Dott.ssa Mariagiulia Chichi Psicologa

Dott.ssa Mariagiulia Chichi Psicologa Propongo uno spazio di ascolto rivolto ad adolescenti e genitori, adulti, coppie e famiglie che si t

Per sguardi che possano custodirsi curiosi nel tempo che passa, che si senta diverso o che sembri ripetersi uguale a sé ...
06/01/2022

Per sguardi che possano custodirsi curiosi nel tempo che passa, che si senta diverso o che sembri ripetersi uguale a sé stesso.

"Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo. Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura."
C. Candiani - “Questo immenso non sapere". Foto di Henri Cartier-Bresson

Ecco cosa è la terapia.Ascolto e presenza, senza consigli, giudizi, soluzioni impossibili... a volte, però, insieme a qu...
30/04/2021

Ecco cosa è la terapia.

Ascolto e presenza, senza consigli, giudizi, soluzioni impossibili... a volte, però, insieme a qualche benevola battuta.

Grazie, come sempre, a Burabacio per la splendida semplicità ed efficacia di immagini e parole!

Stare di fronte al dolore altrui è difficile, dannatamente difficile.
Stare lì, immobili come soldatini, a guardare quel gran magma scuro che ci mostra il nostro amico, nostra moglie, il nostro vicino di casa, nostro fratello o nostra sorella, non è cosa da poco.
Ci vuole coraggio, ci vuole forza.

Si finisce per dire la prima cosa stupida che passa per la testa, perché noi lì davanti non vogliamo stare.
Facciamo una battuta, diciamo che è per sdrammatizzare ma la persona che abbiamo di fronte non ha bisogno di ridere, siamo noi che abbiamo bisogno di una via di fuga.
La persona che abbiamo di fronte, schiacciata da quel magma scuro, ha bisogno di essere accolta, ascoltata, non giudicata.
Ha bisogno di avere un grande orecchio davanti, un occhio benevolo, un sorriso che non è riso forzato.
Ha bisogno di tempo per sputare il veleno che ha in fondo alla gola, ha bisogno di pazienza.
Ha bisogno di qualcuno che faccia un po' di posto dentro sé per accogliere chi non riesce a sostenere tutto quel dolore.

La prima cosa che ci passa per la testa è una soluzione, trovata la soluzione non vedremo più quel gran magma scuro.
Fai così, fai cosa e via, tutto sparisce, di soluzioni facili per dolori enormi ne hanno tutti piene le tasche.
Fa ancora più male avere una soluzione inadatta, banale, del tutto inefficace.
Nessuno ci ha chiesto una soluzione, nemmeno un consiglio, tanto meno un giudizio, né una battuta.
Ci hanno solo chiesto di stare di fronte a quel dolore immobili e in ascolto, come grandi orecchie che tutto sentono, come grandi pance che tutto avvertono, come grandi occhi benevoli che tutto abbracciano.

Quel che ci chiedono è di ergerci come montagne di fronte a quel dolore per il nostro amico, per la nostra compagna, per nostro fratello, per nostra figlia, per nostro nonno.
Eccomi, ci sono.
Sono qui per te, dimmi.
Ti ascolto.
Sfogati. Piangi. Arrabbiati.
Il gran magma nero ha bisogno di persone che sappiano guardarlo senza distogliere lo sguardo.
Ti reggo.
Sono qui e ti vedo.
Sono qui per abbracciarti, se vuoi.
Sono qui per sostenerti, se vuoi.

Sono qui.

🍃 🌱 Trovare qualcuno 𝑐𝑜𝑛 𝑐𝑢𝑖 dire le vere parole, anche quelle che non si vorrebbero dire, fa bene al cuore.Grazie, Bura...
18/02/2021

🍃 🌱 Trovare qualcuno 𝑐𝑜𝑛 𝑐𝑢𝑖 dire le vere parole, anche quelle che non si vorrebbero dire, fa bene al cuore.

Grazie, Burabacio, per aver dato forma e colore alle parole!

"Tratteniamo le nostre parole ben ferme su piccole cose, sua quel che mangiamo sulle gente che abita di fronte"
"Così non ho nessuno con cui dire le VERE PAROLE: vere parole, di tutta la nostra storia, come è stata"
(Valentino - Natalia Ginzburg)

Ho ascoltato, grazie AD ALTA VOCE DI RADIO3, Valentino, di Natalia Ginzburg.
Valentino è un racconto, una storia breve, un soffio di vita.
Amo Natalia Ginzburg e ho letto molto suoi libri, ormai superano le dita di una mano.
Amo il suo modo semplice, quasi domestico, di raccontare e srotolare vite, amori, fallimenti, delusioni, aspettative assurde e rassegnazione.
Amo il suo non dire troppo, non indulgere in descrizioni fisiche né raccontare il suo punto di vista. Non ci dirà mai: era un uomo cattivo, era un uomo buono, era una donna così e cosà.
La Ginzburg si limita a raccontare quel che è successo, a riportare i dialoghi e le azioni e così, come nella vita, scopriamo che qualcuno di cui si parla tanto male, ad esempio la futura moglie di Valentino, in realtà è una gran brava persona che mette a disposizione la sua casa, i suoi soldi, per aiutare gli altri. E quegli altri che sembrano tanti bravi e benintenzionati la stanno giudicando tanto male solo per il suo aspetto fisico.

La Ginzburg non sente di doverci indirizzarci su un giudizio con le sue parole, giudicheremo noi, trarremo noi le conclusioni man mano che la storia si dipana.
Non si perde in lunghi monologhi introspettivi e infinite descrizioni su quel che sentono o che vogliono fare i suoi personaggi, bisogna scoprirlo da sé man mano che si legge. Non sappiamo mai bene quel che pensano e provano.

Uno dei concetti di Valentino che mi ha colpito e che mi porto dentro è quest'impossibilità della protagonista, Caterina, di dire le "parole vere".
Caterina si trova, a un certo punto della sua vita, a non poter parlare con nessuno con parole vere, se le deve tenere tutte in gola. Le rimangono solo parole di circostanza, parole che non valgono nulla, che non vanno in profondità.
Quante volte ci siamo accorte/i di non avere nessuno con cui dire parole vere?

🍃🌱 Camminanti, con o senza meta, anche il deserto diventa strada.
07/02/2021

🍃🌱 Camminanti, con o senza meta, anche il deserto diventa strada.

“Quando c’è una meta anche il deserto diventa strada” Proverbio Tibetano

Illustrazione Andrea Ucini

Condivido questo interessante articolo sulla mente e sul corpo, in relazione ad una fase evolutiva, ma anche ad un perio...
31/01/2021

Condivido questo interessante articolo sulla mente e sul corpo, in relazione ad una fase evolutiva, ma anche ad un periodo storico come quello che stiamo attraversando, in cui il corpo è ricettacolo di angosce e paure.

Detta anche Dismorfofobia o Disturbo da Dismorfismo Corporeo, questa patologia è caratterizzata da una eccessiva preoccupazione per difetti fisici.

A quasi un anno dall'inizio del primo lockdown e alla vigilia della parziale ripresa delle attività didattiche e profess...
12/01/2021

A quasi un anno dall'inizio del primo lockdown e alla vigilia della parziale ripresa delle attività didattiche e professionali in presenza, guardiamo insieme a quali sono stati gli effetti della pandemia sugli adolescenti e sui loro genitori.

Un grazie speciale alla dott.ssa Cristina Selvi, Psichiatra e fondatrice dello Studio Psichiatria Integrata, per lo spazio che mi ha offerto.

Leggi qui l'articolo: https://www.cristinaselvi.it/rientro-a-scuola-effetti-pandemia

I rapporti tra genitori e figli adolescenti dopo il lockdown: la pandemia e le restrizioni hanno modificato le nostre abitudini e i rapporti in famiglia

07/01/2021
Costruire pensiero e condividere parole, affinchè ciascuno possa fare esperienza di relazioni autenticamente "improntate...
25/11/2020

Costruire pensiero e condividere parole, affinchè ciascuno possa fare esperienza di relazioni autenticamente "improntate all'amore, alla cura e al rispetto reciproci", anche nel disaccordo, nel conflitto, nella rabbia, nel dolore e nella separazione.

25 novembre Giornata contro la violenza sulle donne ⚘

In questo particolare periodo in cui la casa sembra il luogo che può fornirci maggiore protenzione e sicurezza, il nostro pensiero è rivolto a tutte le donne che, purtroppo, hanno trovato proprio all'interno delle mura domestiche la causa della loro fine.

Un pensiero per tutte le donne e ragazze che quotidianamente lottano per vedere riconosciuti i propri diritti e sfuggire al carnefice.

Un pensiero è rivolto poi a tutti i bambini e le bambine affinchè possano sperimentare esperienze affettive significative e profonde, improntate all'amore, alla cura e al rispetto reciproci.

Un pensiero alla speranza che ciascuno possa trovare, nelle personali esperienze di vita, figure che sappiano riconsocere e rispettare il valore individuale, accettando limiti e sconfitte reciproci.

"L'introspezione è un'attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di soli...
15/11/2020

"L'introspezione è un'attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno, da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro."
Zygmunt Bauman (https://www.facebook.com/informazionelibera0/photos/a.86463527381/10157414476062382/)

🍃Le parole di Bauman mi appaiono, in questo complesso momento storico, quanto più attuali e vibranti: costretti in un reale di incertezza e di isolamento, possiamo sentire il bisogno di fronteggiare la nostra solitudine, psichica ancorché fisica, rifugiandoci nella ricerca di qualcuno o di qualcosa che, riempiendo gli interstizi e i vuoti temuti, ne plachi le angosce.
L'introspezione rischia, oggi forse più di ieri, di metterci in contatto con assenze ed interrogativi angosciosi, ma dalle assenze spesso nascono i desideri e dagli interrogativi la ricerca di proprie risposte. L'introspezione è vuoto, è paura, è incertezza, è turbamento, è perturbamento... ma è anche scoperta, stupore, creatività.
Per me l'introspezione è musica. E allora ho deciso di condividere con voi la musica che ha risuonato dentro di me mentre vagavo tra i miei pensieri.

https://www.youtube.com/watch?v=yX4x4kmuaAE

Condivido questa bellissima iniziativa. Per tutti coloro che, in questo momento certamente complesso, sentano il bisogno...
12/11/2020

Condivido questa bellissima iniziativa.
Per tutti coloro che, in questo momento certamente complesso, sentano il bisogno o il desiderio di condividere parole, immagini, pensieri, o anche silenzi, accompagnati dall'ascolto, sempre attento e rispettoso, del collega Matteo Massarotti.

EMOZIONI IN CAMPO 🌟
Sabato 14 novembre 2020,
ore 14.30 - piattaforma Zoom

Link per accedere all'evento:
https://us02web.zoom.us/j/81499317585?pwd=YVM5UUgzcnFjamxoYkd0am5KMWVmUT09

ID riunione: 814 9931 7585
Passcode: 186834

La partecipazione è gratuita
Info e prenotazioni: massarotti.psicologo@gmail.com
terapiapsicomotoria@libero.it

I 'gruppi' sono potenti strumenti che consentono di condividere, elaborare e trasformare quei vissuti emotivi che, soprattutto nei momenti di maggiore criticità, possono travolgere e avere un impatto importante sul benessere delle persone, 'congelando' risorse, idee, pensieri, strategie.

L'evento, rivolto a tutti, pensato e organizzato dal Centro Pavese di Psicomotricità del Bambino Onlus e da Il Quadrifoglio - Spazio di terapia neuropsicomotoria, si configura come un luogo e un tempo di narrazione libera che consenta, attraverso il gruppo, di dare voce e rappresentazione a emozioni, ansie, preoccupazioni, echi di pensiero e sogni, presenti nello 'spazio' tra gli individui, tra le nostre menti e il contesto in cui viviamo.

Ecco a voi il primo nodo verso cui Arianna, con il suo filo, ci conduce:  ?📌 Papà Trauma e Mamma Ossessione: conoscere i...
27/10/2020

Ecco a voi il primo nodo verso cui Arianna, con il suo filo, ci conduce: ?

📌 Papà Trauma e Mamma Ossessione: conoscere il proprio mito per costruirne nuove versioni

📘 “Capita, insomma, che ‘sta vita ci metta a tu per tu con qualcuno di violento, qualcuno per cui, anche volendo non avremmo mai potuto essere preparati. Chi è, costui? […] Costui è proprio lui: è Papà Trauma. Si presenta pericoloso, enorme, senza remore, senza pietà. Ma diamogli un paio d’anni e diventerà il nostro più prezioso consigliere. Il rifugio più sicuro […], l’unico marchio di garanzia della nostra identità. […] Quando ce l’avrà fatta e ci sentirà davvero figli suoi, […] gli arriverà in soccorso Lei. Mamma Ossessione. Sbatterà i suoi occhioni lucidi di comprensione, ci inviterà a riposare il capo fra le sue t***e immense. […] Così, coccolati fra quelle t***e, sorvegliati dalla grandiosità di Papà Trauma, ecco che abbiamo finalmente il nostro mito. Una cameretta […], un posto morbido, al calduccio, protetto dal nostro trauma e garantito dalla nostra ossessione. […] Davvero vogliamo essere schiavi del nostro maledetto mito, invece di essere noi a sgamarlo per poi però evadere?” […] “Mi sa che non possiamo evadere dal mito di noi. Possiamo fare di più, forse: possiamo tradirlo. Senza però rinnegarlo […]. Possiamo accettare che non esiste una sola versione di quel mito. Ne esistono moltissime.”
(L’Isola dell’abbandono, Chiara Gamberale)

🖋 La protagonista del testo, Arianna, illustratrice di favole e fumetti per bambini alle prese con la maternità, da sempre fa i conti con il proprio trauma-mito: perdere chi ama ed esserne abbandonata.
Così, per sette lunghi anni, rimane legata a Stefano, un uomo imprevedibile che...

Continua a leggere qui: https://mariagiuliachichi.wixsite.com/psicologa/post/pap%C3%A0-trauma-e-mamma-ossessione-conoscere-il-proprio-mito-per-costruirne-nuove-versioni


“Capita, insomma, che ‘sta vita ci metta a tu per tu con qualcuno di violento, qualcuno per cui, anche volendo non avremmo mai potuto essere preparati. Chi è, costui? […] Costui è proprio lui: è Papà Trauma. Si presenta pericoloso, enorme, senza remore, senza pietà. Ma diamogli un paio d....

🌱 Psicologia e...Recentemente, incuriosita dal titolo, dalle immagini, dal suo colore (emotivo, ancorché visivo) blu-pro...
25/10/2020

🌱 Psicologia e...

Recentemente, incuriosita dal titolo, dalle immagini, dal suo colore (emotivo, ancorché visivo) blu-profondo, ho letto un romanzo.
"L'isola dell'abbandono", questo il titolo dato alla sua opera da Chiara Gamberale.
Pur non proponendomi affatto di far pubblicità a questo o altri (seppur bellissimi) testi, ho deciso di partire proprio da qui: da alcuni momenti della vita psichica, emotiva, relazionale, reale, di Arianna, protagonista dell'opera, per parlarvi di psicologia e di psicoterapia.
E dunque: ecco qui il mio primo post per inaugurare l'apertura di questa mia pagina, dove vi parlerò di psicologia attraverso la letteratura e, perché no, anche il cinema e la musica.
A breve, il primo tema su cui Arianna, con il suo filo, ci viene in aiuto: ?

Buona lettura!




Leggi anche qui: https://mariagiuliachichi.wixsite.com/psicologa/post/psicologia-e

Recentemente, incuriosita dal titolo, dalle immagini, dal suo colore (emotivo, ancorché visivo) blu-profondo, ho letto un romanzo. "L'isola dell'abbandono", questo il titolo dato alla sua opera da Chiara Gamberale (https://www.facebook.com/Gamberale.Chiara/). Pur non proponendomi affatto di far pub...

21/10/2020

Indirizzo

Via Carlo Botta, 32
Milan
20135

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