Come molti altri medici, ho scelto questa professione perché affascinato dal corpo umano e dal suo funzionamento.
In realtà, sarebbe meglio dire affascinato dagli occhi. Il perché sia cosi affascinato dal senso della visione, è anche per me un grosso mistero.
Fin da bambino sono sempre stato impressionato dalla possibilità di poter ridare la vista a chi, purtroppo, l’aveva persa.
Potrebbe sembrare banale ma vi basta socchiudere per un attimo gli occhi, per capire quanto è importante poter vedere quello che ci circonda e quanto è invalidante perdere questa capacità.
Le mie giornate vengono scandite dalle visite e dall’attività chirurgica.
Ho la fortuna di poter lavorare, ormai da 10 anni, in un Ospedale riconosciuto, nel 1998, come struttura di rilievo nazionale e di alta specializzazione, e dotato di attività di Pronto Soccorso Oftalmico 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Un Pronto Soccorso monospecialistico, tra i pochissimi in Italia e unico a Milano, dedicato al trattamento delle affezioni oculari acute e dei traumi, e che prevede il ricovero immediato in caso di intervento d’urgenza.
Un Ospedale dove, a mio avviso, tutti gli oculisti dovrebbero lavorare, almeno per un periodo, per acquisire il giusto bagaglio di abilità diagnostiche e chirurgiche (elevato case-mix).
In Ospedale effettuo oltre 500 interventi all’anno, di cui circa 300 di cataratta con tecnica di facoemulsificazione associata ad impianto di lenti intraoculari artificiali.
Effettuo anche interventi di trapianto di cornea, cheratocono, glaucoma e maculopatia.
Nel 2017 ho fondato a Milano il Centro Diagnostico Oftalmologico Clotilde2, con lo scopo di coordinare la mia attività extra-ospedaliera, la quale si sviluppa, soprattutto, nell’uso del laser a femtosecondi per la correzione dei difetti visivi e l’impianto di lenti intraoculari ad elevata performance visiva (toriche, multifocali, a profondità di fuoco e fachiche).
Inoltre, da anni opero presso il Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) da sempre considerato punto di riferimento dell’oculistica privata italiana nell’ambito della chirurgia dell’occhio.
In CAMO ho avuto la possibilità di apprendere e sviluppare, la tecnica FemtoLASIK, considerata ad oggi la più innovativa al mondo per la correzione laser dei difetti visivi (miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia).
Un intervento in grado di eliminare il difetto visivo in pochi minuti e che garantisce al paziente un rapido ritorno alle proprie attività.
La mia esperienza mi ha portato a credere nel concetto della super-specializzazione, come un dogma ma anche un valore da offrire al paziente.
Credo fermamente che non ci si possa occupare di tutte le patologie oculari, sia in ambito clinico che chirurgico, mantenendo lo stesso livello di competenza.
Per questa ragione mi occupo solo della chirurgia del cosiddetto “segmento anteriore”, ovvero la cornea ed il cristallino.
Inoltre, i miei periodi formativi a Buenos Aires, Londra, Barcellona e Nottingham mi hanno portato a diventare un profondo sostenitore della buona relazione medico-paziente, a mio avviso in grado di influenzare perfino il successo o il fallimento di una terapia.
Sono necessarie doti innate di comunicazione ed empatia, ma anche una buona dose di impegno.
Anche a me, talvolta, è capitato di essere un paziente, e quando mi sono trovato dall’altra parte della “barricata”, ho visto le cose con “occhi” completamente diversi.