26/09/2025
- Pronto?
- Ciao Nicolò, sono Massimo, il commercialista.
- Ciao Massimo.
- Senti ti devo parlare un attimo dell’F24.
- Ancora? Ho pagato. Sto pagando. Pagherò. Quanto ancora vuoi prenderti disgustoso diabolico cavaliere dell'apocalinps!
- Finito?
- Sì.
- Mi mancano dei documenti.
- T’ho dato tutto. Le ricevute, le fatture, gli scontrini.
- No, mi mancano i documenti della dichiarazione dei ridetti.
- La che?
- Dichiarazione dei ridetti.
- Che è la dichiarazione dei ridetti?
- Non hai letto la circolare che ti ho mandato?
- Massimo, sei il mio commercialista, tutto quello che mi mandi finisce nello spam insieme alle pubblicità del cialis e ai successi professionali dei miei contatti LinkedIn.
- Be’, se avessi letto adesso sapresti che con la nuova riforma da quest’anno oltre alla dichiarazione dei redditi, bisogna fare anche quella dei ridetti.
- Cioè?
- Cioè devi dichiarare tutto quello che hai detto nell’anno fiscale.
- Come tutto quello che ho detto?
- Be’, non tutto tutto, le cose importanti. Vediamo. Qui io ho dei “ci vediamo presto”, sono una ventina da gennaio. Poi vi siete visti?
- No.
- Eh, non va bene.
- No?
- No, Nicolò. Se dici ci vediamo presto e poi non vi vedete, io non te li posso calcolare.
- Perché?
- Perché sei una m***a. Vediamo cos’altro c’è. Madonna, hai una marea di “scusa”. Però me li devi ordinare quando sono così tanti.
- Lo so, scusa.
- Hai detto un sacco di volte “grandissimo” e “mito”, ma mi mancano i referenti.
- Non li so i referenti, altrimenti non li chiamavo “grandissimo” e “mito”. È un problema?
- No, contano come presentazione occasionale.
- Meno male.
- Sai vero che hai un tot di detrazioni?
- Cioè?
- Cioè incentivi a evitare di parlare certe volte. Tipo qua mi risulta che hai dato la tua opinione su una questione spinosa di attualità su cui sei molto poco informato.
- Ma era una cosa buttata lì così…
- Ecco per dire questa la potevi benissimo detrarre.
- Non posso più?
- Eh no, ormai l’hai detta, e quindi ti tocca pagarla.
- Ma non è giusto.
- La prossima volta valuta. Mi risulta anche che non usi praticamente mai “secondo me”.
- Aiuterebbe?
- Da quest’anno ci sono degli incentivi per le partite IMHO interessanti. Consiglio di usarle.
- Sgravi fiscali?
- Dipende, ti vanti spesso di cose che non hai fatto, esageri, inventi o trasformi solo parlando situazioni normali in situazioni pesanti?
- Sì.
- E allora sgravi. Noto dai documenti qui che hai anche detto un sacco di volte “ci sono problemi più seri”, “non starai esagerando?”, “non è mica la fine del mondo” e “il problema sei tu che la prendi male”.
- Non è buono?
- Eh no, così rientri nel regime dei minimizzanti. Tocca pagare di più. Vedo anche che deduzioni ce ne sono proprio pochine. Tu non deduci tanto, vero?
- Eh be’, parlando sempre non ho tanto tempo per dedurre…
- Dovresti dedurre di più, aiuterebbe anche per il futuro. Diamo un’occhiata all’imponibile. Qui risulta che ti sei imposto parecchio, in un sacco di conversazioni. Hai interrotto, parlato sopra, qua hai fatto pure mansplaining.
- È bene, no?
- Be’, insomma. Son tutte cose che vanno pagate. Ho una marea di “non so”, di “vedremo”, di “valuterò”.
- Mi servono per lavoro.
- Ah, sei in regime forsettario.
- Sì.
- Okay, ottimo.
- Forse.
- Non vedo segnati i dividendi.
- Non ho dividendi.
- Tutti hanno dividendi. Ogni volta che per comodità o interesse dividi il mondo in “noi” e “loro”.
- Ah, quelli, sono sotto.
- Madonna santa, come fai a campare così?
- È colpa loro.
- Eh, questi pure vanno pagati. Senti, in confidenza, hai delle parole non dichiarate?
- Ho dei “ti amo”, dei “ti voglio bene”, dei “ti penso”, dei “ci sono” e dei “come stai?”.
- Conviene dichiararle.
- Non c’è tipo un rimborso se non le dichiaro?
- No, ma c’è un rimorso. Ah, ti ricordo che hai l’IRA al 4%.
- Cioè?
- Devi pagare un tot per tutte le volte che ti sei incazzato durante l’anno, che hai riposto male, che ti sei comportato come un cafone. Il tuo codice ALTERCO?
- Sono veneto.
- Ahia.
- Senti, io non capisco. Fino adesso non ho mai pagato niente per quello che ho detto.
- E hai fatto male. Da adesso si paga. Ma cosa ti aspettavi? Era anche ora. Guarda là fuori. Le parole mortificano, indignano, feriscono, e a volte uccidono. E nonostante i danni, nonostante il peso e i pericoli, continuiamo a usarle con leggerezza. Almeno adesso paghiamo per quello che abbiamo detto e che abbiamo scritto. Magari così ci pensiamo due volte e capiamo che non sono e non saranno mai solo parole.
- …
- Volevi dichiarare qualcos’altro?
Il testo è di Nicolò Targhetta e la grafica di Amandine Delclos.