15/12/2025
I menhir sono dei megaliti che nell’isola sarda prendono il nome di Perdas Fittas (pietra conficcata).
Rappresentano l’unione degli opposti nell’incontro tra la dura pietra - che richiama la forma maschile del fallo - con l’accogliente e calda madre terra, dando così vita ad un importante rappresentazione della fertilità come riflesso generativo di due principi che, soli, sarebbero impossibilitati dal procreare.
I menhir e lo spazio sacro intorno ad essi venivano venerati per molte ragioni, erano luoghi di culto e ritualità e di preghiera per gli antenati. Demarcavano un territorio, e scandivano il tempo astronomico misurando solstizi ed equinozi.
Oggi non veneriamo più i menhir e troppo spesso non salutiamo neanche il nostro vicino di casa. Non apparteniamo più ad una comunità che si riconosce intorno a qualcosa di eterno, di trascendente. Ci ritroviamo a condividere i nostri rituali al bar in onore dell’effimero.
Gli opposti si sono confusi, hanno perso le loro tracce, é in atto una riorganizzazione transumana della civilità.
La donna e l’uomo si stanno unendo non più da un punto metafisico o naturale ma, sempre più attraverso medium tecnologici.
Quello che un tempo, per molte tradizioni esoteriche, era l’ideale androgino frutto del matrimonio mistico oggi si é trasmutato nell’ideale transumano dell’essere ibrido.
Quella che era una ricerca di trasformazione e liberazione di sé attraverso l’elevazione del proprio stato di coscienza e l’apertura verso una spiritualizzazione della materia oggi é suggellato attraverso un riflesso di questo tentativo nel quale il simbolo ha perso profondità e pluralità di significato e l’incontro con l’altro e con il mondo avviene soltanto bidimensionalmente (su un piano orizzontale) e senza l’anelito verso un’ideale a cui tendere insieme, ma con la pretesa massima di controllo che tutto sia risolto ora e risolutivo fin da subito. L’uomo macchina è qui, ma non è felice. L’ennesimo tentativo grottesco di superamento di sé di una società nichilista e senza valori é fallito in partenza nel misero e diabolico tentativo di ridurre l’uomo a sola carne e cervello.
La soluzione a questo cataclisma?
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