23/12/2021
AneeB- Analisi Bioenergetica Area Nascita Età Evolutiva
Quante volte abbiamo sentito dire che troppo contatto tra madre e figlio crea bambini viziati? Quante volte abbiamo sentito dire rivolto ad un neonato "non toccarlo, lascialo piangere, deve imparare a calmarsi da solo/a?"
Ancora troppo spesso si crede che il benessere e la salute di un bambino siano legati al soddisfacimento del suo bisogno di mangiare, di essere cambiato e di dormire. Il fatto che i bambini, soprattutto i neonati, abbiano un bisogno assoluto e totale di interazione e di comunicazione è ancora oggi una consapevolezza poco radicata.
Già dalla nascita i bambini vengono privati di un contatto delicato, morbido, trovandosi piuttosto ad essere "maneggiati" e passati di mano in mano. Nella maggior parte dei casi, si trovano ancora oggi ad essere separati dalla madre in quei primissimi istanti, fondamentali per la sua vita e il suo imprinting, dietro la scusa di protocolli e regolamenti obbligatori in ambito sanitario.
E' proprio in questi momenti e lungo tutto il percorso per diventare genitore che è fondamentale che ogni donna ritrovi il suo istinto materno, quella centralità che permette ad una madre si sentirsi una mamma. Un sentimento che va riattivato, riscoperto, riascoltato. Quella capacità di rimettersi in contatto e in comunicazione con se stesse, con il proprio desiderio di vivere la maternità. La stessa comunicazione non verbale di cui necessita il piccolo. Una comunicazione fatta di corpo, di sensazioni, di emozioni, della capacità di sintonizzazione con sé e con l'altro.
Una comunicazione diretta, aperta e connessa.