07/10/2021
Opera di Karin Andersen,
che la racconta così:
“L’infanzia è davvero quel periodo in cui bisogna diffidare dello straniero e del diverso, come ci suggerisce la fiaba di Cappuccetto Rosso? Pur nel massimo rispetto del suo archetipico valore storico-letterario mi chiedo se la sua morale, soprattutto in epoca contemporanea, non stia stretta alla psiche dei bambini. L’infanzia è un momento in cui certamente esistono molte paure, ma d’altra parte è anche caratterizzata da una specifica predisposizione a esplorare le alterità sconosciute, a interagirvi e a ibridarsi con esse. È questa una delle più importanti risorse dei bambini, un’apertura al mondo senza preconcetti, la cui dimenticanza o rimozione in età adulta produce disagio sociale e psicologico. Pertanto ho immaginato un Cappuccetto Rosso che interpreta l’incontro col lupo in termini diversi: come opportunità di conoscenza, come esercizio di assimilazione del diverso, come sperimento empatico, come cura contro la prevedibilità di certe narrazioni della cultura dominante”.
Giornata Nazionale della Psicologia 2021
Ordine degli Psicologi della Lombardia
Il contributo dell'arte e della psicologia
in età evolutiva.