29/08/2023
UNA GIUSTIZIA TRAUMA INFORMED
Abbiamo bisogno che la giustizia sia libera da pregiudizi e stereotipi sessisti.
Una giustizia che sia "informata sul trauma", per dare la giusta cornice ai reati sessuali.
Non sono poche, purtroppo, le sentenze su reati sessuali che negli ultimi tempi hanno sollevato indignazione e proteste.
A suscitare incredulitá sono le motivazioni contenute nelle sentenze: non punibili perché avrebbero commesso un errore di percezione del consenso; non punibile perché la "manovra maldestra" è durata tra i 5 e i 10'', non credibile perchè la vittima non ha reagito, .....
Purtroppo minimizzare la violenza sulle donne finisce per giustificare le condotte maschiliste, aggiungendo trauma al trauma.
Perché di trauma si tratta. Avere un approccio informato sul trauma significa sapere che quando si è vittima di eventi gravi, traumatici, si perde il senso di stabilità e continuità fisica e psichica.
Le reazioni al trauma sono automatiche, finalizzate alla sopravvivenza e attivate dal cervello più antico, quello rettiliano. Se le due difese attive (attacco e fuga) sono impossibili, subentra la reazione di freezing (immobilizzazione) e sottomissione. Per la sopravvivenza.
Se leggiamo con questi occhiali la reazione di immobilizzazione e resa delle vittime di stupro, potremo capire meglio l'entità del trauma, individuare la giusta pena per chi lo ha perpetrato, attivare al più presto azioni di cura per la vittima, punire la diffusione di dettagli lesivi della privacy.
Ed evitare, così, sentenze ri-traumatizzanti: nelle aule dei tribunali, sui giornali, sui social.
Perché ormai giustizia e sentenze sono appannaggio di tutti.