Vincenzo Tullo - Medico Neurologo. Centro Cefalee

Vincenzo Tullo - Medico Neurologo. Centro Cefalee MEDICO NEUROLOGO. Responsabile Centro Cefalee e Sonno. HUMANITAS, CENTRO MEDICO LOMBARDO, IGEA MILANO

Un BUON SONNO protegge CUORE E CERVELLO e ci fa sentire più giovani. I 5 fattori chiave per capire se dormiamo davvero b...
19/01/2025

Un BUON SONNO protegge CUORE E CERVELLO e ci fa sentire più giovani. I 5 fattori chiave per capire se dormiamo davvero bene:
1) dormire tra 7 e 8 ore a notte�2) minime difficoltà nell’addormentamento�3) e nel mantenimento del sonno �4) sensazione di sonno riposante al risveglio (almeno cinque giorni a settimana)�5) ASSENZA di farmaci specifici per dormire.
Proteggere il SONNO è un elemento chiave per mantenere una percezione di GIOVINEZZA, un concetto che va oltre la semplice sensazione. La letteratura scientifica evidenzia che sentirsi più giovani dell’età reale è associato a una vita più lunga, a migliore salute fisica e a tratti psicologici positivi come ottimismo, speranza e resilienza, tanto da portare a considerare l’età soggettiva come un possibile marcatore biofisico dell’invecchiamento.

Bere un buon caffè ☕️ al mattino fa bene al cuore e al cervello 🏃‍♂️🚭😊😊Uno studio dimostra una relazione tra le abitudin...
10/01/2025

Bere un buon caffè ☕️ al mattino fa bene al cuore e al cervello 🏃‍♂️🚭😊😊
Uno studio dimostra una relazione tra le abitudini in termini di consumo di caffè e la mortalità cardiovascolare. European Heart Journal.
In circa 10 anni di follow-up i “bevitori mattutini” avevano un rischio più basso di mortalità per ogni causa e di mortalità cardiovascolare, un effetto protettivo che non era invece osservato nel gruppo di bevitori che assumeva caffè anche al pomeriggio e alla sera. Per i “bevitori mattutini”, ma non per gli altri, c’era relazione dose-risposta: il rischio di mortalità diminuiva all’aumentare della quantità di caffè consumata giornalmente.

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30/12/2024

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15/12/2024

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06/08/2024

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SONNO LE DIFFERENZE TRA MASCHI E FEMMINE: Il sonno è una necessità fondamentale per tutti. Gioca un ruolo vitale nella n...
12/05/2024

SONNO LE DIFFERENZE TRA MASCHI E FEMMINE: Il sonno è una necessità fondamentale per tutti. Gioca un ruolo vitale nella nostra salute e nel benessere generale. La QUALITA' DEL NOSTRO SONNO NOTTURNO ha un impatto diretto sul nostro stato durante il giorno: un sonno di cattiva qualità può influenzare negativamente il nostro pensiero, le prestazioni lavorative, la capacità di apprendimento e le relazioni interpersonali. Però, nonostante il sonno sia una necessità comune sia per i maschi sia per le femmine, l’esperienza del sonno può differire tra i due sessi. Il sonno varia da persona a persona e anche in base al sesso. Anche se i processi fisiologici del sonno notturno sono generalmente simili tra maschi e femmine, esistono differenze significative nel modo in cui le femmine dormono, dovute a fattori ormonali e costituzionali. Queste variazioni si evidenziano in diverse fasi della vita femminile:
Nell’età fertile, il sonno subisce modifiche legate al ciclo mestruale. In particolare, nella fase luteale, che dura circa 14 giorni dall’ovulazione alle mestruazioni, si riscontra un aumento del tempo necessario per addormentarsi, una riduzione del sonno profondo e una maggiore frammentazione del sonno, in parte dovuta ai crampi premestruali, a differenza della fase follicolare, che va dal primo giorno del ciclo fino all’ovulazione.
In caso di gravidanza, specialmente nell’ultimo trimestre, il sonno diventa molto frammentato, influenzato anche dal peso e dalle difficoltà a trovare una posizione confortevole.
Durante la menopausa, avvengono cambiamenti nei livelli di progesterone nel sangue, che possono favorire l’insorgenza di disturbi del sonno come le apnee notturne. Questi problemi possono essere ulteriormente esacerbati dall’aumento di peso che spesso accompagna questa fase della vita.
Le donne, confrontate con gli uomini della stessa età, tendono a dormire per un periodo totale più lungo, ma impiegano più tempo per addormentarsi e presentano una quota inferiore di sonno a onde lente, che corrisponde alle fasi 3 e 4 del sonno profondo, il più ristoratore. Nonostante alcuni parametri di sonno siano migliori rispetto a quelli degli uomini, le DONNE percepiscono più frequentemente una QUALITA' DEL RIPOSO INFERIORE.
La diversa percezione del sonno tra i sessi può essere parzialmente spiegata da fattori come l’ansia e la depressione, che sono statisticamente più comuni nelle femmine e possono influenzare negativamente la qualità del sonno.
Inoltre, ci sono alcune condizioni che meritano attenzione come possibili cause di un sonno disturbato e non ristoratore. Tra queste, la SINDROME DELLE GAMBE SENZA RIPOSO, un disturbo neurologico che provoca una sensazione di irrequietezza e la necessità di muovere le gambe; l’anemia sideropenica, che può essere causata dalle perdite ematiche durante il ciclo mestruale; la FIBROMIALGIA; i disturbi respiratori notturni, come russamento e APNEE, che possono essere più comuni in seguito all’aumento di peso tipico della post-menopausa.

05/05/2024

È dedicata all’emicrania la Giornata Mondiale del Cervello di lunedì 22 luglio; un’iniziativa organizzata dalla World Federation of Neurology insieme alla International Headache Society al fine di aumentare la consapevolezza rispetto all’emicrania, una malattia ancora sottostimata e sotto di...

Il MAL DI TESTA può derivare anche dall’uso eccessivo di dispositivi come computer, tablet e smartphone. Sono molti i fa...
25/02/2024

Il MAL DI TESTA può derivare anche dall’uso eccessivo di dispositivi come computer, tablet e smartphone. Sono molti i fattori che possono scatenare questa condizione dopo lunghe ore di esposizione a schermi: posture non ottimali, mancanza di pause regolari,
problemi alla vista, distanze inadeguate dallo schermo e secchezza degli occhi sono tra le possibili cause del mal di testa. Davanti al computer, spesso adottiamo posture scorrette che causano l’irrigidimento dei muscoli della schiena e del collo. Per mantenere
una corretta postura è essenziale regolare l’altezza della sedia in modo che le ginocchia formino un angolo retto. Inoltre, la testa e lo sguardo dovrebbero essere rivolti verso il centro dello schermo, mantenendo una distanza di almeno 40-50 cm, per evitare di
irrigidire le spalle. Quando alla cattiva postura si sommano troppe ore passate davanti al
computer, il mal di testa può intensificarsi a causa della prolungata tensione muscolare. È consigliato alzarsi frequentemente dalla scrivania e fare movimento
regolarmente durante la giornata per contrastare questo problema.
Occhi secchi perché disidratati: Una delle principali cause del mal di testa, unita alla sensazione di occhi che bruciano, specialmente a fine giornata, è la disidratazione oculare.
Guardare continuamente lo schermo di un dispositivo elettronico influisce sulla frequenza di ammiccamento, riducendo il numero di volte in cui sbattiamo le palpebre. A ciò si aggiunge la polvere che viene attratta dal campo elettrostatico dello schermo,
peggiorando la qualità della lubrificazione oculare. In alcuni casi, può presentarsi anche una patologia chiamata occhio secco, che causa prurito, bruciore o irritazione. Per affrontare la disidratazione, è utile integrare il film lacrimale mediante sostituti, ovvero
sostanze che lubrificano la superficie dell’occhio, migliorandone la condizione e così anche
la qualità visiva. È quindi importante ricordarsi di sb****re le palpebre più spesso e di
idratare gli occhi con sostituti lacrimali.

25/02/2024

MAL DI TESTA E COMPUTER:
Il MAL DI TESTA può derivare anche dall’uso eccessivo di dispositivi come computer, tablet e smartphone. Sono molti i fattori che possono scatenare questa condizione dopo lunghe ore di esposizione a schermi: posture non ottimali, mancanza di pause regolari, problemi alla vista, distanze inadeguate dallo schermo e secchezza degli occhi sono tra le possibili cause del mal di testa. Davanti al computer, spesso adottiamo posture scorrette che causano l’irrigidimento dei muscoli della schiena e del collo. Per mantenere una corretta postura è essenziale regolare l’altezza della sedia in modo che le ginocchia formino un angolo retto. Inoltre, la testa e lo sguardo dovrebbero essere rivolti verso il centro dello schermo, mantenendo una distanza di almeno 40-50 cm, per evitare di irrigidire le spalle. Quando alla cattiva postura si sommano troppe ore passate davanti al computer, il mal di testa può intensificarsi a causa della prolungata tensione muscolare. È consigliato alzarsi frequentemente dalla scrivania e fare movimento regolarmente durante la giornata per contrastare questo problema. Occhi secchi perché disidratati: Una delle principali cause del mal di testa, unita alla sensazione di occhi che bruciano, specialmente a fine giornata, è la disidratazione oculare. Guardare continuamente lo schermo di un dispositivo elettronico influisce sulla frequenza di ammiccamento, riducendo il numero di volte in cui sbattiamo le palpebre. A ciò si aggiunge la polvere che viene attratta dal campo elettrostatico dello schermo, peggiorando la qualità della lubrificazione oculare. In alcuni casi, può presentarsi anche una patologia chiamata occhio secco, che causa prurito, bruciore o irritazione. Per affrontare la disidratazione, è utile integrare il film lacrimale mediante sostituti, ovvero sostanze che lubrificano la superficie dell’occhio, migliorandone la condizione e così anche la qualità visiva. È quindi importante ricordarsi di sb****re le palpebre più spesso e di idratare gli occhi con sostituti lacrimali.
Se i mal di testa si verificano regolarmente, potrebbe esserci anche un disturbo visivo. La salute degli occhi e una buona vista sono cruciali quando si lavora davanti a schermi. In presenza di affaticamento della vista o disturbi visivi, il problema potrebbe essere risolto semplicemente con una correzione tramite lenti adeguate. Occhi sotto stress: La prolungata esposizione agli schermi può causare stress e tensione agli occhi. Per rilassarli e riposarli dallo sforzo accomodativo continuo, è utile distogliere periodicamente lo sguardo dallo schermo, magari guardando fuori dalla finestra verso l’orizzonte o osservando oggetti distanti. Questo aiuta a rilassare i muscoli oculari utilizzati per la messa a fuoco, che, come qualsiasi altro muscolo del corpo, possono stancarsi. Per favorire il relax degli occhi, si consiglia di fare una pausa visiva di 15 minuti ogni due ore di lavoro, evitando possibilmente di consultare messaggi sullo smartphone durante questo intervallo. CENTRO CEFALEE IGEA - HUMANITAS - CENTRO MEDICO LOMBARDO - dott. Tullo

MEDICO NEUROLOGO. Responsabile Centro Cefalee e Sonno. HUMANITAS, CENTRO MEDICO LOMBARDO, IGEA MILANO

Auguri di BUON NATALE 🎄💫🎁 a tutti  🎄🎅🏻🎁
24/12/2023

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02/12/2023

L’INSONNIA aumenta il rischio di INFARTO e ICTUS ? L’INSONNIA colpisce circa una persona su tre nel mondo e quasi la metà di coloro che soffrono di una malattia cardiovascolare. Tra insonnia e salute del cuore c’è una relazione. Lo ha confermato un recente studio che ha messo in relazione l’insonnia con l’incidenza di malattie cardiovascolari. In particolare, dormire poco o male la notte sarebbe associato a un aumentato rischio, circa il 31% in più rispetto a chi non soffre di insonnia, di sviluppare una malattia cardiovascolare. Inoltre, gli studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di ictus cerebrale nei pazienti con insonnia cronica, sindrome da apnee ostruttive, diabete mellito, ipertensione arteriosa oltre all’età, al sesso (l’ictus è più frequente nel sesso maschile fino alla sesta-settima decade di vita, poi aumenta l’incidenza nel sesso femminile anche a causa della maggiore longevità) e allo stile di vita. I processi biologici coinvolti nella relazione fra ictus e disturbi del sonno non sono stati ancora completamente scoperti. Secondo quella che al momento è l’ipotesi più accreditata, si ritiene che l’insonnia favorisca i processi infiammatori dell’organismo, contribuendo ad accelerare l’invecchiamento delle arterie e danneggiando la salute del microcircolo, fattori alla base dell’ictus. Secondo un recente studio pubblicato su Neurology Journal l’aumento del rischio di ictus riconducibile al disturbo da insonnia è maggiore nei soggetti con età inferiore a cinquant’anni rispetto ai soggetti più anziani probabilmente perché si è più esposti a livelli di stress cronico, che non favoriscono un sonno ristoratore.
Per migliorare il sonno esistono diversi accorgimenti come:
• andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora
• dormire in una stanza il più possibile oscurata
• usare i tappi per le orecchie per evitare di essere svegliati da eventuali rumori
• evitare di consumare bevande contenenti alcol e caffeina o pasti pesanti nelle ore prima di coricarsi
• praticare attività fisica regolarmente, ma evitare di farlo nelle due ore prima di coricarsi
• non esporsi alla luce blu degli schermi poco prima di andare a dormire
• evitare sonnellini durante il giorno (se proprio se ne sente la necessità, dormire per massimo venti minuti non oltre il primo pomeriggio)
• evitare di assumere farmaci (alcuni antistaminici, per esempio) che possano interrompere il sonno
• limitare la quantità di acqua e tisane consumate prima di andare a dormire, per evitare di essere svegliati dallo stimolo di andare in bagno.

MEDICO NEUROLOGO. Responsabile Centro Cefalee e Sonno. HUMANITAS, CENTRO MEDICO LOMBARDO, IGEA MILANO

IL SONNELLINO POMERIDIANO FA BENE ? SI, MA ATTENZIONE ALLA DURATA. L’ideale  sarebbe farlo tra le 13:00 e le 15:00, face...
11/11/2023

IL SONNELLINO POMERIDIANO FA BENE ? SI, MA ATTENZIONE ALLA DURATA. L’ideale sarebbe farlo tra le 13:00 e le 15:00, facendolo durare da 20 a 30 minuti e non di più, per non rischiare di cadere nella cosiddetta inerzia del sonno, ovvero la fase in cui si dorme molto profondamente, svegliarsi diventa difficile e si rimane come intontiti per il resto della giornata. Questa buona abitudine porta numerosi vantaggi: 1) Riduzione dello stress: coloro che si dedicano un riposino di circa 30 minuti riescono a ridurre la pressione lavorativa interrompendo la catena di stress che si può essere innescata durante la mattinata. 2) Miglioramento della concentrazione: chi riesce a fare un pisolino si risveglia pieno di energie e con una rinnovata capacità di focalizzarsi sullo studio e sulle attività lavorative. 3) Aumento dell’attenzione. 4) Aiuta la memoria: durante il pisolino pomeridiano alcune aree del cervello coinvolte nell’acquisizione dei ricordi vengono riattivate, rafforzando le connessioni neuronali che sono alla base della memoria. 5) Mette di buon umore: la mancanza di sonno può provocare degli squilibri ormonali che accrescono la sensazione di irritabilità e stanchezza; al contrario, il riposino può ristabilire la normale funzione neuroendocrina. Studio della Sleep Research Society.

Indirizzo

Via Melchiorre Gioia 37
Milan
20124

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