Dott.ssa Maria Miriam Mazzarella Psicologa Psicoterapeuta Milano

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Dott.ssa Maria Miriam  Mazzarella   Psicologa Psicoterapeuta Milano Consultazione psicologica e colloqui clinici rivolti al riconoscimento del disagio psichico. Sostegn Consulenze e Colloqui psicologici individuali e di coppia.

08/02/2024

«Non si deve uscire dalla fragilità ma trovare degli strumenti per gestirla». Così Marco Mengoni, co-conduttore del Festival di Sanremo, in conferenza stampa all’Ariston in vista dell’apertura della kermesse stasera. «La fragilità è parte dell’essere umano - prosegue - e non dobbiamo rifiutare ma educandosi. Io con un aiuto di un’ora a settimana mi ci dedico con una terapeuta, e sono molto felice di giocare con questo. Giocare con tutti i miei pensieri. Il lavoro ovviamente lo fai tu, non la terapeuta. Il lavoro lo fai quando il tuo cervello va a riposare e mette in ordine e in riga tutti i tuoi pensieri. Ma non si deve rifiutare niente». 👉​ La cronaca in tempo reale della prima giornata di Sanremo 2024 sul sito del Corriere

31/01/2024
Oggi al palazzo del Quirinale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato al presidente del CNOP Davi...
27/04/2023

Oggi al palazzo del Quirinale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato al presidente del CNOP David Lazzari la medaglia d’oro al merito della Sanità per l’impegno della comunità professionale in occasione della pandemia Covid-19.

Oggi al palazzo del Quirinale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato al presidente del CNOP David Lazzari la medaglia d’oro al merito della…

Buona Pasqua 🐣
09/04/2023

Buona Pasqua 🐣

“ Ho imparato che prenderli sul serio non significa assecondarne i desideri ma coglierne i bisogni dentro una relazione ...
23/02/2023

“ Ho imparato che prenderli sul serio non significa assecondarne i desideri ma coglierne i bisogni dentro una relazione fatta di affetto e di calore.”

SUL SERIO

L’altro giorno ero al parco giochi con Pietro e Adele e osservavo gli adulti muoversi tra i bambini.

C’era un papà che giocava con il figlio, una mamma che consolava il piccolo appena cascato a terra, una coppia di genitori che guardava con occhi rapiti le evoluzioni dei suoi bimbi.

E poi c’ero io che, in mezzo a tutta questa vita, pensavo che una delle cose più importanti per costruire un legame autentico con i bambini è prenderli sul serio.

Prendere sul serio la loro paura di arrampicarsi sulla scaletta dello scivolo senza sminuirla.

Prendere sul serio il loro desiderio di essere guardati nonostante l’abbiamo già fatto mille volte.

Prendere sul serio il bacio sul ginocchio dolorante perché è un po’ meno doloroso se posso condividerlo con un adulto che sente il mio dolore.

Prendere sul serio anche le richieste assurde perché sono spesso dettate da esigenze reali ma invisibili ai nostri occhi da grandi.

Ho imparato, frequentandoli assiduamente, che è serissimo tutto ciò che riguarda i loro mille modi di giocare, le emozioni sproporzionate, i comportamenti esagerati, i pittoreschi modi di esprimersi e le stravaganti unicità.

Ho imparato che non sono "capricci" ma soltanto modi di stare al mondo senza possedere né saper usare alcuna mappa.

Ho imparato che prenderli sul serio non significa assecondarne i desideri ma coglierne i bisogni dentro una relazione fatta di affetto e di calore.

14/02/2023

"Ho passato un periodo molto cupo, durante il quale mi sono chiuso in me stesso.

Nel 2020, complice anche il lockdown che poi mi ha aiutato a ridisegnare le priorità, non uscivo più, non parlavo più con nessuno. Fino a quando, un po' troppo tardi, ho capito che non possiamo salvarci da soli e ho chiesto aiuto. Prima mi sembrava di essere l'unico a soffrire, poi ho capito che siamo tantissimi.
E ho anche fatto pace con me stesso.

Nei momenti di difficoltà veniamo incoraggiati ad essere forti, ma essere forti non è una scelta. Chiedere aiuto invece è qualcosa che solo noi possiamo decidere di fare ed è proprio questo che ci rende tutti Supereroi."

Mr Rain

14/02/2023

“Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita. Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire. Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni. Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza. Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza. Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento. La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla. C’erano moltissimi sentimenti, in apparenza, ma in fondo erano una cosa sola. Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro. Io lo chiamo amore. La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare."

Herman Hesse ( cit. Sull'amore)

“Mi sono chiesta che senso abbia ricordare e mi sono risposta che il suo valore sta soprattutto nella ricerca di quei co...
27/01/2023

“Mi sono chiesta che senso abbia ricordare e mi sono risposta che il suo valore sta soprattutto nella ricerca di quei comportamenti giusti che vanno perseguiti, lavorati, affinati. Siamo abituati ad ascoltare molte storie drammatiche, ed è giusto farlo, ma il mio intento non era rimarcare i personaggi negativi che nella storia di mia nonna hanno sicuramente giocato un ruolo centrale (…). Volevo centrare invece la mia storia sulla giustizia e l’empatia che si possono stimolare nelle nuove generazioni. ”

Chiara Segre

SippNet

“La SIPP è sorta con l'intento di mettere di nuovo al centro la cura nella psicoanalisi, capovolgendo il criterio di ana...
24/01/2023

“La SIPP è sorta con l'intento di mettere di nuovo al centro la cura nella psicoanalisi, capovolgendo il criterio di analizzabilità (quanto un paziente fosse adatto alla psicoanalisi) in favore di quello di trattabilità (come trattare con gli strumenti della psicoanalisi il malessere del paziente).”

Formazione, attività e ricerca clinica nella presa cura del disagio psichico.

Formazione e ricerca per risolvere ogni tipo di malessere esistenziale

23/01/2023

Vivere significa nascere ad ogni istante.
Erich Fromm

23/01/2023

"Non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di essere."
(Carl Gustav Jung)

Jung C.G. (1929). Problemi della Psicoterapia moderna. In  Opere. Torino Bollati Boringhieri, 1981
17/11/2022

Jung C.G. (1929). Problemi della Psicoterapia moderna. In Opere. Torino Bollati Boringhieri, 1981

16/05/2022

Da piccola passavo i pomeriggi più caldi d’estate in una stanza in penombra imparando ricamo e cucito.
Non c’erano i campi scuola, era ciò che aveva da offrire un paesino di 4.000 abitanti.

Le volontarie ci spiegavano che affinché il ricamo riesca bene c’è anche un “retro” della tela da curare.
Il disegno del retro è sempre assurdo e senza senso, ma è fondamentale per tenere insieme il tutto.
I nodi ci devono essere, è inevitabile: i fili iniziano e finiscono, ma si possono fissare con grazia, mentre i penzoloni si possono accomodare tra gli incroci.
È un lavoro all’apparenza inutile, ma necessario.

A cosa mi è servito il ricamo?
Beh, ad attaccare i bottoni…
a dare bene i punti di sutura (!!!)…
ma c’è di più.

Ogni giorno vedo tante famiglie.
Si avvicendano in sala d’attesa e sono tutte splendide, tra passeggini e risate.

Poi entrano in ambulatorio e si aprono. Allora vedo il “retro”.
Sembra assurdo perché deve far stare in piedi il disegno.
La vita di ciascun individuo è costellata di difficoltà, insicurezze, fatiche, malattie e prima o poi anche lutti.
Ogni fase della vita ha un inizio e una fine con nodi da gestire, ogni giorno bisogna tessere il ricamo con attenzione, ma il disegno prende forma. Ci saranno sempre estremità di fili sciolti da portare appresso come zavorra, ma si possono accomodare nel tessuto perché in fondo fanno parte di noi e del disegno che siamo.

Ogni famiglia sopravvive se riesce a trovare un equilibrio sopra tutti gli eventi che la vita riserva, curando le relazioni che da fuori non si vedono. È un lavoro invisibile e necessario a far stare in piedi il tutto. E ogni famiglia ha un retro di vissuto caotico e assurdo, ma se sta in piedi e se sopravvive a tutto è perché si prende cura non solo di ciò che si vede da fuori, ma anche del retro.

Buona giornata internazionale delle famiglie!

Cosa succede in analisi…Bion: “Si tratta di una tempesta emotiva derivante dal contatto tra noi due. Accade con chiunque...
04/04/2022

Cosa succede in analisi…

Bion: “Si tratta di una tempesta emotiva derivante dal contatto tra noi due. Accade con chiunque si permetta di esporre la sua personalità, la sua mente, la sua anima o qualunque nome nome gli si voglia dare. Non vi è attività in cui ciò accada più che in analisi. È un brutto affare da cui proviamo a trarre qualche profitto”.
Eastwood “Fu un punto assurdamente fondamentale nella mia analisi. Trarre un profitto dai brutti affari implicava prendere decisioni in cui dovevi tenere alcune cose ed eliminarne delle altre per continuare a creare […]
Affrontando la mia tristezza, ho scoperto che cosa fosse la felicità. Osservando la mia ignoranza, ho scoperto che cosa significasse essere saggi. Ho scoperto la mia delicatezza vedendo la mia violenza”.

Una star in chaise longue: “Sono Clint Eastwood Jr., sono un attore, regista e produttore di Hollywood”. Mi rispose con un tono apparentemente sarcastico: “In quale altro luogo si potrebbe essere tutte queste cose?”. Fonte: Espacio Psicoanalítico de Barcelona – EPBCN

Indirizzo

Via San Gregorio, 6
Milan
20124

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