Ciao Lettore, mi chiamo Andrea Langella.
Sono nato e cresciuto in questa splendida città, Milano! Una città dai ritmi super caotici dove tutto va a 200 all’ora, dove puoi trovare tutto. Dove trovi l’eccellenza.
Faccio il fisioterapista. No anzi, SONO fisioterapista.
E’ una differenza importante se ci pensi. E’ LA DIFFERENZA. Sono uno dei quei fortunati che torna a casa la sera dopo una giornata intera in studio, FELICE!
Trovavo questa frase di una banalità incredibile quando frequentavo il liceo. Ad oggi penso che se vuoi davvero aiutare le persone, l’unico modo è farlo con passione.
E’ un lavoro complicato proprio come lo è il corpo umano. Bisogna studiare tanto e sempre. Se non hai passione, fai fatica; con il passare degli anni pensi di sapere tutto perchè non hai più voglia di far fatica.
Facciamo un attimo un passo indietro.
Come ripeto spesso ai miei pazienti: nasco atleta e poi divento fisioterapista. Certo forse atleta sembra un parolone. Sportivo, penso vada meglio.
20 anni di pallacanestro alle spalle che mi hanno insegnato la bellezza del gruppo. Credo che proprio in campo e negli spogliatoi io abbia imparato la bellezza del gruppo. La bellezza di aiutare i tuoi compagni.
Un tirocinio inconsapevole.
Diversi infortuni. Qualche legamento mi ha dato l’addio. Insomma conosco quella sensazione, l’ho provato sulla mia pelle. So cosa vuol dire avere DOLORE.
Avrei fatto una statua a Luca, il mio fisioterapista. Ogni volta mi rimetteva in sesto. Lo invidiavo molto. Vedevo la soddisfazione nei suoi occhi quando mi alzavo da quel lettino.
Poi il lampo.
“Voglio aiutare anche io le persone a stare meglio” pensavo. La pace nel mondo era fuori portata, il benessere fisico delle persone era alla portata. VOGLIO FARE IL FISIOTERAPISTA!
Inizio l’università. Svariati tirocini in ospedale mi insegnano molte cose ma capisco che quello non è il mio mondo. Voglio dare qualcosa di più ai miei futuri pazienti.
Mi laureo. Due mesi dopo inizio un Master in Terapia Manuale a Savona. Sei mesi dopo vengo assunto in una clinica pazzesca dove vengono trattati atleti di serie A. Non stavo nella pelle.
Poi la spalla.
Tra tutte le persone che tratto, quelle con patologie di spalla le capivo meglio. Capivo il loro malessere nel non potersi mettere la giacca, nella difficoltà a far manovra in macchina. Capivo davvero quell’insopportabile dolore notturno.
Le capivo ed, ovviamente, riuscivo a trattarle meglio.
Forse casualità.
Poi Manchester ed un super Adam Meakins.
Prendo il volo e parto verso Manchester. Dovevo assolutamente frequentare questo corso sul trattamento della spalla.
Aspettative ampiamente ripagate. Credo non esista un fisioterapista più matto di Adam. La sua passione è viva. Si arrabbia con chi si inventa trattamenti inutili, si esalta se gli mostri un esercizio che non conosce. E’ un pozzo di conoscenze. 980 slides di articoli scientifici ed esercizi.
Ho trovato un altro a cui voglio assomigliare.
Poi sempre più spalla.
Inizio a studiare ancora più duramente. Frequento corsi con i maggiori esperti al mondo di spalla. Studio esercizi sempre più raffinati.
Inseguo ortopedici per andare in sala operatoria a vedere sempre più operazioni per capire ancora più nel dettaglio questo splendido (ma molto complicato) mix di muscoli, ossa, capsula, borsa, legamenti, tendini.
Cominciava in me a farsi strada un’idea sempre più prepotentemente: la specializzazione.
Non volevo più essere un fisioterapista generico. Volevo essere IL FISIOTERAPISTA DELLA SPALLA.
Poi la decisione.
A soli 25 anni lascio il famoso “posto fisso” nella clinica. Voglio lanciarmi nella mia personale avventura. Non voglio più fare come mi dicevano gli altri.
VOGLIO ESSERE IL FISIOTERAPISTA DELLA SPALLA.
La passione era sempre più forte ma anche la paura era tanta.
Sì, paura.
Ne ho avuta parecchia. Non sapevo come muovermi da solo. Non sapevo come sarebbe andata. Non sapevo cosa avrei potuto trovare ma sapevo bene cosa stavo lasciando.
Ero spaventato
Trattare solo la spalla vuol dire trattare solo alcuni pazienti.
Poi ho capito.
Trattare solo la spalla, vuol dire impiegare tutte le mie risorse per questo. Vuol dire garantire il miglior trattamento possibile ai miei pazienti. Vuol dire prendersi cura per davvero.
E poi come dice sempre mio nonno:
Poi Fisioterapia Spalla Milano.
Tanto studio, tanta fatica, tanta passione.
Sono arrivate le prime soddisfazioni. Risultati clinici e pazienti entusiasti.
Il passaparola sta aumentando. Non mi sarei immaginato un tale risultato in così poco tempo. Sono felicissimo.
Se sei arrivato fino a qui, forse la domanda che ti stai facendo è:
E ORA?
Ora mi puoi trovare ogni mercoledì, in via Terraggio 9. Nel centro di Milano.
Chiamami o scrivimi prima, mi raccomando. Il numero lo trovi sulla pagina.
Non vedo l’ora di conoscerti!
Un abbraccio.
Grazie di cuore,
Andrea