Dott. Ruggero Ioris Bonzanini Psicologo Psicoterapeuta Breve Strategico

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Dott. Ruggero Ioris Bonzanini Psicologo Psicoterapeuta Breve Strategico Psicologo Psicoterapeuta Breve Strategico Laurea Psicologia Iscrizione Albo Psicologi Lombardia n. 4549 Specializzato Psicoterapia Breve Strategica

31/10/2025

Alla ricerca della sicurezza perduta. Conoscere e superare l'insicurezza personale.

📍È un grande piacere invitarvi lunedì 10 novembre, alle ore 20:30, sulle mie pagine Facebook, Instagram e Linkedin, per una conferenza gratuita e aperta a tutti in cui presenterò ufficialmente il mio nuovo libro.

📘Il volume sarà disponibile in tutte le librerie e nei migliori digital store dall’11 novembre.

🔗Per preordinare il libro: https://tinyurl.com/3ab4bcs7

Vi aspetto!

29/10/2025
22/10/2025
21/10/2025

È strano che chi si mostra più chiuso all’uso della metodologia scientifica per una discussione sia poi di solito chi si dichiara “più aperto” e “meno influenzabile” degli altri.
La verità è che se non accetti ciò che si può sostenere con i numeri e la logica scientifica le ragioni sono due: o hai un pregiudizio straordinariamente radicato che ti porta a non accettare nessuna spiegazione che ti devii dalla tua fede nelle tue teorie, oppure semplicemente non capisci ciò che ti viene presentato. Tendo a credere che spesso chi si butta in queste discussioni sia un mix di entrambi: un po’ignorante, un po’prevenuto. Ci sono vari dettagli ironici in queste discussioni. Vediamone un paio.
1. Tutti coloro che discutono senza affidarsi ai fatti e alla logica scientifica commettono sempre le stesse fallacie logiche: per dirne una, si distanziano dalla domanda originale ponendo delle “domande a orologeria” strettamente correlate al tema centrale di discussione ma non al punto in questione. Per fare un esempio reale, se si sta parlando dell’importanza del vaccino chiedono come mai se è così importante non ci si vaccina a tutto e non lo si rende obbligatorio. Impossibile rispondere a questa domanda senza fornire qualche appiglio all’interlocutore: se rispondiamo che non tutte le malattie sono abbastanza rischiose da giustificare un vaccino (per esempio la Febbre Gialla in Europa), l’altro potrà dire che allora si può dire lo stesso di tutti i vaccini (un’altra fallacia logica chiamata “slippery slope“); se si risponde che i vaccini non sono obbligatori perché la volontà pubblica di gente disinformata influenza pesantemente le scelte di una politica che tiene più al cadreghino che al bene comune, ovviamente si finirà o a elogiare i politici – che mica scelgono di votare delle leggi senza informarsi presso gli esperti – oppure a dire che se la volontà pubblica la pensa così un motivo ci sarà. Soprassediamo sul bipolarismo che affligge il giudizio nei confronti dei politici. Altre fallacie logiche tipiche di chi si butta in una discussione senza conoscenza dell’argomentazione logica sono la “falsa causa“, il “ricorso all’aneddoto” e praticamente tutte quelle citate in questo magnifico sito (che come potete immaginare linko a più non posso quando discuto con quelli veramente chiusi).

2. Tendono a pensare di essere più aperti degli altri. Perché si sa, lo scienziato medio è uno che deve assolutamente provare tutto, uno scettico per antonomasia e una persona fredda e calcolatrice. Vi dirò, per le prime due critiche si tratta della verità: uno scienziato deve in ogni caso avere delle solide basi per fare ricerca, deve essere in grado di provare qualcosa ed essere scettico verso le novità – soprattutto quelle novità che sembrano in contrasto con ciò che già si sa o che promettono grandi cose. Questo perché non possiamo permetterci di basare la nostra conoscenza su delle falsità – non che il nostro approccio sia sicuro al 100%, ma almeno ci dà una ragionevole sicurezza. La realtà è che noi siamo aperti a tutto – e ogni giorno scopriamo qualcosa di nuovo: siamo obbligati dal nostro lavoro a essere aperti a nuove possibilità. Riguardo alla terza accusa – quella di essere freddi e calcolatori – è una falsità nonché (ancora una volta) un pregiudizio. Non si può fare scienza essendo freddi e calcolatori. Non si può scoprire niente: per scoprire nuovi fenomeni o meccanismi bisogna inventarsi una teoria, e per inventare cose bisogna essere creativi ma soprattutto entusiasti. Si può dire lo stesso di chi rifiuta degli argomenti senza portarne a propria volta?
3. Chi discute in questo modo finisce sempre in un certo modo a prenderla sul personale. Non si riesce più a fare distinzione tra le proprie opinioni e la propria persona, quindi criticando le prime si offende la seconda. Ed è una cosa che non capirò mai. Puoi mettercela tutta per rispondere pacatamente e in modo fattuale, ma prima o poi la persona reagirà male e comincerà ad accusare tutta la risma di scienziati che non accetta teorie senza argomenti a favore. Cattivoni.
4. Riescono a rigirare frasi e vignette che sono create contro di loro per fare in modo che dicano ciò che loro vogliano che dicano. Se guardate per esempio l’immagine sottostante, come la interpreto io? Noi osserviamo che un certo oggetto si presenta a volte come un quadrato, a volte come un cerchio. Per spiegare questo fenomeno formuliamo una teoria (il cilindro) che spiega entrambi i fenomeni allo stesso tempo. Come viene troppo spesso interpretata dal tizio dall’altra parte del tavolo? Per dire che anche se ciò che diciamo è vero, la verità in realtà è diversa e noi ci stiamo solo opponendo a essa. Il punto illogico di questa interpretazione è che spesso ciò che il tizio osserva non corrisponde al vero: parliamo di persone che si ostinano a spiegare l’esistenza del cilindro senza nemmeno notare che la proiezione è un triangolo.
Tra l’altro sostenere che la verità sta nel mezzo tra due opinioni (perché capita piuttosto di rado nelle discussioni scientifiche da bar che le due tesi in discussione si rivelino entrambe vere) è un’altra fallacia logica ben conosciuta.
5. Ho notato che con allarmante frequenza, questi tipi di persone non hanno vergogna ad ammettere di essere ignoranti. Non diventano nemmeno rossi quando sostengono di non comprendere molto bene la scienza. Vi giuro, è qualcosa di talmente frequente da essere diventato allarmante. E non so cos’altro dire a proposito.
Matteo Tommasini

20/10/2025

Narcissists truly believe that standing up to their abuse is, somehow, abusive to them.**

That’s the twisted logic of a narcissist — they rewrite reality to protect their ego. In their world, accountability feels like an attack, boundaries feel like betrayal, and the truth feels like disrespect. The moment you stop tolerating their behavior, they’ll flip the script and act like *you’re* the problem.

To them, your silence was loyalty. Your forgiveness was weakness. Your compliance was proof of control. But the moment you find your voice and say, “Enough,” they suddenly play the victim. They’ll call you cold, heartless, ungrateful, or even toxic — all because you refused to keep feeding their illusion.

A narcissist’s sense of power depends on your submission. When you stop enabling their manipulation, they feel exposed and powerless. That’s why they lash out, smear your name, or twist the narrative — it’s not about you hurting them; it’s about them losing control over you.

They can’t distinguish between abuse and accountability because, in their mind, they’re never wrong. Their pride won’t allow them to see themselves as the villain, so they cast you in that role instead. It’s projection at its finest — they accuse you of doing exactly what they’ve been doing all along.

But here’s the truth: setting boundaries is *not* abuse. Protecting your peace is *not* cruelty. Walking away from manipulation is *not* betrayal. It’s self-respect.

Let them call it whatever helps them sleep at night — you know the truth. Standing up for yourself doesn’t make you the problem. It makes you *free.*

20/10/2025

A narcissist will twist every truth until your response looks worse than their actions.**

That’s their specialty — distortion. They rewrite reality, piece by piece, until you start doubting your own perception. They’ll minimize what they did, exaggerate how you reacted, and shift the focus so that you become the problem. Suddenly, you’re defending yourself for *feeling hurt*, while they play the calm, composed victim.

This is how they escape accountability. By twisting the truth, they turn your pain into their justification. They provoke you, push every emotional button, and then when you finally react — they smirk and say, “See? You’re crazy.” It’s psychological warfare designed to protect their image and destroy your confidence.

But don’t fall for it. The truth doesn’t stop being true just because they manipulate it. You saw what happened. You know what you felt. You don’t owe anyone an explanation for your reaction to someone else’s cruelty.

Stay grounded in your reality — that’s where your power is. The narcissist’s lies may confuse others for a while, but the truth always outlasts their performance. Always.

20/10/2025

7 FRASI DA EVITARE PER NON SEMBRARE UN ANALFABETA FUNZIONALE
1) "a me una volta è successo che...": sulla terra siamo 7 miliardi di persone, quindi quello che è successo a te costituisce “un settemiliardesimo” delle ipotesi possibili. L’esperienza personale non è una legge universale.
2) "ho letto su internet che...": su internet c è tutto, il contrario di tutto e tutte le sfumature che ci stanno in mezzo; se non hai le competenze specifiche per distinguere ciò che è plausibile da ciò che è inverosimile, quello che hai letto tu non significa assolutamente nulla perché tanto su internet c’è sempre anche il suo esatto contrario.
3) “non credo alla versione/teoria ufficiale, dimostrami tu che è valida”: una versione/teoria ufficiale è tale proprio perché gode già del supporto probatorio necessario per essere considerata preferibile a tutte le altre. Pertanto, se non credi alla versione ufficiale spetta a te l’onere di provare perché questa sia errata, e anche perché la tua sia invece valida. Pretendere l’inversione dell’onere della prova è un atteggiamento profondamente illogico e antiscientifico. Il fatto che tu non comprenda il contenuto di quelle prove non significa che quelle prove non esistano o non siano valide, significa solo che tu non hai gli strumenti e le conoscenze per comprenderle.
4) "ci guadagnano sopra, quindi sicuramente c'è qualcosa sotto": se escludete i volontari e gli stagisti, tutte le professioni del mondo sono a scopo di lucro, quindi tutti noi guadagniamo da quello che facciamo. Ciò non ci rende tutti automaticamente parte di un qualche complotto o sotterfugio.
5) "Quella volta e' accaduto che..., quindi anche questa volta...": “quella volta” è diversa da “questa volta”. Se una cosa capita in una occasione non c è nessuna legge che stabilisce automaticamente che accada sempre e a tutti. Se un medico vende organi sotto banco, non significa che tutti i medici lo facciano ogni giorno; se un ingegnere sbaglia i calcoli, non significa che tutti gli ingegneri siano cani e non sappiano fare il loro lavoro; se un avvocato prende una mazzetta, non significa che tutti gli avvocati siano corrotti o corruttibili. Serve una prova specifica per ogni singolo caso.
6) "tu hai la tua opinione, io ho diritto ad avere la mia": questo è un principio sacrosanto quando si parla di preferire le bionde o le brune, il mare o la montagna, la Juve o il Milan. Ma quando si parla di argomenti scientifici, la tua opinione non conta assolutamente nulla se non hai competenze e ragioni tecniche che possano dimostrare la validità di quella opinione; o forse pretendi di avere un'opinione anche su come si calcola l’area del triangolo?
7) "non mi fido della roba chimica, quindi…": la chimica spiega la composizione della materia in generale, di conseguenza tutto ciò che esiste nell'universo è chimico. L'acqua ad esempio è composta di due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, quindi è fatta di sostanze chimiche. E lo sei anche tu.
Se il vostro ragionamento si basa su uno o più di questi presupposti, sappiate che il vostro approccio è stupido, illogico e antiscientifico, quindi evitate di renderlo pubblico.
Ne va della vostra reputazione.
( Paolo Tuttotroppo )

Indirizzo

Via Tommaso Gulli 45
Milan
20147

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