Dott. Maurizio Nava

Dott. Maurizio Nava Dott. Maurizio Bruno Nava. Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva e Estetica.

30/07/2025

Effetti collaterali delle terapie oncologiche: come affrontarli e cosa funziona davvero.
– Episodio 270

💬 “Come posso affrontare la perdita di capelli, la nausea e la stanchezza durante le terapie oncologiche?”
È una delle domande che ricevo più spesso. In questo video della rubrica rispondo in modo diretto, spiegando cosa può aiutare davvero: dai caschetti refrigeranti agli antiemetici, fino al supporto psicologico in Breast Unit.

Non ci sono soluzioni magiche, ma percorsi costruiti con attenzione, ascolto e strategia.

🎥 Guardate il video completo e condividetelo se pensate possa essere utile.

Grazie.
A presto.

21/07/2025

AskMBN - 269: Rotonde o anatomiche? La verità sulle protesi mammarie.

Rotonde o anatomiche? La verità sulle protesi mammarie
Quando una paziente mi chiede quale forma di protesi scegliere, la risposta non si limita mai a “una è meglio dell’altra”.

La forma del seno che desideriamo – naturale, armonica, adatta al proprio corpo – dipende da molti fattori: struttura fisica, volume di partenza, obiettivo estetico. Le protesi a goccia (anatomiche) riproducono una forma più vicina a quella naturale, mentre le rotonde sono più adatte a seni già ben rappresentati.

Ma c’è molto di più: la scelta si basa su misure precise, prese insieme durante la visita, con un approccio condiviso e su misura.

Ne parlo in questo nuovo video per
Grazie.
A presto.

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10/07/2025

AskMBN - 268: Perché un tumore può diffondersi nel corpo?

Buongiorno a tutte
Una domanda che ricevo spesso è: “È vero che il tumore può diffondersi fino a colpire altri organi, come le ossa o i polmoni?”.

É importante capire cosa accade nel nostro corpo e perché oggi, nella maggior parte dei casi, riusciamo a gestire molto bene queste situazioni.

Vi spiego cosa significa quando parliamo di tumori “in situ” e “infiltranti”, e qual è il ruolo delle terapie adiuvanti nella lotta contro le cellule che possono sfuggire.

Grazie.
A presto.

26/06/2025

AskMBN - 267: Autopalpazione al seno: quando iniziare davvero? La risposta per le mamme (e le figlie).

👩‍👧‍👦 Quando una mamma mi chiede: “Dottore, mia figlia ha 14 anni. Deve iniziare a fare l’autopalpazione?”, rispondo con attenzione, senza creare inutili ansie.

📌 Nell’adolescenza non è necessario iniziare, salvo che la ragazza stessa noti qualcosa di insolito. Altrimenti, l’autopalpazione può essere introdotta dopo la maggiore età, e sempre con una corretta educazione da parte di uno specialista.

👁‍🗨 Osservare il proprio corpo è un primo passo importante. Ma il gesto dell’autopalpazione, se fatto male o troppo spesso, può generare confusione più che aiutare.

🗓️ Il mio consiglio? Una volta l’anno, con calma, segnatevelo sul calendario. Prendetevi 20 minuti e imparate a conoscervi.
Questo è autocontrollo. Questo è prendersi cura.

📺 Ne parlo qui, nel nuovo video

20/06/2025

AskMBN - 266: Contrattura capsulare e mastectomia: si può evitare?

Buongiorno a tutte
Una paziente mi ha chiesto:
“Dopo due interventi e una contrattura, mi chiedo: non si poteva fare tutto prima?”

In questo video provo a spiegare cosa succede quando, dopo una mastectomia e radioterapia, si sviluppa una contrattura capsulare attorno alla protesi.

Parliamo anche del ruolo del lipofilling, delle possibili cause del dolore alla spalla e di quando, clinicamente, non è possibile pianificare tutto da subito.

Ogni caso è diverso, ma capire bene cosa accade al proprio corpo dopo un intervento è il primo passo per affrontarlo con maggiore serenità.

Grazie.
A posto.

12/06/2025

AskMBN - 265: Lifting o protesi? Quando servono entrambi.

Sara mi chiede se l’intervento di lifting del seno (mastopessi) può essere combinato con una mastoplastica additiva.

La risposta è sì, ma è una scelta che si valuta insieme.
Durante la visita chiedo sempre alla paziente di alzare le braccia:
se il solco mammario non si vede, significa che la mammella lo copre e in quel caso il lifting è necessario.

Una volta stabilito questo punto, si decide se aggiungere una protesi. Se la paziente mi dice che il volume attuale, in reggiseno e senza push-up, le va bene, non è necessario alcun aumento.

Se invece desidera un seno più pieno, allora si può procedere anche con l’impianto.

Inserisco prima la protesi e poi rimodello la ghiandola sopra di essa. Il risultato dev’essere naturale, stabile e rispettoso delle caratteristiche del corpo.

Grazie.
A presto.

31/05/2025

AskMBN - 264: I rischi della Ricostruzione Mammaria

C'è una domanda un po' particolare, che non è così semplice risolverla in un semplice video: "Quali sono i rischi specifici della ricostruzione mammaria che dovrei conoscere? Ad esempio come viene gestito il rischio di infezione o di sanguinamento?"
Oggigiorno il rischio di infezione dovrebbe essere una cosa rarissima, vuoi per tutte le precauzioni che si usano in sala operatoria poi per le terapie che si fanno, pre e post operatorio.

Il sanguinamento, lo ripeto sempre, meglio stare mezz'ora in più in sala, fare una revisione di tutte le emostasi, eccetera...un sanguinamento può sempre succedere, fa parte di quelle complicanze di qualsiasi tecnica invasiva sull'organismo, che sia una mastectomia, che sia un appendicectomia che sia, faccio un esempio banale, un intramuscolo.

Sono tutte cose che abbiamo discusso più volte, ci sono nei video, ci sono nei podcast, lei può andare sul sito, ma giusto per avere un'informazione, sul sito maurizionava.it trova il podcast dedicato proprio alle complicanze di chirurgia ricostruttiva della mammella.

Grazie.
A presto.

24/05/2025

Grazie a chi ha reso possibile questo percorso.

La Fondazione G.Re.T.A. nasce per offrire informazione medica di qualità, orientata alle donne, e per formare una nuova generazione di chirurghi con approccio etico e aggiornato.

📌 Tumore della mammella, chirurgia ricostruttiva ed estetica, percorsi terapeutici: ogni tema viene affrontato con rigore e chiarezza, anche attraverso e la piattaforma NeverStopLearning.

🎗️ È possibile sostenere G.Re.T.A. con il 5x1000:
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Condividere il messaggio può davvero fare la differenza.

Grazie ancora.

14/05/2025

Buongiorno a tutte
condivido con molto piacere il video del Dott. Nicola Rocco, direttore scientifico della Fondazione G.Re.T.A.

Anche quest'anno Fondazione G.Re.T.A. - Group for Reconstructive and Therapeutic Advancements - ha bisogno di tutte voi!

Negli ultimi 10 anni la Fondazione ha supportato lo sviluppo delle carriere di numerosi giovani chirurghi oncoplastici della mammella provenienti da tutto il mondo, fornendo borse di studio e contribuendo a programmi di formazione dedicati presso rinomate Università ed Istituti di Ricerca in Europa e negli Stati Uniti.

Fondazione G.Re.T.A. è anche attiva nella ricerca scientifica nel campo del trattamento del cancro della mammella con particolare interesse allo sviluppo di nuove tecnologie e nuovi dispositivi per migliorare i risultati chirurgici e la vita di migliaia di donne affette da cancro della mammella in tutto il mondo grazie alla formazione della prossima generazione di chirurghi oncoplastici della mammella.

Aiutateci a continuare così!

Inserendo il codice fiscale della Fondazione nella vostra dichiarazione dei redditi potete devolvere il vostro 5X1000 e aiutarci nella nostra attività di educazione e informazione.

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Grazie.
A presto.

07/05/2025

AskMBN - 263: Dopo l’intervento al seno si perde la sensibilità? Ecco cosa sapere

Uno dei dubbi più comuni tra le donne che affrontano un intervento al seno, come una mastoplastica additiva, una mastopessi o una riduzione mammaria, riguarda la sensibilità del complesso areola-capezzolo. È normale perderla? È un effetto permanente? E se sì, si può prevenire?

Oggi per la nostra rubrica , rispondo alla domanda di Carla: "Buongiorno dott. Nava, è vero che, a seguito di un intervento di chirurgia estetica al seno, si può verificare una perdita di sensibilità nella zona trattata? Se sì, questa condizione è temporanea o permanente e come può essere gestita? Grazie, Carla".

Perché si può perdere sensibilità al capezzolo?
Durante un intervento al seno, soprattutto quando si interviene sul solco mammario o si effettuano spostamenti importanti del complesso areola-capezzolo, alcuni nervi sensitivi possono essere temporaneamente o definitivamente coinvolti. In particolare, il nervo perforante mediale centrale (ICAP) può essere reciso, influendo sulla sensibilità.

È una perdita permanente?
Non sempre. Il corpo umano ha una grande capacità di rigenerare i nervi e, nella maggior parte dei casi, la sensibilità si recupera nel tempo. I tempi variano: alcune pazienti la riacquisiscono dopo pochi mesi, altre dopo un anno. Tuttavia, nei casi di mastopessi o riduzione con sollevamenti superiori a 15 cm, il rischio di perdita permanente è più elevato.

È possibile ridurre il rischio?
Sì. Conoscere l’anatomia e pianificare con precisione le incisioni può ridurre il rischio di compromettere i nervi sensitivi. Ad esempio, optare per incisioni più laterali, quando possibile, può fare la differenza.

Grazie.
A presto.

Il 25 aprile è una data che ci ricorda il valore della libertà conquistata con il sacrificio, la dignità e il coraggio d...
25/04/2025

Il 25 aprile è una data che ci ricorda il valore della libertà conquistata con il sacrificio, la dignità e il coraggio di chi ha scelto da che parte stare.

Oggi, anche se in modo diverso, viviamo tempi di guerra: nei conflitti che infiammano l’Europa e il mondo, ma anche nei toni sempre più accesi del dibattito pubblico, nella crescente disumanizzazione dell’altro, nella paura che si fa strumento di controllo.

È in questo contesto che si insinua, spesso senza fare rumore, un'indifferenza all'altro in dose omeopatica: la riconosci nei piccoli gesti di esclusione, nelle parole che dividono, nella nostalgia di un ordine autoritario travestito da efficienza.

Difendere la libertà, oggi, significa scegliere ogni giorno il rispetto, la solidarietà e la responsabilità.

Buona Festa della Liberazione.

19/04/2025

AskMBN - 262: Guarigione Dal Tumore Al Seno: Facciamo Chiarezza

Buongiorno a tutte
Eccoci di nuovo insieme, è mio desiderio rispondere direttamente con un video alle domande che sono seguite a quel mio video sempre sulla guarigione del tumore alla mammella. Capisco che c'è perplessità e ognuno ha la sua storia, chiaramente una storia negativa a fronte di cinquanta storie positive ha molta più importanza perché è lì che dobbiamo andare a risolvere i problemi.

Però vorrei fare un excursus sulla storia naturale, quando ero giovane negli anni '70 ero ancora studente, ero entrato all'Istituto dei Tumori e seguivo alcuni studi. Si sperava di curare il 50-60% neanche dei tumori alla mammella.

Oggi parliamo del 90% cioè in questi cinquant'anni abbiamo avuto un miglioramento incredibile grazie alla diagnostica, agli screening, al miglioramento delle macchine della radioterapia, i tesla che misurano l'aggiornamento delle macchine è sempre più elevato e soprattutto i farmaci.

Abbiamo dei farmaci come gli anticorpi monoclonali, l'immunoterapia, una serie di farmaci che migliorano ormai quasi ogni anno. Però volevo dirvi proprio mentre sto parlando magari è nato e si scopre un nuovo farmaco e questo 10% diminuisce. Io magari non lo vedrò ma sono certo che i miei nipoti avranno la possibilità di vedere che non avremo più problemi di percentuale perché grazie ai trattamenti sconfiggeremo anche le ultime percentuali di questa malattia.

Per cui, per questo che ho questo approccio positivo, perché la scienza progredisce giorno dopo giorno.

Ne approfitto per dare i miei auguri a tutte voi, che possiate passare una serena e felice Pasqua con chi desiderate voi e di rivederci al più presto con le vostre domande. Per cui ricordatevi , qualsiasi domanda non c'è nessun problema, nel senso che anche la domanda più banale che può sembrare a voi, è molto importante invece che la discutiamo insieme, che aiuterà sicuramente altre donne.

Buona Pasqua a tutte.

A presto.

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Milan
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Sito Web

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Dott. Maurizio Bruno Nava

Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva e Estetica. Chirurgia generale - Oncologia. Professore a Contratto - Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica - Università degli Studi di Milano.

Svolge la propria attività presso La Casa di Cura La Madonnina a Milano.

Casa di Cura La Madonnina

Via Quadronno 29-31, 20122 Milano