentamento del transito, sensazione di peso.

𝗣𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮: 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼𝗿𝗲𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶

Quando il nervo vago è sotto stress, 𝗶𝗹 𝗱𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲 𝗲𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗶𝘁à, 𝗶𝗹 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗼 𝘀𝗶 𝗿𝗶𝗱𝘂𝗰𝗲 e 𝗶𝗹 𝘁𝗼𝗿𝗮𝗰𝗲 𝘀𝗶 𝗶𝗿𝗿𝗶𝗴𝗶𝗱𝗶𝘀𝗰𝗲.

Questo porta a una 𝗽𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮 “𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲”: spalle in avanti, sterno chiuso, collo proteso.

Una postura che 𝗺𝗮𝗻𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗿𝘁𝗮, alimentando 𝗶𝗹 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝗹𝗼 𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼𝘀𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝘁𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗲𝗱 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮.

(Dott Gianfranco Mendico)

22/08/2025

Quando ritrovi il tuo centro, tutto torna a fluire.
Shiatsu Amorevole

19/08/2025

Ogni pressione shiatsu è un passo verso il tuo equilibrio interiore. Oggi scegli di rinascere.

18/08/2025

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18/08/2025

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15/08/2025

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Indirizzo

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Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
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