Psicologo Milano - Dr. Andrea Ferella

Psicologo Milano - Dr. Andrea Ferella Psicologo clinico e psicoterapeuta a Monza. Specializzato in Farmacologia applicata.

15/10/2025

LE DIPENDENZE

Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia, gli uomini fumano più delle donne. I dati riportano che i fumatori sono circa 11,6 milioni, di cui 7,1 milioni di uomini e 4,5 milioni di donne. Ciò significa che la proporzione di fumatori uomini e donne è circa di 3:2 o 4:3, a seconda delle fonti .

In particolare, i dati indicano che:
• Gli uomini fumatori rappresentano circa il 28% della popolazione maschile.
• Le donne fumatrici rappresentano circa il 21% della popolazione femminile.

Questi dati possono variare leggermente a seconda delle fasce d'età e delle regioni considerate, ma in generale, gli uomini fumano più delle donne in Italia.

Il tema della dipendenza non riguarda solo il fumo, ma anche altre aspetti relazionali quali per esempio le dipendenze affettive.


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Il corpo è per il soggetto il primo tramite essenziale nella relazione se’-altro, il primo “altro”, che rimarrà nei rapp...
27/09/2025

Il corpo è per il soggetto il primo tramite essenziale nella relazione se’-altro, il primo “altro”, che rimarrà nei rapporti con gli altri l’area più problematica e misteriosa della nostra esistenza.

15/09/2025

SUL PRIMO GIORNO DI SCUOLA

Il primo giorno di scuola, sia che sia delle elementari, delle scuole medie o superiori, rappresenta un momento di passaggio per la crescita di ognuno.

Entriamo in un altro gruppo diverso dalla famiglia con cui dovremo abituarci a convivere.

La scuola è una occasione per acquisire quegli strumenti necessari per crescere, ma anche per aprire nuovi progetti ed iniziare relazioni importanti



03/09/2025
CULTURA DI MASSA E CONDIZIONAMENTI INCONSCI. Il LAVORO CON LE COPPIE.“Il romanzo rosa, una pietra miliare della cultura ...
21/08/2025

CULTURA DI MASSA E CONDIZIONAMENTI INCONSCI. Il LAVORO CON LE COPPIE.

“Il romanzo rosa, una pietra miliare della cultura di massa rivolta alle donne (a differenza dei romanzi pornografici scritti per gli uomini), di solito si incentra sulla relazione tra una giovane donna ingenua e un uomo famoso, irraggiungibile, spesso di cattiva fama e inattendibile, attraente ma pericoloso e minaccioso.

Dopo una serie di vicende, numerose delusioni e fallimenti, sempre in competizione con altre donne più potenti, l'eroina finalmente viene abbracciata dall'uomo (le cui qualità positive sono state riconfermate), gli si abbandona tra le braccia e la storia finisce”.
(Otto F. Kernberg)

Che ci piaccia o meno siamo tutti immersi in questa cultura di massa, i cui condizionamenti sociali li troviamo inevitabilmente all’interno di dinamiche interpersonali quali la relazione di coppia, con vissuti che spesso ci ingabbiano e ci rendono schiavi di schemi che facciamo fatica a vedere e di conseguenza a cambiare.

Il lavoro con le coppie in terapia, passando anche attraverso queste esplorazioni, può arricchirsi di nuovi spunti, per riuscire a capire quanto queste “interferenze”, rimandino a questioni più profonde che necessitano di un lavoro di bonifica e di elaborazione necessari.





LA RABBIA COME SINTOMO La crescita emotiva implica una crescente identificazione con tutti gli stadi della vita, un attr...
18/08/2025

LA RABBIA COME SINTOMO

La crescita emotiva implica una crescente identificazione con tutti gli stadi della vita, un attraversamento dei confini che separano i vari gruppi di età.

Le esperienze accumulate in una vita vissuta assieme includono il lutto per la perdita dei propri genitori, della propria gioventù, del passato che ci si lascia alle spalle, di un futuro che diventa spietatamente ristretto.

La vita in comune diventa la depositaria dell'amore, una forza potente che dà continuità, contro le discontinuità della vita quotidiana.

Con questa riflessione rispondo a questa richiesta di cura, molto comune in coloro che sentendosi soli, esprimono con la rabbia, che diventa sintomo, un disagio più profondo che va accolto, esplorato e condiviso nello spazio terapeutico.


VERSO L’INDIPENDENZA L'oggetto transizionale è un oggetto che un bambino utilizza per confortarsi e sentirsi sicuro dura...
16/08/2025

VERSO L’INDIPENDENZA

L'oggetto transizionale è un oggetto che un bambino utilizza per confortarsi e sentirsi sicuro durante la transizione dalla dipendenza totale dalla madre (o figura di accudimento) all'indipendenza.

Questo oggetto può essere un peluche, un fazzoletto, un giocattolo o qualsiasi altro oggetto che il bambino trova rassicurante.

Mi ha colpito quest’oggi trovare proprio questo oggetto in un luogo così distante come una discarica. Eppure…

In effetti se pensiamo quanto la traiettoria evolutiva per ciascuno di noi sia sancita da passaggi, cambiamenti, nuove esplorazioni, possiamo sottolineare quanto sia altrettanto importante, abbandonare l’oggetto transizionale.

Forse sarebbe meglio dire trasformare quell’oggetto in qualcosa di sempre meno concreto e sempre più simbolico. Ce la facciamo tutti?

22/07/2025

LE INFANZIE BORDERLINE

Trattare i disturbi di personalità negli adulti significa anche fare un lavoro di esplorazione e ri-significazione delle infanzie di queste persone.

Ormai vi sono evidenze scientifiche e dati clinici inequivocabili che correlano quanto un’infanzia difficile incida pesantemente sulle traiettorie di sviluppo psicologico nell’adulto, che si tradurranno in agiti e comportamenti problematici.

Una delle aree più irrisolte, riguarda l’infanzia del borderline. Quali sono gli elementi che lo caratterizzano? Ne parlo in questo breve video.

COPPIA IN CRISI E INFANZIE A RISCHIO Quando ascolto le coppie che fanno una psicoterapia, spesso assisto a messe in atto...
25/06/2025

COPPIA IN CRISI E INFANZIE A RISCHIO

Quando ascolto le coppie che fanno una psicoterapia, spesso assisto a messe in atto di vere e proprie regressioni borderline. Questi movimenti regressivi evidenziano quanto nei momenti di maggior stress e vulnerabilità le emozioni e i conflitti non risolti da parte di ognuno sfocino in modalità disfunzionali, non solo per la coppia, ma anche per i singoli che faticano a trovare uno spunto evolutivo.

Ma la cosa che più mi preoccupa è quando ci sono in queste famiglie anche i bambini. Ormai gli studi e le ricerche sugli effetti dei traumi relazionali sono evidenti, eppure non riusciamo ad invertire la rotta, con il risultato che ci ritroveremo adolescenti e giovani adulti “problematici.”

Scrive Luigi Cancrini

“Il punto di arrivo di questo processo corrisponde a una situazione in cui si ha coscienza insieme delle difficoltà legate al conflitto che il bambino non può sanare fra persone che gli sono ugualmente care e dell'esistenza di uno spazio da custodire e da difendere, di rapporto personale e separato con ognuna di loro. Persone delle quali si può dire (come ha fatto Nicholas, 8 anni): "Voglio bene sia a mamma sia a papà, ma vorrei frequentarli separatamente"', chiedendo al terapeuta di dire a ognuno di loro di "evitare i discorsi sull'altro quando sono con lui". Quella che è evidente nella tristezza del bambino che parla, infatti, è la consapevolezza del fatto che i punti di vista opposti dei genitori esistono e chei suoi effetti possono sopravvivere al loro dissenso.

L'idea semplice che nasce da questo insieme di osservazioni è quella per cui la mente del bambino funziona naturalmente (fisiologicamente) a un livello psicotico nei primi mesi di vita, a un livello borderline fino ai 3 anni e anche dopo, seppure in modo progressivamente meno pervasivo, e a livello nevrotico nella fase che sarà quella dell'Edipo. Il trauma e/o le condizioni sfavorevoli possono (a) rallentare e (b) produrre con una certa facilità regressioni e oscillazioni in questa evoluzione.”

SUL SINTOMO “Incontrare il paziente dove si trova” significa sintonizzarsi, sì, ma anche guardare in profondità: esperie...
23/06/2025

SUL SINTOMO

“Incontrare il paziente dove si trova” significa sintonizzarsi, sì, ma anche guardare in profondità: esperienze precoci, memorie traumatiche non elaborate, pattern di attaccamento.

Lavorare oltre il sintomo significa facilitare l’integrazione di ciò che è rimasto isolato nel sistema informativo del paziente.

“I sintomi non sono segni di qualcosa che non va nel paziente. Sono piuttosto indicatori di esperienze che non sono state ancora elaborate.”
— Francine Shapiro

ADOLESCENZA È DISTURBI DI PERSONALITÀ Secondo alcuni psicologi l'adolescenza viene vista come il terreno più fertile per...
15/05/2025

ADOLESCENZA È DISTURBI DI PERSONALITÀ

Secondo alcuni psicologi l'adolescenza viene vista come il terreno più fertile per lo sviluppo di psicopatologie, ma soprattutto per la patologia di personalità.

I temi che si incontrano nei primi anni dello sviluppo trovano infatti in adolescenza la loro "maturazione" e orientano possibili traiettorie di sviluppo patologico o meno.

Gli aspetti che sembrano definire, alla luce di clinica e ricerca, lo sviluppo della personalità patologica stessa si strutturano in questa fase evolutiva intorno alle dimensioni dello sviluppo dell'identità, che si riflette in quel senso di sé che, se non integrato, funge da motore propulsore della patologia narcisistica, così come nella qualità delle relazioni interpersonali (con il nucleo familiare, con i pari), nella presenza o meno di investimenti significativi e nella capacità dell'adolescente di regolare i propri stati affettivi.

Secondo alcuni psicologi l'adolescenza viene vista come il terreno più fertile per lo sviluppo di psicopatologie, ma soprattutto per la patologia di personal...

Il mal d'amore è un'espressione utilizzata per descrivere i sintomi fisici ed emotivi associati alla sofferenza amorosa....
30/04/2025

Il mal d'amore è un'espressione utilizzata per descrivere i sintomi fisici ed emotivi associati alla sofferenza amorosa. Può essere espresso tramite sintomi fisici quali per esempio, Dolore al petto o al cuore, Mancanza di respiro, Fatica o stanchezza, Problemi di sonno e Perdita di appetito.

Vi sono poi i sintomi emotivi quali per esempio , Tristezza o depressione, Ansia o stress, Sentimenti di perdita o abbandono, Gelosia o possessività, Sentimenti di disperazione o impotenza

Il mal d'amore può essere causato da vari fattori, come ad esempio:

Fine di una relazione
Tradimento o infedeltà
Distanza o separazione
Mancanza di reciprocità
Perdita di un amore non corrisposto

È importante notare che il mal d'amore è un'esperienza comune e può essere superata con il tempo, il supporto degli altri e la cura di sé.

Questo inciampo nella vita di ciascuno di noi può ‘essere anche un’occasione evolutiva per capire chi siamo e quali questioni e conflitti irrisolti, dobbiamo affrontare.



Il mal d'amore è un'espressione utilizzata per descrivere i sintomi fisici e emotivi associati alla sofferenza amorosa. Può essere espresso tramite sintomi ...

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20145

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