FALQUI da più di mezzo secolo “BASTA LA PAROLA”
La Falqui nasce a Milano nel 1938. Fu fondata da un coraggioso Farmacista, il Dottor Pasquale Falqui. Fu lui l’artefice e l’inventore del famoso confetto lassativo Falqui, che aveva come composizione la stessa usata per i lassativi da decenni ma, inedita era la forma del prodotto: un confetto solido, non da deglutire, ma da masticare e succhiare come
una caramella. E inedita, per quei tempi, fu l’intuizione di commercializzare il prodotto, facendo leva massicciamente su quella che allora si chiamava la “reclame”. All’inizio fu un successo geograficamente limitato a Milano e Lombardia ma già nel 1939, un anno dopo il debutto, il venduto ammontava a 100 mila confetti. Venne poi la guerra e i bilanci si fecero precari, ma poi venne la pace e la voglia di ricominciare con sempre più entusiasmo e, proprio subito il dopoguerra nasce il primo grande stabilimento Falqui ad Affori, alla periferia di Milano. La Falqui nel suo passaggio da Azienda artigianale ad Azienda industriale, produceva circa 4 milioni di confetti. Come aveva capito lo strumento della comunicazione a mezzo stampa, Pasquale Falqui intuì che il piccolo schermo avrebbe funzionato da moltiplicatore del mercato e dei consumi in quell’Italia ormai quasi miracolata da un embrionale benessere. Fu tra i primi a credere nel messaggio televisivo, a quel “Carosello” che, ogni sera, accompagnava la cena degli Italiani, entrava nelle loro case, li teneva ancorati al tinello in attesa di “Lascia o Raddoppia?”. Quel “Basta la parola”, inventato dal famoso cabarettista Marcello Marchesi e, affidato alla bonaria “maschera” di Tino Scotti fu un incredibile propellente alle vendite. Un anno dopo la prima campagna televisiva nel 1958 il venduto toccava i 22 milioni di confetti. E così camminando e fatturando si andavano a creare risorse da investire per lo studio di nuovi prodotti farmaceutici da affiancare all’ormai famoso Confetto Falqui. Nacque anche la mitica pallina Zigulì; una caramella deliziosa confezionata in blister che ne garantiva l’integrità e a base di frutta senza coloranti né conservanti. A garanzia della serietà e della bontà del Prodotto fu subito e sempre venduta solo in Farmacia. Di vittoria in vittoria la storia della Falqui andava avvicinandosi al mezzo secolo, senza problemi. Era un’Azienda a conduzione strettamente familiare, solida di bilanci e di presenza capillare in Farmacia. La florida salute dell’Azienda aveva creato appetiti d’acquisto in un settore imprenditoriale che, intanto, aveva subito grosse mutazioni, con un accentramento in pochi gruppi delle Industrie Farmaceutiche grandi e piccole. La dimensione familiare della Falqui era un’anomalia in tempi di managerialità, di necessità di sempre più grossi investimenti per far fronte alla concorrenza dei colossi multinazionali. Per quest’unico tallone d’Achille, la famiglia Falqui, nel 1985 ha deciso di cedere l’Azienda ad una Finanziaria Italiana, già attiva nel settore Farmaceutico. Il passaggio di proprietà ha una precisa strategia: consolidare per espandersi; creare e non solo commerciare, limitandosi ad amministrare un facile fatturato e un marchio di prestigio. Oggi Falqui è più che mai sul mercato con prodotti rinnovati e innovativi. Anche la famosa linea Zigulì si è arricchita di una linea di integratori multivitaminici e di una nuovissima linea di caramelle senza zuccheri, le ZiguLight, sempre sotto il marchio di sicurezza e integrità quale è Zigulì. Nonostante l’avvento di numerose industrie farmaceutiche straniere che hanno invaso e “disturbato” il mercato Italiano, Falqui va avanti e si consolida sempre di più anche grazie ai consumatori che, ancora oggi, ripongono fiducia e sicurezza nel famoso marchio. Il programma Aziendale è consolidare tutti i suoi prodotti, le sue linee e una serietà di immagine e di marchio che continua da più di mezzo secolo, nel rispetto e al servizio del consumatore.