10/07/2022
Una visita allo studio... Una bella ragazza adolescente.
Era tanto che non la vedevo.
Scontrosa, seccata di essere stata trascinata dal pediatra.
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Qualche parola per rompere il ghiaccio…
“Dottore… ma mia madre è insopportabile!”
"Insopportabile?"
"Forse hai ragione, ma voglio raccontarti una cosa che ho detto tante volte alle mie figlie:
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Quando ero bambino giocavo in un cortile. Poco spazio, una palla…
Nessun campo da gioco, due borse a terra per fare la porta e “due contro due” o “tre contro tre” giocavamo a pallone.
La “porta” era una sola perché lo spazio era poco.
Per giocare, la regola era superare una ideale linea di campo per decidere quale “squadra” attaccava e quale difendeva quella porta.
Il “fatto” era che le due squadre giocavano l’una contro l’altra, ma l’obiettivo era segnare nella stessa porta!".
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"Adesso tu stai “giocando” contro la mamma (e papà!) allo stesso modo.
Siete l’una contro l’altra, certo, ma… rifletti: volete segnare nella stessa porta!
E sai come si chiama "la porta" dove entrambe volete fare goal?
La tua felicità!
Entrambe avete lo stesso obiettivo!
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E’ una strana partita, con tanto agonismo e passione!
Ok, "ve le date" anche “di santa ragione" e sembra che la pensiate in modo tanto diverso ma se guardi bene... volete la stessa cosa!
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In ogni partita però ci sono delle regole da rispettare.
Se si entra a gamba tesa si è ammoniti e se si fa un fallo cattivo l’arbitro ci espelle!
E allora, anche in questa partita ci sono regole da rispettare.
Valgono per te e anche per mamma, certo, ma sono essenziali.
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La prima è il rispetto.
Si può combattere, pensarla diversamente, cercare di vincere una questione, ma non si può mai mancare di rispetto all’avversario.
Non si può mai fargli male!
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La seconda, e più importante della prima, è che quando l’arbitro fischia la fine, la sera, ci si abbraccia e, se necessario, ci si perdona qualche colpo che “è scappato” nella foga agonistica.
E domani…? Ok, si riparte!
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Mamma farà la mamma e “romperà un po’ le scatole”?
Meno male!
Guai se non lo facesse.
Non è una tua amica, e non deve esserlo: E’ la tua mamma.
Ma devi sapere che per te è la persona più affidabile che conosci!
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Sbaglierà? Ok. Forse succederà. Anzi, sono quasi sicuro che succederà.
Ma resterà per sempre quella che non ti tradirà mai.
E alla fine, quando saprai perdonare i suoi errori e saprai riconoscere il suo affanno…
Si, allora guardati allo specchio: ci troverai una vera donna adulta.
Sarai cresciuta davvero!
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Buona partita!
Non dico “vinca il migliore” perché già so che dovrai vincere tu.
…Ma quando vincerai tu, avrete vinto insieme!
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E… Mi raccomando: Non vi fate male!