DOULA-ORG

DOULA-ORG LA DOULA NEL MONDO ACCUDISCE, NUTRE E PROTEGGE LA DIGNITA' E LE CAPACITA' DI CIASCUNA NUOVA MADRE.

Siamo doula, donne che hanno deciso di accompagnare e sostenere altre donne in un momento speciale dell'esistenza: la gravidanza, il travaglio/parto e il puerperio. Siamo arrivate fin qui percorrendo strade diverse; ciascuna ha alle spalle il proprio, unico bagaglio di esperienze. Ci siamo unite in doula-org perchè sappiamo quanto, insieme, si possa andare lontano. Insieme giorno dopo giorno continiamo a sperimentare la forza e la gratitudine offerte dal sostegno e dall'aiuto reciproco. Vogliamo affacciarci sul mondo e condividere esperienze, formazione, riflessioni, proposte, iniziative e tanto altro ancora: tutto ciò che la nostra e vostra fantasia saprà suggerire. Siamo certe che con il contributo di chi ci vorrà seguire, si tratti di mamme, di altre doula, di appassionati di maternità continueremo a crescere.

05/12/2021

16 buoni motivi per non vaccinare i bambini per la covid

"I rischi per i bambini derivanti dalla vaccinazione della madre potrebbero essere causati dalla proteina spike prodotta...
13/06/2021

"I rischi per i bambini derivanti dalla vaccinazione della madre potrebbero essere causati dalla proteina spike prodotta dalla madre sottoposta a vaccinazione, con passaggio nel latte materno o dal passaggio degli anticorpi.
Quest'ultimo potrebbe spiegare bene questo rapporto nei dati sugli eventi avversi del vaccino degli Stati Uniti dove si riscontra la morte di un bambino di 5 mesi per trombocitopenia.
Non sono stati riportati studi sui rischi da proteina spike o anticorpi nel latte materno dopo la vaccinazione.

Le attuali affermazioni sulla sicurezza del vaccino-mRNA stesso non sono supportate da prove solide. In un recente preprint , Low et al. ha infatti rilevato l'mRNA del vaccino SARS-CoV-2 nel latte materno umano. Questo era un piccolo studio su 10 operatori sanitari in allattamento che allattavano i loro bambini. Sono stati raccolti quattro campioni di latte materno da ciascun partecipante, un campione prima di ricevere la prima dose del vaccino sperimentale Pfizer/BioNtech e altri tre campioni a vari intervalli dopo la prima e la seconda dose, per un totale di 40 campioni. Non sappiamo se i campioni rappresentino il primo latte o il secondo latte, il che potrebbe influire sui risultati.

Guardando i dati dello studio, 4 dei 40 campioni provenivano da 3 partecipanti su 10, il che significa che il 30% delle madri è risultato positivo all'mRNA del vaccino nel latte materno.

In altre parole, 3 bambini su 10 sono esposti all'mRNA sperimentale del vaccino.

Questo numero potrebbe
essere probabilmente maggiore, dato che i lattanti spesso allattano più di cinque volte al giorno e gli unici 4 campioni di latte materno raccolti per partecipante sono stati prelevati per diverse settimane.

Uno studio migliore avrebbe prelevato almeno due campioni al giorno, con un campione di primo latte e uno di secondo latte, per almeno 28 giorni dopo la prima e di nuovo dopo la seconda dose della vaccinazione sperimentale.

Sebbene le quantità assolute di mRNA del vaccino rilevate nel latte materno umano fossero molto basse (la concentrazione più alta era di 2 ng/ml), questa è comunque una quantità relativamente elevata per i bambini piccoli.

Si afferma quindi che qualsiasi vaccino-mRNA presente nel latte materno umano che viene poi consumato dal bambino dovrebbe essere facilmente distrutto/digerito.

Tuttavia, questa è un'affermazione non dimostrata.

L'mRNA del vaccino viene trasportato in nanoparticelle lipidiche progettate per imitare le vescicole extracellulari umane (EV). C'è un'ampia ricerca che dimostra che i veicoli elettrici nel latte sopravvivono al tratto digestivo umano. Sono infatti prontamente assorbiti nel sistema vascolare e più specificamente si bioaccumulano nel cervello.

L'mRNA è stato rilevato nel latte materno umano e ha dimostrato
di sopravvivere al passaggio attraverso lo stomaco, mantenendo le capacità biologicamente attive.

Ciò sfida l'affermazione secondo cui l'mRNA del vaccino viene rapidamente degradato.

Se non digerito, tale mRNA del vaccino potrebbe essere riconosciuto dal sistema immunitario innato, avviando cascate di segnali infiammatori.
Questo non andrebbe bene per un bambino che allatta. Non abbiamo idea se contribuirà a problemi intestinali. È chiaro che c'è ancora così tanto sconosciuto, il che significa che non ci possono essere garanzie di sicurezza"[...]

https://www.hartgroup.org/risk-to-babies-vaccinated-mothers/

There can be no assurances of safety, with so many unknowns.

26/09/2020

👉AMBIENTAMENTO AL NIDO: 7 MITI DA SFATARE👈

1) Il bambino va "preparato" per l'asilo➡️ NO! Il contesto scuola è diverso dal contesto famiglia, anche le relazioni saranno diverse pertanto non occorre alcuna preparazione e nessun cambiamento nelle routine familiari :-)

2) Vi dovete fidare ➡️NO! La fiducia è un sentimento che si costruisce insieme, ogni membro della relazione (bambino, genitori, educatori) partecipa, ascolta, riflette e mette in comune esperienza e conoscenza del bambino a casa e nel gruppo

3) Il bambino allattato o che dorme coi genitori avrà difficoltà nell'ambientamento ➡️ NO! L'educazione affettiva e le cure prossimali non sono in alcun modo un ostacolo per l'inserimento, non c'è un nesso causale se eventualmente insorgessero problemi

4) Dobbiamo andare via anche se piangono, tanto poi smettono ➡️ NO! Le lacrime contano... un bambino che piange dà un forte segnale di stress che va interpretato e accolto. E' necessario che educatori e genitori si accordino PRIMA dell'inserimento su come gestire l'eventuale pianto del bambino al distacco

5) I bambini devono adeguarsi al metodo proposto ➡️ NO! I bambini sono persone e non esiste un metodo uguale per tutti, come non esiste una persona uguale all'altra. Al centro ci saranno i bambini e le loro emozioni non i metodi

6) Al nido non si può allattare ➡️ NO! Anche in era Covid e come suggeriscono le indicazioni ministeriali l'allattamento deve sempre essere incoraggiato e sostenuto con modalità che ogni struttura appronterà per accogliere mamma e bambino allattato

7) I bambini "alla fine" si adattano sempre ➡️ E questo è vero, ma a che prezzo? Se i bambini piangono e non vengono accolti nel loro disagio, o vedono un genitore che mai lo ha lasciato nel momento di difficoltà, volgergli le spalle per affidarlo a persone che per lui sono estranei, penserà che non può più fidarsi del pianto come segnale di richiamo e si sentirà abbandonato. Se nel tempo si abituerà, non vuol dire che questo sia un passo obbligato e l'unico possibile. Se state piangendo e chi vi vuole bene vi volta le spalle lo accettate perchè tanto poi smetterete?

RIASSUNTO: al centro ci sono i BAMBINI E le EMOZIONI di tutti

Interessante intervista del medico pediatra Serravalle.
30/08/2020

Interessante intervista del medico pediatra Serravalle.

di BEATRICE BARDELLI - Il dottor Eugenio Serravalle, pediatra, è presidente dell’Associazione di Studi e Informazione sulla Salute. Il dottor Eugenio Serr

15/07/2020
07/07/2020

Placenta rituals around the world. What is your plan for your placenta? Posted • Placenta Rituals Across Cultures ~

The Baganda of Uganda believe that the placenta is actually a second child. Not only is it the child’s double, but the placenta also has its own spirit that resides in the umbilical cord. The portion of the cord attached to the baby must be carefully preserved to ensure the good health of the child.
Borneo Sea Gypsies ~ After the mother has given birth, a traditional midwife will carry the placenta and umbilical cord to the shore, and will perform a burial ritual on the island. The bajau believe that throwing the placenta to the sea will bring misfortune and bad luck. The sea is a sacred place for the Bajau and according to their belief if they will throw it at sea the fish will eat it and then they will eat it. This will brings bad luck.
Peru ~ Legend has it that Inca Yupanqui built a palace to house a gold statue of his mother Mama Rawa Occlo. Inside it he placed the placenta from his own birth. The Incas of Peru would dry out the umbilical cord and give it to the child to chew on later on while teething.
Hawaii ~ Native Hawaiians treat the placenta as a sacred part of the baby. When it is buried in nature, a tree is planted over it so it grows with the child.
China ~ The Chinese are big believers in the restorative powers of eating the placenta. Ziheche dried human placenta, is used in traditional Chinese medicine and consumed by the mother right up until menopause.
New Zealand ~ ‘Whenua', the Māori word for placenta, is also the word for 'land'. Māori people insist that the placenta and umbilical cord are buried together in a special receptacle on the child's native land, creating a special relationship between the newborn baby and the earth.
Cambodia ~ Cambodian people believe that burying the placenta is key to ensuring the health of the baby and its mother in the future. It is wrapped in banana leaves and kept near the baby for three days before a burial ceremony.
Content by Alegra Ally & Extracts from a cross cultural survey on human placenta by Sharon Young & Daniel Benyshek. Photo by

13/06/2020

di Ivana Arena Sono ostetrica da quasi vent’anni, ho lavorato otto anni in sala parto in due grandi ospedali romani e dal 2011 faccio libera professione occupandomi prevalentemente di parto extra-ospedaliero. Sono autrice del libro Dopo un cesareo, del documentario Nascita…non disturbare e Presi...

25/05/2020

- Ecco una foto deI Latte materno tirato prima del raffreddore di un bebè e 2 giorni dopo.🍼

🤱Quando un bambino si attacca al seno, si crea un vuoto tra la bocca e il capezzolo all'interno del quale la saliva del bambino sembrerebbe essere risucchiata nel capezzolo della madre, dove i recettori nella ghiandola mammaria leggono i suoi segnali. Questo "risucchio di saliva " (la teoria del baby spit backwash) contiene informazioni sullo stato immunitario del bambino, che induce il latte materno a regolare la sua composizione immunologica.

Se i recettori della ghiandola mammaria rilevano la presenza di agenti patogeni, invitano il corpo della madre a produrre anticorpi per combatterlo e quegli anticorpi viaggiano attraverso il latte materno nel corpo del bambino, dove colpiscono l'infezione.

💕Ecco spiegato perché in questo periodo (e sempre, soprattutto quando la mamma si ammala) insistiamo sull'importanza dell'allattamento al seno! Un latte iperimmune💕

24/05/2020

PLAGIOCEFALIA:
QUANDO LA TESTOLINA DEL MIO BIMBO È "STORTA" 🙃

Avete mai guardato la testolina del vostro bimbo da sopra come nella foto?
Se notate che è asimmetrica ovvero più "schiacciata" da un lato potrebbe trattarsi di plagiocefalia.

Un tema che mi sta molto a cuore perché è un problema sottovalutato da noi pediatri e trova invece soluzione attraverso l'osteopatia. Per questo motivo fino a pochi anni or sono non veniva diagnosticato, né trattato. Oggi la medicina classica si è aperta all'osteopatia e conviene sul fatto che in alcune patologie ottiene risultati che non potremmo avere in altro modo, tant'è che pediatri e osteopati iniziano a lavorare fianco a fianco nei reparti più all'avanguardia. 👨🏻‍⚕️

Ho chiesto a Gabriele Ottavi Osteopata (Roma) di parlacene.

Spesso tra i neo-genitori capita di accorgersi che la testolina del proprio piccolo dopo la nascita sia asimmetrica.

- La plagiocefalia funzionale è la deformazione del cranio del neonato, quando le sue ossa sono ancora morbide e più facilmente modificabili; le cause possono essere molteplici: un posizionamento intra-uterino compressivo e in discomfort ed un parto lungo e talvolta traumatico portano la testa del bambino ad assumere una forma anatomica obliqua, in cui uno dei lati del cranio è appiattito posteriormente.

- La plagiocefalia posizionale è invece un’alterazione cranica acquisita che porta ad una struttura disarmonica del capo nel suo insieme, interferendo nel modello di crescita del cranio se non curata.

➡️ L’osteopatia, in questo senso può essere di grande aiuto, attraverso manipolazioni dolci e mirate volte alla riduzione della sproporzione, fornendo a mamma e papà utili consigli ed esercizi per il piccolo. In Italia sono attive già da anni alcune realtà ospedaliere in cui l’osteopata affianca l’equipe medica pediatrica (Meyer di Firenze, Torrette ad Ancona, Vimercate, San Pietro a Roma, Buzzi di Milano...).

E’ importante ricordare che oltre al fattore estetico che un'asimmetria cranica produce, la correzione dei dismorfismi contrasta ed impedisce la comparsa di problemi e patologie importanti come:

● difficoltà nella suzione
● coliche
● torcicollo
● rigurgiti frequenti
● disturbi del sonno
● otiti ricorrenti
● disturbi della sfera visiva ed occlusale (denti e bocca)
● scoliosi
● ritardo psico-motorio
● cefalee

👉Concludendo, le plagiocefalie non hanno una risoluzione spontanea e per questo motivo è importante trattare con l’osteopatia i bambini già nelle prime settimane di vita per proseguire in tutti i primi 12-18 mesi.
👉Curare nella primissima infanzia queste disfunzioni può evitare l’insorgenza di patologie importanti e lunghi percorsi di cura durante la crescita.

Rif. Bibliografici:
- Osteopatia pediatrica: T.Liem, A.Schleupen, P.Altmeyer, R. Zweedijk (539-543)
- Osteopatia Pediatrica: N. Sergueef (251-260)
https://pathways.org/blog/positional-plagiocephaly-positional-torticollis/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/21982132/?i=16&from=osteopathic%20treatment%20cranial%20infant



Dott. Gabriele Ottavi Osteopata D.O. M.R.O.I. - Fisioterapista, T: 3480407641
Info@ottaviosteopatia.it
www.ottaviosteopatia.it
Riceve presso:
Roma - via Alessandria 130
Roma - via di San Giovanni in Laterano 182
Grottaferrata - viale I Maggio 15
Grottaferrata - c/o Emme Medica v. d. fico 74/A

💞
18/04/2020

💞

È iniziato il percorso online di gruppo gestito dalla nostra ostetrica Mary!
Qui sotto tutte le date, gli orari, i temi trattati.

Per informazioni cliccate sul pulsante 'chiama' sotto la copertina.

17/04/2020

Invitiamo tutte le future mamme (e non) a dare un’occhiata e condividere questa interessante iniziativa della nostra cara Dott.ssa Marianna Barucchelli ❤️

03/04/2020

Le mestruazioni in quarantena possono modificarsi!
Da un sondaggio fatto settimana scorsa, su 4000 votanti il 54% ha confermato che le proprie mestruazioni sono cambiate sotto la quarantena, sia in meglio che in peggio (queste prevalgono).
Le donne che hanno notato dei miglioramenti hanno riferito che stanno mangiando meglio, stanno facendo più movimento rispetto al solito e in generale si stanno ascoltando di più, si prendono più cura di sé stesse.
Le donne che hanno notato peggioramenti di squilibri già presenti (spotting, dolore premestruale o mestruale, sindrome premestruale, lunghezza del mestruo e flusso), ma ci sono donne che non avevano mai avuto sintomi che ora hanno sperimentato cambiamenti, hanno riferito che stanno mangiando peggio, che hanno ridotto o smesso di fare movimento, che non stanno bene umoralmente per la situazione, che dormono peggio.
In molti casi la quarantena è andata a toccare tutti insieme quei fattori che influenzano gli ormoni mestruali:
- alimentazione (soprattutto più picchi di insulina)
- movimento (che consuma i carboidrati e tiene i muscoli e gli organi "elastici")
- cortisolo (più distress, meno sonno e/o di qualità peggiore)
Vista la situazione è comune che ci siano sintomi negativi.
Teoricamente dovrebbero sistemarsi una volta riprese le buone abitudini. Se dopo 3 mesi che si son riprese le buone abitudini i sintomi negativi restano, potrebbe essere utile fare degli approfondimenti.
Se invece si sono iniziate buone abitudini, continuatele!
Aiutami a far arrivare questo messaggio a tante donne, molte potrebbero avere uno squilibrio ormonale dato dalla quarantena (magari non hanno correlato) e potrebbero essere preoccupate.

10/02/2020

credit: The Little Milk Bar

23/01/2020

UN INCUBO CHIAMATO VULVODINIA

"12 anni. 12 anni di farmaci, integratori, visite mediche, cure di ogni tipo, girando tutta l’Italia per avere solo miglioramenti parziali. Un bruciore costante, f***e, lacerazioni, dolori tremendi, stanchezza cronica con cui devo convivere e devo comunque andare al lavoro. Rapporti amorosi che falliscono a causa di questo problema. 50.000 euro spesi in 12 anni tra esami, farmaci, fisioterapia, ecc., per avere solo un misero miglioramento". Rossella, 42 anni.

"Sento che mi arriva una cistite emorragica. Mi portano in ambulatorio e cercano di inserirmi un catetere CH 16. Niente da fare. L’urologo si spazientisce e mi sgrida. Dice che stringo troppo. Alla fine, ce la fa. Urlo dal dolore. Sangue ovunque. Sto per svenire.
L’urologo dice che sono emotiva e non capisco niente. Lo scrive pure sulla carta delle dimissioni: 'la signora non collabora perché è troppo emotiva ed ansiosa'.” Anonima, 37 anni.

"Ci sono giorni in cui è impossibile stare seduta, giorni un cui anche solo le odiate mutande bianche di cotone sembrano lacerarmi. E allora nuovamente medici su medici, in viaggio in diverse città in cerca di una soluzione, terapie sia fisiche che farmacologiche." Anonima, 44 anni.

"I dolori si ripresentano sempre più insistenti: sensazioni di aghi in va**na e al clitoride, coltellate e bruciore fisso 24 su 24 uretrale. Ginecologo, urologo, proctologo, gastroenterologo, fisioterapista, neurologo, medici per la terapia del dolore, psicoterapeuta sono alcune delle figure mediche coinvolte e quasi tutte mi hanno detto che avevo solo problemi mentali o di stress, oppure bocciavano le terapie date da altri medici creando una confusione incredibile. Ci ho messo più di 4 anni per sentirmi dire finalmente che non sono pazza ma che soffro di vulvodinia e uretrodinia grave." Irene, 34 anni.

Questo è il calvario che una donna affetta da Vulvodinia deve affrontare: una neuropatia cronica che colpisce l'apparato genitale di 1 donna su 6, ancora misconosciuta, non riconosciuta dal SSN e spesso bollata come problematica psicosomatica.

Si tratta di una malattia molto complessa che rientra nelle cosiddette allodinie, vasto gruppo di neuropatie.

I sintomi variano e comprendono dolore pungente e/o pulsante, senso di irritazione interno, secchezza, dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali, talvolta talmente intenso da impedirli, portando alla rottura delle relazioni), prurito, rossore, gonfiore, lacerazioni, contratture del pavimento pelvico, bruciore (anche alla minzione, spesso la vulvodinia è confusa con una cistite, rischiando di peggiorare la situazione).

Nelle forme più gravi si arriva ad aver problemi di dolore con il solo contatto degli indumenti, con parestesie (che a volte possono irradiarsi fino alla gamba), fino a coinvolgere gli organi interni come la vescica o l’uretra.

A volte questa malattia può coinvolgere solo il clitoride (clitoridodinia), l’ingresso va**nale, l’orifizio uretrale o tutta l’uretra (uretrodinia).

La qualità della vita delle donne affette da vulvodinia è drammatica.

La maggior parte di loro ha dovuto fare moltissime visite prima di scoprire il perché dei propri dolori, sono state e continuano ad esser trattate dalla maggior parte dei medici come delle pazze con disturbi psicologici.

Il disturbo invece è al 100% fisico e a volte servono anni per giungere a una diagnosi (la media stimata è di 4,8 anni) e il ritardo diagnostico rende la sindrome assai difficile da curare poiché si cronicizza.

I percorsi di cura sono lunghi e bisogna affrontare la patologia con l’aiuto di più specialisti, come il gastroenterologo, l’urologo, il ginecologo, il terapista del dolore, lo psicologo, il neurologo, ecc., specialisti che quasi sempre non conoscono la malattia o minimizzano la situazione.

Pochi specialisti in Italia si occupano di vulvodinia e una visita arriva a costare cinquecento euro. Inoltre, poiché la sindrome non è riconosciuta dal SSN, le cure e le terapie sono interamente a carico delle pazienti. Si calcola che una persona affetta da vulvodinia cronica spenda dai 20.000 ai 50.000 euro. Le spese sono spesso insostenibili per le donne che ne soffrono e tante sono costrette a rinunciare alle cure.

Le donne affette da questa malattia sono completamente abbandonate dallo Stato e chiedono a gran voce il riconoscimento di questa patologia, inoltre studi e cure più efficaci.

Aiutateci a far girare questo post, condividendolo, per far conoscere questa terribile malattia, nella speranza di arrivare alle donne che ancora non sanno cosa sia la causa del loro male e soprattutto nell'intento di far arrivare il giusto supporto da chi ne ha le competenze a queste donne!

Unite si può!

01/01/2020
02/12/2019

Di cosa ha bisogno una neomamma?
Meno giudizi. Più sostegno.

24/11/2019

***Attenzione***...
sono due bimbi normali, di tre mesi,tutti e due con allattamento al seno esclusivo e, ammirate, né quello a sinistra è in sovrappeso, né quello a destra è denutrito.
Sono variazioni della normalità!
Molto probabilmente, quando inizieranno a gattonare, quello a sinistra andrà un po' a perdere la sua ciccia mentre quello a destra, farà massa muscolare.
Non paragonare mai tuo figlio ad altri bambini.
Testo tradotto da: vita di una donna

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