Irene Onnis psicoterapeuta Milano

Irene Onnis psicoterapeuta Milano Lo Studio di Psicologia si trova in viale Monza 355, al confine tra Milano e Sesto San Giovanni (M1 Sesto Marelli)

Psicologa psicoterapeuta ipnotista e terapeuta EMDR.
Insegno tecniche di rilassamento e di gestione dello stress e Mindfulness. Ho fatto diventare il mio interesse per la mente un lavoro, che porto avanti con passione.

 🎩
03/10/2025

🎩

22/09/2025
Domani aderirò anche io allo sciopero.Ispirata dalla dott.ssa  ho deciso di seguire lo stesso i miei pazienti, ma devolv...
21/09/2025

Domani aderirò anche io allo sciopero.
Ispirata dalla dott.ssa ho deciso di seguire lo stesso i miei pazienti, ma devolverò tutto il mio guadagno della giornata di domani a una Associazione che si occupa di aiutare il popolo palestinese.

🇵🇸

19/09/2025
15/09/2025

LETTERA AI GENITORI IN OCCASIONE DELL’INIZIO DELLA SCUOLA
Cari mamma e papà, io oggi comincio la scuola primaria. Divento ufficialmente uno scolaro. So quanto voi ci teniate a me e alla mia istruzione. So che studiare è importante. Ma se possibile, vi consiglio di leggere queste piccole regole che ci permetteranno di capire che la scuola serve per la vita ma che non è tutta la nostra vita.
1. Io non sono i voti che prendo. E voi neppure. Quindi se qualche volta prendo benino (e non bene), se la maestra mi mette qualche visto, se addirittura arriva a casa l’invito a rifare qualcosa perché ho sbagliato tutto: calma e sangue freddo! Non è morto nessuno, domani il sole continuerà a sorgere nel cielo. E io ho diritto a fare qualche errore. Non controllate ossessivamente i miei voti, non chiedetemi sempre cosa ho preso nei compiti. Ve lo ripeto: io non sono i voti che prendo.
2. Non mi piace farvi la lista dei voti che hanno preso i miei compagni. Detesto quando mi chiedete chi ha preso più di me e chi ha preso le insufficienze. Voi avete un figlio: me. Sono unico e speciale e non mi piace essere messo in classifica prima o dopo questo o quel compagno, in base ai voti ottenuti. Se non capite bene perché, rileggete il punto 1.
3. Al mattino, se possibile, rallentiamo le corse. A volte mi sembra di essere il vostro portachiavi. Mi svegliate, mi alzate, mi vestite, mi colazionate, mi lavate i denti, mi buttate sulla macchina. E l’unica frase che riuscite a dire è: Corri che è tardi. Possiamo rallentare un po’?
4. Collegato al punto 3: è bello svegliarsi al mattino con i volti dei tuoi genitori che sorridono. Con una bella canzoncina. Con una carezza sul viso. Ma anche con tutti gli schermi spenti. E’ più bello svegliarsi quando i vostri cellulari sono ancora sconnessi. Così abbiamo il tempo di dirci buongiorno. Poi magari vi racconto che ho un po’ di “ansietta” perché a scuola non so bene che cosa mi aspetta. Allora voi mi guardate negli occhi e mi fate un sorriso. Poi magari papà mi dice anche una barzelletta. E mamma mi fa un massaggino sulla pancia. E io, non so dirvi perché, comincio subito a stare meglio. E l’ansia scompare. E mi viene da ridere. E ho voglia di uscire di casa insieme a voi.
5. Quando mi accompagnate a scuola ricordatevi che io non parto per la guerra. E voi neppure. Perciò, sul cancello di ingresso, basta un bacino e un saluto di buona giornata. Non serve che ci baciamo dieci volte, che ci abbracciamo venti volte. Che mi stringete la mano e poi la lasciate andare e poi la stringete di nuovo. Così come non serve che rimaniate lì sul cancello a vedere che salgo le scale che portano dal cortile all’ingresso dell’edificio. E non serve neppure che rimaniate lì fuori dal cancello ad aspettare che io salga la rampa delle scale, entri nella mia classe e poi corra ai vetri della finestra della mia classe per farvi un’ennesima serie di saluti. E’ vero: i primi 2 o 3 giorni può essere anche bello. Ma poi non serve più. E ve lo do per certo: nel passaggio dal piano terra al primo piano state sicuri che non morirò cadendo nel vuoto della tromba delle scale. Perciò state sereni e andate al lavoro contenti. Quando suonerà la campanella di fine scuole state sicuri che ci ritroveremo all’uscita sorridenti. E saremo tutti sani e salvi.
Mi sembra che sia tutto. State tranquilli. La scuola mi farà bene. E farà tanto bene anche a voi. Crescere è bello.
Ogni anno, all’inizio della scuola, ripropongo questo breve “prontuario per genitori”. Contiene tante piccole grandi verità. E’ una summa dell’allenamento alla vita che serve a noi genitori se vogliamo essere buoni allenatori del percorso scolastico dei nostri figli.
Buona scuola!
(A.Pellai “Allenare alla vita. I dieci principi per ridiventare genitori autorevoli”, Mondadori ed.)

Se volete, condividete questo testo con altri genitori, educatori e docenti.

Poesia…
29/08/2025

Poesia…

25/08/2025
25/08/2025

📰 Una giovane donna statunitense si è tolta la vita dopo mesi di confidenze a un chatbot.
La notizia ha fatto il giro del mondo: l’intelligenza artificiale può davvero spingere a farsi del male?

👉 La tentazione di ridurre tutto a titoli sensazionalistici è forte.
Ma come psicologi sappiamo che anche scelte estreme non sono mai il risultato di un unico fattore e molte sono le domande su quali responsabilità, regole e limiti devono essere posti all’uso dell’IA nella salute mentale.

📌 Nell’articolo sul nostro sito Ada Moscarella approfondisce i fatti, le domande etiche e professionali che emergono, e i rischi di fermarsi a spiegazioni troppo semplici.

🔗 Leggi l’articolo completo qui: https://www.altrapsicologia.it/articoli/ia-e-terapia-la-fine-della-psicologia/

08/08/2025

A TUTTI COLORO CHE MI SCRIVONO, CHIEDENDOMI DI LUCA, IL BAMBINO "SOSPESO"

Quasi ogni giorno ricevo qualche messaggio di persone che mi chiedono cosa è accaduto a Luca, il bambino che il Tribunale dei Minori di Milano ha dato in adozione ad una famiglia diversa da quella che l’ha curato e cresciuto dal primo mese di vita e che era stata ritenuta idonea per la sua adozione, senza poi però vedere riconosciuta tale idoneità. Come sapete Luca in meno di 24 ore è stato portato in una nuova famiglia che lo dovrebbe crescere per sempre. A questo bambino non è più stato permesso di incontrare i genitori affidatari, ovvero quelle due persone che gli hanno fatto da mamma e papà quasi dal primo giorno di vita. Sono intervenuto pubblicamente e “a voce alta” su questo caso perché, da specialista di età evolutiva, penso che la decisione della Giustizia Minorile sia stata totalmente irrispettosa del “bene maggiore” del bambino e abbia preso per lui una decisione definitiva, traumatica sotto ogni punto di vista, con il rischio di enormi conseguenze per il sano sviluppo dello stesso bambino. La famiglia affidataria con il proprio avvocato ha deciso di fare ricorso contro la decisione del Tribunale dei Minori e il caso è stato esaminato dalla Corte d’Appello. La Corte d’Appello ora dovrà prendere una decisione alla luce di tutti gli elementi che ha potuto analizzare, verificando il percorso fatto dalla Giustizia Minorile e dalle evidenze portate in sede di udienza dalla famiglia affidataria. Si è in attesa della sentenza. C’è trepidazione, dolore, commozione, con la piena consapevolezza che questa è una fase molto delicata, che meriterà una valutazione dettagliata e profonda da parte di chi ha la responsabilità di stabilire per sempre il destino di Luca. Si spera tutti in un esito che riporti Luca tra le braccia e nella casa in cui è nato e cresciuto. Abbiamo ben presente che sono passati alcuni mesi da quando Luca è entrato nella nuova famiglia e si è sentito dire che da quel momento l’uomo e la donna che lo hanno accolto sarebbero diventati la sua mamma e il suo papà per sempre. Come clinico e specialista, io però so che i primi mille giorni nella vita di un bambino costruiscono un modello di attaccamento e una memoria emotiva e affettiva profondissima, che è incancellabile. Per questo auspico che la sentenza della Corte d’Appello rimetta Luca nel posto a cui la sua vita e il suo cuore appartengono: ovvero presso la coppia che lo ha accudito e amato dal primo giorno. So che oggi molti potrebbero credere che forse il bene maggiore per questo bambino potrebbe essere non esporlo ad un ulteriore terremoto affettivo, con un nuovo cambio di prospettiva di vita. Ma dal punto di vista clinico, questo non è realmente ciò che rappresenta il bene maggiore per lui. Immaginate di avere quattro anni e che i vostri genitori abbiano avuto un grave incidente che li ha tenuti lontani da voi per sei mesi. Nel frattempo, una coppia di zii amorevoli si è presa cura di voi. Immaginate che dopo sei mesi, i vostri genitori tornino nella vostra vita e si presentino davanti a voi nella casa dei vostri zii. Voi cosa fareste? Noi sappiamo che il bene maggiore per Luca è riabbracciare chi lo ha accompagnato per un tratto lungo nel primo tempo della sua vita. Sappiamo quanto amore e dedizione devono avergli dedicato i genitori adottivi in questi mesi che per Luca devono essere stati dolorosissimi e per quella mamma e papà devono aver rappresentato una sfida enorme sul piano educativo. Ma la vita ha regole precise che a volte non coincidono con le regole burocratiche di un Tribunale. Speriamo che la decisione della Corte d’Appello arriivi presto, perché ogni giorno rappresenta una goccia di fatica nella vita di tutti e perché, se la situazione deve essere trasformata, non c’è nemmeno un minuto da perdere. Rimaniamo in attesa. Appena avremo notizie, ve le faremo sapere. Se volete e potete, condividete questo messaggio con tutte quelle persone con cui avete avuto occasione di parlare, commentare, discutere intorno a questo caso.

Indirizzo

Studio Psicoterapia Viale Monza 355
Milan
20126

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

Telefono

+393398313202

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Irene Onnis psicoterapeuta Milano pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Irene Onnis psicoterapeuta Milano:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare

Chi sono...

Psicologa e psicoterapeuta, ho fatto di una passione il mio lavoro. Mi occupo prevalentemente di problematiche legate ad ansia, attacchi di panico, autostima, elaborazione di traumi e lutti, gestione del dolore.