22/01/2025
Schermi verticali e approccio alla vita.
Orizzontalità e verticalità non sono banalmente orientamenti spaziali, ma metafore profonde delle dinamiche umane, che influenzano il nostro modo di vivere, pensare e percepire noi stessi nel mondo.
Questo articolo introduce all'argomento con un tema attualissimo. Ma la riflessione va approfondita.
Jader Tolja, medico, psicoterapeuta e ricercatore, ha approfondito il rapporto dell'uomo con l'orizzontalità e la verticalità. Secondo Tolja, questi due orientamenti spaziali non sono solo posture fisiche, ma rappresentano profondamente stati psicologici, emotivi e culturali.
L'orizzontalità nella nostra vita più profonda è riposo, sonno e contatto con la terra. È la posizione in cui l'uomo si rigenera e si connette con le sue radici. Favorisce un ritorno verso sé stessi, stimolando uno stato di riflessione o di rilassamento. Orientamento che richiama l'idea di "lasciarsi andare" e di essere in armonia con il flusso naturale delle cose.
La verticalità richiama la posizione eretta che ci distingue dagli altri animali. È associata all'azione, alla vigilanza e all'interazione con il mondo. Abbiamo espanso la nostra visione, sia in senso fisico (vedere più lontano) che simbolico (aspirare a obiettivi più alti).
Verticalità implica equilibrio e controllo, qualità che si riflettono nella capacità di affrontare il mondo esterno e le sfide della vita. È la posizione della libertà e della consapevolezza.
Per analogia e in senso profondo possiamo immaginare e sperimentare che: un eccesso di verticalità lo viviamo come tensione, iperattivazione e perdita di contatto con le emozioni profonde. Un eccesso di orizzontalità come passività, mancanza di motivazione e disconnessione dal mondo esterno.
L'equilibrio dinamico tra queste 'posture' determina la nostra salute e come viviamo il mondo.
Viviamo in città verticali e ci fa stare bene guardare un panorama.
Viviamo una società sempre più individualista e atomizzata e ci fa stare bene (da esseri sociali quali siamo) fare comunità e stare in relazione con gli altri.
La cultura occidentale tende a privilegiare la verticalità, associandola al successo, alla produttività e al controllo. Teniamone conto per il nostro benessere emotivo e psicofisico.
Gli uomini per secoli hanno realizzato la loro arte in formato orizzontale. Lo smartphone e i social hanno cambiato la prospettiva da 16:9 a 9:16 e cambiato il linguaggio.