Il Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta - CISOM viene fondato ufficialmente il 24 giugno 1970 quale Corpo di volontariato ad ordinamento civile dell'Associazione dei cavalieri italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta (A.C.I.S.M.O.M.). L'istituzione venne sancita in occasione dell'approvazione del suo regolamento, con decreto magistrale n. 502/9860, a firma del Gran Maestro fra' Angelo de Mojana di Cologna.
In quegli anni, i giovani del nascente CISOM intervennero quali soccorritori in occasione di gravi calamità: nella valle del Belice poi in Friuli, in Kenia dove fu aperto un piccolo ospedale maternità, fino al terremoto dell'Irpinia. Fu in quella disgrazia che l'enorme desiderio di collaborazione e l'entusiasmo di tanti portò a rendere operativa una struttura che era ancora solo predisposta ma che iniziò a vivere da quella bellissima esperienza di aiuto e conforto.
Nel 1980 a Monte Penice fu organizzato il primo Campo per portatori di Handicap che diede origine negli anni successivi al "CAMPO INTERNAZIONALE PER GIOVANI DISABILI" con la presenza di partecipanti provenienti da più di venti Paesi diversi.Nel 1991, per iniziativa del Gran Cancelliere Felice Catalano di Melilli, il Ministero della Protezione Civile riconobbe ufficialmente la presenza del CISOM come struttura di Protezione Civile per l'Italia del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Il 28 gennaio 1991 venne firmato dal Ministro per la Protezione Civile e dal Gran Cancelliere un accordo, pubblicato sulla G.U. n° 164 del 15/7/91, che stabilisce i ruoli che ognuna delle due parti assume nel campo della protezione civile.
Il CISOM, sin dalla sua nascita,ha sviluppato l'originaria vocazione medico-sanitaria ed implementato, a seguito della sottoscrizione di un accordo bilaterale in materia di assistenza in caso di gravi calamità (1991) tra il Sovrano Militare Ordine di Malta e la Repubblica Italiana, le proprie capacità logistiche e operative nei diversi settori di protezione civile.
In virtù del predetto accordo il Corpo è inserito nell'elenco centrale delle organizzazioni di Protezione Civile [2] di rilevanza nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile e partecipa alle attività della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile, istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 25 gennaio 2008.
Con Decreto n. 7226 del Sovrano Consiglio del SMOM del 1º ottobre 2011, il Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta viene trasformato in una fondazione ovvero un ente di diritto melitense con personalità giuridica pubblica riconosciuto dalla Repubblica Italiana come previsto dall'art. 8 dell'accordo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Sovrano Militare Ordine di Malta del 17 maggio 2012 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato italiano n. 9 dell'11 gennaio 2013 [3].
Attualmente il Corpo conta più di 90 gruppi locali e con i suoi oltre 5000 volontari è intervenuto in tutti i grandi eventi e le calamità in Italia: l'Anno santo del 1975, i terremoti del Belice (1968), del Friuli (1976), dell'Irpinia (1980), di Umbria e Marche (1997), il G7 di Napoli nel 1994, il giubileo del 2000 fino all'emergenza immigrazione a Lampedusa. Nelle ore seguenti al terremoto dell'Aquila del 2009 il Corpo intervenne con interventi di soccorso sanitario e ricerca dispersi con unità cinofile ed allestì le aree di accoglienza per la popolazione di Poggio di Roio e di San Felice d'Ocre, che avrebbe gestito fino alla chiusura. All'estero per il terremoto del 2010 ad Haiti. Nel 2012 è intervenuto fin dalle prime ore nelle zone dell'Emilia colpite dal terremoto, partecipando, con la collaborazione del Corpo militare dell'ACISMOM, alla fase emergenziale ed in seguito alla gestione del campo di Bomporto. Il 24 agosto 2016 è intervenuto dalle primissime ore nei soccorsi alla popolazione di Amatrice (RI) gestendo tutte le attività di soccorso messe in atto nel Palasport del paese, unica struttura rimasta agibile dopo il sisma. Tra gli interventi più significativi l'impiego di unità cinofile di ricerca sulle macerie, l'ospitalità per oltre 190 sfollati, la distribuzione di farmaci e di generi di prima necessità (cibo, acqua, abiti) anche nelle frazioni limitrofe rimaste isolate a bordo di moto fuoristrada, la gestione di un ambulatorio medico e della farmacia, il supporto alle squadre USAR impiegate sulle macerie, il supporto alle funzioni del Centro Operativo Comunale prima ed all'Amministrazione comunale poi[1].
Le collaborazioni con Forze ed Istituzioni a livello nazionale quali il Ministero dell’Interno, il Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, il Corpo Forestale dello Stato, la Guardia di Finanza, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, la Marina Militare italiana così come le Regioni e numerosi Enti Locali, offrono al Corpo ed ai suoi volontari la possibilità di svolgere importanti servizi e di accrescere le proprie competenze operative attraverso percorsi formativi, convenzioni e protocolli operativi.
Una rappresentanza dei volontari del CISOM, riconoscibili dai caratteristici baschi rossi, sfila annualmente nel settore riservato al Corpo militare dell'ACISMOM in occasione delle celebrazioni del 2 giugno per la festa della Repubblica Italiana.
Nel 2010 per la celebrazione del 40º anniversario della fondazione del Corpo sono stati emessi quattro francobolli per le poste magistrali del SMOM [4] stampati dall'Istituto Poligrafico Zecca dello Stato.
Il motto del Corpo è "Seduli in accurrendo, alacres in succurrendo" ("Tempestivi nell'accorrere, efficaci nel soccorrere").