L'architettura del corpo

L'architettura del corpo 🧑‍🦳 massoterapista MCB
🧿 operatrice e insegnante shiatsu, MTC
🫶 linfodrenaggio e cicatrici Massaggio rilassante e decontratturante della schiena.

Massoterapia: massaggio decontratturante, miofasciale e connettivale, sportivo. Shiatsu, shiatsu in gravidanza e per problemi ginecologici, uso della moxa in gravidanza e per infiammazioni acute. Massaggio drenante/anticellulite, post operatorio: linfodrenaggio manuale secondo Vodder, trattamento delle cicatrici e delle aderenze. Massaggio californiano, riflessologia plantare. Conoscenza e uso dei Fiori di Bach e degli oli essenziali seconda la tradizione taoista come coadiuvanti nei trattamenti manuali.

Linfodrenaggio in gravidanza.Affidarsi a mani esperte in questo periodo della vita così denso e vitale è un dono che ogn...
19/10/2025

Linfodrenaggio in gravidanza.
Affidarsi a mani esperte in questo periodo della vita così denso e vitale è un dono che ogni donna dovrebbe permettersi.

L’ANIMA NASCOSTA(Dello psoas) Nascosto, profondo e invisibile agli occhi, vive lo psoas, il muscolo che non mostra mai i...
16/09/2025

L’ANIMA NASCOSTA
(Dello psoas)

Nascosto, profondo e invisibile agli occhi, vive lo psoas, il muscolo che non mostra mai il suo volto.

Non lo vedi, lui non lo sfiori, eppure regge il tuo passo, sorregge la tua postura, compartecipa al tuo respiro.

È il ponte tra la colonna e le gambe, pensiero e cammino.
Il suo corpo è una radice interiore,
radicata nel bacino e aggrappata alla zona bassa della tua spina dorsale un’ancora che ti trattiene e insieme ti spinge in avanti.

Lo chiamano il muscolo dell’anima.
Perché lì, nel suo buio silenzioso, si depositano le paure, i traumi, le corse interrotte, le fughe mancate, i desideri sospesi.

Ogni contrattura è un grido che muore prima della gola, ogni rilascio è un pianto che si scioglie in calde lacrime salate.

Lo psoas è puro istinto che si irrigidisce quando sei in allerta,
si allunga quando ti apri alla fiducia, quando sei al sicuro, quando fai l’amore e ti senti al tuo posto.

È il custode della tua sopravvivenza, il primo a contrarsi se percepisci un pericolo e l’ultimo a rilassarsi quando finalmente ti arrendi alla pace.

Lui non giudica, non sta lì a farsi domande, ma ricorda.

È un archivio vivente delle paure ataviche, delle memorie prenatali, di antiche posture dell’animale che eri.

Diario degli avi.

Quando lo ascolti, quando lo liberi,
è come aprire una finestra sul tuo cuore profondo.
Il respiro scende, la schiena si raddrizza e la vita può fluire di nuovo.

Perché lo psoas, oltre ad essere un muscolo, è un rito di passaggio tra il movimento e l’emozione, tra il corpo e lo spirito, l’idea che si fa concreata.

Agita

L’unione tra l’uomo e la sua anima nascosta.
La sua sposa interiore.

Un testimone silenzioso che attende solo di essere riconosciuto, per restituirti il coraggio del tuo cammino, per darti l’amore dovuto.

Grazie Catanzaro

26/06/2025
La Ferita del TraditoSegmento toracico dorsale – PsicoPunto sull’Intestino TenueNascosta tra le trame muscolari della sc...
09/05/2025

La Ferita del Tradito

Segmento toracico dorsale – PsicoPunto sull’Intestino Tenue

Nascosta tra le trame muscolari della scapola, questa zona custodisce una delle memorie emotive più potenti e difficili da affrontare: la ferita del tradimento.
È qui, nel segmento toracico dorsale, che il corpo racconta ciò che le parole spesso non riescono a esprimere.

Il meridiano dell’Intestino Tenue che attraversa quest’area ha una funzione precisa: separare il puro dall’impuro.
E a livello psicosomatico, questa funzione assume una valenza più profonda: discernere ciò che è stato sincero da ciò che ha ferito, ciò che ci ha elevato da ciò che ci ha spezzati.

Quando sentiamo di essere stati traditi — da un partner, un amico, un familiare o perfino da noi stessi — la scapola diventa simbolo di un peso invisibile.
Le tensioni si accumulano e il corpo trattiene, proprio lì, quell’energia stagnante che non siamo riusciti a lasciar andare.

Massaggiare o lavorare su questo PsicoPunto non è solo un’azione meccanica: è un atto di liberazione. È come dire al corpo: “Ora riconosco la mia ferita. E sono pronto a scioglierla.

IL DIAFRAMMA: IL MUSCOLO CHE TI STA NASCONDENDO LA VERITÀHai mai pensato che il dolore che senti non venga da dove lo se...
07/05/2025

IL DIAFRAMMA: IL MUSCOLO CHE TI STA NASCONDENDO LA VERITÀ

Hai mai pensato che il dolore che senti non venga da dove lo senti?

Hai mai avuto:

- un dolore alla spalla che non passa con nessuna terapia?

- una cervicale che ti sveglia ogni mattina?

- un senso di oppressione al petto, ma gli esami dicono che è tutto a posto?

- una digestione lenta, gonfia, instabile?

- un mal di schiena cronico che non ha una causa precisa?

Allora ti do una notizia.
Il tuo diaframma potrebbe averti fregato. Per anni. In silenzio.

Il diaframma è come un hacker nel tuo sistema!

Non lo vedi.
Non lo senti lavorare.
Ma controlla tutto.

È il tuo muscolo della respirazione, certo.
Ma anche il tuo stabilizzatore posturale, il modulatore del dolore, l’interruttore dello stress, l’equilibrista tra la vita digestiva, emotiva e motoria.

Se si blocca, può fare danni ovunque.
Ma nessuno ti ha mai detto che il problema potesse essere lì.

È la grande bugia della localizzazione del dolore..

Il tuo corpo è un genio, ma non è preciso.
Se il diaframma soffre, la tua spalla brucia.
Se è contratto, il tuo collo si irrigidisce.
Se lavora troppo, il tuo sistema nervoso resta in allerta continua.

Hai dolore alla spalla? Forse è il diaframma.
Hai il collo di marmo? Forse è il diaframma.
Ti senti sempre sotto pressione, anche se è tutto tranquillo? Forse è lui.

Una domanda sola: il tuo diaframma è libero o prigioniero?

Fai questo test in 60 secondi:

- Respiri più con il petto che con l’addome?
- Ti senti gonfio anche dopo un pasto leggero?
- Ti rilassa sbadigliare, fumare o sospirare profondamente?
- Hai dolori “misteriosi” alla schiena o alla spalla?
- Ti svegli già teso, anche dopo una notte intera?

Se hai risposto sì anche solo a 2 di queste domande.. il tuo diaframma non è libero.

E se non è libero lui, non sei libero tu. Immaginalo come un superpotere nascosto che nessuno ti ha mai spiegato.

Respirare bene non è solo una questione di ossigeno. È un reset del sistema nervoso, un riequilibrio posturale, un gesto curativo.

Un diaframma bloccato ti fa digerire male, ti destabilizza la colonna, ti costringe a compensare con altri muscoli, ti fa credere che tu abbia problemi che non hai.

IL DIAFRAMMA: IL MUSCOLO CHE TI STA NASCONDENDO LA VERITÀHai mai pensato che il dolore che senti non venga da dove lo se...
07/05/2025

IL DIAFRAMMA:
IL MUSCOLO CHE TI STA NASCONDENDO LA VERITÀ

Hai mai pensato che il dolore che senti non venga da dove lo senti?

- un dolore alla spalla che non passa con nessuna terapia?

- una cervicale che ti sveglia ogni mattina?

- un senso di oppressione al petto, ma gli esami dicono che è tutto a posto?

- una digestione lenta, gonfia, instabile?

- un mal di schiena cronico che non ha una causa precisa?

Allora ti do una notizia.
Potrebbe essere il tuo diaframma, che per anni in silenzio ti ha creato problemi.

Il diaframma è come un hacker nel tuo sistema!

Non lo vedi.
Non lo senti lavorare.
Ma controlla tutto.

È il tuo muscolo della respirazione, certo.
Ma anche il tuo stabilizzatore posturale, il modulatore del dolore, l’interruttore dello stress, l’equilibrista tra la vita digestiva, emotiva e motoria.

Se si blocca, può fare danni ovunque.
Ma nessuno ti ha mai detto che il problema potesse essere lì.

È la grande bugia della localizzazione del dolore..

Il tuo corpo è un genio, ma non è preciso.
Se il diaframma soffre, la tua spalla brucia.
Se è contratto, il tuo collo si irrigidisce.
Se lavora troppo, il tuo sistema nervoso resta in allerta continua.

Hai dolore alla spalla? Forse è il diaframma.
Hai il collo di marmo? Forse è il diaframma.
Ti senti sempre sotto pressione, anche se è tutto tranquillo? Forse è lui.

Una domanda sola: il tuo diaframma è libero o prigioniero?

Fai questo test in 60 secondi:

- Respiri più con il petto che con l’addome?
- Ti senti gonfio anche dopo un pasto leggero?
- Ti rilassa sbadigliare, fumare o sospirare profondamente?
- Hai dolori “misteriosi” alla schiena o alla spalla?
- Ti svegli già teso, anche dopo una notte intera?

Se hai risposto sì anche solo a 2 di queste domande.. il tuo diaframma non è libero.

E se non è libero lui, non sei libero tu. Immaginalo come un superpotere nascosto che nessuno ti ha mai spiegato.

Respirare bene non è solo una questione di ossigeno. È un reset del sistema nervoso, un riequilibrio posturale, un gesto curativo.

Un diaframma bloccato ti fa digerire male, ti destabilizza la colonna, ti costringe a compensare con altri muscoli, ti fa credere che tu abbia problemi che non hai.

Un diaframma libero, invece ti allinea, ti calma, ti restituisce potere.

La verità è questa: la tua salute non inizia da un farmaco, ma da un respiro.

Vuoi sapere qual è il gesto che accomuna:

- i neonati che dormono profondamente,
- gli atleti che si muovono con efficienza,
- i cantanti che vibrano d’anima,
- i monaci che meditano senza ansia?

La respirazione diaframmatica.

E sai chi lo fa anche senza volerlo? Il fumatore.
Ma non è la nicotina che lo calma. È il gesto profondo di inspirare ed espirare lentamente.
È il diaframma che, per un attimo, torna a fare il suo mestiere.

Wow, bello! Ma.. Come liberarlo? Non servono miracoli. Serve consapevolezza.

Ecco da dove puoi partire.

Respira da sdraiato. Una mano sul petto, una sull’addome. Quella sull’addome deve muoversi. L’altra no.

Allunga la tua gabbia toracica ogni giorno.
Il diaframma ha bisogno di spazio.

Trattalo con rispetto. Con il tocco, con la voce, con la postura.

Fatti valutare da chi sa davvero ascoltare il respiro.

È il muscolo che ti cambia la vita e anche quello che nessuno ti guarda.

Non è glamour.
Non lo alleni in palestra.
Non lo vedi allo specchio.
Ma è il centro gravitazionale della tua salute.

Se ti senti fuori asse, bloccato, contratto, stanco.
Non cercare sempre fuori. Guarda dentro.
E ascolta il tuo diaframma.

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

Inizio la giornata con una coppettazione a una donna di 65 anni con una schiena dolorante e rigida, provata dal peso dei...
23/04/2025

Inizio la giornata con una coppettazione a una donna di 65 anni con una schiena dolorante e rigida, provata dal peso dei dolori della vita.
La ricevente dichiara di trovare molto sollievo dal trattamento con le coppette e di giovarne per settimane senza dolori.
Prima e dopo la coppettazione la tratto con un massaggio fasciale e la digitopressione di alcuni punti di agopuntura.

Canale principale o meridiano di intestino tenue, piccolo intestino.Il meridiano del Piccolo Intestino  è composto da di...
07/02/2025

Canale principale o meridiano di intestino tenue, piccolo intestino.

Il meridiano del Piccolo Intestino è composto da diciannove punti principali.
Il percorso esterno inizia all'angolo ungueale interno del quinto dito della mano, risale lungo il bordo mediale del dito e della mano, e prosegue lungo il lato postero-mediale dell'avambraccio.
A livello del gomito, attraversa la doccia del nervo ulnare, continuando poi lungo la regione postero-mediale del braccio fino a raggiungere la plica ascellare posteriore.
Da qui, risale fino alla faccia posteriore dell'articolazione scapolo-omerale, scendendo successivamente per raggiungere il centro della fossa sottospinosa della scapola.

Il meridiano prosegue salendo al di sopra della spina della scapola e si medializza verso la radice della stessa.
Da qui, si verticalizza fino alla base del collo e si dirige anteriormente per poi ridiscendere nella fossa sopraclavicolare.
Successivamente, risale lungo la superficie laterale del collo fino all'altezza del lobo dell'orecchio e, passando posteriormente alla branca montante della mandibola, si dirige anteriormente allo zigomo.
A questo punto, il meridiano si divide in due rami: il primo raggiunge l'angolo interno dell'occhio all'agopunto Jingming (vescica biliare 1), mentre il secondo procede posteriormente fino a raggiungere il trago, per poi penetrare all'interno dell'orecchio.

Il percorso interno del meridiano inizia nella fossa sopraclavicolare, penetra nel torace, attraversa il Cuore, poi il diaframma, raggiunge lo Stomaco e termina nell'intestino tenue. Da questo punto, un ramo secondario discende lungo la coscia e la gamba per emergere all'agopunto Xiajuxu (stomaco 39).

📕 Tratto dal libro “Manuale pratico di agopuntura. La medicina tradizionale cinese per tutti”, Edizioni LSWR

Trattare questo meridiano significa aiutare la persona a separare il puro dall'impuro, il torbido dal limpido.
La stimolazione dei punti aiuta a liberare tensioni a livello lombare, ma soprattutto a livello cervicale.
Quindi ottimo per torcicollo o cervicalgia.

Indirizzo

Via Giuseppe Giacosa 31
Milan
20127

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