19/09/2025
Zaini pieni di testi vuoti
Accompagno i miei nipotini a scuola questa mattina.
Zaini pieni di materiale, dal peso che Ryanair considerebbe da stiva.
Questi due bimbi dalle ossa ancora in formazione, sono costretti al trolley, come i nonni anni 80, che lo usavano, simile, per la spesa al fruttivendolo.
Una scuola elementare che ha costruito il mondo con un solo sussidiario, nel quale erano presenti tutte le materie, è diventata il covo di scienziati sotto i 10 anni, densi di amore, energia e vitalità che devono essere sostituite, al più presto, con nozioni fredde e pressoché inutili, dettate da insegnanti stanchi che non si ricordano neanche il perché della loro scelta.
Già, quella scelta che una volta era frutto di una missione, li vede schiacciati troppo presto e sempre più spesso, da un programma privo di logica (andrebbe introdotta, come materia?) e colmo di contenuti a riempire menti acerbe, che non possono far altro che stressarsi per assorbire.
Assorbire cosa, poi?
Quei libri cosa conterranno, di così importante, sotto i 10 anni?
Libri pesanti, che per chi ha studiato pedagogia e conosce le età evolutive, risulteranno inconsistenti.
Perché a quell'età sono ben più importanti le relazioni, la cura dell'ascolto, dell'attenzione, della vulnerabilità, della scelta del coraggio come strumento per vincere i timori quotidiani.
È importante fornire la capacità di rispondere con fermezza ed amore ad un compagno prepotente, come la capacità di vedere dentro le emozioni, proprie e dell'altro.
Serve lavorare sullo spirito, sulle emozioni, grazie ai quali una mente può restare curiosa e appassionata.
Quei libri spengono la curiosità, è come dar da mangiare ad una persona sazia della cena di un matrimonio pugliese.
Se curiamo la quantità e continuiamo a dimenticarci della qualità, non ci sorprendiamo se poi il bullo cresce insieme ai bullizzati.
E in una natura nella quale ha sempre prevalso il più forte, se non viene permesso al bambino di sviluppare interiormente se stesso, (la mente completa il suo processo di formazione a 14 anni), vedremo prevalere il più forte fisicamente, come è sempre stato.
Purtroppo.
Stefano Scialpi