18/09/2025
𝟭𝟮 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟱 – 𝗜𝗟 𝗣𝗥𝗜𝗡𝗖𝗜𝗣𝗜𝗡𝗢 𝗣𝗜𝗘𝗧𝗥𝗢
È buio nella cameretta di Alice, la mia nipotina di cinque anni, sono le 3:00 del mattino e io le tengo compagnia perché mamma Simona e papà Matteo sono partiti da poco per raggiungere l’ospedale, in attesa di Pietro, il fratellino che sta per nascere.
Nel dormiveglia la manina di Alice trova rifugio fra le mie mani, quasi a voler condividere questo tempo magico dell’attesa ...
Trascorrono i minuti e, dopo poco, ritorno nel silenzio del soggiorno per continuare a interagire mentalmente con l’anima di Pietro, che, a dispetto di ciò che era programmato come parto indotto, ha deciso di nascere qualche giorno prima di quel termine, fissato su un calendario che ignora il rispetto della sacralità di nascita.
Che gioia percepire la sua determinazione mista a desiderio di esserci per sperimentare questa nuova esperienza di Vita sulla terra.
La tenda aperta mi aiuta a orientarmi meglio nel buio della notte.
Il divano che mi accoglie è morbido e comodo, utile perché io possa lasciare che tutte le percezioni ultra sottili arrivino alle mie orecchie, ai miei occhi.
Nuoto nel silenzio che, piano piano, si popola di suoni lontani che giungono a me quali messaggeri di liete novelle. E mentre mamma Simona è intenta a far entrare nel mondo quel bimbo tenuto in grembo con amore e immensa cura, papà Matteo, dalla sala parto scandisce il tempo, inviando messaggi che ci rendono tranquilli e partecipi del divenire dell’atto sacro del parto.
È bello osservare questo pubblico gioioso, formato da quattro nonni e due zie – nonna Maria, nonno Gioacchino, nonna Valeria, nonno Giovanni, zia Roberta e zia Francesca - che con entusiasmo ed emozione seguono ogni parola scritta da Matteo.
È bello vedere come quel filo chiamato Amore può unire persone che abitano a centinaia di chilometri di distanza. Tutto procede a ritmi sostenuti, l’intenso dolore del parto è accompagnato dall’energia di Luce che circonda l’evento e tutte le persone che ne fanno parte, materialmente e spiritualmente.
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