
26/06/2025
L'AMORE IN ATTESA
📍 Shiatsu, memoria corporea e ascolto profondo
Ci sono esperienze che non ricordiamo più, almeno non mentalmente.
Eppure, in certe situazioni, il corpo bussa: si chiude, si contrae, resta in allerta.
Come se custodisse qualcosa che la mente ha dimenticato.
Nel trattamento shiatsu, può accadere che queste tensioni si liberino attraverso il corpo, senza che serva spiegare tutto.
Non si tratta di “sbloccare traumi” con la forza.
Si tratta di creare le condizioni perché ciò che è rimasto sospeso possa emergere, essere accolto, integrato.
🌀 Il corpo non dimentica
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, ogni esperienza lascia una traccia energetica.
Non solo nel cuore o nei pensieri, ma nei tessuti, nei meridiani, negli organi. Nel corpo.*(1)
Non tutto si manifesta come dolore:
il corpo può mantenere uno stato di tensione latente, una stanchezza cronica, una respirazione alterata.
Il trattamento shiatsu, in questo senso, non cerca il “perché”.
Riattiva e movimenta energie sopite.
E con un tocco consapevole, crea spazio e vivifica quella parte della persona che è rimasta in attesa.
E nel tempo, dimenticata.
🔹Il corpo, la sua memoria (esempio pratico)
Marina, 55 anni, viene da me per un disagio.
Una tensione che avverte sempre, in un’area che va da poco sotto le clavicole fino alla gola.
È più o meno costante e si manifesta spesso quando entra in relazione diretta con qualcuno.
Dice: “Non riesco a respirare bene, mi blocco. Ne ho parlato con il medico, ma dice che non ho nulla.”
Durante il trattamento, inizio a osservare le aree del corpo che appaiono meno vitali.
Le stimolo delicatamente, ma soprattutto, mi pongo in uno stato di apertura e di attesa.
È lì che la pressione dello shiatsu diventa invito, non azione.
Attendo che l’energia di Marina risponda (i cinesi dicono: abbocchi). Che si apra.
Non spingo, non forzo, non cerco. Sto.
Dopo un lungo silenzio, Marina dice: “Mi sento come quando ero piccola e avevo paura. È assurdo, non ci pensavo da anni.”
Poi, senza che io chieda nulla, emerge un ricordo preciso.
Un momento di immobilità vissuta, rimasto sospeso.
Non ho fatto domande.
È stato il corpo a guidare.
A permetterle di contattare e raccontare qualcosa che la mente aveva messo da parte.
Il tocco ha aperto uno spazio di ascolto.
E in quel vuoto, è tornato un respiro più vivo, che ha generato cambiamento.
🌱 Accogliere ciò che chiede spazio
A volte non serve capire tutto.
Serve un luogo sicuro dove ciò che è rimasto in noi possa manifestarsi.
Il corpo sa essere un grande archivio.
Ma tutto ciò che è archiviato vive ancora in noi.
È una presenza viva, che chiede spazio e ascolto per potersi sciogliere.
Lo spazio e il tempo del trattamento shiatsu possono diventare quella soglia sicura dove aprirsi al cambiamento.
Dove ciò che è stato trattenuto può emergere e trasformarsi.
Nel quotidiano, possiamo iniziare da piccoli gesti:
• Riconoscere dove ci sentiamo contratti
• Dare attenzione ai segnali che ritornano
• Restare un po’ più a lungo con ciò che ci disturba
Non per analizzarlo, ma per accoglierlo.
🌿 Presenza
Ciò che il corpo trattiene è una forma di stress.
Ma è anche una forma d’amore.
Un messaggio in attesa di essere ascoltato.
🌱 E ascoltarlo è già guarigione.
*(1): questo approccio è ispirato agli insegnamenti ricevuti e ai testi di Giovanni Maciocia (La Diagnosi nella Medicina Cinese), Claude Larre e Elisabeth Rochat de la Vallée (Il Cuore, lo Spirito, il Corpo nell’Antica Cina) e Saul Goodman (Attivazione del corpo di luce)