12/06/2025
Performare è più importante di essere consapevoli?
È possibile cambiare, e passare dall’inflessibilità alla flessibilità?
È possibile smettere di cercare di sfuggire al dolore e alla paura per vivere una vita ricca di significato e scopo, andando oltre il bisogno di performare?
Steven Hayes, sulla base di centinaia di ricerche, risponde di sì. Nel testo La mente liberata utilizza la metafora del pivot: un perno, un punto fermo attorno a cui le cose possono ruotare. Nel basket, pivot significa compiere una rotazione del corpo mantenendo un piede saldamente piantato a terra.
Anche quando si manifestano in noi dolore, paura o altre emozioni spiacevoli, possiamo compiere “una rotazione interiore”, rimanendo radicati nel momento presente. Non serve fare gesti spettacolari o cambiamenti radicali, ma trovare quel “piccolo perno” che ci permette di restare in contatto con noi stessi, con le emozioni, le sensazioni e i pensieri.
Da lì possiamo orientare la nostra attenzione verso ciò che conta davvero. Possiamo imparare a stare, nel nostro corpo, nella nostra mente e nel nostro genere sessuale, attraverso una nuda attenzione, svincolata da una prestazione.
Ne parleremo durante la prossima serata di Meditare Insieme, condotta da Zina Fiorello, psicologa e psicoterapeuta. L'incontro si terrà Giovedì 19 Giugno 2025, alle ore 20:30.
Per informazioni e iscrizioni, visita il link:
Millenni di tradizione spirituale e decenni di ricerca scientifica hanno messo in evidenza con chiarezza i benefici di una pratica di meditazione regolare sul benessere fisico e psichico e sulla ricerca di un senso per gli esseri umani. Si è inoltre visto come praticare in gruppo offra ulteriori sp...