28/02/2024
Eventi traumatici possono condurci a reazioni emotive complesse e dolorose. Quando la reazione ad un evento traumatico è caratterizzata da un quadro clinico rilevante, ci troviamo di fronte ad un disturbo post traumatico da stress (PTSD, traduzione di post traumatic stress disorder).
PTSD: cos’è
Lo stress post traumatico è una malattia? La risposta è no: dopo un trauma, infatti, è normale avere una risposta psicologica e fisiologica allo stress vissuto con l’evento.
Ben altra cosa è il disturbo post traumatico da stress (spesso abbreviato anche in DPTS), che si sviluppa quando emergono sintomi che impattano in maniera importante nella vita della persona, come conseguenza di uno o più eventi particolarmente stressanti o traumatici, che possono avere varia natura, come:
esposizioni a guerre: il disturbo post traumatico da stress nei soldati è molto frequente, data la loro condizione di esposizione a numerosi eventi traumatici; esposizioni a terremoti, incendi, alluvioni: uno studio ha osservato come la prevalenza del PTSD tra bambini e adolescenti entro il primo anno di esposizione a terremoti e alluvioni era del 19%;incidenti automobilistici o con altri mezzi di trasporto: l’affondamento della nave da crociera Concordia, ad esempio, ha portato molti dei superstiti a richiedere un risarcimento per lo sviluppo di un PTSD;diagnosi di malattie: molte persone che affrontano il cancro possono presentare sintomi di PTSD. Uno studio pubblicato dalla rivista Cancer evidenzia come il 22% dei pazienti oncologici riporta sintomi di stress post-traumatico;gaslighting: è una forma di violenza psicologica che può portare all’esordio di ansia, depressione e PTSD;stalking: trovandosi a temere per la propria incolumità a causa delle minacce e persecuzioni subite dallo stalker, è possibile per la vittima di stalking sviluppare i sintomi del PTSD, come ipervigilanza e disturbi del sonno;tradimento: si tratta di un trauma che viene sperimentato soprattutto dai bambini quando, all’interno del loro nucleo familiare, subiscono violenza proprio da parte delle figure di riferimento che, al contrario, dovrebbero proteggerle. Ecco perché la psicologa americana Jennifer Freyd ha parlato nel 1991 di betrayal trauma o “trauma da tradimento”.
Oltre a questi possiamo aggiungere lutto in famiglia, bullismo o cyberbullismo, abusi sessuali derivanti o meno da una relazione tossica, come può essere una relazione violenta con un partner narcisista, e anche lo svolgere lavori che aumentano il rischio di esposizione a eventi traumatici. In generale possono risultare traumatiche tutte le situazioni in cui viene percepito un pericolo per se stessi o una persona cara: anche un travaglio difficile, in cui la donna subisce violenza ostetrica o teme un rischio per sé o il proprio bambino, può dar luogo a un ptsd a cui si associano tocofobia e paura del parto.
Per i bambini va fatta una specificazione per quanto riguarda l’abuso sessuale: anche un evento dove non ci sia stata violenza fisica, ma che sia un’esperienza sessuale inappropriata rispetto allo stadio di sviluppo del bambino, può risultare traumatico e causare, se ripetuto nel tempo. Un trauma può essere più importante o meno importante a dispetto della durata,si parla di disturbo traumatico complesso quando perdura da più di 6 mesi. Ci sono varie tecniche e terapie per cercare di superare il trauma,oltre la classica psicoterapia molti colleghi usano EMDR ,come tutte le tecniche alcuni ne hanno tratto benefici,altri no...
Concludo dicendo di non trascurare il trauma prima che la vostra vita diventi un inferno.
Dott.ssa Rosa Rizza