10/09/2024
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Mi spiace per ciò che ti è stato negato.
L’odio, come l’ira, nasce da una tristezza interiore arrecata da un danno subìto, da una perdita. Ciò che è andato perduto è molto complesso, è qualcosa che tutti danno per scontato ma che, ahimè, nessuno di noi ha avuto pienamente. Parlo della possibilità di esprimere ogni parte di sé. Quando questa possibilità viene a mancare, non riusciamo a conoscerci e prendiamo le distanze da quelle parti che il nostro ambiente sociale ammonisce e finiamo per negarle finanche a noi stessi. Diventiamo ciechi verso ciò che ci portiamo all’interno e riversiamo tutto all’esterno. Allora odiamo nell’altro ciò che abbiamo dovuto negare a noi stessi: la libertà, tutte le opportunità perdute, tutto ciò che non ci hanno (e poi non ci siamo) concesso. Non è semplice da comprendere.
Sono le nostre mancanze a fomentare l’odio, il disprezzo, l’aggressività… Chi odia ha senz’altro avuto delle perdite che l’hanno condotto a diventare «non una bella persona». Ricordo che è sempre il momento giusto per ribaltare le cose e iniziare a conoscersi. Se, dentro di te senti forte rancore, odio, disprezzo… chiediti cosa ti è stato tolto e impara a fare i conti con la paura. È questa che fa da scudo, è questa che crea la barriera che ti impedisce di guardare in te stesso. Sii coraggioso ma non nell’affrontare l’altro, piuttosto nell’affrontare le tue ombre. Non c’è nulla di virtuoso, coraggioso o nobile nel muovere parole di odio. Non fare di te una «brutta persona», non vivi bene.
A presto,
Anna 🍀😊