
28/07/2025
Alcune cose nascono nella pausa
Tanti di noi sono cresciuti con l’idea che si dovesse imparare in modo lineare, graduale, senza interruzioni. Papà mi ripeteva «Le nozioni e le azioni vanno impilate strette, mattone su mattone» e nonostante gli anni e la distanza dai genitori, questa frase ancora oggi, ogni tanto, mi risuona in testa
Ma la vita insegna a respirare.
Uno dei modi per respirare l’ho scoperto osservando il sistema delle epoche nella scuola Waldorf di mio figlio.«Perché non distribuire l’apprendimento in modo uniforme, come fanno tutti?» chiedevo, cresciuta sui “mattoni” di papà. Mi hanno risposto che il senso sta proprio nella pausa: non in un arresto vuoto, ma in un passaggio ad altro. Per alcune settimane i bambini si immergono completamente in una materia, poi passano a un’altra del tutto diversa per lo stesso periodo. Ed è proprio quella pausa che permette alle nuove conoscenze di ordinarsi e di crescere più in profondità, invece di farsi strada a fatica tra i “mattoni” impilati troppo stretti.
Le idee migliori arrivano spesso durante le vacanze, i fine settimana o altri momenti di stacco. Alcune persone sagge se li concedono apposta, sapendo che porteranno nuove idee; con persone come me, invece, capitano da soli – inaspettati, ma sempre al momento giusto.
Ora eccomi qui: seduta a pianificare l’anno a ve**re — tra blog da riavviare, dopo anni di pausa, e incontri dal vivo — perché finalmente abbiano una casa 《Casa Ucraina a Milano》.
E ovviamente, una casa deve avere ordine (solo non ditelo a mio marito 😉).
Apro il calendario e inizio a pianificare, pezzo dopo pezzo, ogni secondo venerdì incontri sulla psicosomatica della sessualità, delle relazioni, delle emozioni e delle gerarchie. Immagino che tutto scorra in una sequenza lineare, evento dopo evento. Ma quando apro gli archivi, trovo un merletto di temi che mio marito ed io abbiamo intrecciato in oltre quindici anni: alcuni proseguono naturalmente, altri, mentre certi, anche se scritti più tardi, oggi mi sembrano proprio i punti da cui ha senso partire.
Vorrei condividere tutto con chi ci sarà: seguire i fili, mostrare i nessi causali, raccontare i dettagli dal vivo e online – senza perdere nulla, ma anche senza sommergere fino a togliere il respiro
Il cervello è fatto in modo sorprendente: comincia a raggruppare tutto da solo. L’occhio si sofferma sui titoli di vecchie lezioni, presentazioni e webinar, le mani quasi per conto loro mettono insieme i temi in cicli – non sempre fitti, a volte con pause tra un mese e l’altro, ma sempre con un filo interno che li lega. Io, con il mio ADHD, vengo travolta da un’ondata di dopamina, ma da un angolino della mente che non si è lasciato annegare nella felicità sento: «Guardalo con lucidità. Quell’ondata porterà davvero chi ascolta nella direzione giusta o finirà per sommergerli?
Chiamo in soccorso GPT: pensavo di cavarmela con un po’ di rame… e invece mi è uscito un colpo d’oro: «Sai che questo approccio ricorda l’architettura dei giardini giapponesi, con i sentieri che portano in nuove zone ma danno sempre la sensazione di trovarsi nello stesso spazio? È molto simile al concetto di 間 (MA) – lo spazio tra eventi, parole, persone. Un vuoto che dà significato.»
Ricordate la lettera M emersa recentemente durante le costellazioni (ne ho parlato sul blog)? È ricomparsa, questa volta in forma di “MA” — pausa nello spazio.
Con questo tutto è andato al suo posto anche per la pagina: non servirà più un piano rigido – i temi nasceranno spontaneamente. E ogni nuova pubblicazione troverà subito la sua “casa”, apparendo direttamente nella sezione del ciclo a cui appartiene. Così chi seguirà la pagina potrà entrare subito in quel filo di storie e incontri, senza doversi orientare tra post sparsi qua e là.
Vi aspetto ai primi incontri dei cicli 間 – che, tra l’altro, significa letteralmente “la luce che passa attraverso la porta”. I primi annunci arriveranno presto, ma la sera del 5 settembre lasciatela libera già da ora.
Chi è in zona Milano potrà partecipare agli incontri, mentre chi è lontano troverà comunque spunti interessanti da leggere
Nel frattempo restiamo in una pausa estiva – piena di riflessioni sull’“anno” passato (da settembre a maggio), di respiro, di sistematizzazione e di progetti per quello nuovo. Qualcosa di tutto questo germoglierà qui sotto forma di storie e osservazioni. Chi vuole potrà raccoglierli.