Dott.ssa Pernorio Psicologa-Psicoterapeuta

Dott.ssa Pernorio Psicologa-Psicoterapeuta iscritta all’Albo Regionale degli Psicologi del Veneto sez. A con il numero 8948 con specializzazione in Psicoterapia.

iscritta all’EATA come CTA (Analista Transazionale Certificato). Servizi:
- consulenza psicologica
- supporto psicologico
- diagnosi e test
- psicoterapia e Analisi con adolescenti, adulti e coppie
- piani personalizzati di trattamento su disturbi d’ansia, depressione, stress, disturbi psicosomatici, disturbi di personalità.
- valutazioni cognitive nell'anziano con fragilità e interventi person

alizzati di stimolazione cognitiva
- formazione: tecniche comunicative e relazionali funzionali con riferimento all’Analisi Transazionale e alla PNL applicate nei vari contesti (luoghi di cura, aziende)
- Recruiting personale aziendale.

23/07/2025

Nonna le chiamava persone medicina,
diceva che ci sono persone
che quando le guardi guarisci,
che appena le senti calmano i battiti
aggiustano i polsi,
ti aprono le persiane del cuore
e fanno entrare la luce vera,
quella del sole

persone che con un abbraccio
ti fermano la tachicardia di dentro,
quella che per notti e anni
hai collezionato a colpi di ansie
che nemmeno ti appartenevano

nonna diceva che esistono persone
che hanno le tisane dentro gli occhi,
camomilla nello sguardo
che tu le vedi
e ti si tranquillizza il respiro, i pensieri,
dopo averle incontrate
anche i sogni diventano più puliti,
dopo averle incontrate
pure i sogni sognano meglio

diceva che esistono persone
che non si spaventano dei tuoi dolori,
che non hanno paura di abbracciarti i traumi
che sanno dove metterti dentro le parole giuste,
persone che hanno imparato a frequentare così bene il sole
che sanno addirittura accompagnarti fino al tuo tramonto

nonna le chiamava persone medicina,
diceva che ci sono persone
che quando le guardi guarisci,
a detta sua
le uniche persone da frequentare,
le uniche persone da diventare.

[gio evan]

disegno Inbar Luisa Algazi

27/03/2025
23/03/2025
21/02/2025
Alcune persone si autodefiniscono come «molto sensibili» ma è bene chiarire che c'è una grande differenza tra l'essere s...
20/01/2025

Alcune persone si autodefiniscono come «molto sensibili» ma è bene chiarire che c'è una grande differenza tra l'essere sensibili e l'essere disregolati.
Con disregolazione emotiva si indica la difficoltà di regolare le proprie emozioni, cioè di ricondurle ad uno stato tollerabile una volta che si siano attivate. Una persona con disregolazione emotiva potrebbe essere emozionalmente instabile o fortemente reattiva. Nel caso dell'instabilità, può fluttuare dalla malinconia profonda alla gioia. Nel contesto della reattivià, reagisce in modo spropositato rispetto agli stimoli:
un'osservazione viene vissuta come un rifiuto o un'offesa personale e dà origine a una risposta difensiva che spesso spiazza o ferisce l'altro.
Spesso manifesta una forte irritabilità verso l’altro o verso se stessa.

04/01/2025

“Promuoverlo non è solo un atto di cura verso gli altri, ma un gesto di responsabilità verso il mondo che abitiamo.”
È con questa riflessione che David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, apre il suo recente articolo “Il benessere psicologico: oltre la salute, verso l’essere”. Lazzari invita a superare la visione di “salute” come mera assenza di malattia o semplice insieme di condizioni favorevoli, sottolineando la necessità di riscoprire un benessere radicato nel cuore della nostra identità.

“Il ben-essere riguarda tutto il nostro ‘essere’ e non è un dato, ma un processo.”
Secondo Lazzari, non si tratta di accumulare risultati o oggetti per sentirsi “a posto”, ma di coltivare un equilibrio interiore in grado di darci forza e stabilità, soprattutto in una società frenetica e spesso superficiale. Questo percorso non è uguale per tutti: ciascuno affronta sfide e ostacoli in modo diverso, e ciò che per alcuni rappresenta un limite, per altri può diventare un’opportunità di crescita.

“Non è un caso che il cuore – così silenzioso, così essenziale – sia il nostro vero specchio.”
Nell’articolo si evidenzia il valore simbolico del cuore, visto come sede profonda della nostra autenticità. Riscoprire la propria interiorità significa imparare ad ascoltare i segnali di disagio e a riconoscere le risorse che permettono di affrontarlo. In questa prospettiva, Lazzari richiama l’importanza di agire in modo preventivo, costruendo reti di sostegno efficaci nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nei servizi territoriali.

“La psicologia deve entrare nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle comunità, persino nella medicina di base.”
Con queste parole, l’articolo ribadisce che promuovere il benessere psicologico è una responsabilità collettiva. Non basta intervenire soltanto quando emerge un disturbo conclamato: occorre creare spazi e momenti di confronto che valorizzino la persona nella sua interezza. Come suggerisce Lazzari, prendersi cura del benessere interiore non è un lusso, bensì un dovere etico per costruire una società più forte, capace di proteggere e valorizzare ogni individuo.

Per approndire 👇🏻
https://www.huffingtonpost.it/blog/2025/01/02/news/il_benessere_psicologico_oltre_la_salute_verso_lessere-18101471/

21/12/2024

Per la prima volta, grazie alla Legge di Bilancio e all’istituzione di un fondo nazionale, la psicologia scolastica in Italia potrà assumere una dimensione strutturale e concreta. Con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2025 e 18,5 milioni di euro annui dal 2026, si apre una nuova fase per il benessere psicologico nelle scuole italiane.

Questa svolta nasce dal nuovo protocollo tra CNOP e Ministero e dall’articolo 4-bis della Legge 70/2024 che prevede servizi psicologici con un mandato chiaro: prevenire il disagio, promuovere le risorse dei ragazzi e fornire supporto anche a docenti, famiglie e personale scolastico.

Lo psicologo a scuola non si limita al tradizionale sportello d’ascolto: interviene per formare gli studenti nelle competenze per la vita (life skills), migliorare il clima scolastico e intercettare precocemente i segnali di disagio psicologico, spesso sottovalutati, che possono incidere su apprendimento, relazioni e salute mentale.

Seguendo le raccomandazioni di UNICEF, OMS e UNESCO, la psicologia scolastica non clinicizza la scuola, ma collabora con le ASL per creare una rete territoriale capace di sostenere al meglio gli studenti con bisogni clinici specifici. Parallelamente, supporta gli insegnanti e tutto il sistema scolastico, affiancandosi alle figure già presenti per affrontare le sfide educative e sociali del nostro tempo.

Come sottolinea il Presidente del CNOP, David Lazzari:
“Abbiamo assolutamente bisogno di queste attività di prevenzione perché non possiamo aspettare che i ragazzi si ammalino per poi curarli. Lo psicologo scolastico non sostituisce, ma integra e potenzia il sistema educativo.”

Per approfondire 👇
https://www.vita.it/scuola-lo-psicologo-esce-dallo-sportello/

16/12/2024
13/12/2024

«Ho sempre avuto paura dell’errore, dell’essere giudicata, dello sguardo degli altri. Mi vergogno. Se gioco a pallavolo certe volte rinuncio a gettarmi per prendere una palla per quella paura, la paura di non essere capace, di essere rimproverata. In prima media, giocavamo a palla rilanciata, un mio compagno mi ha urlato contro, dopo un errore. Ancora ci penso, ancora lo ricordo. Sento l’errore come un’ombra che mi segue e che è pronta a precipitarsi su di me. Vorrei non mi importasse del giudizio degli altri, ma invece mi importa, molto».
Fonte: Corriere.it

Come aiutare i ragazzi a gestire l'ansia e la paura si sbagliare?
👇👇👇
https://www.adolescienza.it/sos/sos-genitori-adolescenti/adolescenti-ansia-e-paura-di-sbagliare-di-cosa-hanno-bisogno-i-ragazzi/

27/10/2024
Questo è ciò che è il dolore.Un buco strappato nel tessuto stesso del tuo essere.Il buco alla fine si cicatrizza lungo i...
27/10/2024

Questo è ciò che è il dolore.
Un buco strappato nel tessuto stesso del tuo essere.
Il buco alla fine si cicatrizza lungo i bordi frastagliati che rimangono. Potrebbe anche ridursi di dimensioni.
Ma quel buco sarà sempre lì.
Un pezzo di te sempre mancante.
Perché dove c'è un dolore profondo, c'era un grande amore.
Non vergognarti del tuo dolore.
Non giudicarlo.
Non reprimerlo.
Non affrettarlo.
Piuttosto, riconoscilo.
Avvicinati ad esso.
Ascoltalo.
Sentilo.
Siediti con esso.
Siediti con il dolore. E ricorda l'amore.
È qui che inizierà la guarigione.

Indirizzo

Mestre
30172

Orario di apertura

Lunedì 15:30 - 19:30
Martedì 15:30 - 19:30
Giovedì 15:30 - 19:30

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