Andrea Reho Chirurgo Plastico

Andrea Reho Chirurgo Plastico DOTT. ANDREA REHO
SPECIALISTA E DOTTORE DI RICERCA
IN CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA ED ESTETICA

31/03/2022
31/03/2022
31/03/2022
25/12/2020
ANTI-AGING LA CURA DELLA PELLE A 30 ANNIA 30 anni cominciano a comparire le prime fini rughe specialmente intorno agli o...
16/12/2020

ANTI-AGING
LA CURA DELLA PELLE A 30 ANNI
A 30 anni cominciano a comparire le prime fini rughe specialmente intorno agli occhi e intorno alla bocca. La pelle diviene più sottile e delicata, il collagene comincia a diminuire, i processi di riparazione cellulare gradualmente rallentano e la pelle complessivamente appare più opaca e meno luminosa.

Ecco alcuni consigli:

1. ESEGUIRE UNA DELICATA DETERSIONE CUTANEA AL MATTINO E ALLA SERA
Una corretta detersione rappresenta un elemento essenziale per contrastare l’invecchiamento cutaneo; essa è indispensabile per eliminare le impurità che si accumulano sulla pelle e la danneggiano. Si distinguono in genere 3 tipi di impurità: lo sporco idrosolubile (residuo di sudore e cosmetici), lo sporco liposolubile (sebo e smog) e lo sporco insolubile (cellule morte).
È importante non impiegare sostanze detergenti aggressive (lo sono in genere i normali saponi). Eseguire la detersione secondo 3 momenti essenziali successivi:
a. detergere con acqua micellare;
b. dopo l’impiego della soluzione micellare, detergere con acqua
c. impiegare infine un latte o crema molto fluida oppure un gel (preferibile per pelli seborroiche e grasse).

2. APPLICARE UN SIERO O UNA CREMA IDRATANTE AL MATTINO E ALLA SERA
Applicare al mattino un prodotto idratante con schermo foto-protettivo in modo da schermare la pelle dai raggi UV che accelerano l’invecchiamento e causano inestetismi come le macchie solari o il melasma. La formulazione del prodotto idratante in gel è preferibile per pelli grasse. È anche possibile considerare un prodotto idratante con vitamine o antiossidanti.
3. IMPIEGARE SOSTANZE ESFOLIANTI E/ACIDO RETINOICO
Acido Glicolico e Salicilico sono tra i prodotti esfolianti i più impiegati nella cura domiciliare del viso. Sono in genere formulati con un principio attivo a basse concentrazioni e sono pertanto adatti all’impiego domiciliare.
Sia per gli acidi esfolianti sia per le sostanze retinoidi il loro impiego deve essere limitato alle ore serali; deve essere sempre associato (anche in inverno) ad un filtro solare con protezione alta; la terapia deve monitorata da uno specialista che selezioni le formulazioni corrette e definisca i protocolli di trattamento (che si ottimizzano in relazione alla risposta soggettiva al trattamento).
(attenzione: l’Acido Salicilico NON può essere impiegato in soggetti allergici alla Aspirina!)

Altre fondamentali metodiche di cura della pelle del viso posso essere eseguite dal Chirurgo Plastico (ne parlerò presto!). E’importante comprendere che la cura della propria pelle comincia in casa. Semplici trattamenti domiciliari, eseguiti in maniera costante e mirata, sono parte integrante essenziale di ogni programma terapeutico eseguito presso lo studio dello specialista.

RINGIOVANIMENTO PALPEBRALE BLEFAROPLASTICA SUPERIORE E INFERIORE Le palpebre, forse più di ogni altra parte del nostro c...
04/12/2020

RINGIOVANIMENTO PALPEBRALE
BLEFAROPLASTICA SUPERIORE E INFERIORE
Le palpebre, forse più di ogni altra parte del nostro corpo, sono ritenute importanti elementi di giudizio estetico.
Sono spesso le prime a essere colpite quando il viso di una persona invecchia, conferendogli prematuramente un'aria stanca e segnata. La pelle della palpebra superiore è la più sottile del corpo umano e questa sottigliezza, dovuta alla scarsezza di fibre collagene ed elastiche, porta la palpebra a invecchiare precocemente.
La palpebra cascante crea problemi nel maquillage e, se scende sino a ricoprire le ciglia, disturba anche la visione.
Oltre alla pelle palpebrale, anche i muscoli della palpebra si rilassano: in questi casi la palpebra invece di cadere sulle ciglia si introflette configurando il tipico inestetismo dell’occhio incavato, a causa del quale l’occhio può apparire più sporgente.
Ai lati degli occhi, si formano con il tempo numerose rughe chiamate a zampa di gallina: Si tratta di tipiche rughe di espressione che inizialmente accompagnano il sorriso, ma che in seguito diventano permanenti e segnano gli anni.
Le sottili rughette che si formano sia sulla palpebra superiore che su quella inferiore sono dovute spesso ad una scarsa idratazione della pelle connessa ai processi di invecchiamento.
Le borse sotto gli occhi si formano per ragioni costituzionali o ereditarie. Sono dovute al rigonfiamento del grasso orbitario sottostante che "si gonfia". Senza relazione con l'età: talvolta, infatti, si vedono ragazzi di 20 anni con questo unico difetto.
Talora sono presenti anche occhiaie o cerchi intorno agli occhi che determinano una colorazione più scura della cute palpebrale.

CHIRURGIA ESTETICA DELLA PALPEBRA
La chirurgia estetica palpebrale (anche detta blefaroplastica) rimuove le borse dalle palpebre inferiori e gli eccessi cutanei dalla palpebra superiore.
Gli effetti della blefaroplastica superiore possono durare al meno 5-7 anni, quelli della blefaroplastica inferiore sono in genere stabili.
La chirurgia estetica delle palpebre è eseguita con finalità di ringiovanimento estetico ma è anche efficace, nei pazienti più anziani con palpebre molto pesanti e cadenti, di produrre un beneficio considerevole anche sulla funzione visiva.
L'intervento di blefaroplastica ringiovanisce un viso più di ogni altro intervento di chirurgia estetica e, per il fatto che lascia cicatrici praticamente invisibili, offre risultati talora davvero sorprendenti.

CHIRURGIA ESTETICA DELLA REGIONE OCULARE
Si intende per chirurgia della regione oculare (anche indicata come chirurgia dello sguardo) una serie di raffinate tecniche chirurgiche (lifting frontale e del sopracciglio, lifting e lipofilling dello zigomo, cantoplastica e cantopessi) che ringiovaniscono non solo le palpebre ma anche la regione sopraciliare e lo zigomo. Sopracciglio e zigomo, insieme alle palpebre, hanno infatti un ruolo fondamentale nel conferire allo sguardo freschezza e giovinezza.

RINGIOVANIMENTO NON CHIRURGICO DELLA REGIONE OCULO-PALPEBRALE
Il ringiovanimento non chirurgico delle palpebre e della regione oculare ricorre alle tecniche di medicina anti-aging e slow-aging (peeling e laser, botulino e biorivitalizzazione, needling e microfat graft). Queste metodiche sono una risorsa per chi non desideri fare ricorso alla chirurgia e per chi volesse ottimizzare e mantenere i risultati della chirurgia.

ANTI-AGINGLA CURA DELLA PELLE A 20 ANNIAnti-Aging a 20 anni? Appare strano, ma è così! Quella dei vent’anni è forse la d...
02/12/2020

ANTI-AGING
LA CURA DELLA PELLE
A 20 ANNI

Anti-Aging a 20 anni? Appare strano, ma è così!

Quella dei vent’anni è forse la decade più importante per la pelle.
È indubbio che la costante cura della pelle, a partire da questa età così giovane, si rifletterà poi, molto favorevolmente, sull’aspetto della propria pelle in età più matura.

Studi dimostrano che intorno ai 25 anni le due più importanti proteine strutturali della pelle (Collagene ed Elastina) cominciano a diminuire.

A 20 anni non è indicato alcun trattamento impegnativo; è solo sufficiente mettere in atto alcune fondamentali attenzioni di cura quotidiana.

Ecco 3 consigli semplici ed efficaci:

1. PRATICARE UNA GENTILE DETERSIONE
Alcuni dermatologi consigliano il semplice lavaggio con acqua per le pelli normali. È indicato un detergente in gel per le pelli oleose e grasse; sono da preferire detergenti cremosi per le pelli secche. Evitare detersioni aggressive: sono spesso causa di alcune manifestazioni acneiche presenti in questa epoca. Trattamenti che causano intensa deidratazione cutanea, provocando una energica rimozione del fisiologico film idro-lipidico che umetta la pelle, favoriscono una ipersecrezione sebacea reattiva e conseguentemente la comparsa di acne.

2. IMPIEGARE UNA CREMA IDRATANTE SU VISO E COLLO
Non importa la marca; un qualsiasi buon prodotto ma provvisto di uno schermo SPF 15 o 20 con una protezione ai per i raggi UVA e UVB (questo è davvero importante!).

3. RICORRERE SEMPRE ALLA IDRATAZIONE NOTTURNA
Impiegare un prodotto idratante fluido non oleoso. È possibile anche considerare di introdurre sostanze dotate attività anti-invecchiamento (meglio un retinoide o un esfoliante a base di alfa-idrossiacido, ma in questo caso è bene parlarne prima con uno specialista).

RINGIOVANIMENTO PALPEBRALE  BLEFAROPLASTICA SUPERIORE E INFERIORE Le palpebre, forse più di ogni altra parte del nostro ...
02/12/2020

RINGIOVANIMENTO PALPEBRALE
BLEFAROPLASTICA SUPERIORE E INFERIORE

Le palpebre, forse più di ogni altra parte del nostro corpo, sono ritenute importanti elementi di giudizio estetico.
Sono spesso le prime a essere colpite quando il viso di una persona invecchia, conferendogli prematuramente un'aria stanca e segnata. La pelle della palpebra superiore è la più sottile del corpo umano e questa sottigliezza, dovuta alla scarsezza di fibre collagene ed elastiche, porta la palpebra a invecchiare precocemente.
La palpebra cascante crea problemi nel maquillage e, se scende sino a ricoprire le ciglia, disturba anche la visione.
Oltre alla pelle palpebrale, anche i muscoli della palpebra si rilassano: in questi casi la palpebra invece di cadere sulle ciglia si introflette configurando il tipico inestetismo dell’occhio incavato, a causa del quale l’occhio può apparire più sporgente.
Ai lati degli occhi, si formano con il tempo numerose rughe chiamate a zampa di gallina: Si tratta di tipiche rughe di espressione che inizialmente accompagnano il sorriso, ma che in seguito diventano permanenti e segnano gli anni.
Le sottili rughette che si formano sia sulla palpebra superiore che su quella inferiore sono dovute spesso ad una scarsa idratazione della pelle connessa ai processi di invecchiamento.
Le borse sotto gli occhi si formano per ragioni costituzionali o ereditarie. Sono dovute al rigonfiamento del grasso orbitario sottostante che "si gonfia". Senza relazione con l'età: talvolta, infatti, si vedono ragazzi di 20 anni con questo unico difetto.
Talora sono presenti anche occhiaie o cerchi intorno agli occhi che determinano una colorazione più scura della cute palpebrale.

CHIRURGIA ESTETICA DELLA PALPEBRA
La chirurgia estetica palpebrale (anche detta blefaroplastica) rimuove le borse dalle palpebre inferiori e gli eccessi cutanei dalla palpebra superiore.
Gli effetti della blefaroplastica superiore possono durare al meno 5-7 anni, quelli della blefaroplastica inferiore sono in genere stabili.
La chirurgia estetica delle palpebre è eseguita con finalità di ringiovanimento estetico ma è anche efficace, nei pazienti più anziani con palpebre molto pesanti e cadenti, di produrre un beneficio considerevole anche sulla funzione visiva.
L'intervento di blefaroplastica ringiovanisce un viso più di ogni altro intervento di chirurgia estetica e, per il fatto che lascia cicatrici praticamente invisibili, offre risultati talora davvero sorprendenti.

CHIRURGIA ESTETICA DELLA REGIONE OCULARE
Si intende per chirurgia della regione oculare (anche indicata come chirurgia dello sguardo) una serie di raffinate tecniche chirurgiche (lifting frontale e del sopracciglio, lifting e lipofilling dello zigomo, cantoplastica e cantopessi) che ringiovaniscono non solo le palpebre ma anche la regione sopraciliare e lo zigomo. Sopracciglio e zigomo, insieme alle palpebre, hanno infatti un ruolo fondamentale nel conferire allo sguardo freschezza e giovinezza.

RINGIOVANIMENTO NON CHIRURGICO DELLA REGIONE OCULO-PALPEBRALE
Il ringiovanimento non chirurgico delle palpebre e della regione oculare ricorre alle tecniche di medicina anti-aging e slow-aging (peeling e laser, botulino e biorivitalizzazione, needling e microfat graft). Queste metodiche sono una risorsa per chi non desideri fare ricorso alla chirurgia e per chi volesse ottimizzare e mantenere i risultati della chirurgia.

DERMOCOSMESIFUNZIONA DAVVERO?La dermocosmesi non solo è efficace, ma oggi è una realtà clinica particolarmente evoluta.L...
26/11/2020

DERMOCOSMESI
FUNZIONA DAVVERO?

La dermocosmesi non solo è efficace, ma oggi è una realtà clinica particolarmente evoluta.

L’idea tradizionale di DERMOCOSMETICI ha lasciato definitivamente il posto a quella di COSMECEUTICI, sostanze dotate di vere e proprie proprietà farmacologiche e terapeutiche.

I cosmeceutici comprendono un elenco numerosissimo di molecole che per semplicità possono essere distinte in 5 classi principali:

1. RETINOIDI
Rappresentano il principale riferimento dell’anti-aging cutaneo. Tra queste molecole la più attiva è l’Acido Retinoico. Quando questa molecola viene impiegata come farmaco prende il nome di Tretinoina. È un farmaco che sulla cute svolge attività esfoliante, rinnova gli strati superficiali della pelle, elimina le fini rugosità e le macchie pigmentarie, stimola i fibroblasti (una particolare classe di cellule cutanee) a produrre nuovo collagene.

2. ANTIOSSIDANTI
Come noto una delle principali causa di invecchiamento cutaneo è costituito dal danno ossidativo delle cellule. Gli antiossidanti introdotti con l’alimentazione oppure quelli applicati sulla pelle, in forma di crema o siero, possono contrastare l’invecchiamento cellulare. Gli studi sugli antiossidanti si moltiplicano ogni anno e oggi si conoscono numerose sostante dotate di attività antiossidante e anti-aging. La lunga lista di antiossidanti comprendono alcune vitamine e alcune potenti molecole antiossidanti di origine vegetale.

3. ALFA-IDROSSIACIDI E POLI-IDROSSIACIDI
Sono tra le sostanze più impiegate in ogni protocollo di terapia anti-aging della pelle. Il loro impiego è riservato nel trattamento degli effetti del foto-invecchiamento cutaneo; migliorano rugosità, elasticità, tono e idratazione della pelle. Sono di applicazione relativamente agile e la loro efficacia è dimostrata in numerosi trials clinici. Le loro indicazioni cliniche sono molto ampie: dalla cura dell’acne e delle cicatrici acneiche, alla secchezza cutanea e alle macchie cutanee.

4. PEPTIDI
Devono il loro nome alla loro struttura molecolare. Sono molecole proteiche costituite da brevi catene di amminoacidi. Sono quindi sostanze biologiche e da alcuni anni vengono impiegate con sempre maggiore interesse e riscontro anche in campo cosmeceutico. Molte di loro hanno nomi impronunciabili. Sono dotate di un eccellente indice di non tossicità. Sebbene il loro intrinseco meccanismo di azione sia ancora poco chiaro, sono molto promettenti perché in grado di modulare direttamente e in maniera molto selettiva i processi di invecchiamento cellulare.

5. ESTRATTI DI PIANTE ED ESTRATTI MARINI
Sono sostante naturali (vegetali o alghe marine) che suscitano sempre maggiore interesse nel campo della cosmeceutica. In particolare, oggi la Medicina Anti-Invecchiamento ha molto focalizzato il proprio studio su due molecole di origine vegetale, il Resveratrolo e la Curcumina.
Ma l’elenco di queste sostanze potrebbe essere molto lungo ed è destinato sicuramente ad ampliarsi.

RUGHE DELLA FRONTEBOTULINOMETODICHE AVANZATE DI TRATTAMENTOIl grado di soddisfazione del paziente per i risultati ottenu...
20/11/2020

RUGHE DELLA FRONTE
BOTULINO
METODICHE AVANZATE DI TRATTAMENTO

Il grado di soddisfazione del paziente per i risultati ottenuti con l’infiltrazione della tossina botulinica dipende essenzialmente da 2 fattori:

1. la capacità da parte del chirurgo plastico di individuare il protocollo di infiltrazione più idoneo per ogni singolo soggetto;

2. il raggiungimento di un equilibrio ottimale tra la possibilità di ridurre le rughe dinamiche (causate dalla iperattività muscolare) e la necessità di preservare la normale espressione mimica del volto.

È noto che le rughe non sono uguali in tutti gli individui, pertanto un singolo protocollo di infiltrazione non può essere valido per tutti.

Con riferimento alle rughe della fronte, alcuni recenti studi dimostrano che possono esistere significative differenze soggettive nella anatomia, nella dinamica e nel tono dei muscoli della fronte.

Sulla base di questi studi, è possibile, impiegando una mappa suddivisa in 12 aree della fronte, e con una preliminare valutazione della posizione statica e dinamica di ciascun muscolo, applicare protocolli di infiltrazione molto personalizzati.

È indubbio che l’impiego di modelli di infiltrazione così mirati, e non più standardizzati e rigidi, possa consentire di conseguire risultati più naturali e soddisfacenti.

LA PELLE DOPO I 50 ANNILa perdita di collagene e di altre proteine di supporto della pelle, il danno da foto-invecchiame...
14/11/2020

LA PELLE DOPO I 50 ANNI

La perdita di collagene e di altre proteine di supporto della pelle, il danno da foto-invecchiamento e le modificazioni ormonali sono solo alcuni dei fattori che maggiormente influenzano il modo in cui la pelle cambia dopo i 50 anni.

Le manifestazioni più evidenti sono sicuramente rappresentate da un aumento progressivo di lassità e secchezza cutanea.
La pelle inoltre diventa più sottile e solcata da un numero crescente di rughe.

Il profilo facciale che perde volume rende la pelle ancora meno compatta e tesa.

Caratteristica costante è la comparsa di macchie e di alterazioni della superficie cutanea sotto forma di neoformazioni di colore chiaro o bruno, fisse sulla pelle oppure pendule e peduncolate.
La pelle è ruvida e sorprendentemente può manifestare la comparsa di fine peluria.

Inoltre, sono presenti spesso alterazioni della vascolarizzazione cutanea con comparsa di dilatazioni capillari.

La pelle può divenire estremamente delicata: è più sensibile anche a modesti stimoli irritativi e infiammatori ed è maggiormente a rischio di dermatiti e reazioni allergiche.
Il rilassamento cutaneo diviene spesso particolarmente evidente nella regione oculare sotto forma di esuberanze cutanee delle palpebre.

Le rughe di espressione già presenti nel decennio precedente sono più evidenti e profonde e ora possono interessare diffusamente anche tutto il volto.

STRATEGIE DI ANTI-AGING CUTANEOHo pensato di riportare, in un elenco volutamente semplificato e schematico, le strategie...
14/11/2020

STRATEGIE DI ANTI-AGING CUTANEO

Ho pensato di riportare, in un elenco volutamente semplificato e schematico, le strategie anti-aging come descritte da due recenti articoli scientifici sul tema dell’anti-invecchiamento cutaneo (1. Skin Aging & Modern Edge Anti-Aging Strategies. Int J Dermatol Skin Care. 2019. 1: 08-62. - 2. Molecular Mechanisms of Dermal Aging and Antiaging Approaches. Int. J. Mol. Sci. 2019, 20, 2126).

È sicuramente molto utile fornire una prospettiva chiara dei principi scientifici su cui si fonda il nostro lavoro.

Farò (spero presto!) una disamina dedicata all’approfondimento di ciascuna strategia terapeutica.

Ecco intanto l'elenco delle strategie anti-invecchiamento:

a. Dermocosmesi e cosmeceutici

Dermocosmesi e cura quotidiana della pelle
Corretta protezione solare
Sostanze topiche sulla pelle con mirate attività riparative

b. Antiossidanti

Peptidi
Regolatori del ricambio e della riparazione cellulare
Metodiche mini-invasive

c. metodiche non invasive o mini-invasive

Peeling chimico
Laser frazionale ablativo e non ablativo
Radiofrequenza
Metodiche di biorivitalizzazione e biostimolazione
Prevenzione delle rughe dinamiche
Correzione delle rughe statiche
Ristrutturazione del tessuto adiposo e dei volumi mediante ridensificazione cutanea e ridefinizione dei contorni
Infiltrazione di acido ialuronico

d. Terapie ormonali (in casi selezionati, quando richiesto per la prevenzione di altre condizioni fisiologiche o mediche)

e. Evitare l’esposizione a fattori di invecchiamento

Fumo
Inquinamento ambientale
Esposizione solare
Correggere lo stile di vita

f. Ridurre lo stress

g. Cura dell’alimentazione

h. Supplementazione ed integrazione alimentare

i. Praticare un costante programma di attività fisica

l. Controllo e cura delle condizioni generali di salute

THE DREADED 11’SIn lingua inglese, la definizione di “the dreaded eleven” (“i temibili undici”) è comunemente impiegata ...
06/11/2020

THE DREADED 11’S

In lingua inglese, la definizione di “the dreaded eleven” (“i temibili undici”) è comunemente impiegata per indicare le due pieghe verticali della fronte (tra le due sopraciglia).
Sono spesso le prime rughe che appaiono sulla fronte e talvolta sono già presenti a vent’anni.
Anche indicate con il nome di rughe glabellari, quando compaiono, non sono inizialmente costanti e si notano soprattutto nella corrugazione delle sopracciglia. Sono considerate tipicamente rughe ‘dinamiche’: si formano per contrazione volontaria dei muscoli della fronte, associata, in genere, a momenti di riflessione profonda o anche di rabbia. Con il passare del tempo tendono a diventare stabili e progressivamente più profonde.
Le rughe glabellari conferiscono al volto un aspetto appesantito, stanco, una espressione contratta e corrucciata.
Queste rughe sono di facilissimo rimedio. Alcune sostanze, chiamate neurotossine, rappresentano il migliore trattamento. La neurotossina più nota e di più ampio impiego è la Tossina Botulinica A, anche comunemente chiamata Botox. Questa sostanza, impiegata in piccolissime quantità, è in grado di ridurre o eliminare le rughe glabellari.
Le iniezioni di tossina botulinica danno il loro effetto in 5-8 giorni, il risultato continua a migliorare sino a due settimane circa dal trattamento e si mantiene stabile in genere per 3-6 mesi.

LA PELLE A 40 ANNIA quarant’anni, la pelle diventa più ‘secca’: questo causa la formazione di un numero sempre più numer...
06/11/2020

LA PELLE A 40 ANNI

A quarant’anni, la pelle diventa più ‘secca’: questo causa la formazione di un numero sempre più numeroso di rughe che diventano progressivamente più profonde.

La maggiore secchezza cutanea può favorire la comparsa di irritazioni e arrossamenti cutanei. La pelle è più sensibile al caldo e al freddo. Può frequentemente comparire sensazione di prurito e bruciore (verosimilmente in relazione alle alterazioni ormonali che accompagnano questa età).

La pelle è più delicata e alcuni prodotti cosmetici, che potevano essere usati negli anni precedenti senza problemi, diventano ‘aggressivi’ e non più adatti.

Le alterazioni che avevano cominciato ad osservarsi nel precedente decennio, se non opportunamente e preventivamente trattate, diventano maggiormente evidenti. Il ritmo cellulare è ulteriormente rallentato e le manifestazioni del danno cellulare (soprattutto i segni del foto-invecchiamento: macchie brune, rughe, perdita di tono cutaneo, di luminosità e di idratazione) riparano più lentamente e gradualmente si strutturano nella pelle.

La morfologia del volto comincia a modificarsi a causa delle alterazioni cutanee e della perdita progressiva del grasso sottocutaneo. I cambiamenti ormonali, soprattutto la minore secrezione di estrogeni, causando perdita di osso dello scheletro facciale, contribuiscono significativamente a modificare la struttura del viso.

Le modificazioni delle strutture sottocutanee del volto (osso e grasso) inevitabilmente partecipano anche alle modificazioni dell’aspetto della pelle: essa apparirà infatti meno tesa, più lassa e maggiormente solcata da rughe.

ALCUNE TIPICHE MODALITA’ DI COMUNICAZIONE Come il paziente tipicamente introduce il suo colloquio con il chirurgo plasti...
31/10/2020

ALCUNE TIPICHE MODALITA’ DI COMUNICAZIONE

Come il paziente tipicamente introduce il suo colloquio con il chirurgo plastico?

La sua comunicazione è spesso caratterizzata da due elementi:

1. riferisce il problema (talvolta in maniera molto sommaria),

2. e focalizza la sua attenzione quasi esclusivamente sulla soluzione chirurgica.

Sono elementi che appaiono ovvi e quasi inevitabili. Eppure, proprio questi elementi aprono il nostro discorso ad alcune doverose riflessioni.

Un chirurgo plastico sa bene che molti pazienti non prediligono parlare troppo del loro problema morfologico. Talora solo il parlarne al chirurgo desta in loro un vivo disagio.

La letteratura scientifica internazionale ha molto approfondito lo studio sulle modalità con cui Il paziente solitamente si confronta con il chirurgo plastico. Esse sono schematicamente riassumibili in alcuni comportamenti tipici:

a. il paziente è molto spesso proiettato solo al risultato,
b. rivela generalmente una scarsa attitudine all’analisi attenta del problema morfologico,
c. dimostra uno scarso interesse per le motivazioni che sono alla base della scelta di una tecnica chirurgica,
d. quasi sistematicamente non puntualizza la propria attenzione sui rischi e sulle complicanze.

È pertanto necessario che sia il chirurgo plastico a condurre il colloquio in maniera coerente ai reali bisogni e alla salvaguardia del benessere del paziente

È fondamentale comprendere che la prima visita è parte essenziale di un progetto operatorio efficace. Essa non può svolgersi in maniera casuale e senza riferimento ad un preciso criterio di metodo.

Nei prossimi scritti, descriverò gli elementi chiave per condurre la prima visita (e le visite successive al primo incontro) secondo modalità corrette e proficue.

LA PELLE A 30 ANNIA trent'anni, il tono cutaneo è meno uniforme. Sul viso possono comparire fini dilatazioni capillari e...
31/10/2020

LA PELLE A 30 ANNI

A trent'anni, il tono cutaneo è meno uniforme.
Sul viso possono comparire fini dilatazioni capillari e alcune macchie pigmentarie.
In genere sono gli anni in cui lo stile di vita del decennio precedente inizia a manifestare i suoi effetti.
Tipico dei trent’anni è la comparsa di melasma, una iperpigmentazione a chiazze marroni che si manifesta sulla fronte, sulle guance e sul mento. Di solito, questa condizione è il risultato dell'esposizione al sole, ma compare molto spesso nelle donne in gravidanza o a seguito di terapia anticoncezionale.
A trent’anni il turnover cellulare (tempo entro il quale le cellule cutanee si rinnovano) rallenta molto rispetto ai 20 anni (28-35 giorni a 30 anni contro i 14 giorni a 20 anni). Questo significa che le cellule morte si accumulano più facilmente sulla superficie cutanea riducendone il grado di idratazione e luminosità.
Con la riduzione del turnover cellulare, la pelle ripara più lentamente e la perdita di collagene ed elastina (proteine che donano alla pelle elasticità, tono e compattezza) progressivamente aumenta; il contenuto di acido ialuronico che è la molecola che conferisce turgore e idratazione alla pelle progressivamente si riduce.
Cominciano a comparire alcune rughe sulla fronte. Diventano più evidenti pieghe cutanee ai lati degli occhi e i solchi naso-labiali (“le linee del sorriso”, sono le pieghe che dall’ala nasale si portano ai lati della bocca).
Modificazioni ormonali, soprattutto degli estrogeni, segnano l’inizio di una lenta e graduale perdita di volume e di massa ossea delle strutture craniche, degli zigomi e della mandibola.

COME NASCE UN EFFICACE PROGETTO OPERATORIOÈ importante, innanzitutto, porsi questa domanda: “Un intervento chirurgico si...
17/10/2020

COME NASCE UN EFFICACE PROGETTO OPERATORIO

È importante, innanzitutto, porsi questa domanda: “Un intervento chirurgico si esegue sulla base di una idea estemporanea ed istintiva o nasce da una progettazione attenta e meticolosa?”

Come si progetta un intervento chirurgico? Quali sono le fasi e i momenti essenziali da rispettare per avere il maggiore controllo possibile sul risultato chirurgico finale? Quali le attenzioni per limitare le insoddisfazioni e gli insuccessi operatori?

A partire da questa breve comunicazione, presenterò, periodicamente, una serie di scritti relativi ai momenti cruciali della pianificazione di un intervento di chirurgia plastica: dalla prima visita del paziente alla decisione di intraprendere l’intervento, alla sua programmazione e preparazione.

Mi sta molto cuore sin d’ora sottolineare un aspetto fondamentale, in grado di determinare in maniera decisiva il successo o l’insuccesso di un intervento chirurgico: la fase preoperatoria.

Mai banalizzare e semplificare questa fase! Questo momento riveste un’importanza tale da determinare, da solo, il destino ultimo di un intervento. La preparazione preoperatoria è la chiave di ogni soddisfazione o, al contrario, dell’insoddisfazione e della frustrazione del paziente e del chirurgo.

Vi prego di fare memoria di questa massima:
“Un intervento di chirurgia plastica non si esegue in sala operatoria, ma molto prima di entrarvi!”

Indirizzo

Viale MUGELLO, 4
Milan
20137

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