
11/09/2025
Stiamo attraversando un periodo di grande trasformazione, in cui perdiamo vecchi pezzi di noi, con dolore e lutto, per rimanere nudi all’essenziale, come dicevo in un post precedente.
Ma è un processo salvifico molto importante, in cui dobbiamo tenere presente che questo movimento sono stati desiderati, chiamati da noi, a livello inconscio forse. Chi ha voglia di stare in questa situazione per sempre? Ricordiamoci però che per cambiare dobbiamo rinunciare a qualcosa. Forse al livello di sofferenze che ci portiamo dietro da decine di anni. Forse da generazioni. Avete mai riflettuto se certi disagi provengano da un’origine certa o siano emozioni a cui non siamo riusciti a dare un nome? Sensazioni che ci affliggono, ci sconcertano e sono “strane”. Bene: forse non sono nostre. Appartengono a qualcuno venuto prima di noi di cui magari non sappiamo nemmeno il nome, ma con cui ci dividiamo il nostro dna. Non d meraviglioso scoprire che condividiamo pezzi di noi con qualcuno che non conosciamo? Non viene subito curiosità, è desiderio di conoscere le loro storie, e come mai sono collegate a noi? E in che modo noi le riviviamo. Se pianamente, si sponda o solo come eco di un qualcosa di lontano, avvenuto secolo fa. Bene, io ti aspetto per rivelare queste storie e guidarti a conoscere persone che sono molto vicine a te, ma di cui non conosci storia né nome. Poi a volte capita che qualcuno in famiglia te ne parli. Un’altra cosa volevo dirti: il processo di spoliazione e conoscenza non avviene in solitaria, cosa che spesso ci spaventa. Davanti a chi ci spogliamo? Davanti a noi stessi, tu davanti a te. E con chi ci spogliamo, con chi denudiamo la nostra fragilità? Con coloro che fanno par te di noi, sangue del sangue, ossa delle ossa, aria del nostro respiro. Mamma Terra e Papà Cielo. Elementi che fanno parte di noi e abbracciano i nostri sogni ogni notte. Sono nell’acqua che beviamo, nello sguardo che alziamo o abbassiamo. Sono sotto i nostri piedi, dentro le nostre mani. Sono nelle lacrime e nel sudore, nell’amore e nella paura. Ti aiuterò a tendere la mano, e ritrovarti in quella che ti ha sempre sostenuta, ma non ti hanno mai detto che c’era.